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{{Nota disambigua}}
[[File:Container_ship_loading-700px.jpg|thumb|
Il '''container''' (in [[lingua italiana|italiano]] anche ''contenitore'') è una attrezzatura specifica
== Storia ==
La richiesta di un contenitore multiuso, adatto per essere utilizzato nei vari tipi di trasporto di merci, si è sviluppata nel secondo dopoguerra negli [[Stati Uniti d'America|USA]] per i trasporti verso [[Porto Rico]]. L'idea originale si fa abitualmente risalire ad una intuizione avuta nel
La comodità di una attrezzatura che consentiva di caricare le merci e non doverle più movimentare singolarmente sino a destinazione è risultata subito evidente; di conseguenza l'idea di ''[[Containerizzazione|containerizzare]]'' ha avuto un impulso notevole nel campo del [[trasporto marittimo]] e negli scambi tra [[Americhe|America]] ed [[Europa]] fin dagli [[anni 1960|anni sessanta]]. Il container offriva diversi vantaggi: minor carico danneggiato o manomesso, migliore gestione logistica e maggiore velocità di imbarco e sbarco.
All'inizio degli anni settanta, furono definiti gli standard del settore<ref>{{en}} [Convenzione di Ginevra del 1972]</ref>. Nello stesso periodo nascevano le cosiddette [[cassa mobile|casse mobili]], apparentemente simili ai container, ma con maggiore facilità di scarrabilità dal camion alla ferrovia o sulla nave [[Roll-on/roll-off|ro-ro]], per l'uso di quattro gambe estraibili incorporate nel telaio, che consentono alle stesse di rimanere da sole sotto le ribalte di carico e scarico nei magazzini; le prime in Italia furono utilizzate per l'intermodalità tra il Nord e la Sicilia.
Oggi in qualsiasi [[porto]] è usuale la visione di enormi colonne di container pronte ad essere imbarcate per ogni destinazione nel mondo. Specialmente sulla direttrice di traffico tra Estremo Oriente ed Europa è oggi il modo di trasporto sicuramente più importante.
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== Container ISO ==
[[File:Container 20.jpg|thumb|Classico container da 20 [[piede (unità di misura)|piedi]]]]
Il più diffuso tra i contenitori è il ''container [[ISO]] ([[acronimo]] di International Organization for Standardization)''; si tratta di un parallelepipedo in [[metallo]] le cui misure sono state stabilite in sede internazionale nel [[1967]]. A fronte di una larghezza comune di 8 [[piede (unità di misura)|piedi]] (244 [[centimetro|cm]]) e una altezza comune di 8 [[piede (unità di misura)|piedi]] e 6 [[pollice (unità di misura)|pollici]] (259 cm), sono diffusi in due lunghezze standard di 20 e di 40 [[piede (unità di misura)|piedi]] (610 e 1220 cm)<ref>{{en}} [http://www.apl.com/equipment/html/equipment_specs_standard.html#top Dati tecnici dei container standard] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090323042845/http://www.apl.com/equipment/html/equipment_specs_standard.html |data=23 marzo 2009 }}</ref>.
Ogni container di norma è numerato e registrato con undici caratteri alfanumerici, nella forma: 4 lettere (delle quali le prime 3 corrispondono alla sigla della compagnia proprietaria) e 6 numeri, seguiti da un numero finale di controllo (denominato "[[check-digit]]"), che è ottenuto con un apposito [[algoritmo]] di calcolo sulle 10 lettere o cifre precedenti, a questo scopo per ogni lettera corrisponde un valore numerico convenzionale.
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Dalla standardizzazione dimensionale e quindi volumetrica dei container è nata la consuetudine di valutare la capacità di carico di una [[nave]] [[portacontainer]] in moduli ''TEU ([[acronimo]] di [[Unità equivalente a venti piedi|Twenty-foot Equivalent Unit]])'' (Unità equivalente a 20 piedi).
