Giuseppe Perrucchetti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Sezioni, stile
Etichetta: Annullato
meno maiuscole e link ad anni, dettagli formali
 
(8 versioni intermedie di 8 utenti non mostrate)
Riga 7:
|mandatoinizio =
|mandatofine =
|legislatura = {{NumLegRegno|S|XXIII}}
|gruppo parlamentare =
|coalizione =
Riga 14:
|tipo nomina =
|incarichi =
|sito = {{Senatori Regno}}
|partito =
|titolo di studio = Scuola militare
Riga 21:
|firma =
}}
{{Infobox militare
|Nome = Giuseppe Perrucchetti
|Immagine =
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 13 luglio 1839
|Nato_a = [[Cassano d'Adda]]
|Data_di_morte = 5 ottobre 1916
|Morto_a = [[Cuorgnè]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{simbolo|Flag of the Kingdom of Sardinia (1848-1851).svg}} [[Regno di Sardegna]]<br/>{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Regno d'Italia]]
|Forza_armata = {{simbolo|Flag of the Kingdom of Sardinia (1848-1851).svg}} [[Esercito piemontese]]<br/>{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Regio esercito]]
|Arma = Esercito
|Corpo = Fanteria
Riga 75:
|Nazionalità = italiano
}}
È considerato il l'ispiratore della creazione del corpopadre degli [[Alpini]].
 
==Biografia==
NelI genitori avrebbero voluto farne un architetto, ma lui scappò dalla Lombardia, allora sotto il dominio austriaco, e si rifugiò nel Piemonte dei [[Casa Savoia|Savoia]]. Arruolatosi volontario, combatté nel 1859 fra le truppe del [[Regno di Sardegna]] nella [[Seconda guerra d'indipendenza italiana|seconda guerra di indipendenza]]. Il 6 marzo 1861 divenne sottotenente del 24º Reggimento di Fanteria in [[1872Cesena]], ricoprendo anche l'incarico di aiutante maggiore in seconda. Il 24 giugno 1866 si guadagnò la [[Medaglia d'Argento al Valor Militare]] nella [[Battaglia di Custoza (1866)|battaglia di Custoza]] ''"Pel molto coraggio e per l'intelligente iniziativa con cui esponendosi senza riguardo al fuoco, secondava il Capo di Stato maggiore sul campo di battaglia e riuniva ed incoraggiava i soldati in vari attacchi"''. Nello stesso anno fu promosso al grado di capitano. Nel marzo del 1872 scrisse un articolo sulla ''Rivista militare italiana'' intitolato ''"Considerazioni su la difesa di alcuni valichi alpini e proposta di un ordinamento militare territoriale della zona alpina"'', che fu il primo passo per la formazione del corpo degli [[Alpini]], di cui curiosamente egli non fece mai parte. Fu sua quindi l'intuizione prima della necessità di un corpo che fosse esclusivamente posto a difesa delle [[Alpi]]; si divide la gloria di essere il padre degli [[Alpini]] con il generale [[Cesare Ricotti-Magnani]], che grazie a un astuto stratagemma politico riuscì a inserire in un più ampio progetto di riforma militare anche l'istituzione delle prime quindici compagnie alpine. Inoltre Perrucchetti nel suo saggio notava come le uniche persone adatte a far parte di questo tipo di corpo fossero proprio gli abitanti della montagna, dotati del necessario spirito di sopravvivenza e della forza e robustezza necessarie per affrontare le veglie, i rigidi inverni, le lunghe marce della montagna, poiché già avvezzi a una vita non facile che era una lotta continua con e contro la natura.
=== Origini e formazione ===
I genitori avrebbero voluto farne un architetto, ma lui scappò dalla Lombardia, allora sotto il dominio austriaco, e si rifugiò nel Piemonte dei [[Casa Savoia|Savoia]]. Arruolatosi volontario, combatté nel [[1859]] fra le truppe del [[Regno di Sardegna]] nella [[Seconda guerra di indipendenza italiana|seconda guerra di indipendenza]]. Il 6 marzo 1861 divenne Sottotenente del 24º Reggimento di Fanteria in [[Cesena]], ricoprendo anche l'incarico di Aiutante maggiore in 2. Il 24 giugno [[1866]] si guadagnò la [[Medaglia d'Argento al Valor Militare]] nella [[Battaglia di Custoza (1866)|battaglia di Custoza]] ''"Pel molto coraggio e per l'intelligente iniziativa con cui esponendosi senza riguardo al fuoco, secondava il Capo di Stato maggiore sul campo di battaglia e riuniva ed incoraggiava i soldati in vari attacchi"''. Nello stesso anno fu promosso al grado di capitano.
 
