Palazzo D'Anna Viaro Martinengo Volpi di Misurata: differenze tra le versioni

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{{Edificio civile
|immagine = Palazzo D'Anna Viaro Martinengo Volpi di Misurata.JPG
|nome edificio = Palazzo D'Anna Viaro Martinengo Volpi di Misurata
|paese = ITA
|divamm1 = [[Veneto]]
|città = Venezia
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|periodo costruzione = primi anni del XVI secolo
|stile = rinascimentale
|piani = quattro
|proprietario storicocommittente = Famiglia [[Famiglia Talenti|Talenti]], [[Martino D’Anna]], Famiglia [[Famiglia Viaro (famiglia)|Viaro]], Famiglia [[Foscarini]], Famiglia [[Martinengo (famiglia)|Martinengo]], [[Giovanni Conti]], [[Giuseppe Volpi]] di [[Misurata]]
}}
 
'''Palazzo D'annaAnna Viaro Martinengo Volpi di Misurata''', conosciuto anche come '''Palazzo Talenti D'Anna Volpi''', è un [[Palazzi di Venezia|palazzo di Venezia]], ubicato nel [[sestiere di San Marco]], affacciato sul lato sinistro del [[Canal Grande]], tra [[Palazzo Tron]] e [[Casa Marinoni]] e di fronte a [[Palazzo Donà della Trezza]].
[[file:Palazzo D'Anna Viaro Martinengo Volpi di Misurata.JPG|thumb|upright 1.0|Palazzo D'Anna Viaro Martinengo Volpi di Misurata]]
'''Palazzo D'anna Viaro Martinengo Volpi di Misurata''', conosciuto anche come '''Palazzo Talenti D'Anna Volpi''', è un [[Palazzi di Venezia|palazzo di Venezia]], ubicato nel [[sestiere di San Marco]], affacciato sul lato sinistro del [[Canal Grande]], tra [[Palazzo Tron]] e [[Casa Marinoni]] e di fronte a [[Palazzo Donà della Trezza]].
 
== Storia ==
Come si può intuire dall'articolato nome, questo palazzo è passato di proprietà varie volte nel corso della sua storia. Costruito nei primi anni del [[XVI secolo]] per volere della famiglia [[Famigliafamiglia Talenti|Talenti]], passò ben presto al ricco mercante fiammingo [[Martino D’Anna]] (van Haanen). L'ampliamento del palazzo, avvenuto intorno alla metà del [[XVII secolo]], si deve ai successivi proprietari, i [[Famiglia Viaro (famiglia)|Viaro]], antica e nobile famiglia veneziana<ref>Andrea da Mosto, ''L'archivio di Stato di Venezia'', Tomo II, Biblioteca d'Arte Editrice, Palazzo Ricci - Roma, 1940, pagg. 21-22, 68, 255</ref>. Nel corso del [[XVIII secolo]] l'edificio passò nuovamente di mano, in un primo tempo per via ereditaria ai patrizi veneziani [[Foscarini]] e successivamente ai conti [[Martinengo (famiglia)|Martinengo]] di origine bresciana, mentre nel [[XIX secolo]] divenne proprietà del Conte [[Giovanni Conti]] che dopo laalla sua morte, disposenel che1872, divenisselo unadestinò a casa di riposo. Nel [[1917]] ne divenne infine proprietario l'il controverso imprenditore [[Giuseppe Volpi]], dal [[1925]] insignito del titolo di Conte di [[Misurata]].<ref name=brusegan86>{{citaCita|Brusegan|p. 343}}.</ref>, creatore della zona industriale di [[Porto Marghera]] e ideatore della [[Mostra del cinema di Venezia]].
 
== Architettura ==
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Il palazzo originario è costruito in stile [[rinascimentale]] in forme che sono comuni a molti altri palazzi della città lagunare.
Il pian terreno in pietra presenta un portale d'acqua centrale e un mezzanino di altezza molto più elevata rispetto alla norma. La struttura si sviluppa con un solo piano nobile con [[quadrifora]] centrale ad [[arco a tutto sesto]], cornicione superiore ed un unico balconcino; le parti laterali presentano una coppia di [[monofore]] di uguale stile con balconcino singolo, inframezzate da uno stemma nobiliare in rilievo. La facciata si chiude con il mezzanino sottotetto con finestre quadrate che si posizionano sopra ognuna delle finestre sottostanti; il piano nobile e il mezzanino sottotetto sono divisi da un cornicione [[marcapiano]] e da un'alta fascia di intonaco che originariamente ospitava un [[affresco]] del [[Pordenone (pittore)|Pordenone]], ad oggi completamente scomparso.<ref name=brusegan86>{{cita|Brusegan|p. 343}}.</ref>
 
La parte del palazzo che è stata successivamente inglobata, il "quarto" di sinistra, ricalca quasi fedelmente la facciata centrale del corpo dell'edificio, eccezion fatta per la presenza di due porte d'acqua e di due sole finestre nel mezzanino sottotetto.
 
Per quanto riguarda gli interni, il piano nobile è sfarzoso grazie anche alla presenza di mobili e quadri d'epoca. Vi si accede attraverso lo scalone d'onore che dall'androne al piano terra porta al portego del piano nobile. Il soffitto del grande salone da ballo fu trionfalmente affrescato per volere del Conte [[Giuseppe Volpi]] di [[Misurata]], in stile tiepolesco, dal pittore [[Ettore Tito]] e lungo il fregio sono indicati i nomi delle vittoriose battaglie dell'esercito italiano in [[Tripolitania]] durante la [[Guerra italo-turca|guerra d’Africa]], in riferimento al suo governatorato ivi avvenuto tra il [[1921]] ed il [[1925]].
 
== Note ==
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* [[Palazzi di San Marco]]
* [[Sestiere di San Marco]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==