Plotina: differenze tra le versioni

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|titolo = [[Consorti dei sovrani dell'impero romano|Consorte dell'imperatore romano]]
|sottotitolo =
|regno =
|inizio regno = 27 gennaio [[98]]
|fine regno = 8 agosto [[117]]
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|luogo di sepoltura =
|casa reale =
|dinastia = [[Imperatori adottivi]]
|padre = Lucio PompeioPompeo ?
|madre = Plotia ?
|consortedi = [[Traiano]]
|figli = [[Adriano]] (adottivo)
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|Nome = Pompeia Plotina Claudia Febe
|Cognome = Pisone
|PreData = {{latino|PompeiaPompea Plotina Claudia Phoebe Piso}}
|Sesso = F
|LuogoNascita = Nemausus
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 121
|Epoca = I
|Epoca2 = II
|Attività = imperatrice
|Nazionalità = romana
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== Biografia ==
Nata a ''Nemausus'' in [[Gallia]] (moderna [[Nîmes]]) sotto il regno di [[Nerone]], sposò Traiano prima che questo diventasse imperatore. Il matrimonio, sebbene felice, non diede figli.
Plotina è raffigurata nei ritratti con un viso magro e affilato e la fronte alta; ha una tipica acconciatura, composta da una massa di capelli molto rialzata al centro, sostenuta e completata da dei copricapi lunati. Nel retro i capelli sono disposti in trecce, che terminano in una singola treccia ritorta.
 
Nel [[105]] Traiano la onorò col titolo di [[Augusta (titolo)|Augusta]] dopo averlo seguito durante le spedizioni per la [[conquista della Dacia]]; in suo onore fu fondata in [[Tracia]] la città di Plotinopolis, l'odierna [[Didymoteicho]].

Plotina protesse il futuro imperatore [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] che, rimasto orfano del padre all'età di dieci anni, entrò sotto la tutela di Traiano. Adriano fu il favorito di Plotina, che si dice abbia convinto Traiano a sceglierlo come erede.
 
Plotina morì nel [[121]], e fu in seguito divinizzata da Adriano, che, oltre ad associarne il culto nel [[Tempio di Traiano]], eresse una [[basilica (architettura civile)|basilica]] in suo onore a ''Nemausus''. Fu famosa per il suo interesse nella filosofia (aderì all'[[epicureismo]]<ref>Simon Hornblower and Anthony Spawforth-E.A. (edd.), Oxford Classical Dictionary, Oxford University Press, 2003, p. 1214.</ref>, che contribuì a rilanciare), per la sua virtù, dignità e semplicità. Con la sua influenza diede all'impero tassazioni più eque, maggiore educazione, assistenza per i poveri e maggiore tolleranza nella società.