Douglas DC-4: differenze tra le versioni
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{{aeromobile
|Aeromobile=aereo_civile
|Nome = Douglas DC-4
|Immagine = Douglas DC-4 Flying Dutchman.jpg
|Didascalia = Un Douglas DC-4
<!-- Descrizione -->
|Tipo = [[Aereo di linea]]
|Equipaggio = 3 (più assistenti)
|Progettista = Arthur Emmons Raymond
|Costruttore = [[Douglas Aircraft Company]]
|Data_ordine =
|Data_primo_volo = 7 giugno [[1938]]
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale =
|Altri_utilizzatori =
|Esemplari = 1 315
|Costo_unitario =
|Sviluppato_dal =
|Altre_varianti =
<!-- Dimensioni e pesi -->
|Tavole_prospettiche =Douglas DC-4 3-view silhouette.jpg
|Lunghezza = 28,60 [[metro|m]] (93 [[Piede (unità di misura)|ft]] 8 [[pollice (unità di misura)|in]])
|Apertura_alare = 35,81 m (117 ft 5 in)
|Larghezza =
|Diametro_fusoliera =
|Freccia_alare =
|Altezza = 8,38 m (27 ft 5 in)
|Superficie_alare = 135,63 [[metro quadro|m²]] (1 460 [[piede quadro|ft²]])
|Carico_alare =
|Efficienza =
|Peso_a_vuoto = 19 641 [[chilogrammo|kg]] (43 300 [[Libbra|lb]])
|Peso_carico =
|Peso_max_al_decollo = 33 100 kg (73 000 lb)
|Passeggeri = fino a un massimo di 86
|Capacità =
|Capacità_combustibile =
<!-- Propulsione -->
|Motore = 4 [[Pratt & Whitney R-2000|Pratt & Whitney R-2000-3]]<br />[[motore radiale|radiali]] a 14 [[Cilindro (meccanica)|cilindri]]
|Potenza = 1 470 [[cavallo vapore britannico|hp]] (1 081 [[chilowatt|kW]]) ciascuno
|Spinta =
<!-- Prestazioni -->
|Velocità_max = 442 [[chilometro orario|km/h]] (275 [[miglio orario|mph]])
|VNE =
|Velocità_crociera = 326 km/h (202 mph)
|Velocità_salita =
|Decollo =
|Atterraggio =
|Autonomia = 3 450 km (2 145 [[miglio (unità di misura)|mi]])
|Quota_servizio = 6 800 m (22 300 ft)
|Tangenza =
<!-- Record e primati -->
|Record =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = ''Dati tratti da Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo''<ref>{{Cita libro|cognome=Angelucci |nome=Enzo |coautori=Paolo Matricardi |titolo=Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.5) |anno=1979 |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano }}</ref>.
}}
[[File:EI-APK DC-4 Alitalia (Aer Turas) LPL 05OCT67 (5562373158).jpg|miniatura|Un Douglas DC-4 di Alitalia all'aeroporto di Liverpool]]
Il '''Douglas DC-4''' è un [[aereo di linea]] quadrimotore ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]], progettato per operare su rotte a lungo raggio, prodotto dall'azienda [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[McDonnell Douglas|Douglas Aircraft Company]] negli [[anni 1940|anni quaranta]].
== Storia del progetto ==
La storia del Douglas DC-4 ebbe inizio nel [[1935]] con la progettazione di un modello che avrebbe dovuto rappresentare l'avanguardia della tecnica aeronautica per l'epoca; il primo (ed unico) [[prototipo]] volò il 7 giugno [[1938]]<ref name= avia>Boroli Achille e Adolfo, L'Aviazione (Vol.12), Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1983.</ref>: identificato col nome di '''[[Douglas DC-4E|DC-4E]]''' (dove E stava per ''Experimental'', sperimentale), aveva un'[[apertura alare]] che superava i 42 [[metro|m]], era lungo 29,74 m e aveva un [[impennaggio]] tri-deriva dimensionato appositamente per poter comunque accedere, malgrado le notevoli dimensioni, agli [[hangar]] dell'epoca; era inoltre dotato di una [[fusoliera]] pressurizzata e avrebbe dovuto montare 4 [[motore radiale|motori radiali]] [[Pratt & Whitney R-2180]]-A Twin Hornet (un 14 [[cilindro (meccanica)|cilindri]] a doppia stella, da 1 166 [[cavallo vapore britannico|hp]]), ma si rivelò antieconomico fin dai primi calcoli relativi alle tratte statunitensi che avrebbe dovuto coprire.
