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{{Casata
|cognome = Barattieri di San Pietro
|stemma = Stemma Barattieri di San Pietro.gif
|motto = Deus et Gladium
|blasonatura = "fasciato di quattro pezzi, nel due caricato di due dadi (faccia quattro e cinque), nel quattro caricato di un dado (faccia sei), entrambe le fasce di colore azzurro e le restanti, compresi i dadi, d'argento. Il capo, d'argento, caricato di una bandiera rossa alla croce d'argento fluttuante a sinistra, attaccata ad un'asta d'oro posta in banda"
|stato = {{ITA}}
|casataderivazione =
|titoli ={{simbolo|Cross-Pattee-Heraldry.svg|10}} [[Conte|Conti]]<br />{{simbolo|Cross-Pattee-Heraldry.svg|10}} [[Patrizio|Patrizi di Piacenza]]<br />
|fondatore =
|ultimosovrano =
|attualecapo =
|datafondazione = [[XII secolo]]
|dataestinzione =
|etnia = [[Italiani|Italiana]]
|ramicadetti =
}}
 
I '''Barattieri''' sono un'antica famiglia della nobiltà Piacentina di cui si hanno le prime notizie nel 1292<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviodistatopiacenza.beniculturali.it/index.php?it/171/consistenza|titolo=Consistenza|autore=Archivio di Stato di Piacenza|sito=www.archiviodistatopiacenza.beniculturali.it|data=2019-10-16|accesso=2023-03-11}}</ref>
I discendenti dei Barattieri abitano tutt'ora nell'Italia settentrionale.
[[File:Stemma_Barattieri_di_San_Pietro.gif|right|200px]]
 
== Origini ==
{{cn|Le origini della famiglia risalirebbero al capostipite [[Nicolò Barattieri]]}}, di cui si hanno le prime notizie verso il 1198.<ref>Marin Sanudo, Vita dei Dogi</ref>
<ref>[http://books.google.it/books?id=xFnyLNnWlOAC&pg=PA99&dq=barattieri&hl=it&sa=X&ei=rd-2U43zHKaIzAPtkoCQAQ&redir_esc=y#v=onepage&q=barattieri&f=false Storia della repubblica di Venezia dalla sua fondazione sine al presente] Di Marc Antoine Laugier, Tomo secondo</ref>
 
== Il feudo ==
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== I titoli ==
NelIl 17 gennaio 1546 furono riconosciuti [[Patrizio (titolo)|Patrizi]] Piacentini dal ducaDuca [[Pier Luigi Farnese]].<ref>Memorie storiche della città di Piacenza compilate dal proposto Cristoforo Poggiali, Tomo IX, pag. 138</ref>
 
Nel 1674 alcuni membri della famiglia avevano ricevuto il titolo comitale "da Ferdinando Maria duca di Baviera e del Palatinato Superiore ed Elettore del Sagro Romano Imperio"<ref name=autogenerato1>A.S.P., Fondo Archivio Barattieri, atto del 2 ottobre 1674, b.M, vol.I, doc.21, ms</ref>.
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Il 28 ottobre 1678, Ercole e Paolo Emilio Barattieri ottennero dal duca [[Ranuccio II Farnese]] la [[conte|dignità comitale]] per sé e per i propri discendenti legittimi e naturali<ref>A.S.P., Atto del 28 ottobre 1678, fondo Archivio Barattieri, b.M, vol.I, doc. n.23, ms</ref>
 
=== Riconoscimento dei titoli ===
== Lo stemma ==
Con Regio Decreto del 20 aprile 1937 Gianfrancesco Barattieri di San Pietro ha ottenuto per sé e per i suoi discendenti maschi il titolo di Conte e Patrizio Piacentino.<ref>Fondo Presidenza del Consiglio dei Ministri, Consulta araldica, serie Fascicoli nobiliari e araldici delle singole famiglie, Fascicolo n. 3 (Vittorio Barattieri)</ref>
 
