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{{Razza animale
Il Lipizzano è un cavallo che deve il suo nome alla città di Lipizza; fu usato per trainare le carrozze dei monarchi e nell'esercito ed è proprio durante l'impiego in guerra che dimostrò grande facilità nell'apprendimento delle figure di difesa o di attacco.
|Nome = Tolfetano
|Specie = Equus ferus caballus
Linnaeus, 1758
|Immagine = Tolfetano horse.jpg
|Origine = Provincia di Roma e Viterbo
|Altezza = Maschi: 150
Femmine: 147
|Mantello = baio, morello, sauro, grigio
|Utilizzo = sella
}}[[File:Cavalli_tolfetani.JPG|miniatura|Cavalli tolfetani al pascolo presso la Tolfaccia]]
Il '''tolfetano''' è una [[Razze equine|razza equina]] originaria dell'Italia centrale, precisamente tra i monti della [[Tolfa]], in [[provincia di Roma]] e [[Provincia di Viterbo|Viterbo]], fin dall'epoca degli [[Etruschi]]. È un animale molto rustico, robusto e resistente, avendo le stesse origini del cavallo [[Maremmano (cavallo)|Maremmano]]. Si pensa, infatti, che il cavallo rappresenti la versione originale del più noto "Maremmano", prima dell'introduzione del sangue [[Purosangue inglese|Purosangue]] nella razza.<ref name=":1" /><ref name=":0">{{Cita web|url=https://archivio.ilportaledelcavallo.it/2014/06/11/focus-razze-equine-il-cavallo-tolfetano/|titolo=Focus razze equine: il Cavallo Tolfetano.|autore=Il Network del Portale|sito=Il Portale del Cavallo|data=2014-06-10|lingua=it-IT|accesso=2024-04-11}}</ref>
 
La sua attitudine era ed è ancora quella del cavallo da lavoro sia da soma che come compagno dei [[butteri]] della [[Maremma]] laziale nella conduzione del bestiame. Oggi è utilizzato anche per l'[[equiturismo]].<ref name=":1" /><ref name=":0" />
 
== Storia ==
Razza sviluppatasi nella regione nord della provincia di [[Roma]] e [[Viterbo]] e più precisamente tra i comuni di [[Tolfa]] e [[Allumiere]] dove oggi trova il suo centro di diffusione e protezione. Diretto discendente del cavallo [[Maremmano (cavallo)|maremmano]] si stima la sua origine in epoca [[Etruschi|etrusca]]. Geneticamente influenzato da razze nordafricane come il [[Berbero (cavallo)|Berbero]] in epoca [[Rinascimento|rinascimentale]] e in successive epoche da linee francesi. In epoca moderna differenziato dalla odierna razza maremmana in seguito a incroci della stessa con la razza [[purosangue inglese]]. Vide nel [[XX secolo|Novecento]] un rapido declino dato dall’avanzamento tecnologico della [[rivoluzione industriale]] che portò a una consistenza ad oggi di circa 1700 esemplari iscritti al [[libro genealogico]].<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.agraria.org/equini/tolfetano.htm|titolo=Razze cavalli: Tolfetano|sito=www.agraria.org|accesso=2024-04-11}}</ref><ref name=":0" />
Le prime documentazioni certe su questa razza risalgono al 1580, quando l'arciduca austriaco Carlo II acquistò dal vescovo di Trieste il villaggio di Lipizza e i terreni circostanti con lo scopo di creare un allevamento di cavalli idonei alle carrozze e alla cavalcata. Il villaggio fu scelto perché lontano dal clima mite dell'Adriatico e per il suo terreno accidentato essendo questa una zona carsica e coperta di rocce carbonatiche che hanno reso gli zoccoli del lipizzano tra i più compatti. Per questi primi cavalli furono importate fattrici italiane da Verona, dal Polesine e da Aquileia e i primi stalloni spagnoli, cui ne seguirono altri sette e infine le fattrici andaluse. Successivamente furono introdotte anche linee di sangue Frederiksborg, Napoletano e Kladruber.
 
== Caratteri morfologici ==
Nel 1797 a causa della Campagna d'Italia napoleonica, tutto il contingente dell'allevamento venne obbligato a una marcia di 40 giorni verso Stuhlweissenburg, presso il lago Balaton. Dopo i danni del terremoto del 1802, che devastò edifici e scuderie, i cavalli e il personale dovettero fuggire ancora nel 1805 e nel 1807 per fronteggiare l'avanzata delle truppe napoleoniche. Quando nel 1815, dopo il Congresso di Vienna, i Lipizzani poterono ritornare a Lipizza, non erano più i cavalli sani e resistenti di un tempo.
Presenta corporatura solida, robusta e resistente ma slanciata e fine caratteristica del tipo [[mesomorfo]]. Il mantello tipico è [[Baio (cavallo)|baio]] ma presente anche nelle varianti [[Morello (cavallo)|morello]], [[Sauro (cavallo)|sauro]] o [[Grigio (cavallo)|grigio]]. Il profilo della testa è di tipo montonino portata da un collo corto, largo, con folta [[criniera]]. La spalla è breve e lievemente inclinata come anche la groppa; [[garrese]] muscoloso e poco evidente. Il petto è stretto e il torace poco profondo con arti brevi e fini e piedi contenuti. L’altezza media è di 150 cm per i maschi e 147 cm per la femmina. Gli individui che presentano mantello diverso dai quattro sopra citati, [[Balzano|balzane]] sopra il nodello, taglia eccessivamente fuori standard vengono esclusi dal registro anagrafico del [[libro genealogico]] della razza.<ref name=":0" /><ref name=":1" />
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
Favory Pallavicina.
Fu l'Imperatore Francesco Giuseppe a dare un nuovo impulso alla razza, con la costruzione di nuovi edifici e scuderie, e fatto molto importante, immettendo sangue Arabo. Non fu un'impresa facile perché si trattò di recuperare le sei linee determinanti nella formazione del Lipizzano:
 
* [[Maremmano (cavallo)|Cavallo Maremmano]]
Pluto (stallone grigio danese)
{{interprogetto}}{{Portale|mammiferi}}
Conversano (stallone morello di origine napoletana). Questa linea sfila proprio a Conversano, durante il corteo storico del paese, che si tiene in estate per San Rocco.
Neapolitano (stallone baio originario di Napoli),
Favory (stallone baio cecoslovacco),
Maestoso (stallone grigio nato in Cecoslovacchia),
Siglavy (stallone arabo grigio).
Altrettanto importanti sono le linee delle fattrici: 18 ceppi più un diciannovesimo introdotto a Lipizza dopo il 1947, la fattrice araba Rebecca.
 
 
Fattrice con puledro
Morfologia
Il mantello dominante è il grigio, ma i puledri nascono morelli o baio scuro per imbiancarsi gradualmente nel giro di 7-10 anni. La testa è di media grandezza, piuttosto allungata, con profilo generalmente rettilineo. Il collo, di lunghezza media è ben attaccato, arcuato e ornato da una criniera fitta e setosa. Il garrese è poco rilevato, ma largo e ben muscolato con un'altezza compresa tra i 152-165 cm. La groppa è ampia, muscolosa e arrotondata. La coda ha un'attaccatura alta e crini lunghi e fini. Gli arti sono forti e resistenti con stinchi anch'essi corti, i piedi sono forti e ben conformati, non troppo grandi.
 
Carattere
Di carattere volenteroso e obbediente, è adatto al dressage e Alta Scuola, al tiro leggero, tiro medio e lavori agricoli.