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[[Immagine:Arditi_del_Popolo-Stemma.png|150px|thumb|Un simbolo degli '''Arditi del Popolo''']]
 
Gli '''Arditi del Popolo''' furono un'organizzazione [[antifascismo|antifascista]] nata nell'[[estate]] del [[1921]] da una scissione della sezione romana degli [[Arditi|Arditi d'Italia]] per iniziativa di un gruppo di iscritti guidati dal simpatizzante [[anarchismo|anarchico]] [[Argo Secondari]]ed appoggiati da [[Mario Carli]]: l'obiettivo della scissione fu quello di opporsi alla [[violenza]] delle [[Camicie Nere]].
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== nascita ==
 
Gli Arditi del Popolo nacquero nell'estate del [[1921]] dalla sezione romana degli Arditi d'Italia. Loro fondatore è considerato [[Argo Secondari]], pluridecorato [[tenente]] delle ''[[fiamme nere]]'' (Arditi che provenivano dala [[fanteria]]). Secondari era di tendenze [[anarchia|anarchiche]], come l'ardito [[Gino Lucetti]], responsabile di un attentato contro [[Benito Mussolini]] (cui fu poi intitolato il [[battaglione Lucetti]] che agì durante la [[Resistenza italiana|resistenza]] sui monti dell'alta [[Toscana]]).<br>
La nascita degli Arditi del Popolo viene anche annunciata da [[Lenin]] sulla [[Pravda]],l'[[Internazionale Comunista]] era favorevole a questa organizzazione come si legge sul resoconto nell'incontro fra [[Nikolai Bucharin]] e [[Ruggero Grieco]],quest'ultimo rappresentava l'ala bordighista del partito comunista d'Italia,durante l'incrontro,(frazione in quel momento maggioritaria e quindi vincolante per tutti i militanti per ''disciplina di partito'') fu ripreso per tali posizioni con durezza,Bucharin,ricordo' che il partito rivoluzionario di classe sta dove e' la classe,in tutte le sue epressioni,e non a ''discuterne in salotto'' ( vedi [[Eros Francescangeli]]:gli Arditi del popolo).La posizione di [[Antonio Gramsci]] era ben diversa e partiva dai presupposti gia' in nuce di quando lui tento' tramite il [[tenente]] [[comunista]] Marco Giordano,della Legione di [[Fiume]], di entrare in contatto con [[Gabriele Dannunzio]],ovvero,sinteticamente, era una posizione di attenzione e possibile appoggio:i legami fra Repubblica di Fiume e potere Sovietico erano forti in quel periodo ed all'interno della Legione di Fiume vi era una consistente ala filosovietica (vedi :"alla festa della rivoluzione" di Claudia Salaris).
[[Immagine:Bandiera2.jpg|left|250px|thumb|bandiera utilizzata dagli Arditi del Popolo]]
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== continuita' storica ==
 
Una certa continuità può essere ravvisata fra Arditi del Popolo e [[Resistenza italiana|Resistenza]] anche se gli scopi erano ben diversi: gli Arditi, anche se in modo politicamente confuso, erano per la formazione di una [[Repubblica (forma statuale)|Repubblica]] con basi progressiste estreme, almeno rispetto a quelle su cui poi si fonderà la [[Repubblica italiana]] (vedi [[Carta del Carnaro]]).
L'ira dei fascisti si scatenò soprattutto contro i capi degli Arditi del Popolo, che furono incarcerati o massacrati dagli squadristi, spesso con la connivenza degli organi di [[polizia]] dello [[Stato]].
 
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*[[sansepolcrismo]]
*[[Ercole_Miani]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|s=Giovinezza (Arditi del Popolo)}}
 
==Collegamenti esterni==
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* [http://www.barricateaparma.it/ Nell’80° anniversario delle Barricate antifasciste dell’agosto * [1922, Biblioteche e Archivi, Centro Progetti per la Scuola del Comune di Parma]
* [http://www.regione.piemonte.it/cultura/risorgimento/sala26.htm Museo risorgimento Torino,in cui viene conservato un petardo Thevenot ed un pugnale di un Ardito del Popolo]
{{storia}}
[[Categoria:Fascismo]]
[[Categoria:Resistenza italiana]]
 
 
== Carabinieri e fascismo :citazioni ==
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'''dal sito dell'arma dei carabinieri'''
 
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{{quote|Ma mano a mano che il regime venne affermandosi, quei progetti che erano tesi a creare una polizia al servizio del partito (''fascista'') e delle autorità si fecero palesi. All'inizio della sua scalata al potere, pur affidando alla sola Arma dei Carabiniericarabinieri il servizio di polizia, sciogliendo la "Guardia Regia" e facendo confluire nell'Arma il Corpo delle Guardieguardie di Pubblicapubblica Sicurezzasicurezza e i 12.000 uomini del "Ruolo Specializzato" - regio decreto 31 dicembre 1922 - il fascismo preparò l'attuazione di tale disegno.}}
 
 
 
{{quote|Il fenomeno della reazione armata all'insurrezionalismo "rosso" fu spontaneo. L'idea di aggregarsi per reagire non nacque dai "Fasci". All'inizio del 1919 il cardinale di Milano, Andrea Carlo Ferrari, formò un gruppo di giovani ardimentosi che prese il nome di Avanguardia Cattolica. Il motto "O Cristo o morte" dava la misura della drammaticità della situazione, specie nel milanese, roccaforte socialista. A partire dall'autunno del 1920, nacquero le Squadre d'Azioneazione dei Fascifasci. Lo squadrismo, scrive Francesco Perfetti, «fu un fenomeno a sé, che pesò in maniera determinante sul fascismo e sul suo sviluppo, anche per una acquisita dimensione mitica». Roberto Vivarelli così ne descrive la composizione: «...nelle prime formazioni squadriste erano certamente confluiti uomini ai margini della delinquenza, avventurieri... di questa componente i Fascifasci manterranno a lungo il segno e, tuttavia, essa diventerà, ben presto, secondaria... L'obiettivo che i Fascifasci si prefissero fu quello di una sistematica occupazione del territorio, spazzando via le forze avversarie, organizzazioni sindacali e amministrazioni locali, attraverso incursioni (spedizioni punitive) che miravano alla devastazione di sedi e all'intimidazione. Tutto ciò era in gran parte il frutto di uno spontaneo consenso, che accompagnò il sorgere della reazione fascista per più di una ragione...».}}
 
