Castello Visconteo (Lodi): differenze tra le versioni

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{{struttura militare
{{Coord|45|18|45.29|N|9|29|55.64|E|type:landmark|region:IT|display=title}}
|Struttura = Castello
{{ip|commonsNome=Category:Castello Visconteo (Lodi)}}
|Immagine=Lodi Castello Visc.JPG
[[File:Lodi Castello Visc.JPG|thumb|200Didascalia= px|Aspetto attuale del Castello che ospita la [[Questura]].; Inin questa foto è visibile parte del rivellino interno]]
|Larghezzaimmagine=290px
|Stato attuale={{ITA}}
|Suddivisione=[[Lombardia]]
|Provincia={{IT-LO}}
|Città=[[Lodi]]
|Coordinate geografiche= {{coord|45|18|45.29|N|9|29|55.64|E| display=inline}}
|Tipologia= Castello medievale
|Costruzione= [[1355]]
|Termine costruzione= [[1370]]
|Primo proprietario= [[Barnabò Visconti]]
|Condizione attuale= Adibito a sede della [[Questura]] di Lodi
|Sito web=
}}
Il '''Castello Visconteo''' è stata una [[Fortezza|fortificazione]] difensiva della città di [[Lodi]], è sede dalla locale [[Questura]].
 
== Storia ==
[[File:Lodi Porta Regale.JPG|thumb|210 px|Porta Regale]]
In passato la città era difesa da una cinta di mura nella quale si aprivano tre porte di accesso (solo in seguito venne aggiunta la ''Porta[[porta d'Adda'']]). Due di queste erano poste sul lato sud, in direzione delle principali città alleate: ''Porta [[Cremona|porta Cremonese]]'' e ''Porta [[Pavia|porta Pavese]]''; la terza era detta ''Porta Imperiale'' (o ''Porta[[porta Regale'')]] ed era la più vulnerabile in quanto si trovava sulla strada per [[Milano]]. Per questo motivo, in prossimità di essa, [[Federico Barbarossa]] fece erigere un castello aal difesaquale dellasi portaaccedeva tramite la ''Porta Imperiale''. QuestoIl castello venne riadattato più di cento anni dopo da [[Napoleone della Torre|Napo della Torre]]<ref name=":12">{{cita|Contino|Castello di Lodi|Perogalli}}.</ref>, ma l'aspetto attuale è dovuto alla ricostruzione, iniziata nel [[1355]] e finita nel [[1370]], voluta da [[Barnabò Visconti]],<ref name=":12" /> con un notevole ampliamento e la costruzione di quattro torri e di profonde prigioni nel sottosuolo.
 
[[File:Lodi Porta Regale.JPG|thumb|left|La ricostruzione degli [[anni 1950|anni cinquanta]] di ''Porta Imperiale''; l'aspetto antico è dovuto all'utilizzo di mattoni in gran parte originali]]
Il '''Castello Visconteo''' è stata una [[Fortezza|fortificazione]] difensiva della città di [[Lodi]].
 
Nel [[1416]] [[Filippo Maria Visconti]] rinforzò il [[rivellino]] interno con una rocca fortificata fuori dalle mura e più tardi, quando, a causa alle [[bonificaBonifica idraulica|bonifiche]] dei terreni circostanti, si rese necessario proteggere anche le nuove zone strappate alle [[lago Gerundo|paludi]], la fortezza fu resa ancora più sicura da [[Francesco Sforza]] che nel [[1456]] fece aggiungere sullo spigolo a nord, una [[Torrione (architettura)|torre rotonda]], opera dell'[[ingegnere]] [[Serafino Gavazzi]], affiancata a quella di pianta quadrata di cui il castello già disponeva. Il ''Torrione'', che divenne uno seidei simboli di [[Lodi]], fu alzato nel [[1906]] per contenere il serbatoio dell'acquedotto comunale.
==Storia==
[[File:Torrione di lodi.jpg|thumb|190px|left|Il ''Torrione'' è uno dei simboli della città]]
 
