Franco Cagnetta: differenze tra le versioni
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|AnnoMorte = 1999
|Epoca = 1900
|Attività = storico dell'arte
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|Nazionalità = italiano
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Francesco Cagnetta Campione, dagli inizi degli [[anni 1950|anni cinquanta]], strinse un forte legame con la [[Sardegna]], da quando fece delle ricerche sul campo nel paese di [[Orgosolo]], che pubblicò sul numero 10 della rivista «[[Nuovi Argomenti]]» col titolo [[
== Biografia e carriera==
Cresciuto in una famiglia di medici chirurghi da più generazioni, Cagnetta frequenta, ancora liceale all'[[Istituto Di Cagno Abbrescia]], gli intellettuali della Bari antifascista. A soli diciassette anni, il 30 aprile 1943, viene arrestato con l'imputazione—secondo gli archivi dell'[[OVRA]] -- di sovversione per aver distribuito volantini di "propaganda libertaria".<ref
Studiò all'[[Università degli Studi di Messina]] dove si laureò nel [[1947]], con una tesi su [[Karl Marx]], e rimase nella [[Messina|città siciliana]], dove fu assistente di [[Galvano Della Volpe]] ed in seguito come incaricato per la cattedra di Filosofia della Storia (1951-1954).<ref>ibidem, p.19</ref>
Negli anni [[1952]]-53 a [[Roma]] curò la pubblicazione in lingua italiana delle opere di Karl Marx. Pubblicò diversi studi critici sulle riviste [[Rinascita (rivista)|Rinascita]], [[Società (rivista)|Società]] e [[Nuovi Argomenti]], nello stesso periodo fu anche condirettore della rivista ''Il costume politico e letterario''.
Insieme ad [[Ernesto de Martino]], che assunse il ruolo di presidente<ref>[http://www.ernestodemartino.it/index.php?mod=1 Vedi sito ''Associazione Internazionale Ernesto de Martino'']</ref> e a [[Diego Carpitella]], nel [[1954]] creò il “Centro Etnologico Italiano”, da cui nacquero le prime [[ricerca sul campo|ricerche italiane "sul campo"]], raccogliendo materiale tramite registrazioni sonore, fotografie, riprese cinematografiche ecc<ref>Banditi a orgosolo, 2002, cit., p.19</ref>.
Intanto già dal 1952 Cagnetta aveva iniziato la sua prima
Con Franco Pinna, in particolare instaurò un lungo rapporto d'amicizia e insieme a lui fece delle inchieste sulle borgate romane e le prostitute del [[Mandrione]],
▲Intanto già dal 1952 Cagnetta aveva iniziato la sua prima campagnaetnologica ad Orgosolo dove svolse una ricerca sul fenomeno del [[banditismo]]<ref>ibidem, p.20</ref> e nelle sue ricerche aveva coinvolto i fotografi [[Franco Pinna]], [[Pablo Volta]], e gli americani William Klein e Sheldon M. Machlin.
Nel [[1953]] aveva pubblicato il primo dei suoi scritti sulla Sardegna, che apparve su [[Società (rivista)|Società]], con il titolo "La disamistade di Orgosolo". Un secondo saggio, "La [[Barbagia]] e due biografie di barbaricini. Vita di Samuele Stochino, brigante di Sardegna, raccontato da sua sorella Genesia; vita di Costantino Zunnui, pastore di Fonni, scritta da lui medesimo", fu pubblicato sul
▲Con Franco Pinna, in particolare instaurò un lungo rapporto d'amicizia e insieme a lui fece delle inchieste sulle borgate romane e le prostitute del [[Mandrione]], che nonostante l'interesse dell'editore [[Giangiacomo Feltrinelli]], le sue ricerche romane non furono mai pubblicate.
▲Nel [[1953]] aveva pubblicato il primo dei suoi scritti sulla Sardegna, che apparve su [[Società (rivista)|Società]], con il titolo "La disamistade di Orgosolo". Un secondo saggio, "La [[Barbagia]] e due biografie di barbaricini. Vita di Samuele Stochino, brigante di Sardegna, raccontato da sua sorella Genesia; vita di Costantino Zunnui, pastore di Fonni, scritta da lui medesimo", fu pubblicato sul ''Nuovi Argomenti''.