'''da''' www.triangoloviola.it/stitalia4.html
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Il limite è dato da una statua di importante aspetto contenutistico e di ottima tencica, pur tuttavia non eccelsa secondo molti critici, che rappresenta la morte come donna seducente che porta con sé il defunto su un focoso destriero.}}
 
{| align=right|[[Immagine:Genova-Piazza De Ferrari-fontana e Teatro Carlo Felice.jpg|thumb|right|250px|<center>L'Accademia accanto al [[Teatro Carlo Felice]]]]|}
 
 
 
{| align=right|[[Immagine:Genova-Piazza De Ferrari-fontana e Teatro Carlo Felice.jpg|thumb|250px|<center>L'Accademia accanto al [[Teatro Carlo Felice]]]]|}
 
{| align=right|[[Immagine:Genova-Piazza De Ferrari-fontana e Teatro Carlo Felice.jpg|thumb|250px|<center>L'Accademia accanto al [[Teatro Carlo Felice]]]]|}
 
==Nascita scuola tecnica serale genovese ==
[http://digilander.libero.it//scuolatecnicaserale/ 150 anni di scuola tecnica serale a cura di prof. Rosanna Barabino]
 
== introduzione ==
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== links di riferimento ==
 
[http://wwwdigilander.geocitieslibero.comit/storiascuolatecnicaseralegenova/scuolatecnicaserale/ storia scuolatecnica seraledi genova di dott.prof.Rosanna barabino,testo scritto di consultazione presso [[biblioteca Berio]] di [[Genova]]
 
http://www.geocities.com/storiascuolatecnicaseralegenova/ storia scuolatecnica seraledi genova di dott.prof.Rosanna barabino,testo scritto di consultazione presso [[biblioteca Berio]] di [[Genova]]
== Difesa di [[Parma]] ==
 
