IMAM Ro.1: differenze tra le versioni

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{{Infobox aeromobile
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = Romeo Ro.1<br />IMAM Ro.1
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|Data_ordine =
|Data_accettazione =
|Data_primo_volo = [[19361926]]
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
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|Altre_varianti =
<!-- Dimensioni e pesi -->
|Tavole_prospettiche =Romeo Ro.1 3-view L&#039;Air February 1,1927.png
|Lunghezza = 9,46 [[metro|m]]
|Apertura_alare = 15,30 m
Riga 47:
|Velocità_crociera =
|Velocità_salita = a 3&nbsp;000 m in 15 [[minuto|min]]<br />a 5&nbsp;000 m in 27 min
|Velocità_stalloV_stallo = 90 km/h
|Decollo =
|Atterraggio =
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|Tangenza = 5&nbsp;900 m
<!-- Armamento -->
|Mitragliatrici = 1 [[Mitragliatrice Vickers|Vickers]] da [[.303 British|7,7 mm]] fissa in caccia<br/>1 [[mitragliatrice Lewis|Lewis]] da 7,7 mm brandeggiabile per l'osservatore<ref name="storiamilitare">Storia Militare, pag 66-67.</ref>
|Cannoni =
|Bombe = [[spezzone|spezzoni]] fino a 144 kg<ref name="storiamilitare"/>
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|Ref = i dati sono estratti da Annuario dell'Aeronautica Italiana – 1929<ref name="Jotti">Annuario dell'Aeronautica Italiana, Tabella riassuntiva.</ref> integrati dove indicato
}}
L{{'}}'''IMAM Ro.1''', alleprecedentemente volte citato anchecommercializzato come '''Romeo Ro.1''' o '''OFM Ro.1''', erafu un monomotore [[biplano]] [[aereo da ricognizione|da ricognizione]] e [[bombardiere|bombardamento]] monomotore [[biplano]] prodotto dall'azienda [[italia]]na [[Officine Ferroviarie Meridionali|Officine Ferroviarie Meridionali (OFM)]], diventata poi "Industrie Meccaniche e Aeronautiche Meridionali" ([[IMAM]]). Si trattava di una versione prodotta su [[licenza in [[Italia(economia)|licenza]] del [[Fokker C.V]]-E, un [[biplano]] da ricognizione e [[bombardamento]] [[OlandaPaesi Bassi|olandese]] degli [[anni 1920|anni venti]]-[[anni 1930|trenta]].
 
== Storia del progetto ==
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Il Ro.1 adottava un [[motore radiale]] [[Alfa Romeo Jupiter|Alfa Romeo Jupiter IV]], versione prodotta su licenza in Italia del [[Bristol Jupiter]].
{{Infobox aeromobile
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = IMAM Ro.1 ridotto
Riga 133:
|Velocità_crociera =
|Velocità_salita = a 3&nbsp;000 m in 10 min<br />a 5&nbsp;000 m in 22 min
|Velocità_stalloV_stallo = 90 km/h
|Decollo =
|Atterraggio =
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Il [[carrello d'atterraggio]] era fisso, semplice, con le gambe di forza anteriori dotate di un dispositivo ammortizzante, una soluzione introdotta nella produzione italiana e che era assente nell'originale Fokker, integrato posteriormente da un pattino di coda montato su una struttura anch'essa ammortizzata e posizionato dopo la pinna ventrale, sotto la coda.
 
La propulsione era affidata ad un [[motore aeronautico|motore]] [[motore radiale|radiale]] posizionato sul muso, inizialmente un [[Alfa Romeo Jupiter|Alfa Romeo Jupiter IV]], versione anch'essa prodotta in Italia su licenza della [[Regno Unito|britannica]] [[Bristol Engine Company]], capace di erogare una [[potenza (fisica)|potenza]] di 420 [[Cavallo vapore|CV]] (309 [[chilowatt|kW]]). Il motore era montato su una struttura metallica con i pacchi radianti dei [[cilindro (meccanica)|cilindri]] liberi, senza alcun dispositivo aerodinamico o cappottatura, in grado di ricevere l'aria di raffreddamento direttamente dal moto dell'[[elica]]. Quest'ultima era normalmente bipala [[elica a passo fisso|a passo fisso]], con il mozzo racchiuso in un'ogiva aerodinamica. Nella versione Ro.1bis, l'ultima prodotta, il motore venne sostituito con il più potente [[Bristol Jupiter|Piaggio Jupiter VIII]] da 550 CV (405 kW) abbinato, a volte, ad un'elica quadripala.
 
