Giusto Bellavitis: differenze tra le versioni

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informazioni senatore
 
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{{Carica pubblica
|nome = Giusto Bellavitis
|immagine = Giusto Bellavitis.Gifjpg
 
|didascalia =
|carica = [[Senato del Regno d'Italia|Senatore del Regno d'Italia]]
|mandatoinizio = 28 dicembre 1866
|mandatofine = 6 novembre 1880
|legislatura = [[Senatori della {{NumLegRegno|S|IX|5 legislaturanovembre del1866}} Regnoalla d'Italia{{NumLegRegno|IX]]A|XIV}}
|tipo nomina = {{Categoria Senatori|18}}
|gruppo parlamentare =
|coalizione =
|circoscrizione =
|collegio =
|tipo nomina =
|incarichi =
|sito = {{Senatori Regno}}
 
|prefisso onorifico = Conte
|partito =
|tendenza =
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione = Docente universitario
|firma =
}}
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== Biografia ==
[[File:Giusto Bellavitis – Observationes de quibusdam solutionibus analyticis, 1847 - BEIC 6272808.tif|thumb|''Observationes de quibusdam solutionibus analyticis'' (1847)]]
Discendeva dalla famiglia dei conti Bellavitis.
 
Pubblicò circa un centinaio di lavori pur essendo un autodidatta (studiò la [[matematica]] per proprio conto, al di fuori di un regolare corso di studi).<br />
 
Fu {{chiarire|Cancellista Comunale}} tra il 1822 e il 1843, periodo nel quale pubblicò venticinque opere di fisica, chimica e matematica.
Ebbe un modesto impiego pubblico come ''cancellista comunale'' per oltre vent'anni tra il 1822 e il 1843,<ref>{{cita pubblicazione|autore=Giuseppe Canepa|titolo=Le carte di Bellavitis|pubblicazione=Le scienze matematiche nel Veneto dell'Ottocento. Atti del Terzo Seminario di Storia delle Scienze e delle Tecniche nell'Ottocento Veneto''|editore=[[Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti]]|città=Venezia|anno=1994}}</ref> periodo nel quale pubblicò venticinque opere di fisica, chimica e matematica.
Nonostante non si fosse laureato, nel [[1843]] fu nominato professore di matematica al liceo di Vicenza. Sempre nel 1843 sposò Maria Tavelli, dalla quale ebbe un figlio.
 
Ottenne comunque la laurea ''ad honorem'' due anni più tardi, nel [[1845]], all'[[Università di Padova]], quando già era professore ordinario di geometria descrittiva, geometria analitica e algebra (1845-1880).
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Nel [[1850]] divenne socio dell'[[Soci dell'Accademia nazionale delle scienze|Accademia nazionale delle scienze]].
 
Nel [[1866]] fu nominato [[Senato del Regno (Italia)|senatore del Regno]]. Fu eletto rettore dell'Università di Padova nel 1866-1867.<ref>{{Cita web|url=https://www.unipd.it/ateneo-governance-sedi/storia-valori/storia/rettori-delluniversit-padova|titolo=I rettori dell'Università di Padova|autore=|sito=Università degli studi di Padova|data=2017-11-14|lingua=it|accesso=2023-01-16}}</ref>
Nel [[1866]] fu nominato [[Senato del Regno d'Italia|senatore del Regno]].
 
VaViene ricordato per il suo [[metodo delle equipollenze]], un [[calcolo (matematica)|calcolo]] [[geometria|geometrico]] nel [[piano (geometria)|piano]], alcuni studi sui [[Storia dei numeri complessi#Ulteriori contributi|numeri complessi]] e per il suo lavoro sulle soluzioni numeriche delle [[equazione geometrica|equazioni geometriche]]. Inoltre diede un importante contributo alla [[geometria algebrica]] completando la classificazione iniziata da Newton delle curve cubiche e lavorò sulla [[Teoria dei numeri]]. Criticò le [[geometrie non euclidee]], che negavano il quinto postulato di [[Euclide]].
 
== Opere ==
Inoltre diede un importante contributo alla [[geometria algebrica]] completando la classificazione iniziata da Newton delle curve cubiche e lavorò sulla [[Teoria dei numeri]].
* {{Cita libro|editore= ex typographaeo Emygdii ab Ulmo|cognome= Bellavitis|nome= Giusto|titolo= Observationes de quibusdam solutionibus analyticis problematum ad liquidorum motum pertinentium|città=Bononiae|data= 1847|url= https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=6272808}}
 
Criticò le [[geometrie non-euclidee]], che negavano il quinto postulato di [[Euclide]].
 
Discendeva dalla famiglia dei conti Bellavitis.
 
==Onorificenze==
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|collegamento_onorificenza=Ordine_dei_Santi_Maurizio_e_Lazzaro
|motivazione=
|data = 27 maggio 1866
|luogo=
}}
* Senatore del Regno d'Italia (1866)
 
Fu socio di numerose accademie e società scientifiche tra cui:
*[[Accademia Nazionale dei Lincei]], dal [[1854]]
*{{Chiarire|[[Accademia Nazionale delle Scienze]], dal [[1850]]}}
*[[Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti]], di cui fu presidente dal [[1875]] al [[1877]]
*[[Istituto veneto di scienze, lettere ed arti]], di cui fu presidente dal [[1863]] al [[1865]].
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{Cita libro| autore-capitolo= M. Marangoni| titolo=Commemorazioni dei soci effettivi 1843-2010 |anno=2011|editore=Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti |città=Venezia | ISBN= 978-88-95996-35-6 | capitolo= ad vocem | pagine= 450-463}}
*{{cita pubblicazione|autore=Giuseppe Canepa, ''|titolo=Le carte di Bellavitis'', in ''|pubblicazione=Le scienze matematiche nel Veneto dell'Ottocento. Atti del Terzo Seminario di Storia delle Scienze e delle Tecniche nell'Ottocento Veneto'', |editore=[[Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti]], |città=Venezia, |anno=1994.}}
 
==Voci correlate==
*[[Archivio Bellavitis]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{MacTutor|BellavitisCollegamenti esterni}}
*{{cita web |1=http://www.dm.unito.it/sism/m_italiani/biografie/tricomi/bellavitis.html |2=Biografia SISM |accesso=31 maggio 2004 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040618084144/http://www.dm.unito.it/sism/m_italiani/biografie/tricomi/bellavitis.html |dataarchivio=18 giugno 2004 |urlmorto=sì }}
 
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Accademici dei Lincei]]
 
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[[Categoria:Membri dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti]]
[[Categoria:Rettori dell'Università degli Studi di Padova]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Padova]]
[[Categoria:Membri dell'Accademia delle Scienze di Torino]]