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== Incuminsu cun dedica==
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'''dal sito dell'arma dei carabinieri'''
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== links di riferimento ==
[http://digilander.libero.it//scuolatecnicaserale/ storia scuolatecnica seraledi genova di dott.prof.Rosanna barabino,testo scritto di consultazione presso
== Difesa di [[Parma]] ==
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Il comune di Parma nel periodo era costituito quasi interamente da teritorio quasi urbano con una popolazopne di 57000 nel censimento del 1921,attorno al 1911 ne contava circa 10000 di meno,nel 1901 48500,dopo la lunga stsi delll'800aveva subito un notevole incremento avvetendo in generale il periododi ripresa di stampo giolitina e nello specifico la capacita' del sindaco Giovanni Mariotti
Il borgo del Naviglio aveva amalgama sociale simile all'Oltretorente,al margine nord orientale,trascurando,ovviamentela zona dei bordelli fra borgo Tasso e borgo S.Silvestro:Antonio Cieri dirigera' l'epica sortita del Naviglio a danno degli squadristi,magistralmemte raccontata nel libro ''Oltretorrente'' di [[Pino Cacucci]]:la suddivisione in due parti,o quasi,di Parma.avra' anche grossa importanza militare nello svolgersi della difesa della citta' dagli [[squadristi]] nel'Agosto [[1922]].E' ancora da notare pe la vicenda un dato dell'artigianato,in quanto nell'Oltretorrente ci sono laboratori per scarpe e busti femminili con molti addetti/e,andati in crisi con l'avvento della guerra,ed a parte quindi la crescita di malcontento c'e da supporre una parte di manodopera femminile con relativa emancipazione da cui l'importanza dele donne nella difesa di [[Parma]] sia nei combattimenti sia per supporto nelle retrvie,organizzazione lodata a denti stretti dalla steso [[Italo Balbo]](non solo donne ma anche suore che curavano gli Arditi ed i combattenti feriti e che il vescovo della cita' dovette difendere dale proteste dei ras asquadristi)Anche il parmense rsenti' gli effeti del'entrata in guerra del '15,coi problemi del prima e del dopo del conflitto:inflazione che erodeva i salari,difficolta' di rifornimenti di alimentari e combustibili,debilitazione fisica diffusa e aumento delle malattie (anche a Parma nel 1919 infurio' la "spagnola"),la mancanza di uomini spediti al fronte e la sostituzione con ragazzi e donne e di nuovo siamo alla formazione di una base operaia femminile colegata al problema militare della difesa di Parma;ovviamnete,anche se ci fu il blocco di lavori pubblici in quanto l'oepedale ad es. fu finito nel [[1925]] ed il formidabile monumento a Giuseppe verdi nel [[1920]], non ci furono gravi problemi di disoccupazione visto lo "spopolamento" di manodopera maschile per l'invio ala guerra.La situazione e' chiaro sia presaga dello scontro coi fascisti,visto anche la notevole presenza di dirigenti interventisti di sinistra ormai delusi e con capi riconosciuti sia a livello nazionale che locale,ad esempio[[Alceste De Ambris]],con associazion e formazioni molto presenti in loco come la ''Legione Proletaia [[Filippo Corridoni]]'':Mussolini avra' l'amara sorpresa di trovarseli contro i Corridoniani,ma non fu del tutto una sorpresa visto che aveva intuito l'aria che tirava.Nel parmense la guerra tramite le commesse porta ad un incremento industriale nel settore agricolo e della trasformazione,ma in buona sostanza,nonostante i tempi convulsi,la borghesia parmense non muta diaatteggiamento dall'ante conflitto e non vede di buon occhio,per risolvere i conflitti socili,gli squadristi e i loro sistemi criminali:continu a far riferimento alla "politica" ed ai dettami ideologici della potente Associazione Agraria Parmense, quella che aveva avuto battuto lo sciopero del 1908.Ecco peche' a Parma ci fu un'organizazione della difesa quasi corale,e la borghesia non si puo' dire che in linea di max oppose forti ostacoli all'azione degli [[Arditi del Popolo]] edella mass aproletaria in generale.(ci son documenti ed estratti di giornale di stampo liberale che lo dimostrano):D'altro canto vie era un ritorno direduci fortemente delusi in quanto Parma era stata citta' con forte stampo interventista,e molto con stampo di sinistra anche,da come si puo' desumere anche da quanto gia' detto;oltre che delusi c'erano tutta le difficolta' del dopoguerra che attraversavano <Italia ed Europa enche se in peso diverso:in quasta situazione era ovvia la ribelione all'interveto degli [[squadristi]],basandosi anche sui redudci addestrati e delusi,sopratutto come appena detto.
