Competenza sociale: differenze tra le versioni

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== L'origine della competenza sociale ==
 
L'acquisizione delle competenze sociali ha inizio nei primi anni di vita attraverso il legame di attaccamento alla madre ed è collegata alla capacità di gestione ed espressione delle proprie emozioni. Questo collegamento, accettato dagli psicologi dell'età evolutiva, è stato documentato per la prima volta nei [[Pan paniscus|bonobo]]. I bonobo sono primati non umani solitamente chiamati "scimpanzé nano"; è stato dimostrato, attraverso una [[ricerca sul campo]], che in questi primati vi è un collegamento tra le competenze emotive relative all'infanzia e il comportamento sociale.
 
La connessione tra competenze emotive e competenze sociali si struttura durante il periodo dello sviluppo: già nella prima infanzia i bambini con una migliore regolazione emotiva mostrano un minor grado di stress in risposta al pianto di altri bambini. Una volta formata, questa connessione resta anche nell'età adulta: chi possiede una maggiore regolazione emotiva dimostra anche una maggiore empatia verso gli altri, che a sua volta si manifesta con un comportamento di cura e accudimento.
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* ''autoriconoscimento'' come capacità di percepire la propria immagine fisica e di riconoscerla come stabile e continua nel tempo e nello spazio.
* utilizzo di ''termini verbali'' che riguardano sé stessi e agli altri come entità distinte (me, tu, noi, …).
* capacità di usare alcune ''categorie esteriori'' quali l'età, il sesso, i lineamenti e l'aspetto fisico per identificare sé stesso.<ref>Dalle conoscenze-abilità, alle capacità-competenze: il significato pedagogico e metodologico di una transizione [{{cita web |url=http://old.uspcremona.it/usp_cr/UserFiles/File/relazione_prof._Giuseppe_Bertagna.pdf] |titolo=Copia archiviata |accesso=8 gennaio 2014|urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140108205622/http://old.uspcremona.it/usp_cr/UserFiles/File/relazione_prof._Giuseppe_Bertagna.pdf |dataarchivio=8 gennaio 2014 }}</ref>
 
== Le caratteristiche fondamentali della competenza ==
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* ''Gradualità'': la sua nascita avviene in momenti particolari della crescita dei ragazzi e al termine dell'obbligo scolastico può svilupparsi ancora. La competenza procede per varie fasi. La scuola, però, deve tener conto di questo durante l'intero percorso, per favorire lo sviluppo e l'auto-consapevolezza degli studenti.
* ''Conoscenze'': indicano l'assorbimento di informazioni (fatti, principi, teorie e pratiche, relative ad un ambito disciplinare) attraverso l'apprendimento.
* ''Abilità'': le abilità sono cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (implicano l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti) e indicano le capacità di mettere in pratica le conoscenze per eseguire compiti e dare soluzione ai problemi.
* ''Capacità'': indicano un'ereditarietà e la possibilità in partenza di fare qualcosa; le abilità ne indicano l'applicazione a seguito di esercizio, la competenza il compimento (provvisorio) dell'intreccio di conoscenze, abilità, capacità.<ref>[{{Cita web |url=http://www.liceoeconomicosociale.it/wp-content/uploads/2013/04/COMPETENZE-Documenti.pdf |titolo=Le fondamentali caratteristiche della competenza] |accesso=9 gennaio 2014 |dataarchivio=9 gennaio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140109095252/http://www.liceoeconomicosociale.it/wp-content/uploads/2013/04/COMPETENZE-Documenti.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
 
== Conoscenze e abilità ==
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Le '''conoscenze''' sono il frutto delle teoria dell'uomo. Sono conoscenze anche i principi, le regole, le teorie dell'etica individuale e collettiva (valori civili costituzionali, nazionali o sovranazionali) che costituiscono gli «obiettivi specifici di apprendimento» della Convivenza civile. Nella scuola, sono in particolare quelle trovate dai risultati della ricerca scientifica, che si sommano nella «cultura» di una civiltà. Si riferiscono al sapere che una società intende trasmettere alle nuove generazioni e non perdere perché, se interiorizzato, è ritenuto molto generativo, condizione per l'ulteriore potenziamento di sé.
 
Le '''abilità''' sono la premessa e il frutto della razionalità tecnica dell'uomo. Sono saperi, ma del fare; un fare di cui si conoscono e si comprendono le ragioni, le procedure, gli scopi, i prodotti. È abile colui che non solo produce qualcosa o risolve problemi, ma colui che conosce anche le ragioni di questo “fare”, sa perché, agendo in un certo modo e rispettando delle procedure, si ottengono determinati risultati.<ref>Dalle conoscenze-abilità alle capacità-competenze: il significato pedagogico e metodologico di una transizione [{{cita web |url=http://old.uspcremona.it/usp_cr/UserFiles/File/relazione_prof._Giuseppe_Bertagna.pdf] |titolo=Copia archiviata |accesso=8 gennaio 2014|urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140108205622/http://old.uspcremona.it/usp_cr/UserFiles/File/relazione_prof._Giuseppe_Bertagna.pdf |dataarchivio=8 gennaio 2014 }}</ref>
 