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Il comune di Parma nel periodo era costituito quasi interamente da teritorio quasi urbano con una popolazopne di 57000 nel censimento del 1921,attorno al 1911 ne contava circa 10000 di meno,nel 1901 48500,dopo la lunga stsi delll'800aveva subito un notevole incremento avvetendo in generale il periododi ripresa di stampo giolitina e nello specifico la capacita' del sindaco Giovanni Mariotti[ [http://biblioteche.comune.parma.it/BibParma/iperloc/palatina.htm]] alla crescita demografica si era ssociato uno sviluppo urbano aldi fuori dell '500 mura(bastioni),demoliti allo scopo.Il quartiere operaio di S.Leonardo si era sviluppato nella zona nord,resdenzialmente meno accogliente con lo sviluppo contemporaneo di numero fabriche,fra le quali la vetreria Bormioli che contava gia' 300 nel 1913,a sud, verso la Cittadella, si sviluppava invece un quartiere e di ville e villette per benestanti.La viabilita' subbi'un progresso nel 1910 con l'inaugarione nel maggio delle linee tranviarie elettriche in generale:nel 1900 entrarono in funzione nuovo acquedotto e nuovo macello, nel periodo intercorrente fra il 1901 e il 1903 i ponti Verdi e Italia seguito dallo stabilimento dei Bagni Pubblici sul Lungoparma nel 1906,(nel 1907 apriva Croce Bianca albergoin piazza della Steccata, di cui prese possesso il comando fascista nell'agosto del [[1922]]), nel 1909 le nuove Poste, e nel 1913 il supercinema Orfeo,tanto per citare alsuni sintomi del robusto sviluppo di inizio secolo.A fronte di questi ''cambiamenti'' le crisi economiche nazionali del 1907 e del 1913 non ebbero forti ripercussioninel Parmense, ancora poco industrializzato rispetto al triangolo [[Milano]]-[[Torino]]-[[Genova]](il triangolorosso era individuato da [[Genova]] [[Vercelli]] [[Torino]],nel proseguio,pero'). Nelparmense la produzione della ricchezza restava, e restera' ancora a lungo di natura prevalentemete agricola ( nel 1921 occupava circa 116.000 individui contro 37.500 nel ramo industriale) ed oltre la meta' nel capoluogo,operatori addetti alla trasformazione dei prodotti agricoli e alle piccole industrie metalmeccaniche specializzate nella produzione dimacchinari agricolo e/o per il trattamento di prodotti della terra.Mentre avvenivano queste trasformazioni rimaneva per converso diviso in due l'aspetto social-logistico:Oltretorrente,chiamato anche Parma vecchia,a ovest,in cui alla fine del '800, in palazzi speso fatiscenti si era raccolto un coagulo di abitanti di viverseproveniene geografiche e sociali,che si era integrato nel tesuto sociale gia' esistente:conadini inurbati,montanari in cerca di lavoro nel campo edilizio tenuto conto del rigoglioso sviluppo cittadino.Ad est quella che era la parte piu' antica della citta', ma che veniva chiamata Parma nuova proprio per il suo aspetto piu' moderno e decoroso, abitata in prevalenza dai diversi ceti borghesi, dove si trovavano (e ancora in gran parte si trovano) le sedi dei poteri istituzionali;il dato sociale era comunque che era comunque che la coessione sociale di Parma vecchia era molto superiore a quella di Parma nuova,esempio del tessuto sociale di provenienza diversa ma amalgamato:un Ardito del Popolo Enrico Griffih [http://www.romacivica.net/ANPIROMA/antifascismo/biografie%20antifascisti96.html][http://www.criticaeconflitto.org/artpdf/storia_movimentooperaio_parma/griffit1.pdf]:la XXXXVII brigata Garibaldi operante sull’Appennino parmense nella [[Resistenza italiana|Resistenza]] avra' il suo nome
Il borgo del Naviglio aveva amalgama sociale simile all'Oltretorente,al margine nord orientale,trascurando,ovviamentela zona dei bordelli fra borgo Tasso e borgo S.Silvestro:Antonio Cieri dirigera' l'epica sortita del Naviglio a danno degli squadristi,magistralmemte raccontata nel libro ''Oltretorrente'' di [[Pino Cacucci]]:la suddivisione in due parti,o quasi,di Parma.avra' anche grossa importanza militare nello svolgersi della difesa della citta' dagli [[squadristi]] nel'Agosto [[1922]].E' ancora da notare pe la vicenda un dato dell'artigianato,in quanto nell'Oltretorrente ci sono laboratori per scarpe e busti femminili con molti addetti/e,andati in crisi con l'avvento della guerra,ed a parte quindi la crescita di malcontento c'e da supporre una parte di manodopera femminile con relativa emancipazione da cui l'importanza dele donne nella difesa di [[Parma]] sia nei combattimenti sia per supporto nelle retrvie,organizzazione lodata a denti stretti dalla steso [[Italo Balbo]](non solo donne ma anche suore che curavano gli Arditi ed i combattenti feriti e che il vescovo della cita' dovette difendere dale proteste dei ras asquadristi)Anche il parmense rsenti' gli effeti del'entrata in guerra del '15,coi problemi del prima e del dopo del conflitto:inflazione che erodeva i salari,difficolta' di rifornimenti di alimentari e combustibili,debilitazione fisica diffusa e aumento delle malattie (anche a Parma nel 1919 infurio' la "spagnola"),la mancanza di uomini spediti al fronte e la sostituzione con ragazzi e donne e di nuovo siamo alla formazione di una base operaia femminile colegata al problema militare della difesa di Parma;ovviamnete,anche se ci fu il blocco di lavori pubblici in quanto l'oepedale ad es. fu finito nel [[1925]] ed il formidabile monumento a Giuseppe verdi nel [[1920]], non ci furono gravi problemi di disoccupazione visto lo "spopolamento" di manodopera maschile per l'invio ala guerra.La situazione e' chiaro sia presaga dello scontro coi fascisti,visto anche la notevole presenza di dirigenti interventisti di sinistra ormai delusi e con capi riconosciuti sia a livello nazionale che locale,ad esempio[[Alceste De Ambris]],con associazion e formazioni molto presenti in loco come la ''Legione Proletaia [[Filippo Corridoni]]'':Mussolini avra' l'amara sorpresa di trovarseli contro i Corridoniani,ma non fu del tutto una sorpresa visto che aveva intuito l'aria che tirava.Nel parmense la guerra tramite le commesse porta ad un incremento industriale nel settore agricolo e della trasformazione,ma in buona sostanza,nonostante i tempi convulsi,la borghesia parmense non muta diaatteggiamento dall'ante conflitto e non vede di buon occhio,per risolvere i conflitti socili,gli squadristi e i loro sistemi criminali:continu a far riferimento alla "politica" ed ai dettami ideologici della potente Associazione Agraria Parmense, quella che aveva avuto battuto lo sciopero del 1908.Ecco peche' a Parma ci fu un'organizazione della difesa quasi corale,e la borghesia non si puo' dire che in linea di max oppose forti ostacoli all'azione degli [[Arditi del Popolo]] edella mass aproletaria in generale.(ci son documenti ed estratti di giornale di stampo liberale che lo dimostrano):D'altro canto vie era un ritorno direduci fortemente delusi in quanto Parma era stata citta' con forte stampo interventista,e molto con stampo di sinistra anche,da come si puo' desumere anche da quanto gia' detto;oltre che delusi c'erano tutta le difficolta' del dopoguerra che attraversavano <Italia ed Europa enche se in peso diverso:in quasta situazione era ovvia la ribelione all'interveto degli [[squadristi]],basandosi anche sui redudci addestrati e delusi,sopratutto come appena detto.
 
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*'''Aimi Alcide'''
(Polesine Parmense, [[Parma]], [[1896]] - [[Como]] [[1960]]). dopo esser stato in seminario ed aver militato nella guardia regia e partecipato alla prima guerra mondiale costituisce il Fascio a [[Busseto]] nel [[1921]]e si puo' identificare come capo degli squadristi della Bassa Parmense.E' in collegamento con [[Roberto Farinacci]],il ras di [[Cremona]],non per niente il primo a dirigere gli atacchi a Parma sara' lo stesso Farinacci sostituito poi per inefficienza militare;il culmine dei suoi atttacchi fascissti si trova con la distruzione della Cooperativa di Fontanelle nell'agosto del 1922. Nle proseguio il suo fascissmo di stampo intransigente lo porta al'emarginazione nel movimento fascista stesso,quando e',nel seguito,da limitare uso di manganello ed olio di ricino lo spinsero ad esser quasi emarginato dal fascismo parmense,diviene comunque membro del primo Consiglio direttivo della Confederazione Nazionale dei [[Sindacati Fascisti]],commissario straordinario dei sindacati fascisti di [[Firenze]] e segretario generale di [[Massa (MS)|Massa]] e [[Carrara]] ;nel [[1929]] il [[PNF]] lo trasferisce a [[Mantova]] dove continua ad occuparsi di sindacalismo.
 
