Funzione monotona: differenze tra le versioni
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In [[matematica]], le [[funzione (matematica)|funzioni]] tra insiemi [[relazione d'ordine|ordinati]] sono dette '''monotòne'''<ref>L'aggettivo deve essere pronunciato con una cadenza piana (con l'accento sulla penultima [[sillaba]])</ref> se mantengono l'ordinamento. Queste funzioni sono state dapprima definite in [[analisi matematica|analisi]] e successivamente sono state generalizzate nell'ambito più astratto della [[teoria degli ordini]]. I concetti di monotonia nelle due discipline sono sostanzialmente gli stessi, anche se la terminologia è un po' differente. In analisi spesso si parla di funzioni '''monotone crescenti''' e '''monotone decrescenti''', la teoria degli ordini invece preferisce i termini '''monotona''' e '''antitona''' oppure '''che conserva l'ordine (order-preserving)''' e '''che inverte l'ordine (order-reversing)'''.▼
▲In [[matematica]],
== Definizione generale ==
Sia <math>f
La funzione
== Monotonia in analisi ==
[[
In [[analisi matematica]] di solito non è necessario utilizzare i metodi astratti della teoria degli ordini. Come già sottolineato, le funzioni di solito operano tra [[
Prendendo spunto dalla forma che ha il [[grafico di una funzione
Analogamente, una funzione viene detta '''monotona decrescente''' (o
Se la relazione d'ordine
Le funzioni strettamente crescenti o decrescenti sono dette '''strettamente monotone''' e sono [[funzione iniettiva|iniettive]] (perché <math>a < b</math> implica <math>a \neq b</math>) e dunque [[Funzione inversa|invertibili]] restringendo il codominio all'[[immagine (matematica)|immagine]].
I termini ''non decrescente'' e ''non crescente'' evitano ogni possibile confusione con ''strettamente crescente'' e ''strettamente decrescente'', rispettivamente.
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In analisi, ognuna delle seguenti proprietà di una funzione
*
*
*
*
Sia l'intervallo [a,b] l'[[insieme di definizione]] della funzione ''f'' e sia <math>x_0</math> un punto di [[discontinuità]] della funzione. Si dimostrerà per esclusione che questa non può che essere ''di prima specie''.▼
==== Dimostrazione parziale ====
Si consideri ''f'' ad esempio monotona non decrescente (un discorso analogo vale per una funzione non crescente).▼
Dimostriamo che la seconda affermazione implica la terza.
▲Sia l'intervallo <math>[a,b]</math> l'[[insieme di definizione]] della funzione
▲Si consideri
: <math> \exists \lim_{x \to x_0^{-}} f(x) =: f(x_0^{-}) \and \exists \lim_{x \to x_0^{+}} f(x) =: f(x_0^{+})</math>▼
▲:
E deve essere, per la monotonia, <math>f(a) \le f(x_0^{-}) \le f(x_0) \le f(x_0^{+}) \le f(b)</math>, perciò i limiti devono esistere finiti. Questo significa che la discontinuità ''non può essere di seconda specie''.
Poiché <math>x_0</math> è di discontinuità non può essere <math> f(x_0^{-}) = f(x_0) = f(x_0^{+})</math>, perciò <math>f(x_0^{-})</math> e <math>f(x_0^{+})</math> non sono eguali, il che ''esclude anche la discontinuità
Per esclusione, allora, in <math>x_0</math> si ha una ''discontinuità di prima specie''.
Dimostriamo ora che la terza affermazione implica la quarta.
▲*''f'' può avere solo una quantità finita o, al più, [[numerabile]] di [[discontinuità]] nel suo dominio.