[[File:DC-4 CF-MCB Maritime Central MAN 1956.jpg|thumb|left|Un DC-4 della [[Maritime Central Airways]] (Canada) all'aeroporto di [[Manchester]].]]
Il prototipo venne così smontato e, nell'autunno del [[1939]] venne, paradossalmente, venduto al [[Giappone]] dove fu sviluppato per dare vita a una macchina, il [[bombardiere strategico]] [[Nakajima G5N]] (Shinzan) non molto più fortunata (si ha notizia di 6 o 7 esemplari prodotti)<ref>Francillon René J., Japanese Aircraft of the Pacific War, Putnam & Company Ltd., Londra, 2.a edizione 1979. ISBN 0-370-30251-6.</ref>.
Nel frattempo gli uffici tecnici della [[McDonnell Douglas|Douglas Aircraft Company]], già nel maggio del 1939, stavano lavorando a una cellula più semplice e di dimensioni ridotte: la [[fusoliera]] leggermente più corta, l'apertura alare ridotta, la rinuncia alla pressurizzazione e l'impennaggio singolo costituivano le principali differenze rispetto al primo progetto; l'aereo manteneva comunque caratteristiche d'avanguardia, come l'[[ala (aeronautica)|ala]] o il [[Carrello d'atterraggio|carrello]] di tipo triciclo anteriore.
Questa volta il velivolo calamitò l'attenzione di alcune compagnie aeree che trasmisero ordini per 61 esemplari (precisamente da [[American Airlines]], [[Eastern Air Lines]] e [[United Air Lines]])<ref name=Guida>Angelucci Enzo e Matricardi Paolo, Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.5), Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1979.</ref>.
Il nuovo prototipo volò per la prima volta il 14 febbraio [[1942]], quando ormai l'[[attacco di Pearl Harbor]] aveva cambiato i destini del mondo e anche la vita del DC-4 era segnata: le necessità militari ebbero il sopravvento e tutta la produzione fino al [[1945]] destinata all'impiego bellico, con la sigla '''[[Douglas C-54 Skymaster|C-54 Skymaster]]'''.
Solo 79 esemplari vennero prodotti dopo la [[seconda guerra mondiale]] e vennero affiancati, nelle flotte di innumerevoli compagnie aeree (passeggeri e cargo), dagli esemplari che venivano di volta in volta dismessi dalle forze armate e riconvertiti a uso civile.
=== Sviluppi correlati ===
[[File:Trans Canada Airlines North Star Heathrow 1951.jpg |thumb|left|Un Canadair North Star all'aeroporto di Heathrow.]]
*'''[[Canadair]]''': sul finire della seconda guerra mondiale, la neocostituita azienda [[Canada|canadese]] Canadair acquisì i diritti per la costruzione del DC-4, realizzandone anche una versione dotata di fusoliera pressurizzata. Dotati di motori [[Rolls-Royce Merlin]] 626 (V 12, da 1 750 hp), vennero impiegati con il nome di [[Canadair DC-4M North Star]] (sigla interna CL-2)<ref name= avia/>. Una versione con motorizzazione di maggior potenza e con peso al decollo incrementato prese il nome di [[Canadair C-4 Argonaut]] (sigla interna CL-4) e infine una nuova versione, dotata di motori [[Pratt & Whitney R-2800]] (radiali a 18 cilindri da 2 100 hp), venne realizzata come [[Canadair C-5]] (sigla interna CL-11) ma non ebbe successo e venne prodotta in un singolo esemplare impiegato dalla [[Royal Canadian Air Force]] nel ruolo di trasporto per lo Stato Maggiore<ref name= avia/>.
