IMAM Ro.1: differenze tra le versioni
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|Aeromobile=aereo_militare
|Nome
|Immagine
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|Equipaggio
|Progettista
|Costruttore
|Data_ordine
|Data_accettazione
|Data_primo_volo
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale
|Altri_utilizzatori
|Esemplari
|Costo_unitario
|Sviluppato_dal
|Altre_varianti
<!-- Dimensioni e pesi
|Tavole_prospettiche =Romeo Ro.1 3-view L'Air February
|Lunghezza
|Apertura_alare
|Larghezza
|Diametro_fusoliera
|Freccia_alare
|Altezza
|Superficie_alare
|Carico_alare
|Efficienza
|Allungamento_alare
|Peso_a_vuoto
|Peso_carico
|Peso_max_al_decollo
|Passeggeri
|Capacità
|Capacità_combustibile
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|Motore
|Potenza
|Spinta
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|Velocità_max
|VNE
|Velocità_crociera
|Velocità_salita
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|Decollo
|Atterraggio
|Autonomia
|Raggio_azione
|Tangenza
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|Mitragliatrici
|Cannoni
|Bombe
|Missili
|Piloni
<!--Impieghi sperimentali
e di ricerca
|Impieghi_sperimentali
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|Record
|Altro_campo
|Altro
|Note
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}}
L{{'}}'''IMAM Ro.1''',
== Storia del progetto ==
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Il [[Fokker C.V]] era un grosso biplano con struttura mista: la [[fusoliera]] era in tubi di acciaio, mentre l'ala era in legno. Volò per la prima volta nel [[1924]] e poteva essere destinato ad un'ampia varietà di compiti, in particolare ricognizione, cooperazione con l'esercito, bombardamento, ma anche [[Aereo da caccia|caccia]].
Le differenti versioni del Fokker C.V erano caratterizzate da differenti motorizzazioni e da diversa struttura alare. Complessivamente esistevano 5
Il Fokker C.V in tutte le sue versioni conobbe un discreto successo nell'esportazione e venne anche prodotto su licenza in Italia dalla [[Officine Ferroviarie Meridionali|Officine Ferroviarie Meridionali (OFM)]], poi "Industrie Meccaniche e Aeronautiche Meridionali" ([[IMAM]]), a partire dal [[1927]].
[[File:IMAM Ro.1.jpg|
==== Il Ro.1 ====
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Il Ro.1 adottava un [[motore radiale]] [[Alfa Romeo Jupiter|Alfa Romeo Jupiter IV]], versione prodotta su licenza in Italia del [[Bristol Jupiter]].
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|Aeromobile=aereo_militare
|Nome
|Immagine
|Didascalia
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|Tipo
|Equipaggio
|Progettista
|Costruttore
|Data_ordine
|Data_accettazione
|Data_primo_volo
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale
|Altri_utilizzatori
|Esemplari
|Costo_unitario
|Sviluppato_dal
|Altre_varianti
<!-- Dimensioni e pesi
|Tavole_prospettiche
|Lunghezza
|Apertura_alare
|Larghezza
|Diametro_fusoliera
|Freccia_alare
|Altezza
|Superficie_alare
|Carico_alare
|Efficienza
|Allungamento_alare
|Peso_a_vuoto
|Peso_carico
|Peso_max_al_decollo
|Passeggeri
|Capacità
|Capacità_combustibile
<!--
|Motore
|Potenza
|Spinta
<!--
|Velocità_max
|VNE
|Velocità_crociera
|Velocità_salita
|
|Decollo
|Atterraggio
|Autonomia
|Raggio_azione
|Tangenza
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|Mitragliatrici
|Cannoni
|Bombe
|Missili
|Piloni
<!--Impieghi sperimentali
e di ricerca
|Impieghi_sperimentali
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|Record
|Altro_campo
|Altro
|Note
|Ref
}}
== Impiego operativo ==▼
La [[Regia Aeronautica]] utilizzò il Ro.1 nel teatro coloniale, nella campagna del [[Gebel al Akhdar]] (agosto [[1924]] - settembre [[1927]]), l' Aviazione della [[Cirenaica]] fu insignita della medaglia di bronzo al valor militare.<ref>Medaglia di bronzo al V.M. conferita all'Aviazione della Cirenaica con R.D. 18 marzo 1928-VII, con la seguente motivazione:▼
{{quote|Fiera già di glorie passate, nella campagna del Ghebel Cirenaico, seppe riconfermare le sue superbe qualità di volo e di guerra. Con la perizia ed il coraggio dei suoi equipaggi moltiplicò nel numero e nella potenza i velivoli, portando l'Ala d'Italia nei cieli e sulle terre più lontane, guida sicura e compagna fedele dei Battaglioni alla vittoria e nel sacrificio. Cielo della Cirenaica, agosto 1924 - settembre 1927 (anni II - III - IV -V)}}</ref>▼
== Tecnica ==
Restò in servizio di prima linea fino al [[1935]] passando progressivamente negli anni successivi al ruolo di [[aereo da addestramento]] nelle scuole di volo della Regia. Venne definitivamente radiato dall'arma aerea all'inizio della [[seconda guerra mondiale]].<ref name="storiamilitare"/>▼
Il successo del velivolo e le esperienze maturate nella costruzione e nel servizio operativo portarono allo sviluppo dei successivi [[IMAM Ro.30]] e [[IMAM Ro.37|Ro.37]].▼
Il Ro.1 era un [[biplano]] dall'aspetto classico per l'epoca; monomotore a costruzione mista, carrello fisso, biposto nella versione più prodotta.
