Satet: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Luisa (discussione | contributi)
m + enwiki
m d eufonica
 
(37 versioni intermedie di 27 utenti non mostrate)
Riga 1:
[[File:Louvres-antiquites-egyptiennes-p1020113.jpg|thumb|''Rilievo con la dea Satet'', granito rosa, 82 cm ([[Parigi]], [[Louvre]]).]]
'''Satet''' [[Mitologia egizia|divinità]] egizia venerata nella regione di [[Elefantina]].<br>
<hiero> s-V13-i-S22:t-B1</hiero>
varianti
<hiero>s-F29-i-i-t-B1</hiero><br>
<hiero>s-F29-t:t-B1</hiero>
s ṯy t Satet (setit) <br>
Nell'[[iconografia]] egizia è raffigurata come una donna recante sul capo la corona dell'[[Alto Egitto]]
<hiero>S1</hiero><br>
a cui si aggiungono due corna.
Nella [[teologia]] di Elefantina formava una triade con [[Khnum]], suo sposo, e con la figlia [[Anuqet]] mentre ad [[Esna]] (Latopolis) aveva come figlia la dea [[Neith]]<br>
Centro del culto di Satet, come anche di Anuqet, era probabilmente l'[[isola di Sehel]], al centro del [[Nilo]], infatti nuno degli epiteti della dea è appunto ''quella di Sehel''.<br>
Nella visione cosmogonica Satet è associata a [[Sothis]], la stella [[Sirio]].<br>
In epoca tarda anche questa divinità subirà un processo di assimilazione ad [[Iside]].<br>
Satet ha un ruolo anche nella raffigurazioni funerarie dove è definita ''l'arciere che scaglia il nuovo Nilo come una freccia'' e fornisce ai defunti la vitalità del fiume. Tale immagine è legata al passaggio del Nilo dalla regione delle caterate, dove le acque sono maggiormente turbolente, alla valle del Nilo vera e propria ove il fiume scorre con maggior regolarità.
==Bibliografia==
Tosi, Mario - Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto - ANANKE, Torino 2004, ISBN 88-7325-064-5
[[Categoria:Divinità egizie]]
 
'''Satet''' (anche ''Satis'' o ''Sati''<ref>{{treccani|sati_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29|Sati}}</ref>) è una divinità della [[mitologia egizia]], particolarmente venerata a [[Elefantina]], in [[Egitto]]. Si considera protettrice delle acque del [[Nilo]]; viene raffigurata come una [[donna]] con la [[Corona (Egitto)|corona]] dell'[[Alto Egitto]] sormontata da due corna di [[gazzella]].
[[en:Satis]]
 
Il nome ha il significato letterale di [[eiaculazione]] in correlazione con la teoria che vedeva l'annuale piena del Nilo come l'effetto dell'atto di [[masturbazione|masturbarsi]] del dio [[Atum]]. Nella teologia di [[Elefantina]] formava una triade con [[Khnum]], suo sposo, e con la figlia [[Anuqet]] mentre ad [[Esna]] aveva come figlia la dea [[Neith]]. In epoca tarda anche questa divinità subirà un processo di assimilazione ad [[Iside]].
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Sergio Donadoni, ''La religione egiziana'', in "''Storia delle religioni. Le religioni antiche''", Laterza, Roma-Bari 1997, ISBN 978-88-420-5205-0
* [[Mario Tosi, (egittologo)|Mario -Tosi]], ''Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto -vol.1'', ANANKEAnanke, Torino 2004, ISBN 978-88-7325-064-57
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Religione egizia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|antico Egitto|archeologia|mitologia}}
 
[[Categoria:Divinità egizie]]