Khanqah: differenze tra le versioni

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Una '''khānqākhānqāh''', o '''Khānāqah''' ({{arabo|خانقاه}}, [[Lingua persiana{{farsi|farsi]] '''<big>خانگاه</big>'''}}), quindi '''KhaneqaKhaneqah''', '''Khanegah''' o '''Khaneghah''', è un modo diverso di definire un '''[[ribāṭ]]''', una '''[[zawiya (residenza)|zawiyazāwiya]]''' o una '''tekke''': vale a dire una struttura architettonica specificatamente eretta per ospitare una [[confraternita islamica|confraternita]] [[Sufismo|sufi]], ossia una ''[[tariqa|tarīqa]]'', ed è un luogo vocato al [[ritiro spirituale]] di un devoto [[musulmano]].<br />
In passato - e in qualche misura minore anche oggi - la ''khānqākhānqāh'' spesso funge da ricovero per i viaggiatori sufi (''saliksālik'') e per gli studiosi di materie [[islam]]iche (''tālibṭālib''). Le ''khānqākhānqāh'' si trovano spesso accanto a un sepolcro di santi uomini ([[dargah]]), a [[moschee]] e a [[madrasa]] (scuole islamiche) e sono diffuse in tutto il mondo islamico: arabo, persiano, turco, africano, dell'[[Asia centrale]] e nell'[[Asia meridionale]].
 
Nel mondo arabo, specialmente in [[Nordafrica]], si trovano strutture similari, chiamate in [[Lingua araba|arabo]] ''zāwiya'' (i francofoni scrivono ''zaouia'') ({{arabo|زاوية|zāwiya}}). In [[Turchia]] e in altri Paesi già facenti parte dell'[[Impero ottomano]], come l'[[Albania]] e la [[Bosnia ed Erzegovina|Bosnia]], edifici simili sono localmente chiamati ''tekije'' <bigspan style="font-size: 120%;">'''تكيه'''</bigspan> (''takiya'' o ''tekkè''). Nell'[[Asia meridionale]], le parole ''KhanqaKhanqah'' e ''Dargah'' sono usate indifferentemente anche per le tombe di "santi uomini" [[Sufismo|sufi]].
 
Non si sa con certezza quando il Sufismo sia emerso come fenomeno all'interno dell'[[Islam]], né quando la prima ''khanqakhanqah'' sia stata costruita. I Sufi stessi collegano il loro movimento al tempo del [[Maometto|Profeta]] ma studi accademici parlano di date abbastanza posteriori. Lo studioso Jonathan Berkey scrive:
 
: ''Una delle caratteristiche dell'ultima fase del Sufismo medievale fu la diffusione di istituzioni, variamente conosciute come ''khanqakhanqah'' o ''ribāṭ'', completate da edifici e da annesse strutture che albergavano e sostenevano le attività dei mistici. La loro origine è abbastanza ignota, ma è probabile che le loro tracce muovano dall'Iran del [[IX secolo|IX]] e [[X secolo]]''. (Berkey 2003, p. 157)
 
Le ''KhanqaKhanqah'' si diffusero poi nel mondo islamico, dal [[Marocco]] all'[[Indonesia]].
 
==Architettura==
[[Image:Haruniyeh.JPG|thumb|left|Tomba detta '''HaruniyyeHārūniyye''', così chiamata a causa di [[HarunHārūn al-RashidRashīd]]. L'attuale struttura, una ''khanqakhanqah'', si trova a [[Tus (Persia)|Tus]] (nelle cui vicinanze in effetti il [[califfo]] [[abbaside]] morì) e fu costruita nel [[XIII secolo]]. Anche il grande mistico e teologo [[Ghazali]] vi è sepolto.]]
Tutte le ''khanqa'', a prescindere dalle dimensioni, prevedono un'ampia corte centrale. Il rituale giornaliero di ''[[ṣalāt]]'' (preghiere) che ogni musulmano deve compiere, si svolge in questa corte, come ogni altra cerimonia e ritualità sufi (''[[dhikr]]'', meditazione e celebrazione del divino).
 
Tutte le ''khanqakhanqah'', a prescindere dalle dimensioni, prevedono un'ampia corte centrale. Il rituale giornaliero di ''[[ṣalāt]]'' (preghiere) che ogni musulmano deve compiere, si svolge in questa corte, come ogni altra cerimonia e ritualità sufi (''[[dhikr]]'', meditazione e celebrazione del divino).
Grandi ''khanqa'' spesso sorgono attorno a una tomba del fondatore di una ''[[tariqa]]'' o al [[mausoleo]] di un "santo" sufi. L'ideologia [[Fondamentalismo islamico|fondamentalista]] dei [[Wahhabismo|Wahhabiti]] tende a considerare con estremo sfavore le ''khanqa'', visti come luoghi inappropriati per veicolare il corretto sentimento devozionale dei [[musulmani]], che non dovrebbero riservare alcuna particolare attenzione - per non incorrere nel peccato di [[superstizione]] e persino di [[idolatria]] - a tutte le più diverse costruzioni religiose (ivi compresa la [[Moschea del Profeta]] a [[Medina]].<ref>Un'eccezione vien fatta tuttavia per la [[Kaʿba]] di [[La Mecca|Mecca]].</ref> A questo atteggiamento di totale chiusura, gli assai più numerosi frequentatori delle ''khanqa'' replicano che, in assenza di uno specifico divieto della [[Shari'a]] per quanto riguarda un simile tipo di devozionalità, tali pratiche (rivolte comunque ad Allah) sono perfettamente legittime.
 