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(Parma, 1893 - Roma, 1983);presidente dAssociazione Mutilati e Invalidi di Guerra di Parma, Balestrazzi, sottotenente, venne ricoverato nel 1917 nell'Ospedale di Parma per una grave mutilazione al braccio sinistro dovuta ad ferita riportata in guerra e nello stesso anno con Priamo Brunazzi, altro mutilato di guerra assieme adaltri pochi commilitoni fondaa l'Associazione dei Mutilati e Invalidi di guerra a Parma quasi nello stesso periodo incui nasce l'Associazione Nazionale di Milano. I due reduci si impegnano e portano allo sviluppo dell'associazione di stampo apolitico per cui trovano un buon consenso interclassista,facendo ben notare che i reduci parmensi contavano piu' di 40000 uomin(altri provincia compresa portano il numero abbondantemente aldi sopra di 50000;ma retando al dato qui riportato si ebbero 1.089 caduti sul campo, 1.718 caduti nel seguito per le ferite, 1.800 cadut per infezioni contratte nel conflitto, 420 internati in campi di detenzione militare degli avversari;ci furonodispersi furono 673con oltre diecimila feriti.Si ricorad che Parma fu epicentro del sindacalismo rivoluzionario e quindi anche di un non esiguo interventismo di sinistra(Alceste DE Ambris).L'associazione fu subito ben accolta e in breve tempo conto'2000 iscritti circa,il foglio che editava si chiamava "la Parola";nel 1919 Brunazzi dovette,avendo peso entrambi i piedi,per le sofferenze,dovette abbandonare gran parte del suo lavoro ed il carico degli impegni associativi ricadde quasi del tutto su Balestrazzi per cui nel 1920 diveine presidente a tutti gli effetti dell'associazione con Brunazzi quale presidnte onorario.Dopo il secondo conflitto il Balestrazzi diviene promotore dell'Istituto per la rieducazione dei mutilatini di guerra nel 1947.Balestrazzi si trasferisce poi a Roma e si occupa di scritti storici suoi suoi trascorsi e sugli avvenimenti collegati Balestrazzi fu uno dei promotori della fondazione in Parma dell'''Istituto per la rieducazione dei mutilatini di guerra''.Si trasferisce poi a Roma dove si dedica a scriti sulle sue memorie ed i fatti storici collegati.
*'''Umberto Balestrazzi''' [http://biblioteche2.comune.parma.it/BibParma/bales/] (Parma, 1885 - 1970) dirigente dell'Unione Sindacale Parmense ,sarto,attivo fino da inizio secolo nelle formazioni giovanili dei socialisti,nel 1906 era segretario del circolo di Parma,nel 1907, contrapposto alle posizioni ufficiali dei socialisti, pasa alla linea sindacalista-rivoluzionaria di [[Alceste De Ambris]],svolge il lavoro politico-sindacale presso la Camera del Lavoro di borgo delle Grazie e nello stesso anno viene arrestato er i tafferugli che seguono una manifestazione anticlericale.Viene scarcerato in maggo dl 1908 e partecipa allo sciopero agrario. venne arrestato e condannato per la partecipazione agli incidenti scoppiati dopo una manifestazione anticlericale,si trasferisce in Francia,prende contatto con le organizzaione operaie locali e conosce Jean Jaur's, il leader del socialismo francese.Tornaa Parma nel 1914,e' il periodo che [[Filippo Corridoni]] fa il noto viaggio in francia che lo sposta su posizioni interventiste definitivamente,mentre invece U.Balestrazzi entra in cnflittto con la dirazione sindacalista favorevole all'interventismo:fonda un gruppo di sindacalisti "neutralisti"con Mario Longatti, Casimiro Accini, Lodovico Saccani, Dante Vecchi e Alfredo Veroni.E' da questo gruppo che dopo il conflitto puo' rinascer l'Unione Sindacale Parmense con un giornale :''Il Proletario''.Fu amico sia di [[Giuseppe Di Vittorio]] che di [[Guido Picelli]],e si occupa anche del periodico ''L'Ardito del Popolo''.Nel seguito si avvicina sempre piu' al [[Partito Comunista d'Italia]].
