Marcel Callo: differenze tra le versioni

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{{NN|biografie|gennaio 2019}}
{{Santo
|nome= Beato Marcel Callo
|immagine= Marcel Callo.jpg
|immagine=Statue_de_Marcel_Callo_en_l'église_Saint_Aubin_de_Rennes.JPG
|didascalia=
|note= MartireLaico laicoe martire
|nato= [[Rennes]], [[6 dicembre]] [[1921]]
|morto= [[Mauthausen]], [[19{{Calcola marzo]] [[età3|1945]] |3|19|1921|12|6}}
|venerato da= Chiesa cattolica
|beatificazione= [[4 ottobre [[1987]] da [[1987papa Giovanni Paolo II]]
|santuario principale=
|ricorrenza= [[19 marzo]]
|attributi=
|patrono di=
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|AnnoNascita = 1921
|LuogoMorte = Mauthausen
|LuogoMorteLink = Campo di concentramento di Mauthausen-Gusen
|GiornoMeseMorte = 19 marzo
|AnnoMorte = 1945
|Epoca = 1900
|Attività = tipografobeato
|Nazionalità = francese
|FineIncipit = è stato un [[laico]] [[Francia|francese]], arrestato dalla [[Gestapo]] per il suo attivismo [[cattolicesimoChiesa cattolica|cattolico]],; morì [[martire]] nel [[campo di concentramento di Mauthausen-Gusen]]; è stato [[Beatificazione|beatificato]] dalla [[Chiesa cattolica]]
}}
 
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Nacque in una modesta famiglia di operai da Marcello e Felicita Maria Giuseppina; secondo di 9 figli, crebbe in un ambiente profondamente cristiano. I suoi genitori lavorano in uno stabilimento chimico e sono attenti ad inserirlo in gruppi e associazioni giovanili di tradizione cattolica. Frequentò le scuole a Rennes e fece a lungo il chierichetto. Si iscrisse dapprima ad un movimento cristiano detto "crociata eucaristica", molto diffuso negli ambienti scolastici, che incoraggiava la partecipazione ai sacramenti da parte degli alunni. Successivamente, nel [[1933]] Marcel fu ammesso negli [[scautismo|scout]], dove rimase immediatamente affascinato dallo spirito collaborativo delle [[Legge scout|leggi]] del gruppo e dalla compagnia che vi trovò. Nel [[1934]] lasciò gli scout e andò a lavorare come apprendista in una tipografia di Rennes all'età di soli 13 anni. Il fratello maggiore, Giovanni, fu invece mandato in [[seminario]] e divenne [[sacerdote]].
 
Il clima che Marcel trovò in questo ambiente non fu dei migliori, infatti c'era il cattivo costume tra gli operai di [[bullismo|maltrattare i più piccoli]]. Marcel rimase sconvolto perché negli ambienti frequentati in precedenza era stato abituato a un tutt'altro clima. Nel [[1935]] su invito dell'abate Martinais entrò nella [[Jeunesse ouvrière chrétienne|JOC]] (Gioventù Operaia Cristiana), dove privilegiò la [[spiritualità|vita spirituale]] come sorgente di ogni azione, portando nel mondo operaio un'attenzione particolare per la [[fede]]. Diventato in seguito presidente della sezione di Rennes si prodigò per essa assumendosi ogni sorta di responsabilità.
 
Tutti quelli che lo frequentarono ebbero modo di conoscere il suo carattere molto fermo, la sua ostinazione nel perseguire gli obiettivi che si prefiggeva e la ricerca della [[solidarietà]].
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Venne condannato con la seguente motivazione: «Per il suo attivismo cattolico presso i suoi compagni del Servizio del Lavoro Obbligatorio, si è dimostrato pericoloso per il regime nazista e per la sicurezza del popolo tedesco».<ref>Nella documentazione relativa all'arresto si legge:"''Viel Zu Katholsch''" (=troppo cattolici). In realtà i nazisti erano convinti che esistessero legami tra la loro attività e la resistenza interna tedesca.</ref>
 
I nazisti lo arrestarono insieme al suo gruppo, il 19 marzo [[1944]]. Prima fu rinchiuso nella prigione di [[Gotha]], dopo nel campo di [[Campo di concentramento di Flossenbürg|campo di Flossenbürg]], infine lo mandarono a Mauthausen-[[Campo di concentramento di Gusen|Gusen II]].
 