== Impiego operativo ==
La [[Regia Aeronautica]] utilizzò il Ro.1 nel teatro coloniale, nella campagna del [[Gebel al Akhdar]] (agosto [[1924]] - settembre [[1927]]) nell'ambito della [[Riconquista della Cirenaica]], l' Aviazione della [[Cirenaica]] fu insignita della medaglia di bronzo al valor militare.<ref>Medaglia di bronzo al V.M. conferita all'Aviazione della Cirenaica con R.D. 18 marzo 1928-VII, con la seguente motivazione:
{{Citazione|Fiera già di glorie passate, nella campagna del Ghebel Cirenaico, seppe riconfermare le sue superbe qualità di volo e di guerra. Con la perizia ed il coraggio dei suoi equipaggi moltiplicò nel numero e nella potenza i velivoli, portando l'Ala d'Italia nei cieli e sulle terre più lontane, guida sicura e compagna fedele dei Battaglioni alla vittoria e nel sacrificio. Cielo della Cirenaica, agosto 1924 - settembre 1927 (anni II - III - IV -V)}}</ref>
Nel 1930 erano in uso alla [[89ª Squadriglia]] di [[Mellaha]], alla [[16ª Squadriglia]] dell'[[Aeroporto di Benina]] vicino a [[Bengasi]], alla [[37ª Squadriglia]] dell'[[Aeroporto di Tobruk]], ad una Sezione della [[12ª Squadriglia]] di [[Hon (Libia)]], una sezione della [[23ª Squadriglia]] di [[Apollonia (Libia)]] ed una sezione della [[26ª Squadriglia]] di [[Barce]].
 
Reparti equipaggiati con questo velivolo parteciparono al bombardamento di [[Cufra]] nel [[1931]], durante la riconquista della Cirenaica. Discreti bombardieri leggeri e buoni ricognitori, all'inizio degli [[anniconquista 1930|anniitaliana trenta]],di erano ormai obsoleti quando vennero impiegati durante la [[guerra d'EtiopiaCufra]].
Nel 1934 erano in dotazione alla [[33ª Squadriglia]]<ref name=D8p43>{{Cita|Dunning 1988|p. 43}}.</ref>
Discreti bombardieri leggeri e buoni ricognitori, all'inizio degli [[anni 1930|anni trenta]], erano ormai obsoleti quando vennero impiegati durante la [[guerra d'Etiopia]] dalla [[1ª Squadriglia Caproni|1ª Squadriglia]] Ro.1 Somala, [[34ª Squadriglia]], [[38ª Squadriglia]], [[41ª Squadriglia]], [[116ª Squadriglia]], [[118ª Squadriglia]], [[131ª Squadriglia]] e [[Squadriglia di Ro.1 Libica]].
 
Restò in servizio di prima linea fino al [[1935]] passando progressivamente negli anni successivi al ruolo di [[aereo da addestramento]] nelle scuole di volo della Regia. Venne definitivamente radiato dall'arma aerea all'inizio della [[seconda guerra mondiale]].<ref name="storiamilitare"/>
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;{{USA 1912-1959}}
*[[United States Navy]]
:operò con un Ro.1 a disposizione dell'US Naval Air [[Attaché]] nel 1928 <ref name="US Navy 1911"> {{en}} Swanborough, Gordon; Bowers, Peter M. (1976). ''United States Navy Aircraft since 1911'' (Second edition ed.). London: Putnam. ISBN 0-370-10054-9.</ref>
 