[[File:British Air Ferries Carvair G-ASHZ.jpg|thumb|left|Un Carvair della [[British Air Ferries]].]]
*'''[[Aviation Traders|Aviation Traders Ltd]]''': azienda [[Regno Unito|britannica]], con sede a [[Southend-on-Sea]] ([[Essex]]), che già aveva elaborato (con poco successo) una propria versione del [[Douglas DC-3|DC-3]], sviluppò una variante del DC-4 modificando ampiamente alcuni velivoli: prolungando il tronco anteriore della fusoliera (di 2,64 m) e installando un muso incernierato apribile con un sistema idraulico, realizzò un aereo in grado di trasportare fino a 5 veicoli che venne battezzato [[Aviation Traders ATL-98 Carvair|Carvair]]<ref>{{Cita pubblicazione | cognome =| nome = | data =29 novembre 1962 | titolo =Transports Type by Type | rivista =Flight | url =http://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1962/1962%20-%202831.html | lingua =inglese | accesso =16 febbraio 2011 }}</ref> (contrazione della definizione ''car-via-air'', veicoli per via aerea)<ref name= avia/>. L'aereo, il cui primo volo avvenne il 21 giugno [[1961]], fu realizzato in 21 esemplari e venne impiegato prevalentemente per voli attraverso il [[Canale della Manica]].
{{-}}
== Tecnica ==
[[Monoplano]] ad [[Ala (aeronautica)|ala bassa]], era un quadrimotore con [[fusoliera]] a sezione circolare. La struttura era completamente metallica. Le semiali erano costituite da una struttura monolongherone ed erano dotate, sul bordo d'uscita, di [[Alettone (aeronautica)|alettone]] (con rivestimento in tela) e [[ipersostentatore]] (a fessura singola). Le gondole dei motori erano ancorate alle semiali e la più interna delle due ospitava l'elemento posteriore del carrello d'atterraggio, che era del tipo triciclo anteriore. Il [[Timone (aeronautica)|timone]] era monoderiva e, analogamente agli [[Impennaggio|equilibratori]], era rivestito in tela. Anche la versione civile, prodotta al termine del conflitto, impiegò i [[motore radiale|motori radiali]] a 14 cilindri a doppia stella, [[Pratt & Whitney R-2000]].
== Impiego operativo ==
[[File:Douglas DC-4 KLM PH-DBT 08.54.jpg|thumb|Un DC-4 dell'olandese [[KLM]].]]
È praticamente impossibile riuscire a ricostruire la vita operativa di questo robusto quadrimotore, poiché venne impiegato da innumerevoli compagnie aeree in tutti i continenti.
Il suo ruolino, che già faceva registrare 79 642 traversate oceaniche nel corso della guerra<ref name=Guida/>, venne ulteriormente arricchito al termine del conflitto: già dagli ultimi giorni di ottobre del [[1945]] l'[[American Overseas Airlines]] impiegò i DC-4 per collegare [[New York]] e [[Londra]] (con voli che complessivamente duravano quasi 24 ore)<ref name=Guida/>.
L'[[Alitalia]] utilizzò i DC-4 tra il [[1950]] e il [[1954]]: si trattava, per l'esattezza, di quattro C-54 ricondizionati per l'impiego civile che portarono le matricole I-DALT, DALU, DALV, DALZ e vennero rispettivamente battezzati ''Città di Milano'', ''Città di Palermo'', ''Città di Napoli'', ''Città di Roma''<ref name= avia/>.
=== Incidenti ===
* [[Disastro aereo delle Bermuda]]: un Douglas DC-4 della [[Cubana de Aviación]] precipitò in mare il sabato 6 dicembre [[1952]].
==Varianti==
I modelli usciti nuovi dalle catene di montaggio a partire dalla fine della [[seconda guerra mondiale|guerra]] ebbero le seguenti denominazioni:
*'''DC-4-1009''': Versione passeggeri fino a 86 posti.
*'''DC-4-1037''': Versione cargo (non ebbe richieste e nella pratica non venne mai prodotto).