Nel 1954 sempre su «[[Nuovi Argomenti]]» furono pubblicati i saggi e i risultati delle indagini condotte dall'antropologo tra il 1952 e il 1954, con il titolo: "Inchiesta su Orgosolo".
A pochi giorni dalla pubblicazione, il 9 novembre 1954, l'allora ministro dell'Interno [[Mario Scelba]] denunciò
Tra il 1961 e il 1964, Cagnetta frequentò lo Jung Institute a [[Zurigo]] e successivamente la [[Università di Harvard]] a [[Cambridge]] negli Stati Uniti<ref>ibidem, p.22</ref>. Dal 1964, trasferitosi in [[Francia]], Cagnetta fu nominato professore di Antropologia Culturale presso
Alcuni suoi saggi appaiono in quegli anni nelle presentazioni delle esposizioni parigine, da "Les paysagistes naïfs et démoniaques du XIX siècle a Naples" (1966) a quella per Louis Auguste Dèchelette, artista di "tableaux-calembours" (1967). Il saggio "De luxuria spirituali" presenta la prima esposizione pubblica di [[Pierre Klossowski]] al Cadran Solaire, nel
Prosegue intanto la sua attività di ricerca in collaborazione con diverse Università, in particolare con il Dipartimento di Psicologia sperimentale di Oxford e con il prof. Michel Argyle sulla "comunicazione non verbale", ovvero la gestualità.
Nel 1975, su invito di [[Diego Carpitella]], tiene un corso di antropologia culturale presso l'Istituto di Etnomusicologia a [[Sapienza - Università di Roma|L'università la Sapienza]] e, lo stesso anno, assunse la cattedra di Antropologia Culturale presso l'[[Accademia di belle arti di Roma]]
Nel contempo tra il 1970 e il 1985, in collaborazione con il [[Warburg Institute]] della [[Università di Londra|London University]], aveva svolto una serie di ricerche di [[iconologia]] simbolica su «Eros e Thanatos» ed in seguito aveva pubblicato dei saggi sull'artista ceroplasta [[Gaetano Zumbo]] (1656-1701).
Tra il 1974 e il 1979, con lo psichiatra [[Franco Basaglia]] iniziò un intenso rapporto di collaborazione che culminò nella realizzazione dei programmi “Immagine e potere” presso l'ospedale psichiatrico di [[Trieste]], della mostra d'arte interattiva “Legare e sciogliere” e dei progetti "la creazione di un mito", basato su esperimenti di visione collettiva di UFO, e "Marco Cavallo", esperimento di creazione simbolica d'arte da parte dei degenti di Trieste.
Nel [[1981]], con la collaborazione di [[Jacqueline Sonolet]], curò l'esposizione “Nascita della fotografia psichiatrica” a Ca' Corner della Regina nell'ambito della [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|Biennale di Venezia]].
Negli anni [[1984]]-85 Cagnetta, per conto del Ministero dell'Educazione Nazionale
<references/>▼
== Opere ==
*''Benedetto Croce e la classe operaia'', in ''Socialismo'', n.5 maggio 1946, pp.125-127
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*''Cento scritti di e su Monachesi'' (a cura di Franco Cagnetta), Edizioni La Gradiva, [[Roma]], 1978
*''Nascita della fotografia psichiatrica'', Marsilio, [[Venezia]], 1981
*''I teatri delle Vanità
=== Bibliografia critica ===
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*[[Giulio Angioni]], ''Sul grande schermo i volti degli ultimi'', "La Nuova Sardegna", 30 novembre 2011
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▲<references/>
Mirko Grasso, ''Scoprire l'Italia. Inchieste e documentari degli anni Cinquanta'', Kurumuny (2007)▼
== Bibliografia ==
▲* Mirko Grasso, ''Scoprire l'Italia. Inchieste e documentari degli anni Cinquanta'', Kurumuny (2007)
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