Con Regio Decreto del 22 novembre 1934 Warmondo Barattieri di San Pietro ha ottenuto per sé e per i suoi discendenti maschi il titolo di Conte e Patrizio Piacentino.<ref>Fondo Presidenza del Consiglio dei Ministri, Consulta araldica, serie Fascicoli nobiliari e araldici delle singole famiglie, Fascicolo n. 3 (Vittorio Barattieri)</ref>
 
Con Regio Decreto del 4 giugno 1935 Guido Barattieri di San Pietro ha ottenuto per sé e per i suoi discendenti maschi il titolo di Conte e Patrizio Piacentino. <ref>Fondo Presidenza del Consiglio dei Ministri, Consulta araldica, serie Fascicoli nobiliari e araldici delle singole famiglie, Fascicolo n. 3 (Vittorio Barattieri)</ref>
 
== Stemma ==
Lo stemma dei Barattieri trae origine dai motivi della nascita stessa della Famiglia.
 
[[File:Stemma_Barattieri_di_San_Pietro.jpg|right|200px]]
 
All'interno dello stemma campeggiano tre dadi; essi ricordano il fatto che [[Nicolò Barattieri|Nicolò Barattiero]], avendo eretto le due colonne in [[piazza San Marco]], ottenne dal [[Doge di Venezia]] [[Sebastiano Ziani]] di poter tenere banco dei giochi d'azzardo (all'epoca effettuati principalmente con dadi) ai piedi delle stesse.<ref>{{Cita libro|autore = del sig. Abate Laugier|titolo = [http://books.google.it/books?id=xFnyLNnWlOAC&pg=PA99&dq=barattieri&hl=it&sa=X&ei=rd-2U43zHKaIzAPtkoCQAQ&redir_esc=y#v=onepage&q=barattieri&f=false{{Cita libro|autore = del sig. Abate Laugier|titolo = Istoria della Repubblica di Venezia dalla sua fondazione fino al presente]|anno = 1778|editore = |città = Venezia}}</ref>
 
L'Orsa presente nello stemma della famiglia è un omaggio alla Santa protettrice della Famiglia, [[Sant'Orsola]], le cui reliquie giacciono in un sarcofago nella chiesa di San Pietro in Cerro, per volere della Famiglia stessa.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.comune.sanpietroincerro.pc.it/oc/oc_p_elenco_nofoto.php?x=|titolo = Comune di San Pietro in Cerro|accesso = |data = }}</ref>
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Elmo: a cancelli di tre quarti, a destra con medaglia
 
Svolazzi e bercinecercine: sempre d'azzurro e d'argento
 
Corona: tra lo scudo e l'elmo, tollerata di Conte. Sopra l'elmo, tollerata di Conte.
 
Cimiero: Orsa nascente al naturale, a destra, con lingua di fuori, tenente nelle zampe anteriori la bandiera (vedidel sopra)capo
 
== Il mottoMotto ==
Sotto lo scudo: "Deus et Gladium" (Dio e Spada). Su lista bifida e svolazzante azzurra. Il testo in lettere romane minuscole.
 
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[[File:Barattieri, Bartolomeo – De feudis, 1612 – BEIC 11123191.tif|thumb|[[Bartolomeo Barattieri]], ''De feudis'', 1612]]
 
* '''Nicolò''', ingegnere. Eresse le colonne in [[Piazza San Marco]] a Venezia e il primo [[Ponte di Rialto]] sempre a Venezia<ref>[http://www.dizionario.org/d/?pageurl=barattiere Dizionario: BARATTIERE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{Cita web |url=http://venipedia.it/ponti/ponte-di-rialto |titolo=Ponte di Rialto {{!}} Venipedia®: molto più di un'enciclopedia di Venezia<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=24 ottobre 2013 |dataarchivio=29 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131029194301/http://venipedia.it/ponti/ponte-di-rialto |urlmorto=sì }}</ref>
 