== Utilizzatori ==
{{Colonne}}
;{{AUS}}
* [[Trans Australia Airlines]]
;{{BEL}}
* [[Avions Fairey]]
* [[Belgian International]]
* [[Sabena]]
;{{CAN}}
* [[Buffalo Airways]]
* [[Canadian Pacific]]
* [[Curtiss Reid Flying Services|Curtiss Reid Flying Services Canada]]
* [[Kenting Aviation]]
* [[Maritime Central Airways]]
* [[Pacific Western]]
* [[Transair]]
;{{COL}}
* [[Avianca]]
;{{FRA}}
* [[Air France]]
;{{HKG 1959-1997}}
* [[Cathay Pacific Airways]]
;{{ISL}}
* [[Icelandair]]
* [[Loftleidir]]
{{Colonne spezza}}
;{{ISR}}
* [[El Al]]
;{{ITA}}
* [[Alitalia]]
;{{NLD}}
* [[KLM]]
;{{PRY}}
* [[Paraguayan Airways Service]]
* [[Lloyd Aéreo Paraguayo S.A.]]
;{{TWN}}
* [[China Airlines]]
;{{GBR}}
* [[Invicta]]
* [[Starways]]
;{{USA}}
* [[Aero Union]]
* [[American Overseas Airlines]]
* [[Capital Airlines]]
* [[Eastern Airlines]]
* [[Pacific Southwest Airlines]]
* [[Pan American World Airways]]
* [[Trans World Airlines]]
{{Colonne fine}}
== Note ==
<references />
==
* {{Cita libro|cognome=Angelucci|nome=Enzo|coautori=Paolo Matricardi|titolo=Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo|volume=Vol.5|anno=1979|editore=Arnoldo Mondadori Editore|città=Milano|cid=Angelucci e Matricardi 1979}}
* {{Cita libro|cognome=Boroli|nome=Achille|coautori=Adolfo Boroli|titolo=L'Aviazione|editore=Istituto Geografico De Agostini|città=Novara|anno=1983|volume=Vol. 12|cid=Boroli e Boroli 1983}}
*{{en}} Berry Peter e altri, The Douglas DC-4, 1967, Air-Britain (Historians) Ltd.
*{{en}} Blewett, Roy Survivors, Coulsden U.K.: Aviation Classics, 2007, ISBN 978-09530413-4-3.
* {{Cita libro|cognome=Francillion|nome=René J.|titolo=Japanese Aircraft of the Pacific War|editore=Putnam & Company|città=London|anno=1970|lingua=en|ISBN=0-370-00033-1|cid=Francillon 1970}}
* {{Cita libro|cognome=Francillion|nome=René J.|titolo=Japanese Aircraft of the Pacific War|editore=Putnam & Company Ltd.|città=London|anno=1979|edizione=2nd edition|annooriginale=1970|lingua=en|ISBN=0-370-30251-6|cid=Francillon 1979}}
* {{Cita libro|cognome=Francillion|nome=René J.|titolo=McDonnell Douglas Aircraft since 1920|volume=Volume I|editore=Putnam & Company Ltd.|città=London|anno=1979|lingua=en|ISBN=0-87021-428-4|cid=Francillion 1979}}
* {{Cita libro|cognome=Pearcy|nome=Arthur|titolo=Douglas Propliners: DC-1–DC-7|url=https://archive.org/details/douglaspropliner0000pear|editore=Airlife Publishings|città=Shrewsbury|anno=1995|lingua=en|ISBN=1-85310-261-X|cid=Pearcy 1995}}
* {{Cita libro|cognome=Yenne|nome=Bill|titolo=McDonnell Douglas: A Tale of Two Giants|url=https://archive.org/details/mcdonnelldouglas0000yenn|editore=Bison Books|città=Greenwich, Connecticut|anno=1985|lingua=en|ISBN=0-517-44287-6|cid=Yenne 1985}}
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|http://www.boeing.com/history/mdc/dc-4.htm|La pagina del DC-4, nel sito ufficiale Boeing}}
{{Douglas}}
{{McDonnell Douglas}}
{{Designazioni aeronautiche della marina imperiale giapponese}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|aviazione|trasporti}}
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[[Categoria:Aerei civili statunitensi]]
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