*'''[[Italo Balbo ]]'''
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(Parma, 1893 - Roma, 1983);presidente dAssociazione Mutilati e Invalidi di Guerra di Parma, Balestrazzi, sottotenente, venne ricoverato nel 1917 nell'Ospedale di Parma per una grave mutilazione al braccio sinistro dovuta ad ferita riportata in guerra e nello stesso anno con Priamo Brunazzi, altro mutilato di guerra assieme adaltri pochi commilitoni fondaa l'Associazione dei Mutilati e Invalidi di guerra a Parma quasi nello stesso periodo incui nasce l'Associazione Nazionale di Milano. I due reduci si impegnano e portano allo sviluppo dell'associazione di stampo apolitico per cui trovano un buon consenso interclassista,facendo ben notare che i reduci parmensi contavano piu' di 40000 uomin(altri provincia compresa portano il numero abbondantemente aldi sopra di 50000;ma retando al dato qui riportato si ebbero 1.089 caduti sul campo, 1.718 caduti nel seguito per le ferite, 1.800 cadut per infezioni contratte nel conflitto, 420 internati in campi di detenzione militare degli avversari;ci furonodispersi furono 673con oltre diecimila feriti.Si ricorad che Parma fu epicentro del sindacalismo rivoluzionario e quindi anche di un non esiguo interventismo di sinistra(Alceste DE Ambris).L'associazione fu subito ben accolta e in breve tempo conto'2000 iscritti circa,il foglio che editava si chiamava "la Parola";nel 1919 Brunazzi dovette,avendo peso entrambi i piedi,per le sofferenze,dovette abbandonare gran parte del suo lavoro ed il carico degli impegni associativi ricadde quasi del tutto su Balestrazzi per cui nel 1920 diveine presidente a tutti gli effetti dell'associazione con Brunazzi quale presidnte onorario.Dopo il secondo conflitto il Balestrazzi diviene promotore dell'Istituto per la rieducazione dei mutilatini di guerra nel 1947.Balestrazzi si trasferisce poi a Roma e si occupa di scritti storici suoi suoi trascorsi e sugli avvenimenti collegati Balestrazzi fu uno dei promotori della fondazione in Parma dell'''Istituto per la rieducazione dei mutilatini di guerra''.Si trasferisce poi a Roma dove si dedica a scriti sulle sue memorie ed i fatti storici collegati.
 
*'''Umberto Balestrazzi''' [http://biblioteche2.comune.parma.it/BibParma/bales/] (Parma, 1885 - 1970) dirigente dell'Unione Sindacale Parmense ,sarto,attivo fino da inizio secolo nelle formazioni giovanili dei socialisti,nel 1906 era segretario del circolo di Parma,nel 1907, contrapposto alle posizioni ufficiali dei socialisti, pasa alla linea sindacalista-rivoluzionaria di [[Alceste De Ambris]],svolge il lavoro politico-sindacale presso la Camera del Lavoro di borgo delle Grazie e nello stesso anno viene arrestato er i tafferugli che seguono una manifestazione anticlericale.Viene scarcerato in maggo dl 1908 e partecipa allo sciopero agrario. venne arrestato e condannato per la partecipazione agli incidenti scoppiati dopo una manifestazione anticlericale,si trasferisce in Francia,prende contatto con le organizzaione operaie locali e conosce Jean Jaur's, il leader del socialismo francese.Tornaa Parma nel 1914,e' il periodo che [[Filippo Corridoni]] fa il noto viaggio in francia che lo sposta su posizioni interventiste definitivamente,mentre invece U.Balestrazzi entra in cnflittto con la dirazione sindacalista favorevole all'interventismo:fonda un gruppo di sindacalisti "neutralisti"con Mario Longatti, Casimiro Accini, Lodovico Saccani, Dante Vecchi e Alfredo Veroni.E' da questo gruppo che dopo il conflitto puo' rinascer l'Unione Sindacale Parmense con un giornale :''Il Proletario''.Fu amico sia di [[Giuseppe Di Vittorio]] che di [[Guido Picelli]],e si occupa anche del periodico ''L'Ardito del Popolo''.Nel seguito si avvicina sempre piu' al [[Partito Comunista d'Italia]].
[[Antonio Cieri ]]
*'''Dante Gorreri'''[http://www.regione.emilia-romagna.it/web_gest/costituente/archivi_costituenti/DanteGorreri.pdf]
(Parma, 1900 - 1987),dirigente dei giovani comunisti ;idraulico(lattoniere come si diceva un tempo),e ' fante nella prima guerra mondiale,al ritorno entra nela Gioventu' socialista e nel 1921 passa immediatamente nel Partito Comunista d'Italia,sindacalista della Uil in cuie c'e' una forte componente sindacalista rivoluzionaria.Durante l'assalto degli squadristi di [[Italo Balbo]] guida la difesa della barricate di Oltretorrente,lo storico quartiere operaio,in via Massimo D'Azzeglio,in qualita' di capo squadra degli [[Arditi del Popolo]].A fascismo affermato viene ripetutamente arrestatao e poi spedito per 5 ani al confino a [Favignana] e [[Lipari (isola)|Lipari]],la condanna viene prolungata per altri 4 anni a [[Ponza]] ed alle [[Tremiti]],altri 5 di nuovo a [[Ponza]]nel 1926 condannato a cinque anni di confino (Favignana e Lipari), rinnovati per altri quattro anni (Ponza e Tremiti) nel 1932 e ancora per cinque anni ([[Ponza]] fino al 1937).Nel 1942 in qualita' disegretario federale in clandestinita' rientra a Parma,dopo l'8 settembre del [[1943]] e' organizzatore della resistenza a Parma ed a Como dove dirige la federazione clandestina,ovviamente,del partito),nel 1945 viene preso da un reparto delle [[Brigate Nere]] ma riesce a fuggire in Svizzera e nuovamente a raggiungerela 52esima Brigata Garibaldi [[Luigi Clerici]], che al comando di "Pedro",[[Pier Luigi Bellini Delle Stelle]] ,nell'aprile cattura Mussolini e altri gerarchi fascisti che cercano di arrivare al confine svizzero,in questo periodo avviene tutta la vicenda legata all'oro di Dongo con forti tensioni fra il Gorreri ed altri epici dirigenti comunissti della Resienza.Nel 1946 e' eletto nell'Assemblea Costituente.Nel [[1949]] viene arrestati per i fatti di Dongo e l'ipotizzao trafugamento di oro che sara' chiarito in tribunale,scagionando gli imputati anche da [[Enrico Mattei]], responsabile amministrativo di tutte le formazioni partigiane durante la Resistenza ;Gorreri viene comunque liberato nel 1953 in quanto viene eletto deputato.Il processo che risolvera' il problema dei fatti di Dongo ,a parte alcuni supposti omicidi all'interno dello stesso PCI) si protrarra' tantissimo
[[http://www.anpi.it/doc_mussolini/borgomaneri.htm][[http://fc.retecivica.milano.it/Rete%20Civica%20di%20Milano/le%20Associazioni/ANPI/anpi-News/archivio%202004-2005/S0605A930?WasRead=1(]
Gorreri in seguito verra sempre riconfermato in parlamento fino al 1972
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[[Umberto Beseghi]]
 