== Esemplari attualmente esistenti ==
Attualmente non esistono esemplari completi giunti ai nostri giorni. La uniche testimonianze sono i resti visibili nel deserodeserto [[Libia|libico]] di due velivoli:
* il primo in località [[Bir el-Maarùf]], già descritto dall'esploratore [[Ardito Desio]] nel libro ''Le vie della sete''. Il relitto potrebbe appartenere all'aereo incidentato durante l'atterraggio di emergenza condotto il 15 agosto 1930 dal pilota, Ten. Patania con a bordo l'osservatore Ten. Zaccardo (quest'ultimo rimasto lievemente ferito).<ref>{{citaCita web|autore=|url=http://www.sahara.it/bm/saharaThree/zerzura/zrupestre/la-luna-dei-tebu.shtml|titolo=La Luna dei Tebu, El-Auenàt Jebel Uweinat|accesso=27 mag 2010|editore=http://www.sahara.it/bm/sahara3/|opera=Sahara.it|data=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090513125737/http://sahara.it/bm/saharaThree/zerzura/zrupestre/la-luna-dei-tebu.shtml}}</ref> Tuttavia lo stato e la posizione del relitto fanno credere che i resti Ro.1 appartengano ad un altro velivolo precipitato presumibilmente nel luglio/ottobre 1931;<ref>Roberto ChiavettoChiarvetto, "Gli ultimi Ro.1", in ''Rivista Aeronautica'', 2010, n. 6, p. 90.</ref>
* il secondo nei pressi delle collinette di [[Tedián el-Chàdem]], precipitato il 30 marzo del 1933 durante l'effettuazione di rilevamenti cartografici e pilotato dal Cap. Emilio Vittani con a bordo l'osservatore Giovanni Guidi. A causa del forte vento e della scarsa visibilità, conseguente alla sabbia improvvisamente sollevatasi, il pilota fu costretto ad un fortunoso atterraggio a seguito del quale l'equipaggio rimase incolume ma il velivolo riportò ingenti danni.<ref>Roberto ChiavettoChiarvetto, "Gli ultimi Ro.1", in ''Rivista Aeronautica'', 2010, n. 6, p. 91.</ref>
Nel 2023 grazie ad una ricerca effettuata da Roberto Chiarvetto, Ovidio Pellizzari, Giacomo Zanetti e Dario Zontini sono stati rinvenuti dei frammenti di un Romeo Ro.1 bis (matricola n. 10484 o n. 10578) della 35ª Squadriglia Osservazione Aerea caduto il 30 giugno 1936 durante un'esercitazione, probabilmente a causa del maltempo sulla montagna Grotta Rossa nel comune di Condino (Trento). Nell'incidente morirono il sergente Allievo Ufficiale Pilota della Regia Aeronautica [[Andrea Notarachille]] e il tenente osservatore di artiglieria in S.P.E. del Regio Esercito [[Sante Neri]]. <ref>Roberto Chiarvetto, Ovidio Pellizzari, Giacomo Zanetti, Dario Zontini, "Il Romeo di Monte Grotta Rossa" in rivista “Ali Antiche”, 2023, n. 139, p. 16.</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
Pedriali Ferdinando "L'Aviazione Italiana nelle guerre coloniali - Libia 1911 - 1936" Ufficio Storico Stato Maggiore Aeronautca, Roma 2011.
*[[Jotti da Badia Polesine]]. ''Annuario dell'Aeronautica Italiana 1929-1930''. Ed. Libreria Aeronautica. Milano (1930)
*C. Lucchini. Notiziario CMPR 1 e 2 2003, ''Ali Italiane in Africa Orientale''. Ed. Storia Italiana
*''Storia dell'aviazione''. Fratelli Fabbri Editori.
*Roberto Gentili. ''Guerra aerea sull'Etiopia 1935-39''. Edizioni Aeronautiche Italiane, Firenze – 1992
*Roberto Chiarvetto, Ovidio Pellizzari, Giacomo Zanetti, Dario Zontini, ''Il Romeo di Monte Grotta Rossa'' in rivista ''Ali Antiche'', 2023, n. 139, p. 16.
 
=== Pubblicazioni ===
*''Storia Militare'', n. 186 - anno XVII, marzo 2009. Albertelli Edizioni Speciali srl. ISSN 1122-5289
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{en}} [http://www.fjexpeditions.com/frameset/oct03.htm The Lybian Desert - Past Trips Accounts] Il sito, che raccoglie resoconti di viaggi nel deserto libico, riporta foto e dettagli della fusoliera di Ro.1 visibile presso Wau Namus
*{{cita web|autore=Enrico Tioli|url=http://guide.supereva.it/modellismo_statico/interventi/2005/05/209694.shtml|titolo=IMAM RO 1 - Enrico Tioli|accesso=28 marzo 2009|editore=http://guide.supereva.it/modellismo_statico|opera=Guide Supereva.it; Modellismo statico|data=|dataarchivio=10 agosto 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220810113448/http://guide.supereva.it/modellismo_statico/interventi/2005/05/209694.shtml|urlmorto=sì}}
*{{cita web|autore=|url=http://www.airwar.ru/enc/other1/ro1.html|titolo=IMAM Ro.1|accesso=27 maggio 2010|lingua=ru|editore=http://www.airwar.ru|opera=Уголок неба|data=}}
 
{{IMAM}}
{{Portale|Aviazioneaviazione|guerra}}
 
[[Categoria:Aerei militari italiani|IMAM Ro.01]]