Polittico dell'Assunta: differenze tra le versioni
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Il '''''polittico dell'Assunta''''' era un [[polittico]] a [[pittura a olio|olio]] su [[pittura su tavola|tavola]] (i due angeli laterali sono a [[pittura a tempera|tempera]] grassa verniciata) del [[Il Moretto|Moretto]], databile al [[1529]]-[[1530]]. Conservato originariamente nella [[Basilica di Santa Maria degli Angeli (Gardone Val Trompia)|basilica di Santa Maria degli Angeli]] di [[Gardone Val Trompia]], in [[provincia di Brescia]], viene smembrato nel [[1805]] e i pannelli sono oggi dispersi in diverse sedi: quattro sono nella [[Pinacoteca di Brera]] a [[Milano]], due al [[Museo del Louvre]] di [[Parigi]] e due in collezione privata a [[Brescia]]. La cornice lignea, invece, è ancora custodita nella chiesa.
L'opera fa parte della produzione artistica matura del Moretto: vi si osserva maggiore attenzione nella resa di ombre e dettagli, mentre i personaggi sono molto più espressivi, immersi in un atteggiamento contemplativo e distaccato non rilevabile in lavori precedenti. Il polittico può infatti essere considerato la prima delle opere "contemplative" del Moretto, prodotte negli anni successivi durante la piena maturità del pittore.
==Storia==
L'opera si trovava originariamente nella [[Basilica di Santa Maria degli Angeli (Gardone Val Trompia)|basilica di Santa Maria degli Angeli]] di [[Gardone Val Trompia]], in [[provincia di Brescia]]<ref name=
L'operazione viene supervisionata dal pittore Paolo Rossini, che sull'atto di trasferimento delle casse scrive: "Quadri tutti provenienti da Gardone e dipinti tutti sopra Tavole e bene mantenuti e salvo le minute grezzadure facile a perfettamente rimediarvi, e renderli come novi, sono dipinti della più buona maniera del Moretto"<ref name= redona221 />. I sei dipinti principali sono minuziosamente descritti ai numeri 49, 50, 51, 52, 53 e 54 nell<nowiki>'</nowiki>''Elenco dei quadri, ed altri oggetti d'Arte procedenti dalle corporazioni di questo dipartimento spediti alla Direzione Generale del Demanio e Diritti Uniti di Milano'' in data 19 febbraio [[1808]]<ref name= redona221 />. Nel [[1812]] la pinacoteca scambia i pannelli con i ''Santi Bonaventura e Antonio da Padova'' e i ''Santi Bernardino da Siena e Ludovico da Tolosa'', assieme a un dipinto del [[Boltraffio]], uno di [[Marco d'Oggiono]] e una tavola del [[Vittore Carpaccio|Carpaccio]], con il [[Museo del Louvre]], ricevendo in cambio due tele di [[Van Dyck]], una di [[Rubens]], una di [[Jordaens]] e un [[Rembrandt]]<ref name= redona223 >
I due piccoli angeli, dipinti sulle volute laterali di coronamento, rimangono invece aggregati alla cornice lignea, che ancora vede Falsina nel [[1930]] permettendogli di comporre una ricostruzione grafica del polittico originario, sovrapponendo ai vuoti le immagini dei dipinti che li occupavano e ottenendo l'immagine visibile a lato<ref name= redona223 /><ref name= falsina >
==Descrizione==
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A parte il pannello con l<nowiki>'</nowiki>''Assunta'', i tre dipinti inferiori sono gli unici a presentare uno sfondo, un paesaggio collinare unitario convergente verso ''San Francesco d'Assisi'' sovrastato da un cielo azzurro con nuvole. Un minimo accenno a uno sfondo si rileva anche nel pannello delle ''Sante Caterina e Chiara'', dove si scorgono alcune nuvole. Tutte le figure del polittico sono adornate da ampie vesti colorate, anche molto ricche per ''san Bonaventura'', ''san Ludovico da Tolosa'' e l<nowiki>'</nowiki>''Assunta''. Come raccordo tra il pannello superiore emergente e il resto della cornice, più basso, erano poste le due tavole sagomate, in funzione di [[volute]], raffiguranti due angeli in atteggiamento di adorazione verso la Madonna, bordate da un ricco intaglio ligneo dorato.