Tra il [[XVI secolo|XVI]] e il [[XVIII secolo]] il castello subì adattamenti nei sistemi difensivi per rispondere adeguatamente agli attacchi con le nuove [[armi da fuoco]]. Le mura divennero più spesse e furono innalzati baluardi per tenere distanti le [[artiglieria|artiglierie]] nemiche.
In passato la città era difesa da una cinta di mura nella quale si aprivano tre porte di accesso (solo in seguito venne aggiunta la ''Porta d'Adda''). Due di queste erano poste sul lato sud, in direzione delle principali città alleate: ''Porta [[Cremona|Cremonese]]'' e ''Porta [[Pavia|Pavese]]''; la terza era detta ''Porta Imperiale'' (o ''Porta Regale'') ed era la più vulnerabile in quanto si trovava sulla strada per [[Milano]]. Per questo motivo [[Federico Barbarossa]] fece erigere un castello a difesa della porta. Questo venne riadattato più di cento anni dopo da [[Napoleone della Torre|Napo della Torre]], ma l'aspetto attuale è dovuto alla ricostruzione, iniziata nel [[1355]] e finita nel [[1370]], voluta da [[Barnabò Visconti]], con un notevole ampliamento e la costruzione di quattro torri e di profonde prigioni nel sottosuolo.
Nel [[1416]] [[Filippo Maria Visconti]] rinforzò il [[rivellino]] interno con una rocca fortificata fuori dalle mura e più tardi, quando, a causa alle [[bonifica|bonifiche]] dei terreni circostanti, si rese necessario proteggere anche le nuove zone strappate alle [[lago Gerundo|paludi]], la fortezza fu resa ancora più sicura da [[Francesco Sforza]] che nel [[1456]] fece aggiungere sullo spigolo a nord, una torre rotonda, opera dell'[[ingegnere]] Serafino Gavazzi, affiancata a quella di pianta quadrata di cui il castello già disponeva. Il ''Torrione'', che divenne uno sei simboli di [[Lodi]], fu alzato nel [[1906]] per contenere il serbatoio dell'acquedotto comunale.
Tra il [[XVI secolo|XVI]] e il [[XVIII secolo]] il castello subì adattamenti nei sistemi difensivi per rispondere adeguatamente agli attacchi con le nuove [[armi da fuoco]]. Le mura divennero più spesse e furono innalzati baluardi per tenere distanti le [[artiglieria|artiglierie]] nemiche.
[[File:Lodi Castello Visc.JPG|thumb|200 px|Aspetto attuale del Castello che ospita la [[Questura]]. In questa foto è visibile parte del rivellino interno]]
 
Sotto la [[Storia di Lodi#Il periodo austriaco|dominazione austriaca]] di [[Giuseppe II del Sacro Romano Imperod'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] inizia un vero e proprio lavoro di demolizione. In questo periodo furono riempiti i fossati, tolti i [[ponte levatoio|ponti levatoi]] e distrutto un intero lato del castello che venne trasformato in caserma. Sui tre lati rimasti furono costruiti dei porticati sovrastati da un doppio ordine di [[loggia|logge]], così come si vede ora.
Già dai primi anni del [[XIX secolo]] il castello perse il suo vero aspetto e la sua funzione. AttualmenteIl castello è adibito a [[stazione di polizia]], sede della [[Questura]] di [[Lodi]].
 
== I sotterranei ==
[[File:Torrione del Castello Visconteo di lodiLodi.jpg|thumb|190pxminiatura|left322x322px|Il ''Torrione'' è uno dei simboli della città]]
Al di sotto del castello, ad una profondità di circa sei metri, esistono lunghissimi camminamenti e gallerie che conducono sia fuori le mura, attraverso il [[rivellino]] esterno, all'antico [[convento]] del Pulignano, sia nel cuore della città, attraverso il rivellino interno, verso il [[sagrato]] di [[Piazza della Vittoria (Lodi)|Piazza della Vittoria]]. Queste gallerie sono abbastanza alte da consentire il passaggio di un uomo a [[cavallo]] e in alcuni punti si sviluppano anche su due livelli comunicanti fra loro. L'utilità di questi passaggi segreti era sia difensiva (costituivano infatti la principale via di fuga in caso di attacco), sia offensiva (consentivano infatti di sorprendere improvvisamente il nemico che occupava parti della città).
Al di sotto del castello, ad una profondità di circa sei metri, sono stati scoperti alcuni cunicoli appartenenti probabilmente al [[rivellino]] esterno. Alcuni di questi sono alti fino a 2,70 [[metro|metri]], consentendo quindi il passaggio di un uomo a [[cavallo]], e in alcuni punti si sviluppano anche su due livelli comunicanti fra loro. L'esplorazione di questi ambienti è iniziata negli [[Anni 2000|anni duemila]] grazie all'iniziativa di un'associazione privata, tuttavia le indagini sono piuttosto difficoltose a causa del fatto che negli [[anni 1950|anni cinquanta]] essi furono in gran parte sotterrati e talvolta murati.
A testimonianza di quanto venissero utilizzati in passato questi cunicoli, il [[Francesco Guicciardini|Guicciardini]] nel XVII libro [[Storia d'Italia (Guicciardini)|Storia d'Italia]] riporta un fatto avvenuto nel [[1526]]:
{{quote|...venuto l'avviso da Milano, il [[Fernando Francesco d'Avalos|marchese del Vasto]] con alcuni cavalli leggieri e con tremila fanti spagnuoli [...] si spinse a Lodi senza tardare; e messa la fanteria senza ostacolo per la porta del soccorso nella rocca, situata in modo che si poteva entrarvi per una via coperta naturale, senza pericolo di essere battuto o offeso, [...] dalla rocca entrò subito nella città, e si condusse insino in sulla piazza [...]<ref>[http://bepi1949.altervista.org/biblio3a/Storia17.html Francesco Guicciardini - Storia d'Italia - libro 17 - capitolo 5]</ref>}}
Vicino all'ingresso sotterraneo del rivellino interno, vi erano anche le strutture che contenevano i contrappesi per il [[ponte levatoio]] di ''Porta Regale''.
In seguito questi ambienti sotterranei furono utilizzati principalmente come depositi di [[armi]] e [[Polveriera|polveriere]], e quindi abbandonati ed interrati.
 