[[Giovanni Botti (politico)]]
 
 
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[[Masotti Tullio]]
 
[[Giuseppe Micheli (politico)|Giuseppe Micheli]]
 
[[Amedeo Passerini]]
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Il comune di [[Parma]] nel periodo era costituito quasi interamente da territorio quasi urbano con una popolazopne di 57000 nel censimento del 1921,attorno al 1911 ne contava circa 10000 di menoe nel 1901 48500.Dopo la lunga stasi dell'800,la popolazione,aveva subito un notevole incremento avvetendo in generale il periodo di ripresa di stampo giolittina somata alla capacita',nello specifico, del sindaco GiovaniMariotti[ [http://biblioteche.comune.parma.it/BibParma/iperloc/palatina.htm]]: alla crescita demografica si era associato uno sviluppo urbano al di fuori dei bastioni del [[1500]],demoliti per fra posto alle nuove costruzioni.Il quartiere operaio di S.Leonardo si era sviluppato nella zona nord,residenzialmente meno appetibile, con lo sviluppo contemporaneo di numerose fabriche,fra le quali la vetreria Bormioli che contava gia' 300 operi nel 1913.A sud, verso la Cittadella, si sviluppava invece un quartiere e di ville e villette per benestanti.La viabilita' subbi'un progresso nel 1910 con l'inaugarione nel maggio delle linee tranviarie elettriche.In generale:nel 1900 entrarono in funzione nuovo acquedotto e nuovo macello, nel periodo intercorrente fra il 1901 e il 1903 i ponti Verdi e Italia seguito dallo stabilimento dei Bagni Pubblici sul Lungoparma nel 1906,(nel 1907 apriva Croce Bianca albergoin piazza della Steccata, di cui prese possesso il comando fascista nell'agosto del [[1922]]), nel 1909 le nuove Poste, e nel 1913 il supercinema Orfeo,tanto per citare alsuni sintomi del robusto sviluppo di inizio secolo.A fronte di questi ''cambiamenti'' le crisi economiche nazionali del [[1907]] e del [[1913]] non ebbero forti ripercussioninel Parmense, ancora poco industrializzato rispetto al triangolo [[Milano]]-[[Torino]]-[[Genova]](il triangolorosso era individuato invece da [[Genova]] [[Vercelli]] [[Torino]]). Nel parmense la produzione della ricchezza restava, e restera' ancora a lungo di natura prevalentemete agricola ( nel [[1921]] occupava circa 116.000 individui contro 37.500 nel ramo industriale) ed oltre la meta' nel capoluogo con operatori addetti alla trasformazione dei prodotti agricoli e alle piccole industrie metalmeccaniche specializzate nella produzione dimacchinari agricolo e/o per il trattamento di prodotti della terra.Mentre avvenivano queste trasformazioni rimaneva per converso diviso in due l'aspetto social-logistico:Oltretorrente,chiamato anche Parma vecchia,a ovest,in cui alla fine del '800, in palazzi spesso fatiscenti si era raccolto un coagulo di abitanti di diverse provenienze geografiche e sociali,che si era integrato nel tesuto sociale gia' esistente:contadini inurbati,montanari in cerca di lavoro nel campo edilizio tenuto conto del rigoglioso sviluppo cittadino.Ad est quella che era la parte piu' antica della citta', ma che veniva chiamata Parma nuova proprio per il suo aspetto piu' moderno e decoroso,era popolata in prevalenza dai diversi ceti borghesi e vierano ,ed ancora ingran parte permangono, le sedi dei poteri istituzionali.Il dato sociale era comunque che era comunque che la coesione sociale di Parma vecchia era molto superiore a quella di Parma nuova,esempio del tessuto sociale di provenienza diversa ma amalgamato:un Ardito del Popolo Enrico Griffih [http://www.romacivica.net/ANPIROMA/antifascismo/biografie%20antifascisti96.html][http://www.criticaeconflitto.org/artpdf/storia_movimentooperaio_parma/griffit1.pdf]:la XXXXVII brigata Garibaldi operante sull’Appennino parmense nella [[Resistenza italiana|Resistenza]] avra' il suo nome
Il borgo del Naviglio aveva amalgama sociale simile all'Oltretorente,al margine nord orientale(tralasciando,ovviamente,la zona dei bordelli storicamente posizionata fra borgo Tasso e borgo S.Silvestro).[[Antonio Cieri]] dirigera' l'epica sortita del Naviglio a danno degli [[squadristi]],magistralmemte raccontata nel libro ''Oltretorrente'' di [[Pino Cacucci]].La suddivisione in due parti,o quasi,di Parma avra' anche grossa importanza militare nello svolgersi della difesa della citta' dagli [[squadristi]] nel'Agosto [[1922]].E' ancora da notare per la vicenda un dato dell'artigianato,in quanto nell'Oltretorrente ci sono laboratori per scarpe e busti femminili con molti addetti/e,andati in crisi con l'avvento della guerra,ed a parte quindi la crescita di malcontento c'e da supporre una parte di manodopera femminile con relativa emancipazione da cui l'importanza dele donne nella difesa di [[Parma]] sia nei combattimenti sia per supporto nelle retrovie,organizzazione lodata a denti stretti dalla steso [[Italo Balbo]](non solo donne ma anche suore che curavano gli Arditi ed i combattenti feriti e che il vescovo della cita' dovette difendere dalle proteste dei [[Ras (titolo)|ras]] [[squadristi]]).Anche il parmense risenti' gli effetti del'entrata in guerra del '15,coi problemi del prima e del dopo del conflitto:inflazione che erodeva i salari,difficolta' di rifornimenti di alimentari e combustibili,debilitazione fisica diffusa e aumento delle malattie (anche a Parma nel 1919 infurio' la "spagnola").La mancanza di uomini spediti al fronte e la sostituzione con ragazzi e donne e di nuovo porta niovamente alla formazione di una base operaia femminile emancipata dal lavoro e coleggata quindi al problema militare della difesa di Parma.Ovviamnete,anche se ci fu il blocco di lavori pubblici in quanto l'ospedale ad es. fu finito nel [[1925]] ed il formidabile monumento a Giuseppe verdi nel [[1920]], non ci furono gravi problemi di disoccupazione visto lo "spopolamento" di manodopera maschile per l'invio alla guerra.La situazione e' chiaro sia presaga dello scontro coi fascisti,visto anche la notevole presenza di dirigenti interventisti di sinistra ormai delusi e con capi riconosciuti sia a livello nazionale che locale,ad esempio[[Alceste De Ambris]],con associazion e formazioni molto presenti in loco come la ''Legione Proletaia [[Filippo Corridoni]]'':Mussolini avra' l'amara sorpresa di trovarseli contro i Corridoniani,ma non fu del tutto una sorpresa visto che aveva intuito l'aria che tirava.Nel parmense la guerra tramite le commesse porta ad un incremento industriale nel settore sia agricolo e della manipolazione dei prodotti della terra,ma in buona sostanza,nonostante i tempi convulsi,la borghesia parmense non muta di atteggiamento dall'ante conflitto e non vede di buon occhio,per risolvere i conflitti socili,gli [[squadristi]] e i loro sistemi criminali:continua a far riferimento alla "politica" ed ai dettami ideologici della potente Associazione Agraria Parmense, quella che aveva avuto battuto lo sciopero del 1908.Ecco peche' a Parma ci fu un'organizazione della difesa quasi corale,e la borghesia non si puo' dire che in linea di max oppose forti ostacoli all'azione degli [[Arditi del Popolo]] edella massa proletaria in generale.(ci son documenti ed estratti di giornale di stampo liberale che lo dimostrano).D'altro canto vi era un ritorno di reduci fortemente delusi,in quanto Parma era stata citta' con forte stampo interventista,e molti con stampo di sinistra anche,da come si puo' desumere anche da quanto gia' detto;oltre che la delusione c'erano tutte le difficolta' del dopoguerra che attraversavano Italia ed Europa anche se in peso diverso:in quasta situazione era ovvia la ribellione all'interveto degli [[squadristi]],basandosi anche sui reduci addestrati e delusi,sopratutto come appena detto.
 
