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Il termine '''vocoder,''' che nasce dalla contrazione dei termini [[lingua inglese|inglesi]] ''voice'' e ''encoder''; indica il dispositivo elettronico o [[programma (informatica)|programma]] capace di [[codifica]]re un qualsiasi [[segnale (fisica)|segnale]] [[audio]] attraverso i parametri di un [[modello matematico]].
== Caratteristiche tecniche ==
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Nelle applicazioni musicali, una sorgente sonora musicale è data dal ''carrier'', come ad esempio l'utilizzo del suono di un [[sintetizzatore]] come input del bank del filtro, una tecnica che divenne popolare negli anni settanta del novecento. Nel [[1970]], i pionieri della musica elettronica [[Wendy Carlos]] e [[Robert Moog]] svilupparono uno dei primi veri vocoder musicali. Un dispositivo a 10 bande ispirato ai disegni di Homer Dudley, fu chiamato inizialmente ''spettro encoder-decoder'', e più tardi semplicemente ''vocoder''. Il segnale ''carrier'' proveniva da un sintetizzatore modulare Moog, e il ''modulator'' da un [[microfono]] collegato ad un input. L'output di questo vocoder era abbastanza intuitivo, ma dipendeva in particolare dall'articolazione del linguaggio. Più tardi vocoder più avanzati usavano un filtro ''passa-alto'' per rilasciare un "sibilo" attraverso il microfono; ciò discosta il dispositivo dalla sua originale applicazione di ''codificatore di discorsi'', ma rende molto più chiaro l'effetto di "''sintetizzatore parlante''".
Il vocoder di Carlos e di Moog venne impiegato in diverse incisioni, inclusa la colonna sonora del film ''[[
Il primo album rock ad includere un vocoder fu ''The Electric Lucifer'' di [[Bruce Haack]] del [[1970]], seguìto diversi anni dopo dall'album ''Autobahn'' del gruppo tedesco [[Kraftwerk]] ([[1974]]) e [[On the Road Again (Rockets)|On The Road Again]] (1978) del gruppo francese [[Rockets]]. Fra le altre canzoni che per prime utilizzarono il vocoder vi fu ''The Raven''<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=N3fHbjOsSaE|titolo = The Raven (1987 Remix).|data = 31 agosto 2018|accesso = 21 febbraio 2021}}</ref>, dell'album ''[[Tales of Mystery and Imagination - Edgar Allan Poe]]'' del gruppo [[progressive rock]] [[The Alan Parsons Project]] ([[1976]]); il vocoder compare anche in successivi album di Alan Parsons come [[I Robot]]. Nel 1977 [[Giorgio Moroder]] lo usa in ''From Here to Eternity'', mentre i [[Pink Floyd]] lo usano nella traccia Sheep dell'album ''[[Animals (Pink Floyd)|Animals]]''; Anche grazie al successo discografico di [[Alan Parsons]], il vocoder tornò sulla scena della [[musica pop]] alla fine degli ''anni '70'' del novecento, ad esempio, nelle registrazioni [[disco music]]. [[Jeff Lynne]] dell'[[Electric Light Orchestra]] lo usò in alcuni album come ''[[Time]]'' (usando il vocoder Roland VP-330 Plus Mkl). I [[Cynic]] sono uno dei primi gruppi ad utilizzare il Vocoder nel genere [[Death metal]]. Dagli anni novanta in poi i [[Daft Punk]] sono senza dubbio gli artisti che più hanno usato il vocoder, o che quantomeno hanno reso noto il suo suono al grandissimo pubblico. In particolare il suono del vocoder è diventato la cifra stilistica più indicativa del duo elettronico francese. Anche gli [[Eiffel 65]] hanno usato il vocoder per i loro singoli di più grande successo, su tutti [[Blue (Da Ba Dee)]].
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* {{cita web|http://experimentalistsanonymous.com/diy/Schematics/OOP%20Japanese%20Electronics%20Book/|Schemi elettrici di un esempio di vocoder analogico}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|musica}}
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