AlEsiste dianche sottol'ipotesi delche castello,in adpassato unaLodi profonditàfosse dicompletamente circaattraversata seida metri,gallerie esistono lunghissimi camminamenti e galleriesotterranee che conduconoconducevano sia fuori le mura, attraverso il [[rivellino]] esterno, all'antico [[convento]] del Pulignano, sia nel cuore della città, attraverso il rivellino interno, verso il [[sagrato]] di [[Piazza della Vittoria (Lodi)|Piazza della Vittoria]]. Queste gallerie sono abbastanza alte da consentire il passaggio di un uomo a [[cavallo]] e in alcuni punti si sviluppano anche su due livelli comunicanti fra loro. L'utilità di questi passaggi segreti era sia difensiva (costituivano infatti la principale via di fuga in caso di attacco), sia offensiva (consentivano infatti di sorprendere improvvisamente il nemico che occupava parti della città). La loro reale esistenza però non può essere provata a causa delle numerosissime modifiche subite da questi percorsi nel corso dei secoli; alcune parti di essi, potrebbero essere state inglobate dalle [[cantina|cantine]] e dalle [[proprietà privata|proprietà private]] dei palazzi del centro storico.
==Note==
 
ATuttavia testimonianzaesistono dialcune quantotestimonianze venisserodella utilizzatiloro inesistenza: passatoad questi cunicoli,esempio il [[Francesco Guicciardini|Guicciardini]] nel XVII libro [[Storia d'Italia (Guicciardini)|Storia d'Italia]] riporta un fatto avvenuto nel [[1526]]:
 
{{quoteCitazione|...venuto l'avviso da Milano, il [[Fernando Francesco d'Avalos|marchese del Vasto]] con alcuni cavalli leggieri e con tremila fanti spagnuoli [...] si spinse a Lodi senza tardare; e messa la fanteria senza ostacolo per la porta del soccorso nella rocca, situata in modo che si poteva entrarvi per una via coperta naturale, senza pericolo di essere battuto o offeso, [...] dalla rocca entrò subito nella città, e si condusse insino in sulla piazza [...]<ref>[{{cita libro|wkautore= Francesco Guicciardini |titolo= Storia d'Italia - libro 17 |url= http://bepi1949.altervista.org/biblio3a/Storia17.html|accesso= Francesco15 Guicciardiniottobre -2009| Storiaanno= d'Italia - libro 17 -1561|città= Firenze|capitolo= 5]Capitolo V}}</ref>}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*
* {{citaCita libro | cognome=Carinelli | nome=Ernesto | wkautore= | coautori=Sandro De Palma; Giorgio Granati | anno=[[2006]] | titolo=Lodi Murata - Sistema difensivo e parti sotterranee|editore= Il Pomerio| id=ISBN 887121448X=88-7121-448-X|}}
 
== Altri progetti ==
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{{ip|commons=Category:Castello Visconteo (Lodi)}}
 
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* {{LombardiaBeniCulturali}}
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[[Categoria:Architetture di Lodi]]
[[Categoria:Castelli della provincia di Lodi|Lodi]]
[[Categoria:Castelli viscontei|Lodi]]