== sintesi avvenimenti ==
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*'''Aimi Alcide'''
(Polesine Parmense, [[Parma]], [[1896]] - [[Como]] [[1960]]). dopo esser stato in seminario ed aver militato nella guardia regia e partecipato alla prima guerra mondiale costituisce il Fascio a [[Busseto]] nel [[1921]]e si puo' identificare come capo degli squadristi della Bassa Parmense.E' in collegamento con [[Roberto Farinacci]],il ras di [[Cremona]],non per niente il primo a dirigere gli attacchi a Parma sara' lo stesso Farinacci sostituito poi per inefficienza militare;il culmine dei suoi atttacchi fascisti si trova con la distruzione della Cooperativa di Fontanelle nell'agosto del 1922. Nel proseguio il suo fascissmo,dell'Aimi, di stampo intransigente lo porta al'emarginazione nel movimento fascista aprmense stesso,quando e',nel seguito,da limitare uso di manganello ed olio di ricino,mescolato spesso a bitume .Diviene comunque membro del primo Consiglio direttivo della Confederazione Nazionale dei [[Sindacati Fascisti]],commissario straordinario dei sindacati fascisti di [[Firenze]] e segretario generale di [[Massa (MS)|Massa]] e [[Carrara]] ;nel [[1929]] il [[PNF]] lo trasferisce a [[Mantova]] dove continua ad occuparsi di sindacalismo.
 
