Urto elastico: differenze tra le versioni
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[[File:Translational motion.gif|thumb|Gli atomi in agitazione termica sono coinvolti in urti essenzialmente elastici.]]
In [[meccanica classica]] un '''urto elastico''' è un [[urto]] durante il quale si conserva l'[[energia meccanica]] totale del [[sistema (fisica)|sistema]], ed in particolare l'[[energia cinetica]].<ref>{{cita|Dalba|p. 2|GD}}.</ref> Nel caso di corpi prossimi a [[velocità della luce]] un urto elastico è un urto nel quale si conserva il [[quadrivettore]] quantità di moto.
==Risoluzione di un problema d'urto elastico==
In generale, nella risoluzione di un problema d'urto completamente elastico, si parte dalla conservazione della [[quantità di moto]] e dell'[[energia cinetica]] prima e dopo l'urto.
*La
*Per definizione di
Nel caso di urti monodimensionali tra due corpi, le equazioni sono 2 equazioni scalari, mentre nel caso di urti in un piano esse sono 3 (le due componenti della quantità di moto e l'energia). Per quanto riguarda urti nello spazio tridimensionale, per la maggior parte dei problemi è valida l'assunzione che l'urto si svolga in un piano, perciò con un opportuno cambio di coordinate è possibile ricondursi al caso precedente; altrimenti si hanno 4 relazioni scalari.
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Per problemi unidimensionali il numero di equazioni permette di risolvere completamente il moto, trovando cioè le velocità dei due corpi dopo l'urto; per problemi nel piano con corpi estesi queste non sempre bastano, ed è possibile trovare una soluzione solo per alcuni casi notevoli con geometrie semplici, come per esempio un urto elastico tra due [[sfera|sfere]], per i quali si possono usare altre relazioni quali, per esempio, simmetrie del sistema.
==
{{See also|Urto fra corpi rigidi}}
===Urto monodimensionale===
Consideriamo due corpi approssimabili come [[punto materiale|punti materiali]] che urtino frontalmente. Mettiamoci in un sistema di riferimento ''S''
Indichiamo con:
*<math>v_{1i}\,</math> la velocità iniziale del primo corpo▼
*<math>v_{
*<math>v_{
*<math>v_{
*<math>
*<math>
Imponiamo la conservazione dell'[[energia cinetica]] ''K'' e della [[quantità di moto]] ''P'': otteniamo il sistema:<ref name=tre>{{cita|Dalba|p. 3|GD}}.</ref>
:<math>\begin{cases}K_i=K_f \\
Line 33 ⟶ 35:
:<math>\begin{cases}
\frac{1}{2}m_1v_{1i}^2+\frac{1}{2}m_2v_{2i}^2=\frac{1}{2}m_1v_{1f}^2+\frac{1}{2}m_2v_{2f}^2 \\
m_1v_{1i}+m_2v_{2i}=m_1v_{1f}+m_2v_{2f}
\end{cases}</math>
Queste equazioni si risolvono facilmente
Infatti dividendo la prima equazione per <math>\tfrac{1}{2}</math> e tenendo conto della proposizione precedente:
:<math>\begin{cases}
m_1(v_{
\end{cases}</math>
ovvero dividendo membro a membro:<ref name=tre/>
Da qui basterà risolvere un semplice sistema lineare per trovare le nostre due velocità finali:
v_{1i}+v_{1f}=v_{2f}+v_{2i} \\
m_1v_{1i}+m_2v_{2i}=m_1v_{1f}+m_2v_{2f}
\end{cases}</math>
ovvero:
:<math>\begin{cases}
▲:<math>\mathbf {(III)} \qquad \begin{cases}
v_{1f} = \frac{(m_{1}-m_{2})v_{1i}+2m_{2}v_{2i}}{m_{1}+m_{2}} \\
v_{2f} = \frac{(m_{2}-m_{1})v_{2i}+2m_{1}v_{1i}}{m_{1}+m_{2}}
\end{cases}</math>
====Moderatori per neutroni====
[[Immagine:Elastischer stoß.gif|frame|center|Urto elastico tra masse uguali]]
====Velocità relative====
Dato che durante gli urti il sistema è isolato, il [[centro di massa]] si muove di [[Moto rettilineo|moto rettilineo uniforme]], con velocità [[media ponderata]] ''
:<math>
Di conseguenza abbiamo:
Line 85 ⟶ 80:
Usando l'energia cinetica si può scrivere
:<math> \ m_1(v_{1f}^2-v_{1i}^2)=m_2(v_{2i}^2-v_{2f}^2)
:<math> m_1(
Dividendo per la '''(*)''' otteniamo:
Line 95 ⟶ 90:
che si riscrive come
:<math>v_{2i}-v_{1i}=-(v_{2f}-v_{1f})
Da ciò notiamo che ''la velocità relativa di una particella rispetto all'altra è invertita dall'urto''. Nel caso di particelle con masse differenti, la particella più pesante si muove lentamente verso il centro di massa, e rimbalza con la stessa bassa velocità, mentre la particella più leggera si muove rapidamente verso il centro di massa e dopo l'urto se ne allontana con eguale velocità.