Sono anche omogenei gli attacchi, (marine twist lock), presenti sugli angoli del contenitore, specifici per il fissaggio sui vari mezzi di trasporto. In questo modo, tramite [[carrello elevatore|carrelli elevatori]], [[carroponte|carriponte]], [[
▲In questo modo, tramite [[carrello elevatore|carrelli elevatori]], [[carroponte|carriponte]], [[Straddle Carrier]] e [[gru (tecnologia)|gru]] sono facilmente trasferibili tra una [[nave]] (dove possono essere facilmente sovrapposti verticalmente), un [[carro ferroviario merci|vagone]] o un [[autocarro]]. Le caratteristiche di questi attacchi, unita alla robustezza intrinseca del contenitore, ne consentono l'impilazione l'uno sull'altro, migliorando l'utilizzazione dei [[molo|moli]], delle [[banchina|banchine]] e dei [[magazzino|magazzini]].
Il ''container ISO'' classico presenta le superfici laterali piene e una chiusura posteriore con due battenti facilmente sigillabili per evitare effrazioni. Forse la sua maggiore limitazione consiste nelle misure interne di carico che non consentono il carico affiancato di 2 [[Pallet#Pallet europeo|pallet EUR]] nel loro lato maggiore.
Per usi particolari, sono stati predisposti anche dei container ISO ''cisterna'', ''frigoriferi'', ''open top'' (con tetto apribile) e container con pareti laterali apribili. I container di norma ISO possono anche essere utilizzati per il trasporto di liquidi, installando un serbatoio flessibile chiamato [[Flexitank]].
== Altri tipi di container ==
[[File:Germanwings_Container_03.jpg|thumb|Container aereo]]
Pur essendo un'idea validissima, la containerizzazione con i classici modelli da 20 e 40 [[piede (unità di misura)|piedi]] è subito risultata non applicabile in alcuni casi specifici e, di conseguenza, dall'idea originale sono nate alcune varianti specifiche. Una delle limitazioni riguarda le dimensioni, troppo grandi per una stiva [[trasporto aereo|aerea]]; per sopperire al problema sono stati studiati dei container appositi di dimensioni più ridotte.
Nel caso invece del [[trasporto internazionale su gomma|trasporto su strada]] la ricerca della massima capacità di carico e l'utilizzo precipuo dei [[pallet]] da [[centimetro|cm]] 120 × 80 di base (non affiancabili all'interno di un container ISO) ha fatto nascere una soluzione ibrida, quella delle ''[[Cassa mobile|casse mobili]]'', contenitori di solito forniti anche di ''zampe'', con pareti laterali più sottili e pertanto una superficie utile interna maggiore, ma con la possibilità, essendo un ''accessorio'', di non dover essere ''immatricolati'' singolarmente.
Un altro utilizzo particolare è quello dei ''container abitativi''; partendo dalle misure standard di un container da 40 piedi si è ricavato un minimo spazio abitativo, utilizzabile ad esempio nei casi di calamità naturali, con la facilità di poter essere spostato velocemente da una località ad un'altra utilizzando gli stessi attacchi standard.<br />Analogamente esistono anche container attrezzati internamente per essere usati come uffici o ripostigli in cantieri ed installazioni industriali, oppure corredati di macchinari medici per ottenere velocemente degli [[ospedale|ospedali]] da campo.
