Franco Colletta: differenze tra le versioni

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{{Bio
|Nome = Franco
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Il suo impegno politico e le sue idee, nel clima di acceso scontro ideologico del [[dopoguerra]], entrarono fatalmente in conflitto con quella che era la realtà sociale di un piccolo centro agricolo del meridione, conformista e asservito a [[latifondo|latifondisti]] e notabili.
 
La pressione sociale e quella della sua stessa famiglia (il padre lavorava grazie soprattutto alle commissioni della [[Chiesa (istituzionecomunità)|chiesa]] e dei ricchi proprietari terrieri del paese) lo indussero a scegliere il cammino dell'emigrazione, comune, in quegli anni, a tanti giovani meridionali.
 
Scrisse per diversi giornali del nord (soprattutto per “[[Il Gazzettino]]” di [[Venezia]], per "Cronache Veneziane" e per "Quaderni di ricerca") e in seguito lavorò presso l'ufficio stampa dell'[[INAIL]] a [[Roma]].
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Conobbe [[Umberto Saba]], con il quale intrattenne uno scambio epistolare che durò fino alla morte di questi, e fu amico di [[Mario dell'Arco]] e di [[Diego Valeri]]. Come scrittore fu attivo soprattutto negli [[anni 1950|anni cinquanta]], durante i quali pubblicò diverse raccolte di poesie.
 
Profondamente influenzata dall'opera di [[Rocco Scotellaro]] e dall<ref>'esperienza'Batte profondo, in questi testi, il cuore del [[realismoMezzogiorno socialista]]d'Italia, lal'urlo della sua poesiapiaga rossa languente: in modi che possono ricordare anche, purse radicatanon nelfosse climaper ideologicolo espirito culturaledi delcristianesimo tempo,[[Papa conservaGiovanni unaXXIII|giovanneo]] notevoleche matricevi liricacorre dentro, unitacerte adconcitate unomovenze stiledello limpidoScotellaro e personale"proletario".''
 
[[Mario Lunetta]] - "Poesia d'oggi: La difficile strada del riscatto" da [[L'Unità]] del 12-12-1974</ref> e dall'esperienza del [[realismo socialista]], la sua poesia, pur radicata nel clima ideologico e culturale del tempo, conserva una notevole matrice lirica<ref>''Franco Colletta ripropone con freschezza e franchezza neoromantiche temi aggressivamente civili, religiosi e politici in Meridiani e paralleli.''
==Pubblicazioni==
[[Mario Lunetta]] - "Bilancio del '73: tanti poeti per pochi lettori" da [[L'Unità]] del 10-01-1974</ref> , unita ad uno stile limpido e personale<ref> ''L'altro versante della lirica collettiana, talora prevalente, è quello individuale, privato: in cui emerge, pur sotto iI segno di un contenuto rigore stilistico, un atteggiamento che direi neoromantico e che talora tinge di populismo un po' ingenuo il suo amaro dettato. Il controllo del materiali e un segno sicuramente personale non sono qualità del Colletta di oggi: la sua fislonomia poetica è già precisata da tempo. Ma certo questo suo ultimo libro ne dà una salda, convincente conferma e arricchisce il nostro attuale panorama di una voce di poeta civile franca e viva.''
 
[[Mario Lunetta]] - "Poesia d'oggi: La difficile strada del riscatto" da [[L'Unità]] del 12-12-1974</ref>.
 
== Pubblicazioni ==
*''Prima rondine: Breve raccolta di versi'' - [[1952]] Venezia, Tip. Veneta
*''Compagno al paese'' - [[1952]] Venezia, Tip. Veneta
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*''Meridiani e paralleli'' - [[1968]] Roma, Dell'Arco
*''Se cent'anni una storia'' - [[1974]] Roma, Barulli
 
== Note ==
<references />
 
==Collegamenti esterni==