Valgano le stesse ipotesi della precedente dimostrazione, e sia <math>x_1</math> un altro punto di discontinuità tale che, ad esempio, <math>x_1 > x_0</math>. Per la monotonia e per il risultato di cui sopra abbiamo <math>f(x_0^{-}) < f(x_0^{+}) \le f(x_1^{-}) < f(x_1^{+}),</math> dove diciture come <math>f(x_1^{-})</math> sono state definite come nella dimostrazione precedente. Gli intervalli non vuoti <math>\left(f(x_0^{-}), f(x_0^{+})\right) </math> e <math>\left(f(x_1^{-}), f(x_1^{+})\right) </math> sono evidentemente [[disgiunzione|disgiunti]]; poiché i [[numeri razionali|razionali]] sono [[insieme denso|densi]] nei [[numeri reali|reali]], ciascuno di questi intervalli ne contiene almeno uno, il quale non è contenuto nell'altro. Posso costruire una funzione che associ biunivocamente un numero razionale <math>q_i</math> a ogni intervallo del tipo <math>\left(f(x_i^{-}), f(x_i^{+})\right) </math> che lo contiene, il quale intervallo rappresenta il [[Punto di discontinuità#Discontinuità di prima specie (o di salto)|salto]] della funzione nel punto di discontinuità <math>x_i</math>:▼
▲Gli intervalli non vuoti <math>\left(f(x_0^{-}), f(x_0^{+})\right) </math> e <math>\left(f(x_1^{-}), f(x_1^{+})\right) </math> sono evidentemente [[disgiunzione|disgiunti]]; poiché i [[numeri razionali|razionali]] sono [[insieme denso|densi]] nei [[numeri reali|reali]], ciascuno di questi intervalli ne contiene almeno uno, il quale non è contenuto nell'altro. Posso costruire una funzione che associ biunivocamente un numero razionale <math>q_i</math> a ogni intervallo del tipo <math>\left(f(x_i^{-}), f(x_i^{+})\right) </math> che lo contiene, il quale intervallo rappresenta il [[Punto di discontinuità#Discontinuità di prima specie (o di salto)|salto]] della funzione nel punto di discontinuità <math>x_i</math>:
:<math> g : x_i \longmapsto \left(f(x_i^{-}), f(x_i^{+})\right) \quad \text{biunivoca} </math>
:<math> h : \left(f(x_i^{-}), f(x_i^{+})\right) \longmapsto q_i \quad \text{biunivoca} </math>
Poiché i numeri razionali sono [[numerabile|numerabili]], il numero di punti di discontinuità in <math>[a,b]</math> è al più numerabile.
[[Quod erat demonstrandum|Q.E.D.]]
Queste proprietà sono la ragione per la quale le funzioni monotone sono utili nel lavoro tecnico dell'[[analisi matematica]]. Due proprietà riguardanti queste funzioni sono:
*se
*se
[[
:<math>F_X(x)=P(X \le x)</math>
è una funzione monotona crescente.
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===Esempi===
*Una [[trasformazione lineare]] <math>ax+b</math> è crescente se e solo se <math>a >0</math>.
*Le funzioni [[funzione esponenziale|esponenziale]], [[Funzioni iperboliche|seno iperbolico]] e [[Funzioni iperboliche|tangente iperbolica]] sono crescenti per ogni
*Le funzioni [[funzione seno|seno]] e [[funzione coseno|coseno]] non sono monotone in
*La [[funzione quadratica]] <math>x^2</math> è crescente per ogni
*<math>f(x)=\sup_{y\leq x}\{g(y)\}</math>, con
*La [[funzione integrale]] <math>F(x)=\int_a^x f(y)dy</math>, con
== Monotonia nella teoria degli ordini ==
Nella teoria degli ordini non ci si restringe ai numeri reali, ma si ha a che fare con [[insieme parzialmente ordinato|insiemi parzialmente ordinati]] arbitrari o addirittura con [[preordine|insiemi preordinati]]. In questi casi le definizioni date sopra di monotonia rimangono valide, anche se i termini "crescente" e "decrescente" vengono evitati, dal momento che perdono il loro significato grafico non appena si ha a che fare con ordinamenti che non sono [[relazione d'ordine#Ordinamenti totali|totali]]. Inoltre le relazioni strette <math><</math> e <math>></math> sono poco usate in molti ordinamenti non totali e quindi non viene introdotta altra terminologia addizionale per esse.▼
▲[[insieme parzialmente ordinato|insiemi parzialmente ordinati]] arbitrari o addirittura con [[preordine|insiemi preordinati]]. In questi casi le definizioni date sopra di monotonia rimangono valide, anche se i termini "crescente" e "decrescente" vengono evitati, dal momento che perdono il loro significato grafico non appena si ha a che fare con ordinamenti che non sono [[relazione d'ordine#Ordinamenti totali|totali]]. Inoltre le relazioni strette < e > sono poco usate in molti ordinamenti non totali e quindi non viene introdotta altra terminologia addizionale per esse.
Il concetto [[dualità (teoria degli ordini)|duale]] è spesso chiamato
:
per ogni
Una [[funzione costante]] è sia monotona che antitona; inversamente, se
Le funzioni monotone sono di primaria importanza nella teoria degli ordini.
Alcune funzioni monotone degne di nota sono le
[[immersione d'ordine|immersioni d'ordine]] (order embedding)
(funzioni per le quali
[[isomorfismo d'ordine|isomorfismi d'ordine]] (immersioni [[funzione suriettiva|suriettive]]).
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[[sistema logico|sistemi logici]] che afferma che le ipotesi di ogni fatto derivato possono essere liberamente estese con assunzioni addizionali. Ogni affermazione che era vera in una logica con questa proprietà, sarà ancora vera dopo l'aggiunta di un qualunque nuovo [[assioma]] (consistente). [[Logica|Logiche]] con questa proprietà possono essere chiamate monotone allo scopo di essere distinte dalle [[logica non monotona|logiche non monotone]].
== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Analisi matematica}}
{{Serie (matematica)}}
{{Portale|matematica}}
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[[Categoria:Funzioni reali di variabile reale]]
[[Categoria:Teoria degli ordini]]
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