== Caratteristiche tecniche ==
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==== Misure ====
* Lunghezza esterna: 6.059 [[millimetro|mm]]
* Lunghezza interna: 5.860
* Larghezza esterna: 2.438
* Larghezza interna: 2.310
* Altezza esterna: 2.591
* Altezza interna: 2.360
* Larghezza apertura posteriore: 2.280
* Altezza apertura posteriore: 2.270
* Volume interno di carico: da 32 a 33,9 m³
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==== Misure ====
* Lunghezza esterna: 12.192 [[millimetro|mm]]
* Lunghezza interna: 12.010
* Larghezza esterna: 2.438
* Larghezza interna: 2.310
* Altezza esterna: 2.591
* Altezza interna: 2.360
* Larghezza apertura posteriore: 2.280
* Altezza apertura posteriore: 2.270
* Volume interno di carico: da 65,2 a 67,7 m³
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==== Misure ====
* Lunghezza esterna: 12.192 [[millimetro|mm]]
* Lunghezza interna: 12.020
* Larghezza esterna: 2.438
* Larghezza interna: 2.340
* Altezza esterna: 2.896
* Altezza interna: 2.680
* Larghezza apertura posteriore: 2.290
* Altezza apertura posteriore: 2.570
* Volume interno di carico: da 75,7 a 76 m³
=== Container 20' ''reefer'' (refrigerato) ===
[[File:Genova porto-DSCF9153.JPG|thumb|Movimentazione di container al terminal merci varie del [[porto di Genova]]]]
[[File:Container refrigerati Genova Pra' Palmaro.jpg|thumb|Container muniti di impianto di refrigerazione a [[Pra'_#Porti|Genova-Pra']]]]
==== Pesi ====
* Peso a vuoto (tara): 2.800-3.150 [[chilogrammo|kg]]
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==== Misure ====
* Lunghezza esterna: 6.058 [[millimetro|mm]]
* Lunghezza interna: 5.330
* Larghezza esterna: 2.438
* Larghezza interna: 2.220
* Altezza esterna: 2.591
* Altezza interna: fino a 2.260
* Larghezza apertura posteriore: 2.165
* Altezza apertura posteriore:
* Volume interno di carico: da 26,2 a 28,3 m³
* Temperature d'uso tra i -25/+25 [[Celsius|°C]]
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== Normativa ==
A seguito di numerosi incidenti che hanno coinvolto navi adibite al trasporto di contenitori a causa della mancanza di un dato certo relativo al peso degli stessi, il Comitato Sicurezza Marittima (MSC), riunito nella sessione nº 94 dell'[[Organizzazione Marittima Internazionale]] (IMO) ha adottato la Risoluzione MSC. 380 (94) del 21/11/2014, che ha apportato nuovi emendamenti alla Convenzione internazionale sulla Salvaguardia della Vita umana in mare (Solas 74), sul tema della determinazione della “massa lorda verificata del contenitore”. Dal 1º luglio 2016 sono entrate in vigore gli emendamenti alla Convenzione internazionale che prevedono, tra l'altro, la pesatura obbligatoria dei container, attraverso l'acquisizione della “massa lorda del container verificata” - [[Verified Gross Mass|VGM]] (Regola VI/2 - Verified Gross Mass), prima dell'imbarco su navi impiegate in viaggi internazionali.
In Italia
Per la durata del periodo di transizione ovvero fino al 30 giugno [[2017]] per la determinazione della massa lorda verificata del contenitore si poterono utilizzare anche strumenti diversi da quelli regolamentari, purché l'errore massimo non fosse superiore a due volte e mezzo quello previsto per la stessa tipologia di strumenti approvati e, comunque, che non superi i 500 chilogrammi. Inoltre è stata prevista in sede di controlli e verifiche effettuati dopo la prima pesatura una tolleranza, per ciascun contenitore, pari al 3% della massa lorda verificata.<ref name="ilsole24ore.com"/><ref>http://www.tarrossud.it/new.php?id=50&PHPSESSID=068884b6d052f493178568c780d82aed</ref>▼
▲Per la durata del periodo di transizione, ovvero fino al 30 giugno
Nella nota che annuncia il Decreto Dirigenziale del Comando delle Capitaneria sulle procedure relative all'applicazione dell'emendamento al Solas sulla pesatura dei container potrebbe esserci un rilevante errore di definizione. Nella normativa è infatti dello [[shipper]] la responsabilità di produrre la certificazione del peso; nel linguaggio del trasporto italiano, lo speditore è chi cede i beni da trasportare, per esempio l'esportatore o il venditore, mentre lo [[spedizioniere]] è chi organizza il trasporto e che viene generalmente indicato come forwarder; e proprio quest'ultimo viene richiamato dalla normativa italiana. L'ambiguità della traduzione italiana potrebbe quindi portare a una controversia nell'applicazione della norma nello stabilire chi debba fornire il certificato di pesatura.<ref>http://www.trasportoeuropa.it/index.php/home/archvio/14-marittimo/14641-errore-di-tradizione-nel-decreto-sul-peso-container</ref>▼
▲Nella nota che annuncia il Decreto Dirigenziale del Comando delle Capitaneria sulle procedure relative all'applicazione dell'emendamento al Solas sulla pesatura dei container potrebbe esserci un rilevante errore di definizione.
== Note ==
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* [[Logistica]]
* [[Trasporto internazionale su gomma]]
* [[Incoterms]]
* [[Contratto di compravendita]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Controllo di autorità}}
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