[[Antonio Cieri ]]
*'''Dante Gorreri'''[http://www.regione.emilia-romagna.it/web_gest/costituente/archivi_costituenti/DanteGorreri.pdf]
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[[Masotti Tullio]]
[[Giuseppe Micheli (politico)|Giuseppe Micheli]]
[[Amedeo Passerini]]
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Il comune di [[Parma]] nel periodo era costituito quasi interamente da territorio quasi urbano con una popolazopne di 57000 nel censimento del 1921,attorno al 1911 ne contava circa 10000 di menoe nel 1901 48500.Dopo la lunga stasi dell'800,la popolazione,aveva subito un notevole incremento avvetendo in generale il periodo di ripresa di stampo giolittina somata alla capacita',nello specifico, del sindaco GiovaniMariotti
Il borgo del Naviglio aveva amalgama sociale simile all'Oltretorente,al margine nord orientale(tralasciando,ovviamente,la zona dei bordelli storicamente posizionata fra borgo Tasso e borgo S.Silvestro).[[Antonio Cieri]] dirigera' l'epica sortita del Naviglio a danno degli [[squadristi]],magistralmemte raccontata nel libro ''Oltretorrente'' di [[Pino Cacucci]].La suddivisione in due parti,o quasi,di Parma avra' anche grossa importanza militare nello svolgersi della difesa della citta' dagli [[squadristi]] nel'Agosto [[1922]].E' ancora da notare per la vicenda un dato dell'artigianato,in quanto nell'Oltretorrente ci sono laboratori per scarpe e busti femminili con molti addetti/e,andati in crisi con l'avvento della guerra,ed a parte quindi la crescita di malcontento c'e da supporre una parte di manodopera femminile con relativa emancipazione da cui l'importanza dele donne nella difesa di [[Parma]] sia nei combattimenti sia per supporto nelle retrovie,organizzazione lodata a denti stretti dalla steso [[Italo Balbo]](non solo donne ma anche suore che curavano gli Arditi ed i combattenti feriti e che il vescovo della cita' dovette difendere dalle proteste dei [[Ras (titolo)|ras]] [[squadristi]]).Anche il parmense risenti' gli effetti del'entrata in guerra del '15,coi problemi del prima e del dopo del conflitto:inflazione che erodeva i salari,difficolta' di rifornimenti di alimentari e combustibili,debilitazione fisica diffusa e aumento delle malattie (anche a Parma nel 1919 infurio' la "spagnola").La mancanza di uomini spediti al fronte e la sostituzione con ragazzi e donne e di nuovo porta niovamente alla formazione di una base operaia femminile emancipata dal lavoro e coleggata quindi al problema militare della difesa di Parma.Ovviamnete,anche se ci fu il blocco di lavori pubblici in quanto l'ospedale ad es. fu finito nel [[1925]] ed il formidabile monumento a Giuseppe verdi nel [[1920]], non ci furono gravi problemi di disoccupazione visto lo "spopolamento" di manodopera maschile per l'invio alla guerra.La situazione e' chiaro sia presaga dello scontro coi fascisti,visto anche la notevole presenza di dirigenti interventisti di sinistra ormai delusi e con capi riconosciuti sia a livello nazionale che locale,ad esempio[[Alceste De Ambris]],con associazion e formazioni molto presenti in loco come la ''Legione Proletaia [[Filippo Corridoni]]'':Mussolini avra' l'amara sorpresa di trovarseli contro i Corridoniani,ma non fu del tutto una sorpresa visto che aveva intuito l'aria che tirava.Nel parmense la guerra tramite le commesse porta ad un incremento industriale nel settore sia agricolo e della manipolazione dei prodotti della terra,ma in buona sostanza,nonostante i tempi convulsi,la borghesia parmense non muta di atteggiamento dall'ante conflitto e non vede di buon occhio,per risolvere i conflitti socili,gli [[squadristi]] e i loro sistemi criminali:continua a far riferimento alla "politica" ed ai dettami ideologici della potente Associazione Agraria Parmense, quella che aveva avuto battuto lo sciopero del 1908.Ecco peche' a Parma ci fu un'organizazione della difesa quasi corale,e la borghesia non si puo' dire che in linea di max oppose forti ostacoli all'azione degli [[Arditi del Popolo]] edella massa proletaria in generale.