Modello nucleare a shell: differenze tra le versioni
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In [[fisica nucleare]] e [[chimica nucleare]], il ''modello nucleare a shell'' è un [[modello]] del [[nucleo atomico]] che usa il [[principio di esclusione di Pauli]] per descrivere la struttura del nucleo in termini dei livelli energetici<ref>[http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/hbase/nuclear/shell.html Nuclear Shell Model]</ref>. Il primo modello a shell fu proposto da [[Dmitry Ivanenko]] (insieme a E. Gapon) e quindi sviluppato nel 1949 a seguito del lavoro indipendente di altri fisici, tra i quali in particolare [[Paul Wigner]], [[Maria Goeppert-Mayer]] e [[J. Hans D. Jensen]] ai quali venne congiuntamente assegnato il [[premio Nobel per la fisica]] nel 1963 per il loro lavoro in questo campo.▼
[[File:Shells.png|thumb|I livelli a bassa energia nel modello nucleare a shell con un oscillatore potenziale senza interazione orbita-spin. Il numero a destra di un livello indica la sua degenerazione, gli interi nei riquadri indicano i numeri magici]]
In [[fisica nucleare]] e [[chimica nucleare]], il '''modello nucleare a guscio''' è un [[Modello fisico|modello]] del [[nucleo atomico]] che usa il [[principio di esclusione di Pauli]] per descrivere la struttura del nucleo in termini dei livelli energetici<ref>{{cita web|url=http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/hbase/nuclear/shell.html|titolo=Nuclear Shell Model <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|lingua= |data= |accesso= }}</ref>.
Il modello a shell del nucleo è parzialmente analogo al [[modello atomico a shell]] che descrive la disposizione degli [[elettrone|elettroni]] in un atomo, in particolare la configurazione di "shell piena" ha particolare stabilità. In modo analogo quando un [[nucleone]] (un [[protone]] o un [[neutrone]]) viene aggiunto al nucleo si osservano che ci sono delle situazione in cui l'energia di legame di un nucleo successivo è significativamente più bassa della precedente. Questa osservazione è stata caratterizzata con l'espressione "[[numero magico (fisica)|numeri magici]]", ovvero le configurazioni contenenti 2, 8, 20, 28, 50, 82 o 126 nucleoni risultavano particolarmente più stabili di quelle contenenti un nucleone in più. Il modello a shell del nucleo si basa su questo fatto sperimentale.▼
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Si noti che le shell esistono sia per i protoni che per i neutroni separatamente così che si può parlare di "nucleo magico" quando uno dei due tipi di nucleoni raggiunge un numero magico e di "nuclei doppiamente magici" quando lo sono entrambi. Date alcune variazioni nel riempimento degli orbitali i numeri magici massimi sono 126 e {{cn|184}} per i neutroni ma solo 114 per i protoni. Sono stati trovati dei numeri semimagici, in particolare Z=40<ref>{{en}} [http://www.halexandria.org/dward472.htm Articolo] sul "modello nucleare a shell" in cui sono riportati i riempimenti delle shell per vari elementi. URL consultato il 4 luglio 2011.</ref>, 16 potrebbe essere un ulteriore numero magico<ref>{{cite journal|last1=Ozawa|first1=A.|last2=Kobayashi|first2=T.|last3=Suzuki|first3=T.|last4=Yoshida|first4=K.|last5=Tanihata|first5=I.|title=New Magic Number, N=16, near the Neutron Drip Line|journal=Physical Review Letters|volume=84|issue=24|pages=5493|year=2000|pmid=10990977|doi=10.1103/PhysRevLett.84.5493|bibcode=2000PhRvL..84.5493O}}</ref>.▼
== Descrizione ==
▲Il modello
Questa osservazione è stata caratterizzata con l'espressione derogatoria "[[numero magico (fisica)|numeri magici]]", ovvero le configurazioni contenenti 2, 8, 20, 28, 50, 82 o 126 nucleoni risultavano particolarmente più stabili di quelle contenenti un nucleone in più. Il modello a guscio del nucleo si basa su questo fatto sperimentale.
▲Si noti che
Per ottenere questi numeri, il modello nucleare a shell parte da un potenziale medio al quale viene aggiunto un termine di [[interazione spin-orbita]]. Ulteriori termini empirici, dati ancora dall'accoppiamento spin-orbita nucleare (detti complessivamente "[[termine di Nilsson]]"), devono essere tuttavia aggiunti per riprodurre precisamente i dati sperimentali.
In ogni caso i numeri magici dei nucleoni, così come altre proprietà, possono essere ricavati approssimando il modello con un [[oscillatore armonico quantistico]]
[[Igal Talmi]] ha successivamente sviluppato un metodo per ottenere informazioni dai dati sperimentali e lo ha utilizzato per
==Note==
<references />
== Bibliografia ==
* {{cita libro|url=https://www.amazon.com/Nuclear-Shell-Theory-Dover-Editions/dp/048643933X |titolo=Nuclear Shell Theory| nome=I. | cognome=Talmi | nome2=A. | cognome2=de-Shalit |anno=1963|editore= Academic Press, (reprinted by Dover Publications)|ISBN=0-486-43933-X| lingua=en}}
* {{cita libro|url=https://www.amazon.co.uk/Simple-Models-Complex-Nuclei-Contemporary/dp/3718605503|titolo=Simple Models of Complex Nuclei: The Shell Model and the Interacting Boson Model| nome=I. | cognome=Talmi |anno=1993|editore= Harwood Academic Publishers|ISBN=3-7186-0551-1 | lingua=en}}
==Voci correlate==
* [[Modello a goccia]]
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://cosmo.volya.net|Nuclear Shell Model Web Portal|lingua=en}}
* {{en}} [https://ribf.riken.jp/Lecture/Talmi-24Nov2010/ "On single nucleon wave functions"], lezione di I. Talmi (24 novembre 2010) al RIKEN Nishina Center
{{Portale|energia nucleare|quantistica}}
[[Categoria:Fisica nucleare]]
▲[[Igal Talmi]] ha successivamente sviluppato un metodo per ottenere informazioni dai dati sperimentali e lo ha utilizzato per predirre energie che non erano state misurate precedentemente. Questa descrizione si è poi sviluppata nel [[modello a bosoni interagenti]].
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