*'''[[Italo Balbo ]]'''
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**'''[[Antonio Cieri ]]'''
*'''[[Alceste De Ambris]]'''
*'''[[Amilcare DE Ambris]]''',fratelo di [[Alceste De Ambris]],sindacalista rivoluzionario,interventista di sinistra,fra i fondatori dei [[Fasci d'Azioneazione Internazionalistainternazionalista]],la cui parte progressista del programma fu veicolata dal Popolo d'Italia di Benito Mussolini come programma di S.Sepolcro,portando all'inizio del [[sansepolcrismo]] ad aderire anche numerosi persone di sinistra che poi passarono all'antifascismo.
*'''Dante Gorreri'''[http://www.regione.emilia-romagna.it/web_gest/costituente/archivi_costituenti/DanteGorreri.pdf]
(Parma, [[1900]] - [[1987]]),dirigente dei giovani comunisti ;idraulico(lattoniere come si diceva un tempo),e ' fante nella prima guerra mondiale,al ritorno entra nella Gioventu' Socialista e nel [[1921]] passa immediatamente nel [[Partito Comunista d'Italia]].E' attivo nel della [[Uil]] in cui c'e' una forte componente sindacalista rivoluzionaria.Durante l'assalto degli squadristi di [[Italo Balbo]] guida la difesa della barricate di Oltretorrente,lo storico quartiere operaio,in via Massimo D'Azzeglio,in qualita' di capo squadra degli [[Arditi del Popolo]].A fascismo affermato viene ripetutamente arrestatao e poi spedito per 5 anni al confino a [Favignana] e [[Lipari (isola)|Lipari]],la condanna viene prolungata per altri 4 anni a [[Ponza]] poi nel seguito in diversi luoghi e nuovamente a ([[Ponza]] fino al [[1937]].Nel [[1942]] in qualita' di segretario federale in clandestinita' rientra a Parma,dopo l'8 settembre del [[1943]].E' organizzatore della resistenza a [[Parma]] ed a [[Como]] dove dirige la federazione clandestina,ovviamente.Nel [[1945]] viene preso da un reparto delle [[Brigate Nere]] ma riesce a fuggire in Svizzera e nuovamente a raggiungerela 52esima Brigata Garibaldi [[Luigi Clerici]], che al comando di "Pedro",[[Pier Luigi Bellini Delle Stelle]] nell'aprile cattura Mussolini e altri gerarchi fascisti che cercano di arrivare al confine svizzero,in questo periodo avviene tutta la vicenda legata all'oro di Dongo con forti tensioni fra il Gorreri ed altri epici riconosciuti dirigenti comunisti della [[Restienza]]locale.Nel 1946 e' eletto nell'Assemblea Costituente.Nel [[1949]] viene arrestati per i fatti di Dongo , l'ipotizzato trafugamento di oro che sara' chiarito in tribunale,scagionando gli imputati anche da [[Enrico Mattei]], responsabile amministrativo di tutte le formazioni partigiane durante la Resistenza Gorreri viene comunque liberato nel [[1953]] in quanto viene eletto deputato.Il processo che risolvera' il problema dei fatti di Dongo ,a parte alcuni supposti omicidi all'interno dello stesso PCI) si protrarra' tantissimo
[[http://www.anpi.it/doc_mussolini/borgomaneri.htm][[http://fc.retecivica.milano.it/Rete%20Civica%20di%20Milano/le%20Associazioni/ANPI/anpi-News/archivio%202004-2005/S0605A930?WasRead=1(]
Gorreri in seguito verra sempre riconfermato in parlamento fino al 1972
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*[[Tullio Maestri]]
 
*[[Giuseppe Micheli (politico)|Giuseppe Micheli]]
'''*[[Amedeo Passerini]]'''(Parma, 1870 - 1932), sindaco .Si laureo' in giovane eta',affermandosi subito nella vita pubblica con incarichi di alto livello nell'amministrazione:consigliere del Monte di Pieta',ispettore alla Cassa di Risparmio e membro della giunta provinciale amministrativa;ricopri' anche la carica di prosindaco ed assessore alle Opere Pie nel 1985,nominato presidente della Congregazione Municipale di Carità, assessore al Dazio e alle Finanze, presidente degli Ospizi Civili e dell’Ordine degli avvocati.In tribunale,in quanto penalista di gran valore,associava ad una esposizione fluente e vigorosa una gran logica di indirizzo giuridico.Nel suo mandato di Sindaco di Parma dal [[1920]] al [[1923]],ebbe il gravoso compito di esser accanto alla citta' nelle 5 giornate dell'agosto del 1922. Gli fu consegnata nel 1924,per la sua capacita' digestione della cosa pubblica ad honorem PNF.
*'''Roberto Simondetti''', comandante del presidio militare di Parma
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*AA.VV., ''Pro Memoria. La città, le barricate, il monumento'', scritti in occasione della posa el monumento alle barricate del 1922, edizione a cura del Comune di Parma, Parma, 1997
*Pino Cacucci, ''Oltretorrente'', Feltrinelli, Milano, 2003
*Luigi Di Lembo, ''Guerra di classe e lotta umana, l'anarchismo in Italia dal Biennio Rosso alla guerra di Spagna (191-1939)'', edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 2001
*Eros Francescangeli, ''Arditi del popolo'', Odradek, Rom, 2000
*Gianni Furlotti, ''Parma libertaria'', edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 2001
*Marco Rossi, ''Arditi, non gentarmi! Dall'arditismo di guerra agli Arditi del Popolo, 1917-1922'', edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 1997
*Luigi Balsamini, ''Gli arditi del popolo. Dalla guerra alla difesa del popolo contro le violenze fasciste'', Galzerano Ed. , Salerno.
*The Resistible Rise of Benito Mussolini di Tom Behan
 
== Links Approfondimento ==
 
[http://www.barricateaparma.it/ Barricate a [[Parma]]]
* [http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/antifascismo3.html Approfondimento/1]
* [http://www.geocities.com/spartaco552000/file/ARDITI85difesa.jpg Approfondimento/2]
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*[http://www.antoniogramsci.com/torinese.htm occupazione fabbriche]
*[http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/rigazio399.html intervista Francesco Leone]
 
{{storia}}
Appunti su
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'''Gibelli Primo'''
[[Categoria:Fascismo]]
 
