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Il concetto di '''''gender mainstreaming''''' concerne le tematiche di genere (maschile e femminile) in relazione alla sfera del potere pubblico, internazionale, europeo e statale. Si valutano le diverse implicazioni per uomini e donne di ogni azione politica prevista, compresa la legislazione e i programmi, in tutti i settori e livelli. Essenzialmente offre un approccio pluralistico che valuta la diversità tra uomini e donne.
Si valutano le diverse implicazioni per uomini e donne di ogni azione politica prevista, compresa la legislazione e i programmi, in tutti i settori e livelli. Essenzialmente offre un approccio pluralistico che valuta la diversità tra uomini e donne.
 
Il concetto di mainstreaming di genere fu proposto per la prima volta nel 1985, in occasione della terza [[Conferenza mondiale sulle donne]] svoltasi a [[Nairobi]]. L'idea è stata sviluppata nella comunità di sviluppo delle [[Nazioni Unite]] ed è stata formalmente presentata nel 1995, alla quarta Conferenza mondiale sulle donne di [[Pechino]].
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La maggior parte delle definizioni sono conformi al concetto fornito dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite e definito formalmente:
 
{{citazione|Il Mainstreaming, in una prospettiva di genere, è il processo di valutazione delle implicazioni per uomini e donne di ogni azione pianificata, compresa la legislazione, le politiche o programmi, in tutti i settori e a tutti i livelli. Si tratta di una strategia che a partire delladalla progettazione, attuazione, monitoraggio e valutazione delle politiche e dei programmi in tutti gli ambiti politici, economici e sociali fa in modo che le donne e gli uomini possano beneficiare in ugual misura dell'uguaglianza e che la disuguaglianza non si perpetui. L'obiettivo finale è quello di raggiungere la parità tra i sessi.}}
 
== Nel diritto costituzionale e nel diritto europeo ==
Per le donne, la promessa di emancipazione si è calata nell'evoluzione della giurisprudenza costituzionale: negli Stati Uniti, in Germania ed in Italia, per esempio, si è sviluppato un processo graduale di considerazione della necessità del riequilibrio tra i generi<ref>Ruth Rubio-Marín, '' The (dis)establishment of gender: Care and gender roles in the family as a constitutional matter'', Int J Constitutional Law 2016, 13:787-818.</ref>. Questi processi hanno permesso l'affermazione della dottrina costituzionale della [[parità tra i sessi]], respingendo la possibilità di accordare gli uomini e le donne uno status giuridico diverso di diritti e doveri e di tenere ancora le donne fuori dal mercato del lavoro.
 
Anche l'[[Unione europea]] sostiene la necessità di ispirare le sue politiche in maniera trasversale al conseguimento dell'esigenza di parità tra i generi nelle condizioni di partenza, anche mediante [[azioni positive]]: da ultimo, il paragrafo 17 delle linee guida per il Bilancio Ue 2017 “ricordaricorda che il ''gender mainstreaming'' (parità di genere) deve sostenere le politiche dell'Unione come principio orizzontale, e chiede che la Commissione metta in pratica il principio del ''gender mainstreaming'' nella preparazione della bozza di bilancio per il 2017″<ref>''Ue, emendamento M5s: “Via la parità di genere da linee guida Bilancio". Pd: “Inquietante"'', in Il Fatto Quotidiano Online, 18.02, 8 febbraio 2016.</ref>.
 
== Note ==
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* [[Donne nel Medioevo]]
* [[Studi di genere]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Storia femminismo}}