(ci son documenti ed estratti di giornale di stampo liberale che lo dimostrano).D'altro canto vi era un ritorno di reduci fortemente delusi,in quanto Parma era stata citta' con forte stampo interventista,e molti con stampo di sinistra anche,da come si puo' desumere anche da quanto gia' detto;oltre che la delusione c'erano tutte le difficolta' del dopoguerra che attraversavano Italia ed Europa anche se in peso diverso:in quasta situazione era ovvia la ribellione all'interveto degli [[squadristi]],basandosi anche sui reduci addestrati e delusi,sopratutto come appena detto.
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*[[Tullio Maestri]]
*[[Giuseppe Micheli (politico)|Giuseppe Micheli]]
'''*[[Amedeo Passerini]]'''(Parma, 1870 - 1932), sindaco .Si laureo' in giovane eta',affermandosi subito nella vita pubblica con incarichi di alto livello nell'amministrazione:consigliere del Monte di Pieta',ispettore alla Cassa di Risparmio e membro della giunta provinciale amministrativa;ricopri' anche la carica di prosindaco ed assessore alle Opere Pie nel 1985,nominato presidente della Congregazione Municipale di Carità, assessore al Dazio e alle Finanze, presidente degli Ospizi Civili e dell’Ordine degli avvocati.In tribunale,in quanto penalista di gran valore,associava ad una esposizione fluente e vigorosa una gran logica di indirizzo giuridico.Nel suo mandato di Sindaco di Parma dal [[1920]] al [[1923]],ebbe il gravoso compito di esser accanto alla citta' nelle 5 giornate dell'agosto del 1922. Gli fu consegnata nel 1924,per la sua capacita' digestione della cosa pubblica ad honorem PNF.
*'''Roberto Simondetti''', comandante del presidio militare di Parma
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*AA.VV., ''Pro Memoria. La città, le barricate, il monumento'', scritti in occasione della posa el monumento alle barricate del 1922, edizione a cura del Comune di Parma, Parma, 1997
*Pino Cacucci, ''Oltretorrente'', Feltrinelli, Milano, 2003
*Luigi Di Lembo, ''Guerra di classe e lotta umana, l'anarchismo in Italia dal Biennio Rosso alla guerra di Spagna (191-1939)'', edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 2001
*Eros Francescangeli, ''Arditi del popolo'', Odradek, Rom, 2000
*Gianni Furlotti, ''Parma libertaria'', edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 2001
*Marco Rossi, ''Arditi, non gentarmi! Dall'arditismo di guerra agli Arditi del Popolo, 1917-1922'', edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 1997
*Luigi Balsamini, ''Gli arditi del popolo. Dalla guerra alla difesa del popolo contro le violenze fasciste'', Galzerano Ed. , Salerno.
*The Resistible Rise of Benito Mussolini di Tom Behan
== Links Approfondimento ==
[http://www.barricateaparma.it/ Barricate a
* [http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/antifascismo3.html Approfondimento/1]
* [http://www.geocities.com/spartaco552000/file/ARDITI85difesa.jpg Approfondimento/2]
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