Denijs Calvaert: differenze tra le versioni
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[[File:Denis Calvaert 001.jpg|thumb|''Nozze mistiche di santa Caterina'', Lipsia, Museum der Bildenden Künste]] ▼
{{Bio
|Nome = Denijs
|Cognome = Calvaert
|
|PostCognomeVirgola =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Anversa
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte = Bologna
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 16 aprile 1619
|Attività = pittore▼
|Epoca = 1500
|Epoca2 = 1600
▲|Attività = pittore
|Nazionalità = fiammingo
|PostNazionalità = , della corrente [[Manierismo|tardo-manierista]]
|Immagine = Dionisio Calvart - felsinapittricev01malv 0274.jpg
|Didascalia = Ritratto nel ''[[Felsina pittrice]]'' di [[Carlo Cesare Malvasia]]
}}
==Biografia==
Dopo aver studiato con [[Christiaen van Queecborn]] pittura di paesaggio ad [[Anversa]], dove è documentato col nome di '''Caluwaert''', si stabilì a Bologna, perfezionandosi nel nudo con [[Prospero Fontana]] tanto da abbandonare la sua maniera fiamminga per quella italiana. A [[Roma]], verso il [[1560]], collaborò con [[Lorenzo Sabbatini]] nelle decorazioni vaticane e studiò l'opera di [[Raffaello]].▼
▲[[File:Denis Calvaert 001.jpg|
▲Dopo aver studiato pittura di paesaggio con [[Christiaen van Queecborn]]
Tornato a Bologna nel [[1574]], vi aprì una scuola che vantò allievi prestigiosi come [[Guido Reni]], [[Francesco Albani]] e il [[Domenichino]]. Benché rivaleggiasse con l'[[Accademia degli Incamminati|Accademia dei Carracci]], era talmente rispettato che alla sua morte [[Ludovico Carracci]] curò l'allestimento dei suoi funerali nella [[Basilica di Santa Maria dei Servi|chiesa dei Serviti]] e accolse nell'Accademia tutti i suoi allievi.
Il suo capolavoro è considerato il ''San Michele'' della chiesa bolognese di San Petronio; tra le altre opere si ricordano la ''Flagellazione'' della [[Pinacoteca
Esperto nella composizione, molto preciso nella prospettiva e fluido nel [[disegno]], dà alle sue tele un colore denso e ricco e un'esecuzione accurata; se le sue raffigurazioni manieristiche hanno un che di rigido, fu superiore a molti suoi contemporanei nella ricchezza cromatica e pochi lo superarono nella sua capacità di didatta.
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* {{DBI|nome = CALVART, Denis, detto Dionisio fiammingo|nomeurl = |autore = Paolo Borghi|anno = 1974|pagine = |volume = 17 }}
* Simone Twiehaus, ''Dionisio Calvaert (um 1540-1619). Die Altarwerke'', Berlino, Reimer, 2002. ISBN 3-496-01255-2.
* {{cita libro | autore=Carlo Cesare Malvasia | wkautore=Carlo Cesare Malvasia |url=https://archive.org/details/felsinapittricev01malv/page/248/mode/2up?q=dionisio|capitolo=Di Dionisio Calvart e di Vincenzo Spisani Gabrielle Ferrantini Pier Maria Da Creavalcore Gio. Battista Bertuso suoi discepoli et Altri|titolo=[[Felsina pittrice|Felsina pittrice. Vite de' pittori bolognesi]] | anno=1678 | editore=per l'Erede di Domenico Barbieri | città=Bologna|volume=vol. I|lingua=it|pp=249-270}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.artcyclopedia.com/artists/calvaert_denys.html|Denijs Calvaert in Artcyclopedia}}
*{{pt}}[https://purl.pt/6832 Roma novis stabat iam moenibvs atq. virorvm..., 1600-1630], presso la Biblioteca Nazionale del Portogallo
{{Controllo di autorità}}
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