Satet: differenze tra le versioni
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[[File:Louvres-antiquites-egyptiennes-p1020113.jpg|thumb|''Rilievo con la dea Satet'', granito rosa, 82 cm ([[Parigi]], [[Louvre]]).]]
Il nome ha il significato letterale di [[eiaculazione]] in correlazione con la teoria che vedeva l'annuale piena del Nilo come l'effetto dell'atto di [[masturbazione|masturbarsi]] del dio [[Atum]].<br>▼
==Bibliografia==▼
Tosi, Mario - Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto - ANANKE, Torino 2004, ISBN 88-7325-064-5▼
[[Categoria:Divinità egizie]]▼
'''Satet''' (anche ''Satis'' o ''Sati''<ref>{{treccani|sati_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29|Sati}}</ref>) è una divinità della [[mitologia egizia]], particolarmente venerata a [[Elefantina]], in [[Egitto]]. Si considera protettrice delle acque del [[Nilo]]; viene raffigurata come una [[donna]] con la [[Corona (Egitto)|corona]] dell'[[Alto Egitto]] sormontata da due corna di [[gazzella]].
▲Il nome ha il significato letterale di [[eiaculazione]] in correlazione con la teoria che vedeva l'annuale piena del Nilo come l'effetto dell'atto di [[masturbazione|masturbarsi]] del dio [[Atum]].
==Note==
<references/>
▲== Bibliografia ==
* Sergio Donadoni, ''La religione egiziana'', in "''Storia delle religioni. Le religioni antiche''", Laterza, Roma-Bari 1997, ISBN 978-88-420-5205-0
▲* [[Mario Tosi
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▲[[Categoria:Divinità egizie]]
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