Castello di Monteventano: differenze tra le versioni
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{{struttura militare
|Nome = Castello di Monteventano
|Nome originale =
|Parte di =
|Posizione geografica =
|Struttura = Castello
|Immagine = Monteventano torre.JPG
|Didascalia = Il torrione con le sottostanti mura
|Nomemappa = NordItalia
|Stato =
|Stato attuale = ITA
|Suddivisione = [[Emilia-Romagna]]
|Città = [[Piozzano]]
|Tipologia = Castello medievale
|Utilizzatore =
|Primo proprietario =
|Stile =
|Funzione strategica =
|Termine funzione strategica =
|Inizio costruzione =
|Termine costruzione =
|Costruttore =
|Materiale =Pietra
|Armamento =
|Altezza =
|Demolizione =1164
|Condizione attuale = Restaurato
|Proprietario attuale = Bernd Zimmer
|Visitabile =
|Presidio =
|Comandante attuale =
|Comandanti storici =
|Occupanti =
|Azioni di guerra =
|Eventi =
|Note =
|Sito web =
|Ref = {{cita|Artocchini|pp. 156-160}}
}}
Il '''castello di Monteventano''' è un [[castello|complesso fortificato]] posto nell'omonima frazione del [[comune (Italia)|comune italiano]] di [[Piozzano]], in [[provincia di Piacenza]].
Posto sulla cima dell'omonima collina, i cui versanti piuttosto ripidi fornivano protezione su tutti e quattro i lati, a {{M|420|ul=m s.l.m.}} di altezza nell'alta [[val Luretta]]<ref name=mondi>{{cita web|url=https://www.mondimedievali.net/Castelli/Emilia/piacenza/monteventano.htm|titolo=Monteventano, Castello|autore=Pierluigi Bavagnoli|accesso=9 settembre 2020}}</ref>, sulla sponda [[sinistra orografica|sinistra]] del torrente [[Luretta|Luretta di Monteventano]], ramo sorgentizio di destra del torrente Luretta, in un punto dove la valle si restringe; controllava, con il castello di Vei, posto poco più a valle sull'altra sponda del Luretta, il passaggio nel fondovalle.
==Storia==
[[File:Monteventano.JPG|thumb|right|Vista del castello dall'esterno]]
Le origini del complesso sono da ricercarsi nel periodo intorno all'anno Mille<ref name=psc>{{cita|Comune di Piozzano, Piano Strutturale Comunale|p. 100|psc}}.</ref>. La prima notizia certa riguardo al castello è quella della sua distruzione, avvenuta per mano di [[Federico Barbarossa]] nel 1164<ref name=preboggion>{{cita web|url=https://www.preboggion.it/Castello_di_Monteventano.htm|titolo=Castello di Monteventano|accesso=10 settembre 2020}}</ref> con conseguente cancellazione dal registro dei [[feudi Imperiali]]. Il castello venne, in seguito, ricostruito e nel 1268 subì un assedio da parte di truppe [[ghibellini|ghibelline]]<ref name=preboggion/> guidate da Ubertino Landi; al termine della battaglia il castello venne dato alle fiamme e la milizia che lo presidiava venne giustiziata<ref name=mondi />.
Successivamente, la zona di Monteventano venne elevata a [[Contea (circoscrizione)|contea]]<ref name=liberta>{{cita web|url=http://pcturismo.liberta.it/asp/default.asp?IDG=712|titolo=Castelli Piacentini :Un nobile squartato vivo per traffico di monete false|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060511181314/http://pcturismo.liberta.it/asp/default.asp?IDG=712}}</ref>; nel 1408 il duca di Milano [[Giovanni Maria Visconti]] assegnò il feudo di Monteventano alla famiglia [[Arcelli (famiglia)|Arcelli]]<ref name=preboggion/>, nelle persone dei fratelli Martino, Bartolomeo e Antonio Arcelli<ref name=liberta/>. Nel 1494 la famiglia Arcelli venne bandita dall'intero [[Ducato di Milano]] e le venne revocata l'assegnazione del feudo dopo che essa aveva tentato di appropriarsi del controllo della città di Piacenza. Già due anni dopo, tuttavia, il castello risultava essere di proprietà di un Arcelli, Zanotto<ref name=art>{{cita|Artocchini|pp. 156-160}}.</ref>.
Agli inizi del [[XVI secolo]] gli Arcelli riuscirono a ottenere l'elevazione della chiesa presente nel castello a parrocchiale. Il primo documento ufficiale che cita il nuovo titolo attribuito all'edificio religioso risale al 1555-1556 e la riporta come dipendente dalla pieve di [[Pomaro]]<ref name=chiesa>{{Chiese italiane|63623|Chiesa della Natività di Maria Vergine <Monteventano, Piozzano>|10 settembre 2020|stampa=sì}}</ref>.
Dopo il XVI secolo il castello fu sottoposto ad alcuni lavori che interessarono anche la chiesa dedicata alla [[Natività della Beata Vergine Maria|Natività di Maria Vergine]], il cui orientamento venne ruotato di 90° e che fu ampliata con la realizzazione del [[presbiterio]] e del [[campanile]] sui resti del [[torre|torrione]] settentrionale<ref name=chiesa/>.
Dopo che nel XVI secolo la proprietà del forte era stata divisa tra vari esponenti della famiglia Arcelli<ref name=art/>, nel 1647 il possesso del fortilizio passò alla famiglia Borghi, alla quale si sostituì la famiglia Giandemaria nel 1700 e, in seguito, la famiglia Montani nel 1728, prima di rientrare a far parte delle proprietà degli Arcelli<ref name=preboggion/>, ai quali rimase fino all'inizio del [[XX secolo]]<ref name=art/>.
