Satet: differenze tra le versioni

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[[File:Louvres-antiquites-egyptiennes-p1020113.jpg|thumb|''Rilievo con la dea Satet'', granito rosa, 82 cm ([[Parigi]], [[Louvre]]).]]
 
'''Satet''' (anche ''Satis'' o ''Sati''<ref>{{treccani|sati_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29|Sati}}</ref>) è una divinità della [[mitologia egizia]], particolarmente venerata ada [[Elefantina]], in [[Egitto]]. Si considera protettrice delle acque del [[Nilo]]; viene raffigurata come una [[donna]] con la [[Corona (Egitto)|corona]] dell'[[Alto Egitto]] sormontata da due corna di [[gazzella]].
 
Il nome ha il significato letterale di [[eiaculazione]] in correlazione con la teoria che vedeva l'annuale piena del Nilo come l'effetto dell'atto di [[masturbazione|masturbarsi]] del dio [[Atum]]. Nella teologia di [[Elefantina]] formava una triade con [[Khnum]], suo sposo, e con la figlia [[Anuqet]] mentre ad [[Esna]] aveva come figlia la dea [[Neith]]. In epoca tarda anche questa divinità subirà un processo di assimilazione ad [[Iside]].
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==