Don't Mind If I Do: differenze tra le versioni

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|titolo = ''Don't Mind If I Do''
|artista = Culture Club
|tipo album = Studio
|giornomese = 14 dicembre
|anno = 1999
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|etichetta = [[Virgin Records|Virgin]]
|produttore = Paul Staveley O'Duffy, John Themis
|durata = 68 min : 19 s
|genere = Reggae
|genere2 = Rock
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}}
 
'''''Don't Mind If I Do''''' è il quinto album di studio del gruppo New Wave inglese dei [[Culture Club]], pubblicato nel [[1999]], su etichetta Virgin. L'album, il primo completamente inedito dallo scioglimento del gruppo nel [[1986]], costituisce il ritorno dei Culture Club sulle scene dopo quasi 15 anni di assenza. Nonostante una promozione martellante, l'album non ha ottenuto un grande successo commerciale, arenandosi al Numero 64 nella classifica inglese degli album. Il lavoro ha comunque prodotto un singolo entrato nella Top 10 dei singoli, ''I Just Wanna Be Loved'' (uscito in realtà l'anno prima, in una versione leggermente diversa, già inserita nel precedente doppio album raccolta/live "[[Greatest Moments - VH1 Storytellers Live]]", del [[1998]]), un singolo Top 30, ''Your Kisses Are Charity'' (uscito anche in una versione con [[Dolly Parton]] alle voci), e un terzo singolo doppio lato A, con ''Cold Shoulder'' e la reinterpretazione di ''[[Starman (brano musicale)|Starman]]'' di [[David Bowie]], che è però passato alla storia come il più grande flop del gruppo in formato singolo, non andando oltre il Numero 43 in classifica (anche se ''Starman'' è diventato invece uno dei momenti live più intensi e attesi). Lo stile del disco presenta un amalgama del classico pop dalle sfumature reggae, tipico dei primi Culture Club, con influenze rock, soul e dance. Dopo quasi due anni passati in tour, e dopo la pubblicazione di un cofanetto di quattro CD con successi, remix, e rarità varie, il gruppo si è di nuovo sciolto nel [[2002]], anche se nel [[2006]], il bassista Mikey Craig e il batterista Jon Moss hanno annunciato un nuovo disco e un nuovo tour, assieme a Phil Pickett (uno dei membri storici della band live, co-autorecoautore, tra l'altro, di ''Karma Chameleon''), ma senza però né il cantante [[Boy George]], né il chitarrista/tastierista Roy Hay, vere anime della band. A quanto pare, sarebbe stato ingaggiato un nuovo cantante, tale Sam Butcher, personalità dall'apparenza quasi ermafrodita, più che androgina, ma il progetto sembrerebbe essere in fase di stallo (ovviamente, il cantante originario ha espresso il suo disgusto per l'improbabile scelta), nonostante la buona accoglienza di un primo concerto introduttivo.
 
==I lati B e altre tracce==
I 3 CD singoli estratti da '''Don't Mind If I Do''' contengono in tutto 9 brani, 4 dei quali rappresentano i singoli veri e propri, pubblicati per promuovere l'album, ''Cold Shoulder'' e la reinterpretazione di David Bowie ''Starman'' costituendo ciò che si definiva, all'epoca del 45 giri in vinile, un "doppio lato A" (dall'inglese "double A side"), cioè due brani inseriti su uno stesso singolo e promossi allo stesso livello come due singoli effettivi. Tranne che per il lungo "Quivver Mix" di ''Do You Really Want To Hurt Me'', inserito sul CD singolo di ''I Just Wanna Be Loved'', si tratta in tutti gli altri casi di versioni remix alternative dei brani estratti come singoli: una versione alternativa del primo singolo, ''I Just Wanna Be Loved'', sottotitolata "Magic Man Remix", con un arrangiamento completamente diverso da quello reggae dell'album, con cui il brano ha raggiunto il Numero 4 nella classifica britannica; il cosiddetto "Dolly Mix" del secondo singolo, ''Your Kisses Are Charity'', che rappresenta la versione alternativa del pezzo, interpretato da Boy George in duetto con la leggenda della musica country americana, Dolly Parton, ed inserito sul terzo CD singolo, il "doppio lato A" di cui sopra; e infine due remix del suddetto secondo singolo, sottotitolati "Delirium Tremors Mix" e "Ninja Dub 3". In totale, dunque, ''Your Kisses Are Charity'' è presente in quattro versioni (le due qui citate, il duetto con la Parton, e la quarta che altro non è che quella dell'album, anch'essa dotata di un sottotitolo che la caratterizza, "Blouse & Skirt Mix", proprio come indicato sull'album). Di ''Cold Shoulder'' e di ''Starman'' non esistono versioni alternative, essendo quelle del singolo le stesse incluse sull'album. Più complessa la situazione di ''I Just Wanna Be Loved'', di cui il CD singolo, che contiene anche il "Quivver Mix" di ''Do You Really Want To Hurt Me'', non offre che due sole delle cinque versioni che ne esistono: oltre alla versione del singolo e al "Magic Man Remix", bisogna contare anche la versione dell'album, che è praticamente identica alla versione del singolo, tranne che per l'introduzione parlata iniziale, e le due versioni comprese sul precedente doppio album raccolta studio/concerto live "Greatest Moments", uscito l'anno prima, nel 1998, dove sia la versione dal vivo che quella inserita nel CD dei Greatest Hits rappresentano delle versioni parziali, approssimative, non ancora terminate del pezzo (non c'è, tra le altre cose, né il parlato introduttivo, né il middle cantato, sostituito da un intermezzo esclusivamente strumentale).
 