Nel campo, pur soffrendo la fame e la sete, percosso, lavorando dodici ore al giorno nella soffocante fabbrica sotterranea "''B8 Bergkristall"'' in [[Sankt Georgen an der Gusen|St. Georgen/Gusen]], la sua fede non cessò di aumentare. Ben presto si ammalò e fu mandato come tre mila altri di Gusen II all'infermeria in Mauthausen, a due passi dal forno crematorio. Là continuò a sostenere i suoi compagni di sventura, fino all'ultimo. Morì infine, sfinito dagli stenti e spossato dalla dissenteria, il 19 marzo [[1945]].
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Il colonnello Tibodo, che aveva visto morire migliaia di prigionieri, l'assistette all'alba del 19 marzo 1945. Testimoniò con insistenza ed emozione che: « ''Marcel aveva lo sguardo d'un santo'' ».
 
== [[Culto]] ==
 
[[Papa Giovanni Paolo II]] lo ha beatificato, il 4 ottobre [[1987]], durante il [[Sinodo dei Laici]]. La sua [[memoria liturgica]] è stabilita il 19 marzo.
 
La causa di beatificazione collettiva d'una cinquantina d'altri "martiri del STO" è sempre in corso dalla fine degli anni '80. Fu infatti in seno ad un gruppo di responsabili dell'[[Azione Cattolica]] clandestina in Turingia che Marcel Callo fu arrestato. Anche se egli fu una figura emblematica di questo gruppo, il suo destino non è separabile da quello dei suoi compagni di sventura, in questa regione come in tutta la Germania. La parrocchia Marcel Callo a [[Linz]]-Auwiesen porta il suo nome. LaIl CommuneComune di St. Georgen/Gusen ha nominatodato unail stradasuo doponome dia luiuna strada.
 
Dal [[Martirologio romano]]:
 
"A Mauthausen in Austria, ricordo del B. Marcello Callo, martire, che, giovane nativo di Rennes, confortava nella fede i compagni di prigionia sfiancati dalle fatiche massacranti dei campi di lavoro con la sua grande passione per Cristo, e per questo trovò la morte nel campo di sterminio di Mauthausen."
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* [[Alban Butler]], ''Il primo grande dizionario dei santi secondo il calendario'', [[Edizioni PIEMME]]Piemme, [[Casale Monferrato]], 2001 ISBN 88-384-6913-X
* {{fr}}Francine Bay, "Beaucoup trop catholique", le bienheureux Marcel Callo, editore Téqui, 2004
* {{fr}}Cardinal Paul gouyon, ''Marcel Callo, témoin d'une génération'' - SOS editore - 1981
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{santiebeati|46000|Beato Marcello Callo}}
* {{cita web|http://www.assomcallo.com/|L'associazione Marcel Callo|lingua=fr}}
* {{cita web|1=http://www.paroisse-bx-marcel-callo.info/marcelcallo.htm|2=La sua vita|lingua=fr|accesso=19 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070930054724/http://www.paroisse-bx-marcel-callo.info/marcelcallo.htm|dataarchivio=30 settembre 2007|urlmorto=sì}}
* {{cita web|1=http://membres.lycos.fr/pandarr/Catholique2/callo.htm|2=Biografia completa|lingua=fr|accesso=19 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071221004847/http://membres.lycos.fr/pandarr/Catholique2/callo.htm|dataarchivio=21 dicembre 2007|urlmorto=sì}}
* {{cita web|1=http://www.requis-deportes-sto.com/pages/calbeati.htm|2=La sua beatificazione|lingua=fr|accesso=19 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100115112423/http://www.requis-deportes-sto.com/pages/calbeati.htm|dataarchivio=15 gennaio 2010|urlmorto=sì}}
* {{cita web | 1 = http://soeurs-christredempteur35.cef.fr/callo.htm | 2 = Testimonianze fotografiche | accesso = 19 marzo 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080325032158/http://soeurs-christredempteur35.cef.fr/callo.htm | dataarchivio = 25 marzo 2008 | urlmorto = sì }}
 
{{Santi e beati cattolici vittime del nazismo}}
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[[Categoria:Martiri cattolici]]
[[Categoria:Beati francesi]]
[[Categoria:Vittime della Shoah]]
[[Categoria:Persone legate allo scautismo]]
[[Categoria:Morti nel campo di concentramento di Mauthausen-Gusen]]
[[Categoria:Beati proclamati da Giovanni Paolo II]]
[[Categoria:Patroni della Giornata Mondiale della Gioventù]]