* '''Guido''', consigliere del podestà di Bologna Oberto [[Visconti]] nel 1206. podestà di Milano dal 1207 al 1209.<ref>Memorie storiche della citta di Piacenza
* Guido,figlio di Alberto, canonico di [[Bruges]], nel 1342 nominato procuratore presso la corte pontificia ad [[Avignone]]<ref>L.Mensi, Dizionario biografico piacentino, Piacenza 1899, p.55</ref><ref>{{Cita libro|autore = L. Mensi|titolo = Dizionario biografico piacentino|anno = 1899|editore = |città = Piacenza|p = 55}}</ref>. Istituì un giuspatronato nella chiesa piacentina dei Santi Nazario e Celso, dove fece edificare una cappella dedicata a [[Sant'Orsola]].<ref>{{Cita libro|autore = |titolo = A.S.P., atto del 12 settembre 1346 rog. Manfredo Castagnolo, fondo Archivio Barattieri|volume=volume I doc. n.1|anno = |editore = |città = }}</ref>
,Cristoforo Poggiali, Tomo V, pag.76</ref>
* Alberico, nipote di Guido, anch'egli giureconsulto presso la curia papale ad Avignone. Nell'agosto del 1342 venne incaricato insieme allo zio Guido Barattieri e a un altro piacentino, Filippo da Cassano, di sostenere le ragioni del vescovo di Piacenza Rogerio presso la corte pontificia.<ref>{{Cita libro|autore = L. Mensi|titolo = Dizionario biografico piacentino|anno = |editore = |città = |pp = 53-54}}</ref>
 
* Traiano (o Travagnino o Travanino), giureconsulto.
* '''Guido''', figlio di Alberto, canonico di [[Bruges]], nel 1342 nominato procuratore presso la corte pontificia ad [[Avignone]]<ref>L.Mensi, Dizionario biografico piacentino, Piacenza 1899, p.55</ref><ref>{{Cita libro|autore = L. Mensi|titolo = Dizionario biografico piacentino|anno = 1899|editore = |città = Piacenza|p = 55}}</ref>. Istituì un giuspatronato nella chiesa piacentina dei Santi Nazario e Celso, dove fece edificare una cappella dedicata a [[Sant'Orsola]].<ref>{{Cita libro|autore = |titolo = A.S.P., atto del 12 settembre 1346 rog. Manfredo Castagnolo, fondo Archivio Barattieri|volume=volume I doc. n.1|anno = |editore = |città = }}</ref>
* Antonio I, figlio di Traiano, giureconsulto, insegnò dal 1398 in poi presso l'università di Piacenza. nel 1417 fu podestà di [[Cremona]]<ref>L.Mensi, Dizionario biografico, pp.53-54</ref>. Sposò Caterina Anguissola e in seconde nozze Antonia Dulzani.
 
* [[Bartolomeo Barattieri|Bartolomeo I]], figlio di Antonio I, giureconsulto, dal 1439 al 1448 fu lettore del Sesto e delle Clementine e successivamente ordinario di diritto civile. Fu insignito del titolo di consigliere ducale a Milano<ref>S.Fermi, Un giureconsulto piacentino: Bartolomeo Barattieri, in Storico Piacentino, anno XVIII (1923), pp38-39</ref>. Autore del trattato di diritto feudale intitolato ''De feudis'' e dedicato al duca Filippo Maria Visconti.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/bartolomeo-barattieri/ Bartolomeo Barattieri nell'Enciclopedia Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
* '''Alberico''', nipote di Guido, anch'egli giureconsulto presso la curia papale ad Avignone. Nell'agosto del 1342 venne incaricato insieme allo zio Guido Barattieri e a un altro piacentino, Filippo da Cassano, di sostenere le ragioni del vescovo di Piacenza Rogerio presso la corte pontificia.<ref>{{Cita libro|autore = L. Mensi|titolo = Dizionario biografico piacentino|anno = |editore = |città = |pp = 53-54}}</ref>
* Bartolomeo II, figlio di Francesco I, figlio di Bartolomeo I, illustre giureconsulto, nel 1489 fu ascritto al [[Collegio dei Dottori e Giudici di Piacenza]], nel 1512 inviato a [[Roma]] come ambasciatore della comunità presso il [[Papa Giulio II|papa Giulio II della Rovere]]. Morto nel 1514<ref>L.Tettoni-F.Saladini, Teatro Araldico, Lodi-Milano 1841-48</ref>.
 
