IMAM Ro.1: differenze tra le versioni
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{{
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = Romeo Ro.1<br />IMAM Ro.1
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|Altre_varianti =
<!-- Dimensioni e pesi -->
|Tavole_prospettiche =Romeo Ro.1 3-view L'Air February 1,1927.png
|Lunghezza = 9,46 [[metro|m]]
|Apertura_alare = 15,30 m
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|Velocità_crociera =
|Velocità_salita = a 3 000 m in 15 [[minuto|min]]<br />a 5 000 m in 27 min
|
|Decollo =
|Atterraggio =
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|Ref = i dati sono estratti da Annuario dell'Aeronautica Italiana – 1929<ref name="Jotti">Annuario dell'Aeronautica Italiana, Tabella riassuntiva.</ref> integrati dove indicato
}}
L
== Storia del progetto ==
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Il Ro.1 adottava un [[motore radiale]] [[Alfa Romeo Jupiter|Alfa Romeo Jupiter IV]], versione prodotta su licenza in Italia del [[Bristol Jupiter]].
{{
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = IMAM Ro.1 ridotto
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|Velocità_crociera =
|Velocità_salita = a 3 000 m in 10 min<br />a 5 000 m in 22 min
|
|Decollo =
|Atterraggio =
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La [[Regia Aeronautica]] utilizzò il Ro.1 nel teatro coloniale, nella campagna del [[Gebel al Akhdar]] (agosto [[1924]] - settembre [[1927]]) nell'ambito della [[Riconquista della Cirenaica]], l'Aviazione della [[Cirenaica]] fu insignita della medaglia di bronzo al valor militare.<ref>Medaglia di bronzo al V.M. conferita all'Aviazione della Cirenaica con R.D. 18 marzo 1928-VII, con la seguente motivazione:
{{Citazione|Fiera già di glorie passate, nella campagna del Ghebel Cirenaico, seppe riconfermare le sue superbe qualità di volo e di guerra. Con la perizia ed il coraggio dei suoi equipaggi moltiplicò nel numero e nella potenza i velivoli, portando l'Ala d'Italia nei cieli e sulle terre più lontane, guida sicura e compagna fedele dei Battaglioni alla vittoria e nel sacrificio. Cielo della Cirenaica, agosto 1924 - settembre 1927 (anni II - III - IV -V)}}</ref>
Nel 1930 erano in uso alla [[89ª Squadriglia]] di [[Mellaha]], alla [[16ª Squadriglia]] dell'[[Aeroporto di Benina]] vicino a [[Bengasi]], alla [[37ª Squadriglia]] dell'[[Aeroporto di Tobruk]], ad una Sezione della [[12ª Squadriglia]] di [[Hon (Libia)]], una sezione della [[23ª Squadriglia]] di [[Apollonia (Libia)]] ed una sezione della [[26ª Squadriglia]] di [[Barce]].
Reparti equipaggiati con questo velivolo parteciparono al bombardamento di [[Cufra]] nel [[1931]], durante la [[conquista italiana di Cufra]].
Nel 1934 erano in dotazione alla [[33ª Squadriglia]]<ref name=D8p43>{{Cita|Dunning 1988|p. 43}}.</ref> Discreti bombardieri leggeri e buoni ricognitori, all'inizio degli [[anni 1930|anni trenta]], erano ormai obsoleti quando vennero impiegati durante la [[guerra d'Etiopia]] dalla [[1ª Squadriglia Caproni|1ª Squadriglia]] Ro.1 Somala, Restò in servizio di prima linea fino al [[1935]] passando progressivamente negli anni successivi al ruolo di [[aereo da addestramento]] nelle scuole di volo della Regia. Venne definitivamente radiato dall'arma aerea all'inizio della [[seconda guerra mondiale]].<ref name="storiamilitare"/>
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;{{USA 1912-1959}}
*[[United States Navy]]
:operò con un Ro.1 a disposizione dell'US Naval Air [[Attaché]] nel 1928<ref name="US Navy 1911">
== Esemplari attualmente esistenti ==
Attualmente non esistono esemplari completi giunti ai nostri giorni. La uniche testimonianze sono i resti visibili nel
