Concorrenza perfetta: differenze tra le versioni

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{{S|aziende|microeconomia}}
 
In [[economia]], la '''concorrenza perfetta''' è una forma di [[mercato]] caratterizzata dall'impossibilità degli [[imprenditore|imprenditori]] di fissare il [[prezzo]] di vendita dei beni prodotti, che è fissato invece dall'incontro della [[domanda e offerta#Domanda|domanda]] e dell'[[offerta]], che a loro volta sono espressione dell'[[utilità (economia)|utilità]] e del [[costo marginale]]. L'impresa non può determinare contemporaneamente quantità e prezzo d'equilibrio del mercato.
 
La definizione di concorrenza perfetta fa riferimento a quella situazione in cui, per il numero degli operatori economici presenti sul mercato, ciascuno di essi (sia esso espressione della domanda ovvero '''consumatore''' e/o sia esso espressione dell'offerta ovvero '''produttore''') crede fermamente di non haavere la possibilità di influenzare in alcun modo, attraverso i propri comportamenti, il prezzo di vendita dei beni e/o servizi scambiati sul mercato.
 
==Descrizione==
 
La [[curva di domanda]] è semplificata con una [[retta]], ovvero una [[funzione lineare]] e quindi [[funzione invertibile|invertibile]] di prezzo e quantità, inclinata negativamente.
Il mercato di concorrenza perfetta, lungi dall'essere una rappresentazione veritiera della realtà, costituisce un presupposto alla base di molti modelli economici di analisi dell'equilibrio.
 
L'equilibrio concorrenziale si contrappone ad altri modelli, - come quello consequenziale - ma possiede delle caratteristiche che lo rendono desiderabile rispetto a questi ultimi dal punto di vista dell'efficienza economica.
 
Un mercato si può definire perfettamente e squisitamente concorrenziale quando si verificano le seguenti ipotesi:
# il bene prodotto è omogeneo, quindi le unità di un certo tipo di bene sono tutte uguali tra loro;
# le imprese operano in condizione di "informazione completa e simmetrica" (trasparenza di mercato), ossia tutti gli agenti economici (produttori e consumatori) dispongono di informazioni complete in merito ai costi di produzione, ai prezzi, alle caratteristiche dei beni, alla disponibilità sul mercato, al salario reale di equilibrio, ecc.;
# le imprese che operano sul mercato hanno una dimensione atomica, tale da non poter influenzare in alcun modo i prezzi di vendita (le imprese sono Price-taker);
# i [[Consumatore|consumatori]] hanno chiare le loro preferenze e le imprese conoscono le tecnologie messe a loro disposizione, che sono uguali per tutti e non possono essere sostituite;
# gli agenti economici dispongono delle stesse informazioni in maniera certa;
# la chiusura di un'impresa, giungerà quando essa non sarà più in grado di coprire i costi variabili, e quando il prezzo di vendita del bene sul mercato sarà inferiore al [[costo variabile]] unitario del bene;
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== Equilibrio e impostazione del prezzo ==
Un'impresa è [[price taker]] in un mercato di concorrenza perfetta. L'impresa, in questo caso, trova l'equilibrio che può essere nel breve o nel lungo periodo, agendo sui costi [[Costo marginale|CMg]] = [[Ricavo marginale|RMg]] = [[Prezzo|P]]. Un'impresa che massimizza i profitti stabilisce di produrre un livello di output al quale il costo marginale è uguale al prezzo. Graficamente questo significa che la curva del costo marginale di un'impresa corrisponde alla curva di offerta.
 
Un'impresa è [[price taker]] in un mercato di concorrenza perfetta. L'impresa, in questo caso, trova l'equilibrio che può essere nel breve o nel lungo periodo, agendo sui costi CMg = RMg = P. Un'impresa che massimizza i profitti stabilisce di produrre un livello di output al quale il costo marginale è uguale al prezzo. Graficamente questo significa che la curva del costo marginale di un'impresa corrisponde alla curva di offerta.
 
Questa equazione è la condizione di massimo [[profitto]], che si ricava ponendo a zero la derivata del profitto rispetto alla quantità prodotta, per trovarne il [[Massimo e minimo di una funzione|massimo]].
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* se non si coprono i costi si cessa l'attività.
 
Quando la retta del ricavo marginale e settoriale, che coincide con il prezzo, scende al di sotto del minimo della curva del costo variabile medio, non è più conveniente produrre. Tale punto di minimo è detto punto di fuga (dei produttori dal mercato).
 
Quando il prezzo è compreso fra il minimo del costo totale medio e quello del costo variabile medio, ci si trova in una situazione in cui è conveniente produrre in perdita pur di ammortizzare gli alti costi fissi.
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== Critica al modello ==
Intorno agli [[anni '401940|anni quaranta]] nasce la tesi della concorrenza non-perfetta, e quindi nuovi approcci che tentano di risolvere il problema dell'informazione incompleta:
* la [[teoria dei giochi]];
* la teoria dei contratti.
 
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Sia Hayek che Friedman sostengono che, pur non potendo essere assunta a verità assoluta, la concorrenza perfetta è una teoria utile per formulare previsioni.
 
== VociAltri correlateprogetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [[prezzo di costo]]
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Portale|diritto|economia}}
 
[[Categoria:Economia industriale]]
[[Categoria:Microeconomia]]