* Francesco II, figlio di Bartolomeo II, podestà di Milano nel 1542<ref>A.S.P., Atti del 14 settembre 1541 e del 13 settembre 1542, Fondo Archivio Barattieri, b.M, vol.I, doc. n.2, ms.</ref>, nel 1559 ambasciatore del duca Ottavio [[Farnese]] a [[Venezia]]. Nel 1541 ottenne dall'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] la cittadinanza di Milano per sé e per i propri discendenti. Divenne poi [[arciprete di Monza]], dove morì nel 1575<ref name=autogenerato2 />.
* '''Traiano''' (o Travagnino o Travanino), giureconsulto.
* [https://protagonististoria.altervista.org/giovanni-battista-barattieri-1601-piacenza-1677-ivi/ Giovanni Battista] (Piacenza 1601 - Piacenza 1677), [[Ingegnere]] Camerale del Comune di Lodi, scrisse il famoso trattato "Architettura d'Acque" nel 1656.<ref>[http://books.google.com/books?id=hNw0AAAAQAAJ&q=barattieri&dq=barattieri&hl=it&pgis=1 Trattato teorico-pratico circa la divizione degli incrementi fluviali, ossia... - Giovanni Battista Barattieri - Google Libri]</ref>
 
* Carlo, (Piacenza 1738 - Milano 1806), autore di vari trattati tra i quali "Conghiettura sulla superfluità della materia colorata: o de' colori nella luce", "Scoperte sul gran fenomeno della colorazione" "De' colori dissertazione"
* '''Antonio I''', figlio di Traiano, giureconsulto, insegnò dal 1398 in poi presso l'università di Piacenza.<ref>{{Cita libro|autore=Umberto Locati|titolo=De Placentinae vrbis origine, successu, et laudibus per Vmbertum Locatum Placentinum seriosa narratio|anno=1564}}</ref> nelNel 1417 fu podestà di [[Cremona]]<ref>L.Mensi, Dizionario biografico, pp.53-54</ref>.<ref>Cristoforo SposòPoggiali, CaterinaMemorie Anguissolastoriche edella incitta secondedi nozze Antonia Dulzani.Piacenza
* Giovanni Battista, [[tenente generale]] d'artiglieria e [[maresciallo]] in campo degli eserciti di S.M. Cattolica, [[Sovrani di Spagna|re di Spagna]], e successivamente comandante della città e castello di [[Piacenza]] nel 1751.
Tomo VII, pag.144</ref>. Sposò Caterina Anguissola e in seconde nozze Antonia Dulzani.
* Dionigi, commissario di S.M. alla [[Regia Consulta Araldica]]. Ha creato una preziosa collezione di [[carrozza|carrozze]] d'epoca ora esposta nei [[Palazzo Farnese (Piacenza)|Musei di Palazzo Farnese]] a Piacenza.<ref>{{cita web |url=http://www.piacenzamusei.it/s.php?i=0080 |titolo=Copia archiviata |accesso=14 luglio 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090415235304/http://www.piacenzamusei.it/s.php?i=0080 |dataarchivio=15 aprile 2009 }}</ref> Ha fondato il Museo del Risorgimento
 