Durante la [[seconda guerra mondiale]], nell'ambito della [[resistenza italiana|resistenza partigiana]], il castello ospitò la sede dell'omonimo distaccamento autonomo delle [[brigate Giustizia e Libertà]]<ref name=mondi/><ref>{{cita web|url=https://www.partigianipiacentini.it/piozzano/index.jspeldoc?IdC=1526&IdS=1578&tipo_cliccato=0&tipo_padre=0&nav=1&css=&menu=1|titolo=Comune di Piozzano|accesso=10 settembre 2020|urlmorto=sì}}</ref> guidato dal partigiano Ludovico Muratori detto ''Muro''<ref name=sera>{{cita news|url=https://www.piacenzasera.it/2017/04/monticello-lesempio-di-brega-partigiano-che-non-volle-vendicarsi/78000/|titolo=Monticello, l’esempio di Brega: partigiano che non volle vendicarsi|data=17 aprile 2017|pubblicazione=PiacenzaSera}}</ref>. Durante la battaglia di Monticello, combattutasi tra il 15 e il 16 aprile 1945 presso l'[[Castello di Monticello|omonimo castello]] posto sul crinale tra la val Luretta e la [[val Trebbia]], ebbero un ruolo fondamentale nella vittoria delle truppe partigiane i rinforzi provenienti dal castello di Monteventano che, guidati da Lino Vescovi detto ''il Valoroso'', il quale trovò la propria morte in occasione di quell'azione, intervenirono a supporto dei partigiani asserragliatisi nel castello all'alba del 16 aprile<ref>{{cita web|url=http://bongat.altervista.org/indexst.php?p=32|titolo=La battaglia del Monticello|accesso=10 settembre 2020}}</ref>.
Negli anni novanta del [[XX secolo]] il complesso subì una serie di lavori di restauro, andando a sanare una situazione di degrado delle originarie strutture medievali superstiti che si protraeva già da diversi secoli<ref name=mondi/>.
[[File:Monteventano ingresso.JPG|thumb|L'ingresso nella torre con gli incassi del ponte levatoio]]
Il castello, convertito ad abitazione<ref name=psc/>, è di proprietà del pittore tedesco Bernd Zimmer, tra i fondatori del movimento artistico [[Neuen Wilden]]<ref>{{cita web|url=https://insideart.eu/2012/10/30/berlino-pittura-irruente/|titolo=Berlino, pittura irruente|accesso=10 settembre 2020|data=30 ottobre 2012|autore=Alessia Ballabio}}</ref>.
==Struttura==
Dell'originario complesso medievale rimangono resti delle [[Mura (fortificazione)|mura]] di cinta esterne, un ingresso ad [[arco (architettura)|arco]] su cui sono visibili le tracce degli incassi del [[ponte levatoio]], il quale era, probabilmente, dotato di battiponte, una torretta a base rettangolare addossata al palazzotto residenziale e il [[dongione]] posto sul lato sud, alto circa {{M|30|ul=m}}, realizzato con pietre dalla forma squadrata e dotato di aperture in [[cotto]] e dotato di finestre ad arco e di un balconcino<ref name=liberta/>.
Sui resti di un'altra torre, posta sul lato nord del complesso, è stato costruito dopo il XVI secolo il campanile della chiesa parrocchiale, la quale presenta l'originaria [[abside]] realizzata in stile [[architettura romanica|romanico]], in seguito adattata a [[battistero]] al termine dei lavori di ampliamento dell'edificio, decorato con [[archetti pensili]] e risalente al [[XII secolo]], forse a partire da una delle torri dell'originaria struttura del forte. La successiva chiesa presenta una facciata a capanna dotata di [[frontone]] di forma triangolare decorato da una cornice realizzata in [[mattoni]] a vista e si caratterizza per una pianta ad aula a navata unica con tre campate [[volta a crociera|voltate a crociera]]<ref name=chiesa/>.
== Note ==
<references/>
==Bibliografia==
*{{cita libro|autore=Carmen Artocchini
*{{cita libro|autore=Pier Andrea Corna|titolo=Castelli e rocche del Piacentino|editore=Unione Tipografica Piacentina|città=Piacenza|anno=1913}}
*{{cita libro|autore=Emilio Curtoni|titolo=Val Luretta|editore=Edizioni Pontegobbo|anno=2002}}
*{{cita testo|editore=Comune di Piozzano|url=https://www.provincia.pc.it/xweb/dati/PIOZZANO/APPROVATO/P.S.C_24_2009/Q.C/Relazioni/RELAZIONE%20DEL%20DOCUMENTO%20DI%20PIANO.pdf|titolo=Piano Strutturale Comunale - Quadro conoscitivo. Elaborato A - Relazione illustrativa|anno=2005|cid=psc|accesso=10 settembre 2020|dataarchivio=15 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200715150751/https://www.provincia.pc.it/xweb/dati/PIOZZANO/APPROVATO/P.S.C_24_2009/Q.C/Relazioni/RELAZIONE%20DEL%20DOCUMENTO%20DI%20PIANO.pdf|urlmorto=sì}}
==Voci correlate==
*[[Castelli della provincia di Piacenza]]
*[[
*[[Piozzano]]
*[[Val Luretta]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{
{{portale|architettura|Emilia}}
[[Categoria:Castelli della provincia di Piacenza|Monteventano]]
[[Categoria:Architetture di Piozzano]]
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