== Il quadro europeo delle competenze chiave ==
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* Competenza digitale.
* Imparare ad imparare.
* Competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica.
* Imprenditorialità.
* Espressione culturale.
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== Strumenti per la valutazione ==
Per valutare la competenza sociale vengovengono utilizzati specifici strumenti:
* ''griglie di osservazione'', insieme di descrizioni comportamentali legate da relazioni specifiche, utilizzate per rilevare comportamenti. Il ricercatore sa su quali comportamenti dovrà porre attenzione ossia sui comportamenti rilevanti rispetto ai propri obiettivi. Occorre perciò creare categorie precise e chiare. Esistono tre tipologie di griglie: schemi di codifica, lista predeterminata di categorie che consente al ricercatore di soffermarsi solo su ciò che intende rilevare (al verificarsi del comportamento scelto egli ne annoterà la presenza); checklist, la competenza da valutare è suddivisa in unità comportamentali messe in ordine gerarchico di complessità (le competenze sociali sono difficilmente colte attraverso questo strumento); scale di valutazione, utilizzate dal ricercatore per valutare una specifica competenza basandosi su una prima osservazione seguita da un giudizio globale sulla sua comparsa.
* ''metodologia Q-Sort'', tecnica introdotta da Stephenson, la quale utilizza un set di item predefiniti per valutare aspetti specifici del comportamento dei bambini. Su ogni item è riportato il comportamento da osservare e può essere utilizzato per descrivere il soggetto osservato. L'osservatore deve seguire indicazioni e regole (distribuzione forzata), deve suddividere l'insieme di item in un numero preciso di gruppi sulla base del loro grado di somiglianza con il comportamento manifestato dal bambino.
* ''tecniche sociometriche'', utilizzano come indicatore della competenza sociale lo status sociometrico, la posizione sociale occupata dall'individuo all'interno del gruppo di appartenenza. Il presupposto è quello che dalla posizione sociale èsia possibile desumere il livello di sviluppo sociale. Studi empirici dimostrano che esistenza una relazione tra l'essere rifiutati dai pare e la presenza di un basso livello di abilità sociale nell'infanzia e tra il rifiuto sociale sin da piccoli e le manifestazione di non adattamento nelle età successive.
* ''videoregistrazioni'', dei comportamenti e in osservazione e codifica del materiale raccolto. Questo strumento, da una parte, permette di scindere le fasi di registrazione e codifica, di rivedere più volte le videoregistrazioni e di accedere allo stesso materiale in tempi diversi o contemporaneamente, permettendo il confronto dei ricercatori sulle valutazioni, dall'altra produce nei soggetti osservati reattività e a volte è meno efficace e più lenta dell'osservazione viva.<ref>[http://www.psicolog.unipr.it/new/html/dispense/Psicologia%20dello%20sviluppo%20sociale%20(gruppo%20A-F%20e%20G-Z)2009-2010/Laboratorio%20-%20Valutaz%20competenze%20sociali%20-%20Enrico%20Cigarini-%20Gruppo%20A-F%20.pdf La valutazione delle competenze sociali] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140110095207/http://www.psicolog.unipr.it/new/html/dispense/Psicologia%20dello%20sviluppo%20sociale%20(gruppo%20A-F%20e%20G-Z)2009-2010/Laboratorio%20-%20Valutaz%20competenze%20sociali%20-%20Enrico%20Cigarini-%20Gruppo%20A-F%20.pdf |data=10 gennaio 2014 }}</ref>
 
== Note ==
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* Sarason, B. R. ''The dimensions of social competence: Contributions from a variety of research areas''. In J. D. Wine & M. D. Smye (Hrsg.), Social competence. New York: Guilford Press, 1981
* ''I bonobo e lo sviluppo della competenza sociale'' di Le Scienze, edizione italiana di Scientific American [http://www.lescienze.it/news/2013/10/17/news/bonobo_competenza_sociale_emotiva-1851316/]
* ''Dalle conoscenze/abilità alle capacità/competenze: il significato pedagogico e metodologico di una transizione'' [https://web.archive.org/web/20140108205622/http://old.uspcremona.it/usp_cr/UserFiles/File/relazione_prof._Giuseppe_Bertagna.pdf]
* G. Bertagna, ''Valutare tutti, valutare ciascuno. Una questione pedagogica'', La Scuola, Brescia 2004, in particolare i capp. I, II e III.
* G. Bertagna, ''Pensiero manuale. La scommessa di un sistema educativo di istruzione e di formazione di pari dignità'', Soveria Mannelli 2006.
* ''La valutazione delle competenze sociali''. [https://web.archive.org/web/20140110095207/http://www.psicolog.unipr.it/new/html/dispense/Psicologia%20dello%20sviluppo%20sociale%20(gruppo%20A-F%20e%20G-Z)2009-2010/Laboratorio%20-%20Valutaz%20competenze%20sociali%20-%20Enrico%20Cigarini-%20Gruppo%20A-F%20.pdf]
 
== Voci correlate ==
* [[Bibliografia]]
* [[Collegamenti esterni]]
* [[Intelligenza emotiva]]