Gene Sharp: differenze tra le versioni

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|Cognome = Sharp
|Sesso = M
|LuogoNascita = North Baltimore
|GiornoMeseNascita = 21 gennaio
|AnnoNascita = 1928
|LuogoMorte = Boston
|GiornoMeseMorte = 28 gennaio
|AnnoMorte = 2018
|Epoca = 1900
|Attività = filosofo
|Attività2 = politicopolitologo
|Attività3 = saggista
|AttivitàAltre = e [[intellettuale]]
|Nazionalità = statunitense
}}
 
Conosciuto per i suoi studi sulla [[nonviolenza]] e sulla [[disobbedienza civile (società)|disobbedienza civile]], '''Gene Sharp''' è stato soprannominato "il [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] della non-violenza"<ref>{{Cita web|url=http://www.newstatesman.com/politics/your-democracy/2013/01/gene-sharp-machiavelli-non-violence|titolo=Gene Sharp: The Machiavelli of non-violence|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141112095409/http://www.newstatesman.com/politics/your-democracy/2013/01/gene-sharp-machiavelli-non-violence|dataarchivio=12 novembre 2014}}</ref> ed "il [[Clausewitz]] della guerra nonviolenta".<ref>Weber, Thomas. ''Gandhi as Disciple and Mentor. '' Cambridge University Press, Cambridge 2004</ref>.
 
 
== Attività e opere ==
Gene Sharp è stato il fondatore, nel [[1983]], dell'Albert Einstein Institute per «lo studio e l'utilizzo della nonviolenza nei conflitti di tutto il mondo».<ref>[httphttps://www.aeinstein.org/ Welcome to the Albert Einstein Institution]</ref> Il suo pensiero e i suoi testi sono considerati fonte di ispirazione per i movimenti studenteschi e popolari che hanno condotto in particolare le [[Rivoluzioni colorate]] neglinella [[Comunità degli Stati Indipendenti|stati indipendenti]] un tempo parte dell'[[Unione Sovietica]] che hanno rovesciato pacificamente i governi in carica sostituendoli con nuovi governi più filo-occidentali. Per questo motivo le teorie di Sharp sono state recepite dal [[Dipartimento dellodi Stato degli Stati Uniti d'America|Dipartimento di Stato]] [[americanoStati Uniti d'America|statunitense]] per essere utilizzate su vasta scala per favorire gli interessi americani, sostenendo i movimenti pacifisti e non violenti, contro governi marcatamente anti-occidentali. Tra i primi campi di applicazione da parte dell'amministrazione americana, la [[Serbia]] nel [[2000]] (contro [[Slobodan MilosevicMilošević]]), la [[Georgia]] nel [[2003]] (vd. "[[rivoluzioni colorate]]") e l'[[Ucraina]] nel [[2004]] ([[rivoluzione arancione]]). Il modello della "rivoluzione paficistapacifista" è stato così utilizzato anche contro governi democraticamente eletti dal popolo, non solo contro potenziali dittatori.
 
Tre i suoi testi tradotti in italiano: ''Politica dell'Azione Nonviolenta'', ''Verso un'Europa inconquistabile'' (nel quale sosteneva la possibilità di una resistenza popolare basata su gruppi di [[azione nonviolenta]] e di disobbedienza civile) e ''La via della non-violenza''<ref>[httphttps://www.aeinstein.org/organizations6966.html in Italian] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080114113948/http://www.aeinstein.org/organizations6966.html |data=14 gennaio 2008 }}</ref>.
 
ParticolarmenteTradotto in molte lingue e particolarmente diffuso, grazie all'aspetto pratico ed interdisciplinare, anche il manuale in 198 punti sui metodi dell'azione non violenta<ref>[httphttps://aeinstein.org/organizations98ce.html Albert Einstein Institution - Publications - 005 From Dictatorship to Democracy<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080114113808/http://www.aeinstein.org/organizations98ce.html |data=14 gennaio 2008 }}</ref>.
 
== Dibattito sul suo pensiero ==
L'entità del contributo dato dal pensiero di Gene Sharp e dell'Einstein Institute nelle [[Rivoluzioni colorate]] è statostata al centro di polemiche.
 
Secondo alcuni giornalisti e commentatori, l'Einstein Institute avrebbe avuto un ruolo attivo (anche di addestramento) nelle insurrezioni e sarebbe stato parte di un progetto più ampio di espansione della sfera di influenza occidentale, ed in particolare statunitense, negli stati post-comunisti.<ref>[http://www.voltairenet.org/article30032.html The Albert Einstein Institution: non-violence according to the CIA [Voltaire Network&#93;<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://onlinejournal.com/artman/publish/article_308.shtml Online Journal | Daily News Source] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080111074241/http://www.onlinejournal.com/artman/publish/article_308.shtml |data=11 gennaio 2008 }}</ref>
 
Gene Sharp, rispondendo ad alcune di queste critiche, ha invece affermato come la sua opera sia funzionale alla creazione ed analisi di un insieme di tattiche, cioè di un semplice strumento.
 
«L'azione non violenta è una tecnica per condurre conflitti, al pari della guerra, del governo parlamentare, della guerriglia. Questa tecnica usa metodi psicologici, sociali, economici e politici. Essa è stata usata per obiettivi vari, sia "buoni" che "cattivi"; sia per provocare il cambiamento dei governi sia per supportare i governi in carica contro attacchi esterni. Il suo utilizzo è unicamente responsabilità e prerogativa delle persone che decidono di utilizzarlo».<ref>{{cita web |url=https://aeinstein.org/CORRECTIONS.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=7 gennaio 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080114114842/http://www.aeinstein.org/CORRECTIONS.pdf |dataarchivio=14 gennaio 2008 }}</ref>
 
«La lotta non violenta non significa assenza di pericolo. Significa ridurre il numero di vittime potenziali rispetto a quelle che morirebbero se ci si ribellasse con l’uso della forza. Cercare di raggiungere l’indipendenza con violenza quando il tuo avversario è così forte non ha senso. Se si usano soltanto metodi non violenti, il potere non saprà come comportarsi, perché adottando metodi di repressione»<ref>{{Cita libro|autore=Galina Sapožnikova|titolo=La congiura lituana. Come uccisero l’Urss e cosa accadde a chi tentò di salvarla|url=http://www.sandrotetieditore.it/project/la-congiura-lituana-come-uccisero-l-urss-e-cosa-accadde-a-chi-tento-di-salvarla/|anno=2016|editore=Sandro Teti Editore|città=Roma|p=300|ISBN=978-88-88249-70-4}}</ref>.
La presenza di alcuni ricercatori dell'Einstein Institute durante alcune insurrezioni anti russe, a partire dagli [[Protesta di piazza Tiananmen|eventi di piazza Tienanmen]], sarebbe stata motivata dalla volontà di studiare sul campo i movimenti in azione, e non avrebbe avuto alcun ruolo a monte se non quello di ispirazione.
 
La presenza di alcuni ricercatori dell'Einstein Institute durante alcune insurrezioni anti -russe, a partire dagli [[Protesta di piazza Tiananmen|eventi di piazza Tienanmen]], sarebbe stata motivata dalla volontà di studiare sul campo i movimenti in azione, e non avrebbe avuto alcun ruolo a monte se non quello di ispirazione.
 
== Note ==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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