Successivamente passò alla [[scuola di guerra dell'esercito|Scuola superiore di guerra]] di [[Torino]], dove insegnò geografia militare fino al [[1885]]<ref>Enrico Ciancarini, ''La scuola di guerra di Torino'', Civitavecchia, Prospettiva, 2013, pag. 102</ref>. Fu poi nominato precettore del duca [[Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta|Emanuele Filiberto di Savoia]]. Nel [[1888|1887]] divenne colonnello e venne successivamente nominato Comandantecomandante del 61º reggimento di Fanteria. Il 26 aprile 1891 venne nominato Aiutanteaiutante di campo onorario di S.A.R. il Duca d'Aosta e divenne poi [[Capo di Stato Maggiore]] del VII Corpo d'armata di Ancona. Nel 1895 venne promosso al grado di Maggiore Generale comandante della Brigata Reggio e dal 1º settembre 1897 fu comandante della Brigata Alpi. Il 16 febbraio 1900 fu nominato tenente generale e comandante della Divisione Militare di Firenze e successivamente della Divisione Militare di Milano.
=== Il ruolo nella creazione degli ''Alpini'' ===
{{Vedi anche|Alpini}}
Nel marzo del [[1872]] scrisse un articolo sulla ''Rivista militare italiana'' intitolato ''"Considerazioni su la difesa di alcuni valichi alpini e proposta di un ordinamento militare territoriale della zona alpina"'', che fu il primo passo per la formazione del corpo degli [[Alpini]], di cui curiosamente egli non fece mai parte. Fu sua quindi l'intuizione prima della necessità di un corpo che fosse esclusivamente posto a difesa delle [[Alpi]]; si divide la gloria di essere il padre degli [[Alpini]] con il generale [[Cesare Ricotti-Magnani]], che grazie a un astuto stratagemma politico riuscì a inserire in un più ampio progetto di riforma militare anche l'istituzione delle prime quindici compagnie alpine. Inoltre Perrucchetti nel suo saggio notava come le uniche persone adatte a far parte di questo tipo di corpo fossero proprio gli abitanti della montagna, dotati del necessario spirito di sopravvivenza e della forza e robustezza necessarie per affrontare le veglie, i rigidi inverni, le lunghe marce della montagna, poiché già avvezzi a una vita non facile che era una lotta continua con e contro la natura.
 
Il 16 luglio 1904 venne collocato in ausiliaria per raggiunti limiti età e dal 16 agosto 1916 fu collocato a riposo. Divenne Senatore del Regno con R.D. 17 marzo 1912.
=== Gli ultimi anni e la morte ===
Successivamente passò alla [[scuola di guerra dell'esercito|Scuola superiore di guerra]] di [[Torino]], dove insegnò geografia militare fino al [[1885]]<ref>Enrico Ciancarini, ''La scuola di guerra di Torino'', Civitavecchia, Prospettiva, 2013, pag. 102</ref>. Fu poi nominato precettore del duca [[Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta|Emanuele Filiberto di Savoia]]. Nel [[1888|1887]] divenne colonnello e venne successivamente nominato Comandante del 61º reggimento di Fanteria. Il 26 aprile 1891 venne nominato Aiutante di campo onorario di S.A.R. il Duca d'Aosta e divenne poi [[Capo di Stato Maggiore]] del VII Corpo d'armata di Ancona.
 
Nel [[1895]] venne promosso al grado di Maggiore Generale comandante della Brigata Reggio e dal 1º settembre 1897 fu Comandante della Brigata Alpi. Il 16 febbraio 1900 fu nominato Tenente Generale e Comandante della Divisione Militare di Firenze e successivamente della Divisione Militare di Milano. Il 16 luglio 1904 venne collocato nella posizione di ausiliario per età e dal 16 agosto 1916 fu collocato a riposo per anzianità di servizio. Divenne Senatore del Regno con R.D. 17 marzo 1912. Morì nel 1916 nella sua residenza di [[Cuorgnè]] in [[Orco (torrente)|Val d'Orco]] e venne tumulato in una cappelletta del cimitero di [[Cassano d'Adda]], suo paese nationatale.
 
* Nella Conca dei 13 Laghilaghi sopra Ghigo di [[Prali]] ([[Città metropolitana di Torino|TO]]) si trovano alcuni ricoveri militari costruiti fra la fine dell'800 e l'inizio del '900 ed a lui intitolati.
== Riconoscimenti ==
* Nella Conca dei 13 Laghi sopra Ghigo di [[Prali]] ([[Città metropolitana di Torino|TO]]) si trovano alcuni ricoveri militari costruiti fra la fine dell'800 e l'inizio del '900 ed a lui intitolati.
 
* A lui è intitolata la [[Punta Perrucchetti]] (4.020 metri), cima secondaria del [[massiccio del Bernina]] e massima altitudine della [[Lombardia]].
 
==Onorificenze==
Riga 147 ⟶ 142:
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|guerra|politica|storia d'Italia}}
{{Alpini}}
{{Portale|biografie|guerra|politica|storia d'Italia}}
 
 
[[Categoria:Decorati con l'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]]
[[Categoria:Militari sabaudi]]
[[Categoria:Persone legate agli alpini]]
[[Categoria:DecoratiGrandi conufficiali ldell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]]
[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare]]
[[Categoria:Persone legate agli alpini]]
[[Categoria:Senatori della XXIII legislatura del Regno d'Italia]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Pavia]]