* Gianfrancesco, [[astronomo]], ha costruito l'[[Meridiana|orologio solare]] e [[calendario perpetuo]] nel 1793 che è sulla facciata del Palazzo del Governatore a Piacenza.
* [[Bartolomeo Barattieri|'''Bartolomeo I''']], figlio di Antonio I, giureconsulto, dal 1439 al 1448 fu lettore del Sesto e delle Clementine e successivamente ordinario di diritto civile. Fu insignito del titolo di consigliere ducale a Milano<ref>S.Fermi, Un giureconsulto piacentino: Bartolomeo Barattieri, in Storico Piacentino, anno XVIII (1923), pp38-39</ref>. Autore del trattato di diritto feudale intitolato ''De feudis'', scritto nel 1442, e dedicato al duca Filippo Maria Visconti.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/bartolomeo-barattieri/ Bartolomeo Barattieri nell'Enciclopedia Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
* Vittorio, (n. 15-12-1819 in Piacenza, m. nel 1883 in Milano) [[maggior generale]] durante la seconda e la terza [[guerre di indipendenza italiane|guerra di indipendenza]] nazionale. Comandò il reggimento [[Genova Cavalleria]] nella [[Battaglia di Custoza (1866)|Battaglia di Custoza]] del 24 maggio [[1866]]<ref>[http://www.museocavalleria.it/Museo010.htm Il Museo Storico di Pinerolo - Sala Coppe e Trofei<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{cita web |url=http://www.esercito.difesa.it/root/unita2_sez/unita_sc_cav_cti.asp |titolo=Copia archiviata |accesso=7 maggio 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090405183512/http://www.esercito.difesa.it/root/unita2_sez/unita_sc_cav_cti.asp |dataarchivio=5 aprile 2009 }}</ref>.
 
* '''Bartolomeo II''', figlio di Francesco I, figlio di Bartolomeo I, illustre giureconsulto, nel 1489 fu ascritto al [[Collegio dei Dottori e Giudici di Piacenza]], nel 1512 inviato a [[Roma]] come ambasciatore della comunità presso il [[Papa Giulio II|papa Giulio II della Rovere]] e da egli nominato Cavaliere<ref>Corona della Nobiltà Italiana - Crescenzio Giopietro - 1639</ref>. Morto nelil 13 settembre 1514<ref>L.Tettoni-F.Saladini, Teatro Araldico, Lodi-Milano 1841-48</ref><ref>Cristoforo Poggiali, Memorie storiche della città di Piacenza, 1760, Tomo VIII, pag.205</ref>.
 
* '''Francesco II''', figlio di Bartolomeo II, podestà di Milano nel 1542<ref>A.S.P., Atti del 14 settembre 1541 e del 13 settembre 1542, Fondo Archivio Barattieri, b.M, vol.I, doc. n.2, ms.</ref>, nel 1559 ambasciatore del duca Ottavio [[Farnese]] a [[Venezia]]. Nel 1541 ottenne dall'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] la cittadinanza di Milano per sé e per i propri discendenti. Divenne poi [[arciprete di Monza]], dove morì nel 1575<ref name=autogenerato2 />.
 
* [https://protagonististoria.altervista.org/giovanni-battista-barattieri-1601-piacenza-1677-ivi/ '''Giovanni Battista'''] (PiacenzaCodogno 1601 - PiacenzaParma 1677), [[Ingegnere]] Camerale del Comune di Lodi, scrisse il famoso trattato "Architettura d'Acque" nel 1656.<ref>[http://books.google.com/books?id=hNw0AAAAQAAJ&q=barattieri&dq=barattieri&hl=it&pgis=1 Trattato teorico-pratico circa la divizione degli incrementi fluviali, ossia... - Giovanni Battista Barattieri - Google Libri]</ref>
* '''Carlo Antonio''', (Piacenza 1738 - Milano 1806), fratello di Gianfrancesco, autore di vari trattati tra i quali "Conghiettura sulla superfluità della materia colorata: o de' colori nella luce", "Scoperte sul gran fenomeno della colorazione" "De' colori dissertazione"
 
* '''Giovanni Battista''', conte, patr. di Piacenza [[tenente generale]] d'artiglieria e [[maresciallo]] in campo degli eserciti di S.M. Cattolica, [[Sovrani di Spagna|re di Spagna]], e successivamente comandante della città e castello di [[Piacenza]] nel 1751.
 