La decorazione pittorica sulla cornice lignea, comunque, non sembra suggerire in alcun modo l'intervento del Moretto, comprendendo decorazioni a motivi vegetali ad arabesco molto stilizzati sulle [[lesene]] e sulla [[predella]] di base, divisa in tre settori dai [[piedistallo|piedistalli]] delle stesse lesene<ref name= redona224 />. Il settore centrale, fra l'altro, conteneva un'ultima tavoletta raffigurante ''San Francesco stigmatizzato'', poi trafugata<ref name= redona224 />. I due piccoli piedistalli immediatamente ai lati sono decorati da due figure francescane, così come i piedistalli delle quattro lesene superiori. Una scritta corre sulle tre [[trabeazione|trabeazioni]], celebrando l'[[Assunzione di Maria]] con le parole
==Stile==
[[Immagine:San Francesco d'Assisi (Moretto).jpg|thumb|''San Francesco d'Assisi'']]
Un primo approccio critico di rilievo viene condotto da Pietro Da Ponte nel [[1898]], che redige al riguardo alcune scarne annotazioni, quasi in forma di appunti, nei quali analizza i colori utilizzati nelle vesti e nei volti e avanza ipotesi di influenza da [[Tiziano]]<ref name= redona224 /><ref>
Sbaglia invece György Gombosi nel [[1943]], che quasi incomprensibilmente vede i tre pannelli inferiori come un [[trittico]] del Moretto e nei tre superiori un trittico di [[Giovan Battista Moroni]], pensando che l'opera del Moretto fosse quella citata nella parrocchiale di [[Gavardo]] da [[Francesco Paglia]] nel [[1660]], finita poi a Gardone solo per essere stata qui depositata in attesa del trasferimento a Milano<ref name= redona226 /><ref>
L'ipotesi del Gombosi viene radicalmente scartata da Camillo Boselli nel [[1947]]<ref name= boselli />, giustificando gli stretti rapporti fra i sei pannelli e analizzando anche stile e ruolo dei due angeli-volute, ritrovati l'anno precedente<ref name= redona226 />. Procede poi nell'analisi dei dipinti, che colloca in un periodo di "salda maturità", ma li trova molto autonomi e sganciati fra di loro: secondo il critico, l'idea del polittico, in quegli anni dominata dal [[polittico Averoldi]] di [[Tiziano]] appena giunto a Brescia e per questo caratterizzata da una forte unità d'insieme, non è qui resa al meglio, forse a causa della poca praticità dell'autore nel lavorare per scomparti<ref name= redona229 >
Valerio Guazzoni, nel [[1981]], affianca l'opera alla ''[[Madonna col Bambino con i santi Rocco e Sebastiano]]'' di [[Pralboino]] e ad altre tele, componendo un grande capitolo dell'arte del Moretto "divenuta improvvisamente più attenta a certi valori dell'atmosfera, [
==Altre immagini==
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==Bibliografia==
* {{Cita pubblicazione|autore=Camillo Boselli
* {{Cita libro|autore=Pietro Da Ponte
* {{Cita pubblicazione|autore=Luigi Falsina
* {{Cita libro|autore=György Gombosi
*{{Cita libro|autore=Valerio Guazzoni
* {{Cita libro|autore=Pier Virgilio Begni Redona
*{{Cita libro|autore=[[Adolfo Venturi
==Voci correlate==
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==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Moretto da Brescia|preposizione=sul|etichetta=''polittico dell'Assunta''}}
{{Palazzo di Brera}}
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[[Categoria:Dipinti su santa Chiara d'Assisi]]
[[Categoria:Dipinti su san Francesco d'Assisi]]
[[Categoria:Dipinti su san Bonaventura da Bagnoregio]]
[[Categoria:Dipinti su sant'Antonio da Padova]]
[[Categoria:Dipinti su san Bernardino da Siena]]
[[Categoria:Dipinti su san Ludovico di Tolosa]]
[[Categoria:Furti napoleonici nella Repubblica di Venezia]]
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