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Il [[carrello d'atterraggio]] era fisso, semplice, con le gambe di forza anteriori dotate di un dispositivo ammortizzante, una soluzione introdotta nella produzione italiana e che era assente nell'originale Fokker, integrato posteriormente da un pattino di coda montato su una struttura anch'essa ammortizzata e posizionato dopo la pinna ventrale, sotto la coda.
La propulsione era affidata ad un
▲== Impiego operativo ==
▲La [[Regia Aeronautica]] utilizzò il Ro.1 nel teatro coloniale, nella campagna del [[Gebel al Akhdar]] (agosto [[1924]] - settembre [[1927]]) nell'ambito della [[Riconquista della Cirenaica]], l'
▲{{
Nel 1930 erano in uso alla [[89ª Squadriglia]] di [[Mellaha]], alla [[16ª Squadriglia]] dell'[[Aeroporto di Benina]] vicino a [[Bengasi]], alla [[37ª Squadriglia]] dell'[[Aeroporto di Tobruk]], ad una Sezione della [[12ª Squadriglia]] di [[Hon (Libia)]], una sezione della [[23ª Squadriglia]] di [[Apollonia (Libia)]] ed una sezione della [[26ª Squadriglia]] di [[Barce]].
Reparti equipaggiati con questo velivolo parteciparono al bombardamento di [[Cufra]] nel [[1931]], durante la [[conquista italiana di Cufra]].
Nel 1934 erano in dotazione alla [[33ª Squadriglia]]<ref name=D8p43>{{Cita|Dunning 1988|p. 43}}.</ref>
Discreti bombardieri leggeri e buoni ricognitori, all'inizio degli [[anni 1930|anni trenta]], erano ormai obsoleti quando vennero impiegati durante la [[guerra d'Etiopia]] dalla [[1ª Squadriglia Caproni|1ª Squadriglia]] Ro.1 Somala, [[34ª Squadriglia]], [[38ª Squadriglia]], [[41ª Squadriglia]], [[116ª Squadriglia]], [[118ª Squadriglia]], [[131ª Squadriglia]] e [[Squadriglia di Ro.1 Libica]].
▲Restò in servizio di prima linea fino al [[1935]] passando progressivamente negli anni successivi al ruolo di [[aereo da addestramento]] nelle scuole di volo della Regia. Venne definitivamente radiato dall'arma aerea all'inizio della [[seconda guerra mondiale]].<ref name="storiamilitare"/>
▲Il successo del velivolo e le esperienze maturate nella costruzione e nel servizio operativo portarono allo sviluppo dei successivi [[IMAM Ro.30]] e [[IMAM Ro.37|Ro.37]].
== Versioni ==
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;{{USA 1912-1959}}
*[[United States Navy]]
:operò con un Ro.1 a disposizione dell'US Naval Air [[Attaché]] nel 1928
== Esemplari attualmente esistenti ==
Attualmente non esistono esemplari completi giunti ai nostri giorni. La uniche testimonianze sono i resti visibili nel
* il primo in località [[Bir el-Maarùf]], già descritto dall'esploratore [[Ardito Desio]] nel libro ''Le vie della sete''. Il relitto potrebbe appartenere all'aereo incidentato durante l'atterraggio di emergenza condotto il 15 agosto 1930 dal pilota, Ten. Patania
* il secondo nei pressi delle collinette di [[Tedián el-Chàdem]],
Nel 2023 grazie ad una ricerca effettuata da Roberto Chiarvetto, Ovidio Pellizzari, Giacomo Zanetti e Dario Zontini sono stati rinvenuti dei frammenti di un Romeo Ro.1 bis (matricola n. 10484 o n. 10578) della 35ª Squadriglia Osservazione Aerea caduto il 30 giugno 1936 durante un'esercitazione, probabilmente a causa del maltempo sulla montagna Grotta Rossa nel comune di Condino (Trento). Nell'incidente morirono il sergente Allievo Ufficiale Pilota della Regia Aeronautica [[Andrea Notarachille]] e il tenente osservatore di artiglieria in S.P.E. del Regio Esercito [[Sante Neri]]. <ref>Roberto Chiarvetto, Ovidio Pellizzari, Giacomo Zanetti, Dario Zontini, "Il Romeo di Monte Grotta Rossa" in rivista “Ali Antiche”, 2023, n. 139, p. 16.</ref>
== Note ==
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*''Storia dell'aviazione''. Fratelli Fabbri Editori.
*Roberto Gentili. ''Guerra aerea sull'Etiopia 1935-39''. Edizioni Aeronautiche Italiane, Firenze – 1992
*Roberto Chiarvetto, Ovidio Pellizzari, Giacomo Zanetti, Dario Zontini, ''Il Romeo di Monte Grotta Rossa'' in rivista ''Ali Antiche'', 2023, n. 139, p. 16.
=== Pubblicazioni ===
*''Storia Militare'', n. 186 - anno XVII, marzo 2009. Albertelli Edizioni Speciali srl. ISSN 1122-5289
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*{{en}} [http://www.fjexpeditions.com/frameset/oct03.htm The Lybian Desert - Past Trips Accounts] Il sito, che raccoglie resoconti di viaggi nel deserto libico, riporta foto e dettagli della fusoliera di Ro.1 visibile presso Wau Namus
*{{cita web|autore=Enrico Tioli|url=http://guide.supereva.it/modellismo_statico/interventi/2005/05/209694.shtml|titolo=IMAM RO 1 - Enrico Tioli|accesso=28
*{{cita web|autore=|url=http://www.airwar.ru/enc/other1/ro1.html|titolo=IMAM Ro.1|accesso=27
{{IMAM}}
{{Portale|
[[Categoria:Aerei militari italiani|IMAM Ro.01]]
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