* '''Dionigi''' ( Pinerolo 25 luglio 1855 - Piacenza 3 febbraio 1930), conte, patr. di Piacenza cav. di gr. croce, ingegnere, storico, genealogista<ref>Bollettino Ufficiale della Consulta Araldica, Vol. IX, n.41, maggio 1931, pagg.197,198,199</ref>, figlio di Vittorio, commissario di S.M. alla [[Regia Consulta Araldica]]. Ha creato una preziosa collezione di [[carrozza|carrozze]] d'epoca ora esposta nei [[Palazzo Farnese (Piacenza)|Musei di Palazzo Farnese]] a Piacenza.<ref>{{cita web |url=http://www.piacenzamusei.it/s.php?i=0080 |titolo=Copia archiviata |accesso=14 luglio 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090415235304/http://www.piacenzamusei.it/s.php?i=0080 |dataarchivio=15 aprile 2009 }}</ref> HaFondatore fondato ildel Museo del Risorgimento.
 
* '''Gianfrancesco''' (11 luglio 1743 - 16 gennaio 1802) conte, patr. di Piacenza, matematico, fisico, meccanico, [[astronomo]], musico, architetto<ref>Francesco Giarelli, Storia di Piacenza dalle origini ai nostri giorni, Volume 2, pag.142</ref>, ideatore dell'[[Meridiana|orologio solare]] e [[calendario perpetuo]] nel 1793 ancora prensenti sulla facciata del Palazzo del Governatore a Piacenza, in Piazza Cavalli.<ref>[http://techedigitali.passerinilandi.piacenza.it/domlib/ind_search_BPL.php "La Scure" quotidiano Piacentino, edizione del 23 luglio 1929]</ref> Eletto principe dell'Accademia degli Scelti il 25 giugno 1762.<ref>https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0800149803</ref>
 
* '''Vittorio''', (n. Piacenza 15-12- dicembre 1819, inMilano Piacenza21 maggio 1887 ), conte, mpatr. neldi 1883Piacenza, infiglio Milano)di Paolo Emilio III, [[maggior generale]] durante la seconda e la terza [[guerre di indipendenza italiane|guerra di indipendenza]] nazionale. Comandò, con il grado di Colonnello, il reggimento [[Genova Cavalleria]] nella [[Battaglia di Custoza (1866)|Battaglia di Custoza]] del 24 maggio [[1866]] <ref>Gottardo Garollo, Dizionario Biografico Universale, 1907, pag.188</ref><ref> [http://www.museocavalleria.it/Museo010.htm Il Museo Storico di Pinerolo - Sala Coppe e Trofei<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{cita web |url=http://www.esercito.difesa.it/root/unita2_sez/unita_sc_cav_cti.asp |titolo=Copia archiviata |accesso=7 maggio 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090405183512/http://www.esercito.difesa.it/root/unita2_sez/unita_sc_cav_cti.asp |dataarchivio=5 aprile 2009 }}</ref>. Fu decorato della Legione d'Onore di Francia da Napoleone III (1869)<ref>Vittorio Spreti, Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana, Appendice parte I, pag.499</ref>
 
== Note ==
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* Mensi, dizionario biografico, pp.&nbsp;54–55
* L.Tettoni-F.Saladini, Teatro Araldico, Lodi-Milano 1841-48
* [http://notes9.senato.it/%20C1256DF7003BE4D6.nsf/(SkBibPerID2)/ID%20880875E44C979296C1256ED9003E37B6?OpenDocument Cristoforo Poggiali, Memorie storiche della città di Piacenza, Piacenza 1757-1766]
 
== Voci correlate ==
* [[San Pietro in Cerro]]
* [[Bartolomeo Barattieri]]
 
== Collegamenti esterni ==