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*una particolare autorità monetaria che può operare in sostituzione della [[banca centrale]] o parallelamente ad essa e che emette [[moneta legale]] convertibile in una determinata [[valuta]] estera ad un [[tasso di cambio]] fisso. Per assicurare tale convertibilità tiene riserve di moneta o titoli a breve termine emessi nella valuta cui il cambio viene ancorato, in misura tale da coprire l'intero ammontare della moneta in circolazione (spesso, però, detiene riserve in eccesso);
*il regime di cambio che in questo modo viene realizzato.
 
Tale regime vincola la [[politica monetaria]] poiché la quantità di moneta che circola in una economia dipende dalle riserve dell'altra moneta. L'operato della [[banca centrale]] del paese che adotta il currency board è legato alla condotta della banca centrale del paese verso cui il tasso è stato fissato (con conseguente perdita di autonomia della politica monetaria).
 
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* il suo consiglio di amministrazione è composto da membri di diverse nazionalità appartenenti ad importanti banche internazionali.
 
I profitti del ''currency board (signoraggio)'' derivano dalla differen­zadifferenza tra il valore dell'interesse guadagnato sulle riserve detenute ed il co­stocosto sostenuto per mettere in circolazione le proprie banconote e monete. Nel caso in cui un Paese decidesse di utilizzare una valuta estera, senza istituire quindi un ''currency board,'' perderebbe itil diritto di ''signoraggio'' poiché esso sarebbe incassato dall'emittente straniero. La valuta emessa dal ''currency board'' coincide dunque con la base monetaria e le banconote e le monete emesse dal ''currency board'' sono pienamente convertibili ad un tasso di cambio fisso in valuta di riserva, e viceversa. Tale sistema assicura in ogni istante la copertura della tota­litàtotalità della valuta emessa mantenendo un rapporto base monetaria/riserve costante, impedendo quindi la svalutazione. Il ''currency board'' non ha dunque potere monetario discrezionale poiché le forze del mercato determinano automaticamente l'offerta di moneta.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Antonio|cognome=Cappiello|data=2006|titolo=I currency board come strumento di stabilizzazione economica: come funzionano e dove sono adottati[Currency boards as instrument for economic stabilisation: how they work and where they are adopted]|rivista=MPRA Paper|lingua=en|accesso=2023-01-25|url=https://ideas.repec.org//p/pra/mprapa/4966.html}}</ref>
 
L'aggancio valutario è adottato da alcuni paesi quali: [[Hong Kong]] vs [[Dollaro statunitense|Dollaro USA]] (dal [[1983]]); [[Argentina]] vs Dollaro USA ([[1992]]-[[2002]]); [[Estonia]] vs [[Marco tedesco]] ([[1992]]- [[2010]]<ref>{{Cita web |url=http://www.bankofestonia.info/pub/en/yldine/pank/rahasysteem/yldalused/yldpohimotted.html?objId=1105338 |titolo=Currency board della Banca d'Estonia |accesso=21 settembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081026122414/http://www.bankofestonia.info/pub/en/yldine/pank/rahasysteem/yldalused/yldpohimotted.html?objId=1105338 |dataarchivio=26 ottobre 2008 |urlmorto=sì }}</ref>); [[Bulgaria]] vs [[Euro]]. Prima della decolonizzazione era stato adottato in molti possedimenti coloniali, soprattutto britannici.<ref>Arnaldo Mauri, ''L'East African Currency Board e la genesi dell'attività bancaria nell'Africa Orientale Britannica'', Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Economia, Management e Metodi quantitativi, WP. n. 10, 2007.[http://ideas.repec.org/p/mil/wpdepa/2007-10.html]</ref>