Alessandro Duroni: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →Collezioni: ortografia |
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
(27 versioni intermedie di 16 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{NN|fotografia|aprile 2022}}
{{Bio
|Nome = Alessandro
|Cognome = Duroni
|Sesso = M
|LuogoNascita = Canzo
|GiornoMeseNascita = 31 maggio
|AnnoNascita = 1807
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte = 9 settembre
|AnnoMorte = 1870
|Epoca = 1800
|Attività =
|Attività2 = fotografo
|Nazionalità = italiano
}}
[[File:Duroni, Alessandro (1807-1870) - Dagherrotipo, prima del 1855.jpg|thumb|Alessandro Duroni:
== Biografia ==
Alessandro Duroni fu uno dei più rinomati ottici e fotografi attivi in Italia nel XIX secolo, oltre che il primo a importare la dagherrotipia a Milano grazie a ''kit'' provenienti direttamente da Parigi. Il motivo di ciò deriva dal fatto che alcuni membri della sua famiglia avevano aperto, nella capitale francese, una florida attività commerciale di ottica e strumenti di Fisica (''Barometta'') in società con parenti originari di Canzo; questi, nel 1839, furono incaricati da Alphonse William Molyneux Giroux di costruire a livello semi-industriale le prime macchine dagherrotipiche destinate al commercio nazionale e internazionale.
Alessandro Duroni, era proprietario di uno studio a Milano e a Parigi in rue Vivienne, realizzava [[dagherrotipo|dagherrotipi]].▼
▲Alessandro Duroni, era proprietario di uno studio a Milano, in [[Galleria De Cristoforis]], e a Parigi in rue Vivienne
Lo stesso anno dell'invenzione della fotografia egli si cimentò nella riproduzione di alcune vedute di Milano, specialmente del [[Duomo di Milano|Duomo]] e dell'[[Arco della Pace]].
Divenne famoso tra i suoi contemporanei anche per i ritratti dei principali artefici del Risorgimento italiano, da [[Garibaldi]] a [[Mazzini]], da [[Massimo d'Azeglio]] a [[Cavour]], che egli fotografò nel suo studio. Celebre divenne inoltre un suo ritratto di [[Vittorio Emanuele II di Savoia]] e anche [[Napoleone III]] posò per lui.<ref>[https://fototecatrieste.it/fotografi-in-fototeca/alessandro-duroni-1807-1870/ Fototeca dei Civici Musei di Trieste]</ref>
Le tracce della presenza di Alessandro Duroni a Milano partono dall'estate del 1831; l'anno seguente si sposò con Barbara De Grandi e nel 1833 aprì, in società con Giovanni Avignone, un negozio di chincaglieria e ottica in [[Galleria De Cristoforis]] che in breve tempo diventò un punto di riferimento tanto per la qualità degli strumenti venduti quanto per la serietà e la competenza del suo proprietario e direttore.
Duroni fu allievo dell'ottico François Cauche di Parigi.<ref>{{Cita libro|titolo=Un cenno biografico sull'ottico François Cauche è pubblicato in: Roberto, Caccialanza, Alessandro Duroni, ottico e fotografo a Milano (1807-1870), pp. 19-20, ISBN 9788827821428, OCLC 1054287921. URL consultato il 10 febbraio 2019.}}</ref>
Dopo gli esperimenti di dagherrotipia del novembre 1839 eseguiti in collaborazione con [[Antonio Kramer|Antonio De Kramer]] e Giuseppe Miani, Alessandro Duroni proseguì il suo rapporto con la fotografia senza sosta - e con grande successo - fino al 1866, quando cedette lo stabilimento al cognato [[Icilio Calzolari]]. Agli inizi del 1868 i figli di Alessandro, Antonio e Pietro, subentrarono nella conduzione del negozio di ottica in corso Vittorio Emanuele II.
Come nel caso dell'attività fotografica, anche i rapporti con la Francia non si interruppero mai. Anzi, i fratelli Pierre e in seguito Constant gestirono per decenni gli atelier di Parigi, [[Avignone]] e [[Nîmes]]. Agli inizi degli anni Sessanta fu costituita una società in nome collettivo per il "commercio di oggetti d'ottica e la fotografia": da quel momento l'atelier parigino di rue Vivienne n. 12 fu segnalato, insieme a quello storico di Milano, sul retro delle ''cartes de visite'' prodotte dalla ditta ''Duroni & Murer''.
Alessandro Duroni fu pioniere non solo nell'arte della fotografia, ma negli anni seguenti al 1839 quest'uomo eclettico e dallo «spirito intraprendente», dotato di una straordinaria «urbanità ed affabilità di maniere», si distinse per alcune invenzioni, scoperte, miglioramenti ed esperienze precoci nei campi dell'ottica, della fisica, dell'astronomia, della telegrafia, e persino nell'utilizzo della luce elettrica; si recò diverse volte all'estero presso i maggiori e più qualificati fornitori per valutare e acquistare gli ultimi ritrovati scientifici e tecnologici nelle materie di sua competenza; vinse numerosi premi ad Esposizioni nazionali e internazionali; fu co-fondatore del ''[[Tecnomasio Italiano Brown Boveri|Tecnomasio Italiano]]'' assieme a Carlo Dall'Acqua e a Luigi Longoni.
A coronamento di una lunga e proficua carriera che lo vide sempre primeggiare tra i migliori fotografi d'Italia, re [[Vittorio Emanuele II]] lo nominò ''motu proprio'' cavaliere dell'[[Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro|Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro]].
== Collezioni ==
* Musée Nicéphore-Niépce, [[Chalon-sur-Saône]]
* Museo nazionale Alinari della fotografia, [[Firenze]]
* Fototeca dei Civici Musei, [[Trieste]]
* Archivio fotografico del Castello Sforzesco, [[Milano]]
== Galleria d'immagini ==
File:Duroni, Alessandro (1807-1870) - Vittorio Emanuele II - ca. 1859.jpg|Ritratto di [[Vittorio Emanuele II di Savoia]]
File:Duroni, Alessandro (1807-1870) - Ritratto di Ricciotti, figlio di Garibaldi s.d.; albumina.jpg|Ritratto di [[Ricciotti Garibaldi]]
File:Duroni, Alessandro (1807-1870) - Giuseppe Garibaldi 1.jpg|Ritratto di [[Giuseppe Garibaldi]] a cavallo nel cortile di Palazzo Trecchi (Cremona), 8 aprile 1862.
File:Duroni, Alessandro (1807-1870) - Milano - Porta Ticinese - Datata 1869.jpg|Porta Ticinese,
</gallery
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
*{{Cita libro|cognome=Caccialanza|nome=Roberto,|titolo=Alessandro Duroni, ottico e fotografo a Milano (1807-1870)|url=https://www.worldcat.org/oclc/1054287921|accesso=2019-02-10|OCLC=1054287921|ISBN=9788827821428}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Fotografia}}
|