* il primo in località [[Bir el-Maarùf]], già descritto dall'esploratore [[Ardito Desio]] nel libro ''Le vie della sete''. Il relitto potrebbe appartenere all'aereo incidentato durante l'atterraggio di emergenza condotto il 15 agosto 1930 dal pilota, Ten. Patania con a bordo l'osservatore Ten. Zaccardo (quest'ultimo rimasto lievemente ferito).<ref>{{Cita web|autore=|url=http://www.sahara.it/bm/saharaThree/zerzura/zrupestre/la-luna-dei-tebu.shtml|titolo=La Luna dei Tebu, El-Auenàt Jebel Uweinat|accesso=27 mag 2010|editore=http://www.sahara.it/bm/sahara3/|opera=Sahara.it|data=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090513125737/http://sahara.it/bm/saharaThree/zerzura/zrupestre/la-luna-dei-tebu.shtml}}</ref> Tuttavia lo stato e la posizione del relitto fanno credere che i resti Ro.1 appartengano ad un altro velivolo precipitato presumibilmente nel luglio/ottobre 1931;<ref>Roberto
* il secondo nei pressi delle collinette di [[Tedián el-Chàdem]], precipitato il 30 marzo del 1933 durante l'effettuazione di rilevamenti cartografici e pilotato dal Cap. Emilio Vittani con a bordo l'osservatore Giovanni Guidi. A causa del forte vento e della scarsa visibilità, conseguente alla sabbia improvvisamente sollevatasi, il pilota fu costretto ad un fortunoso atterraggio a seguito del quale l'equipaggio rimase incolume ma il velivolo riportò ingenti danni.<ref>Roberto
Nel 2023 grazie ad una ricerca effettuata da Roberto Chiarvetto, Ovidio Pellizzari, Giacomo Zanetti e Dario Zontini sono stati rinvenuti dei frammenti di un Romeo Ro.1 bis (matricola n. 10484 o n. 10578) della 35ª Squadriglia Osservazione Aerea caduto il 30 giugno 1936 durante un'esercitazione, probabilmente a causa del maltempo sulla montagna Grotta Rossa nel comune di Condino (Trento). Nell'incidente morirono il sergente Allievo Ufficiale Pilota della Regia Aeronautica [[Andrea Notarachille]] e il tenente osservatore di artiglieria in S.P.E. del Regio Esercito [[Sante Neri]]. <ref>Roberto Chiarvetto, Ovidio Pellizzari, Giacomo Zanetti, Dario Zontini, "Il Romeo di Monte Grotta Rossa" in rivista “Ali Antiche”, 2023, n. 139, p. 16.</ref>
== Note ==
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== Bibliografia ==
*[[Jotti da Badia Polesine]]. ''Annuario dell'Aeronautica Italiana 1929-1930''. Ed. Libreria Aeronautica. Milano (1930)
*C. Lucchini. Notiziario CMPR 1 e 2 2003, ''Ali Italiane in Africa Orientale''. Ed. Storia Italiana
*''Storia dell'aviazione''. Fratelli Fabbri Editori.
*Roberto Gentili. ''Guerra aerea sull'Etiopia 1935-39''. Edizioni Aeronautiche Italiane, Firenze – 1992
*Roberto Chiarvetto, Ovidio Pellizzari, Giacomo Zanetti, Dario Zontini, ''Il Romeo di Monte Grotta Rossa'' in rivista ''Ali Antiche'', 2023, n. 139, p. 16.
=== Pubblicazioni ===
*''Storia Militare'', n. 186 - anno XVII, marzo 2009. Albertelli Edizioni Speciali srl. ISSN 1122-5289
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*{{en}} [http://www.fjexpeditions.com/frameset/oct03.htm The Lybian Desert - Past Trips Accounts] Il sito, che raccoglie resoconti di viaggi nel deserto libico, riporta foto e dettagli della fusoliera di Ro.1 visibile presso Wau Namus
*{{cita web|autore=Enrico Tioli|url=http://guide.supereva.it/modellismo_statico/interventi/2005/05/209694.shtml|titolo=IMAM RO 1 - Enrico Tioli|accesso=28 marzo 2009|editore=http://guide.supereva.it/modellismo_statico|opera=Guide Supereva.it; Modellismo statico|data=|dataarchivio=10 agosto 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220810113448/http://guide.supereva.it/modellismo_statico/interventi/2005/05/209694.shtml|urlmorto=sì}}
*{{cita web|autore=|url=http://www.airwar.ru/enc/other1/ro1.html|titolo=IMAM Ro.1|accesso=27 maggio 2010|lingua=ru|editore=http://www.airwar.ru|opera=Уголок неба|data=}}
{{IMAM}}
{{Portale|
[[Categoria:Aerei militari italiani|IMAM Ro.01]]
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