Line 105 ⟶ 100:
:<math>\begin{cases}
K_i=K_f=\frac{1}{2}m_{1}v_{1i}^{2} + \frac{1}{2}m_{
P_i=P_f=m_{1}v_{1i} + m_{2}v_{2i} = m_{1}v_{1f} + m_{2}v_{2f} = 0
\end{cases}
da cui:
:<math>\frac{(m_{2}v_{2i})^{2}}{2m_1} + \frac{(m_{2}v_{2i})^{2}}{2m_2} =
\frac{(m_{2}v_{2f})^{2}}{2m_1} + \frac{(m_{2}v_{2f})^{2}}{2m_2}
:<math>\left(\frac{1}{m_{1}} + \frac{1}{m_{2}}\right)(m_{2}v_{2i})^{2} = \left(\frac{1}{m_{1}} + \frac{1}{m_{2}}\right)(m_{2}v_{2f})^{2}
:<math>v_{2i}^2 = v_{2f}^2
e analogamente:
:<math>\frac{(m_{1}v_{1i})^{2}}{2m_1} + \frac{(m_{1}v_{1i})^{2}}{2m_2} =
\frac{(m_{1}v_{1f})^{2}}{2m_1} + \frac{(m_{1}v_{1f})^{2}}{2m_2}
:<math>\left(\frac{1}{m_1} + \frac{1}{m_2}\right)(m_{1}
:<math>
Per evitare di ricadere nel caso banale di assenza d'urto avevamo imposto <math>v_{1i}\ne v_{1f}</math>, che implica <math>v_{2i} \ne v_{2f}</math>. Perciò otteniamo:
Line 129 ⟶ 124:
v_{1i}=-v_{1f}\,\\
v_{2i}=-v_{2f}
\end{cases}
[[Come volevasi dimostrare|CVD]].
Line 143 ⟶ 138:
dove <math>\gamma(v)=\frac{1}{\sqrt{1-\frac{v^2}{c^2}}}</math> è il [[fattore di Lorentz]].
La prima equazione rappresenta la conservazione della parte spaziale della quantità di moto <math>P_\alpha</math>, alla quale diventa formalmente identica utilizzando la ''massa relativistica'', ora in disuso. Moltiplicando la seconda equazione per ''c''
:<math>\mathbf{(IV)} \qquad\begin{cases}
P_i=P_f \\
Line 149 ⟶ 144:
\end{cases}</math>
In generale risolvere direttamente le equazioni sovrastanti è molto difficile dal momento che il grado dell'equazione è troppo elevato. Come per il caso classico, un aiuto può venire da un cambio di sistema di riferimento, avendo cura di comporre le velocità non con la composizione galileiana ma con il
:<math>v_{1i} '= \frac{v_{1i} - v }{1- \frac{v_{1i} v}{c^2}}</math>
:<math>v_{2i} '= \frac{v_{2i} - v }{1- \frac{v_{2i} v}{c^2}}</math>
:<math>v_{1f} '=-v_{1i} '
:<math>v_{2f} '=-v_{2i} '
da cui:
:<math>v_{1f} = \frac{v_{1f} ' + v }{1+ \frac{v_{1f} ' v}{c^2}}</math>
:<math>v_{2f} = \frac{v_{2f} ' + v }{1+ \frac{v_{2f} ' v}{c^2}}</math>
Quando <math>v_{1i}
:<math>p \approx m_1 u_1 + m_2 u_2</math>
Line 184 ⟶ 179:
\end{cases}</math>
:<math>\gamma(v_1)=\frac{1}{\sqrt{1-\frac{v_1^2}{c^2}}}=
Line 205 ⟶ 200:
====Effetto Compton====
{{vedi anche|effetto Compton}}
:<math>\Delta \lambda = \lambda_0 ( 1 - \cos \varphi )</math>
Line 216 ⟶ 211:
===Urti bi- e tridimensionali===
[[Immagine:Elastischer stoß 2D.gif
La legge di Newton (come la conservazione della quantità di moto) si applica alle componenti della velocità risolte lungo le comuni superfici normali dei corpi collidenti al punto di contatto. Nel caso di due sfere di uguale massa le componenti della velocità coinvolte saranno le componenti risolte lungo la linea congiungente i centri nell'istante dell'urto. Di conseguenza, le componenti della velocità perpendicolari a questa linea resteranno
Per risolvere un'equazione che coinvolge due corpi che collidono in un sistema bidimensionale, la velocità complessiva di ciascun corpo deve essere scomposta in due velocità ortogonali: una tangente alla superficie comune normale dei due corpi collidenti nel punto di contatto, l'altra lungo la linea di collisione. Siccome l'urto imprime forze solo lungo la linea di collisione, le velocità tangenti al punto di collisione non cambiano. Per calcolare le velocità lungo la linea d'urto si possono utilizzare le stesse equazioni di un urto monodimensionale. Le velocità finali possono essere calcolate dalle due nuove componenti e dipenderanno dal punto di collisione. Sono stati condotti degli studi sugli urti bidimensionali per molti corpi nella struttura di un gas bidimensionale.
Line 223 ⟶ 218:
La quantità di moto di due corpi dipende dalle loro velocità effettive e masse, per cui non si può prevedere la quantità di moto di due corpi se le energie cinetiche dei due sono eguali.
Per le due monete in figura la componente che cambia si può trovare tramite il [[prodotto scalare]] della velocità con un [[versore]] che indica la direzione diretta dell'urto.
==Bibliografia==▼
== Note ==
<references/>
▲== Bibliografia ==
*{{cita libro|titolo=Principi di conservazione|editore=Alpha Test|anno=2004|autore=Ettore Minguzzi; Sabrina Rossi|ISBN=88-483-0309-9|cid=AT}}
*{{cita pubblicazione|titolo=La cinematica degli urti|autore=Giuseppe Dalba|cid=GD|url=http://www.science.unitn.it/~fisica1/fisica1/appunti/mecc/appunti/cinematica/urti.pdf|formato=PDF|editore=Università degli Studi di Trento}}
==Voci correlate==
Line 234 ⟶ 235:
* [[Teoria della relatività ristretta]]
* [[Pendolo di Newton]]
* [[
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|Meccanica}}
[[Categoria:Dinamica]]
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