Hymnu sardu nationale: differenze tra le versioni
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{{Composizione musicale
|titolo = Hymnu sardu nationale
|
|didascalia = Testo dell'inno
|compositore = [[Giovanni Gonella]]
|epocacomposizione = [[anni 1830]]
|primaesecuzione = 20 febbraio 1844
|AutoreTesto = [[Vittorio Angius]]▼
|
|
|lingua = sc
|ascolto =
}}
L{{'}}'''''Hymnu sardu nationale''''' ({{lett|inno nazionale sardo}}) è un brano musicale di [[Giovanni Gonella]] con testo in [[Lingua sarda|sardo]] di [[Vittorio Angius]]. Scritto per [[Carlo Alberto di Savoia]] e dotato anche di un testo [[Lingua italiana|italiano]], fu caro alla Casa regnante che continuò a impiegarlo in pubbliche occasioni fino al 1937, in aggiunta alla ''[[Marcia reale]]'' che dal 1834 svolse di fatto la funzione di inno nazionale del [[Regno di Sardegna]] e poi d'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]].<ref>{{cita libro|autore=Tarquinio Maiorino|autore2=[[Giuseppe Marchetti Tricamo]]|autore3=Piero Giordana|titolo=Fratelli d'Italia: la vera storia dell'inno di Mameli|anno=2001|editore=Mondadori|città=Milano|p=24|isbn=88-04-49985-0|citazione=La Penisola era di nuovo frammentata in staterelli, fra cui solo il Regno di Sardegna con capitale a Torino, lo Stato della Chiesa che andava dalla Romagna a Terracina e il Regno delle Due Sicilie, retto a Napoli dai Borbone, avevano un ragionevole respiro territoriale. In questi diversi luoghi della Penisola, capitando a una cerimonia pubblica, si sarebbe visto che le bande musicali adoperavano ovviamente spartiti diversi. In particolare nel Regno sabaudo si andava avanti con una militaresca ''Marcia sarda'' (a cui subentrò nel 1831 la ''Marcia reale'' scritta da Giuseppe Gabetti), mentre lo Stato borbonico usava un inno nazionale delle Due Sicilie che recava la firma di un musicista illustre, Giovanni Paisiello.}}</ref>
== Storia ==
Risalente agli [[anni 1830|anni trenta]] del [[XIX secolo]], l’inno fu scritto in sardo logudorese dal [[sacerdote]] scolopio, secolarizzatosi nel [[1842]], [[Vittorio Angius]] deputato al Parlamento Subalpino. La musica invece venne composta dal maestro [[Sassari|sassarese]] [[Giovanni Gonella]] ([[1804]]-[[1854]]), musicante della "Brigata Regina".
La prima esecuzione ebbe luogo al [[Teatro Civico (Cagliari)|Teatro Civico di Castello]] di [[Cagliari]] il 20 febbraio [[1844]].
Lo [[spartito]] originale è stato ritrovato nell'archivio dell'[[Auditorium Comunale di Cagliari]]
Secondo Casula, l'inno fu sempre tenuto in grande considerazione dai sovrani. L'ultima esecuzione ufficiale fu nel [[1937]], dal coro della [[Cappella Sistina]], direttore [[Lorenzo Perosi]], per espresso desiderio di [[Vittorio Emanuele III di Savoia]], durante la cerimonia per il conferimento della [[Rosa d'Oro]] alla regina [[Elena del Montenegro|Elena]] da parte di [[papa Pio XI]].
L'inno, scritto in [[Lingua sarda|sardo logudorese]],
Il 29 maggio [[1991]] ''S'Hymnu sardu nationale'' è stato eseguito dalla banda dei [[Carabinieri]] al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]] nel tradizionale ricevimento offerto al corpo diplomatico straniero. Era inteso come un omaggio alle origini [[Sassari|sassaresi]] del [[Presidente della Repubblica]] [[Francesco Cossiga]]. Venne suonato nuovamente al momento delle sue dimissioni da Capo dello Stato, il 28 aprile [[1992]].
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*[[Regno di Sardegna (1720-1861)]]
*[[Regno d'Italia (1861-1946)]]
*[[Marcia
{{Portale|Casa Savoia|musica|Sardegna|Storia d'Italia}}
[[Categoria:Regno di Sardegna]]
[[Categoria:Componimenti poetici in sardo]]
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