[[Categoria:Resistenza italiana]]
Purtroppo Gibelli era anche un collaudatore spericolato. Paolo Robotti ricorda nel suo libro La prova che un giorno Primo scommise con un altro pilota che anche lui, come già Ckalov, sarebbe passato in volo sotto uno dei ponti della Moscova, dietro il Cremlino.Si portò sul fiume, picchiò in basso ma non riuscì più a mettere in linea l'aereo. Così andò dritto sul fondo della Moscova, rompendosi le ossa e fracassando l'apparecchio. Dopo l'ospedale fu punito. Però non la smise con la sua temerarietà, che giustificava dicendo di voler provare i limiti dell'apparecchio in volo. E cosi, insieme al celebre Ckalov e ad altri piloti, fu escluso dai quadri dell'esercito: pena poi commutata nel divieto di volare. Promosso infatti maggiore, venne incaricato del collaudo a terra dei motori d'aviazione, poi, a Mosca, di quelli della fabbrica d'automobili.Nel 1926 gli nacque la figlia Ernestina e nel 1934 riuscì a far venire a Mosca i suoi genitori, che vi si stabilirono definitivamente, legandosi d'amicizia con la famiglia di Gramsci, che sperava ancora nella scarcerazione di quest'ultimo. Nel 1936, durante l'insurrezione fascista in Spagna, Gibelli, raccomandato da Togliatti, ottenne il permesso d'essere inviato come volontario nel reparto internazionale dell'aviazione repubblicana.Volare era la sua passione e combattere il fascismo la ragione della sua vita. Pur di partire subito, accettò di pilotare vecchi apparecchi, senza aspettare l'arrivo dei nuovi. Per il primo attacco Gibelli mise a punto una nuova tattica, che poi in seguito sarà adottata normalmente, dando buoni risultati: bisognava arrivare a bassa quota sull'obiettivo, per non essere intercettati, riprendere prontamente altezza bombardandolo e ridiscendere in picchiata mitragliando quanto restava, per coprirsi la ritirata e sparire nel nulla.Con una tattica del genere la squadriglia internazionale “Lafayette”, composta di aerei vecchi e malandati, i Breguet XIX, difformi nel tipo e nella velocità, guidati da piloti che per la diversità delle lingue stentavano a capirsi, fece cose assolutamente eccezionali. Per questa ragione Gibelli fu promosso comandante dell'aereo Potez 540 con sette uomini di equipaggio. Ma proprio con un bombardiere del genere Gibelli venne abbattuto.Madrid andava difesa a tutti i costi distruggendo le colonne nemiche in marcia verso la città. Al comando dell'operazione era il colonnello Demenciuk. I quattro Potez 540 stavano per raggiungere l'obiettivo quando il comandante, visto che i caccia di protezione ancora non erano arrivati e che le perdite di quei giorni erano state considerevoli, decise di invertire la rotta, avvisando i piloti, sprovvisti di radio, attraverso i vetri della carlinga.Solo dopo parecchi minuti ci si accorse che mancava l'aereo di testa, quello di Gibelli. Non aveva visto il segnale di ritirarsi o aveva voluto eseguire lo stesso l'ordine ricevuto? Mettersi in contatto con lui era impossibile e neppure tornare a cercarlo. Una volta atterrati si attendeva con ansia il suo rientro. Dopo parecchie ore il comando delle forze terrestri comunicò che l'obiettivo prefissato era stato colpito e distrutto - dal solo aereo di Gibelli!Conclusa l'operazione, Gibelli e i suoi si erano trovati nel mezzo di un nutrito fuoco di sbarramento. L'aereo colpito e in fiamme cadde sul territorio nemico. I soldati della fanteria repubblicana appostati a pochi chilometri videro parecchi uomini lanciarsi col paracadute. Cinque giorni dopo un aereo nemico sorvolando Madrid paracadutò una cassa scura senza sparare un colpo. Nessuno osava avvicinarsi: si temeva fosse piena d'esplosivo. Finalmente qualcuno ebbe il coraggio d'aprirla. Sotto gli occhi inorriditi di una folla accorsa sul posto vi era, avvolta in un lenzuolo, una testa decapitata e sotto, a pezzi, i resti d'un corpo umano martoriato da evidenti segni di tortura: non fu facile l'identificazione, ma nessuno aveva dubbi. Dall'archivio del ministero della Difesa dell'Urss si venne poi a sapere che Gibelli era stato l'unico a essere risparmiato, dopo il lancio col paracadute, perché tutti gli altri, una volta atterrati, erano stati uccisi sul posto. Dai gradi che portava sapevano che doveva essere a conoscenza di segreti militari, di prossime operazioni e soprattutto della dislocazione dei vari campi d'aviazione militari. Ma Primo non aprì bocca.Per questa azione venne insignito dell'alta onorificenza di Eroe dell'Unione Sovietica: fu il primo straniero a riceverla e fra i primi in assoluto a essere decorato con l'Ordine di Lenin. Ancora oggi viene ricordato e onorato da tutti gli operai delle fabbriche di automobili di Mosca. Nel 1971, in occasione del 500° anniversario della fondazione del Pci, venne consegnata una medaglia d'oro dal segretario Longo alla figlia di Primo, Ernestina, appositamente giunta da Mosca. Nel settembre 1981 la stessa figlia ottenne finalmente il permesso di entrare in Spagna per mettersi alla ricerca della tomba del padre e per avere altre testimonianze sulla sua vita.Purtroppo però nel periodo fascista le salme dei repubblicani caduti erano state asportate e al loro posto allestito un cimitero civile. Anche tutti i documenti dell'epoca furono distrutti e non si poté recuperare niente. Il cimitero è a Fuancarral, alla periferia di Madrid. Sul muro di cinta è stata posta una grande lapide commemorativa.
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