A concludere questa panoramica sui lati B connessi a '''Don't Mind If I Do''', bisogna aggiungere almeno un'altra traccia (se non due, considerando che la versione live di ''Strange Voodoo'' che si trova su "Greatest Moments" presenta una serie di differenze abbastanza evidenti, oltre al fatto che si tratta di una versione dal vivo), cioè ''What Do You Want (From Me)''. Presentata nel corso del concerto tenuto dai Culture Club per "VH1 Storytellers", primo evento live del gruppo dopo quasi 13 anni, la performance comprendeva vecchi successi e tre nuovi brani presentati in anteprima, ''I Just Wanna Be Loved'', la citata ''Strange Voodoo'' e il brano in questione. Evidentemente composto durante le sessions che hanno poi dato vita all'album, la canzone inedita, che figura sulla lista delle tracce come ''What Do You Want'', ma che viene introdotta dal cantante come ''What Do You Want (From Me)'', dal primo verso del ritornello, è un reggae appena accennato, che per una serie di motivi non è stato incluso insieme alle altre nuove tracce sull'album dell'anno successivo, e che va quindi considerato come sedicesima traccia virtuale di '''Don't Mind If I Do''', di cui condivide temi, sonorità e atmosfera generale.
 
== Tracce ==
===Album===
 
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==Credits==
===Formazione/Musicisti===
* [[Boy George]] - [[Canto|voce]]
* Mikey Craig - [[Basso elettrico|basso]], piano, arrangementi vocali
* Roy Hay - direzione, [[chitarra]], [[Tastiera elettronica|tastiere]], arrangiamenti vocali, arrangiamenti ottoni
* Jon Moss - percussioni, [[Batteria (strumento musicale)|batteria]]
 
* John Themis - chitarra, arrangementi vocali
* Tim Cansfield, Tony Remy - chitarra
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| 1999
| [[Virgin Records|Virgin]]
| [[CD]]
| 848666
|}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*[ {{cita web|http://www.angelfire.com/mi/intpro/Main.html |Lyrically Speaking, pagina Web contenente tutti i testi di Boy George, Culture Club e progetti connessi]}}
* [http://www.amazon.com/exec/obidos/tg/detail/-/B00002ZZ2L Amazon.com: recensioni e clip audio]
* [http{{cita web|https://www.artistdirectamazon.com/nadexec/storeobidos/artisttg/albumdetail/0,,928771,00-/B00002ZZ2L|Amazon.html Artist Directcom: recensioni] e clip audio}}
* {{cita web | 1 = http://www.artistdirect.com/nad/store/artist/album/0,,928771,00.html | 2 = Artist Direct: recensioni | accesso = 9 agosto 2007 | dataarchivio = 25 dicembre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071225040552/http://www.artistdirect.com/nad/store/artist/album/0,,928771,00.html | urlmorto = sì }}
* [http{{cita web|https://rateyourmusic.com/view_album_details/album_id_is_166000 |Rate Your Music: recensioni]}}
 
{{Portale|musica}}
 
[[Categoria:Album del 1999]]