Grandi ''khanqakhanqah'' spesso sorgono attorno a una tomba del fondatore di una ''[[tariqaconfraternite islamiche]]'' o al [[mausoleo]] di un "santo" sufi. L'ideologia [[Fondamentalismo islamico|fondamentalista]] dei [[Wahhabismo|Wahhabitiwahhabiti]] tende a considerare con estremo sfavore le ''khanqakhanqah'', vistiviste come luoghi inappropriati per veicolare il corretto sentimento devozionale dei [[musulmani]], che non dovrebbero riservare alcuna particolare attenzione - per non incorrere nel peccato di [[superstizione]] e persino di [[idolatria]] - a tutte le più diverse costruzioni religiose (ivi compresa la [[Moschea del Profeta]] a [[Medina]].<ref>Un'eccezione vien fatta tuttavia per la [[Kaʿba]] di [[La Mecca|Mecca]], per il fatto che la sua origine sarebbe celeste.</ref> A questo atteggiamento di totale chiusura, gli assai più numerosi frequentatori delle ''khanqakhanqah'' replicano che, in assenza di uno specifico divieto della [[Shari'a]] per quanto riguarda un simile tipo di devozionalità, tali pratiche (rivolte comunque ad [[Allah]]) sono perfettamente legittime.
Alcune ''khanqa'' ospitano celle per gli ''[[shaykh]]'' sufi (altrimenti detti con parola persiana ''pir'') e le loro famiglie, o per tutti quei sufi che intendano proseguire il loro ''dhikr'' in silenzio e isolamento. È possibile anche che vi siano alloggi per i sufi che siano in viaggio per motivi legati alla loro fede e per i pellegrini, così come per accogliere malati e poveri.
 
Alcune ''khanqakhanqah'' ospitano celle per gli ''[[shaykhsceicco|sceicchi]]'' sufi (altrimenti detti con parola persiana ''pir'') e le loro famiglie, o per tutti quei sufi che intendano proseguire il loro ''dhikr'' in silenzio e isolamento. È possibile anche che vi siano alloggi per i sufi che siano in viaggio per motivi legati alla loro fede e per i pellegrini, così come per accogliere malati e poveri.
I movimenti sufi sono stati messi al bando in tutti quei paesi che hanno sposato un'ideologia laica, fondamentalistica o atea, come la [[Turchia]], l'[[Iran]] posteriore alla cosiddetta [[Rivoluzione islamica]], l'[[Arabia Saudita]] [[Salafismo|salafita]], o gli Stati già [[comunisti]] e oggi ex-[[Unione Sovietica|sovietici]] dell'[[Asia centrale]]. In questi Paesi le ''khanqa'' sono state trasformate in musei o [[moschee]] o abbandonate a un inesorabile collasso strutturale. In altri Paesi invece il Sufismo sopravvive e prospera e moltissime della locali ''khanqa'' sono quindi ancora in uso.
 
I movimenti sufi sono stati messi al bando in tutti quei paesi che hanno sposato un'ideologia laica, fondamentalistica o atea, come la [[Turchia]] [[Atatürk|kemalista]], l'[[Iran]] posteriore alla cosiddetta [[Rivoluzione islamica]], l'[[Arabia Saudita]] [[Salafismo|salafita]], o gli Stati già ex-[[comunisti]] e oggi ex-[[Unione Sovietica|sovietici]] dell'[[Asia centrale]]. In questi Paesi le ''khanqakhanqah'' sono state trasformate in musei o [[moschee]] o abbandonate a un inesorabile collasso strutturale. In altri Paesi, invece, il Sufismo sopravvive e prospera e moltissime delladelle locali ''khanqakhanqah'' sono quindi ancora in uso.
==''Khanqa'' di grande importanza==
 
==Elenco di alcune ''Khanqah''==
*[[Hijron Ka Khanqah]] ([[Mehrauli]], [[India]])
* [https://web.archive.org/web/20171016210540/http://www.almunam-alhasan.com/ KhanqaKhanqah di Munamia Hasania] situata a Khaje Kalan Ghat ([[Patna]], [[Bihar (India)|Bihar]], India)
*[[KhanqaKhanqah di Baybars II]] ([[Il Cairo]], [[Egitto]])
*[[Khanqah di Nadir Divanbegi]] ([[Bukhara]])
 
==Note==
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| id=ISBN 3922968686 }}
 
* Hattstein, M. and P. Delius --, ''Islam: Art and Architecture'', 2000, ISBN 3-8290-2558-0
* Berkey, Jonathan --, ''The Formation of Islam'', Cambridge University Press, 2003, ISBN 0-521-58813-8
 
==Voci correlate==
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==Collegamenti esterni==
*{{cita web | 1 = http://www.oxfordislamicstudies.com/article/opr/t125/e1270 | 2 = Lemma "Khanaqah" sull'Oxford Islamic Studies Online | accesso = 8 marzo 2012 | dataarchivio = 23 maggio 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090523234951/http://www.oxfordislamicstudies.com/article/opr/t125/e1270 | urlmorto = sì }}
* {{cita web |1=http://www.almunam-alhasan.com |2=Khanqah Munamia Hasania |accesso=12 settembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171016210540/http://www.almunam-alhasan.com/ |dataarchivio=16 ottobre 2017 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|http://www.khanqah.org/|Khanqah Imdadia Ashrafia}}
* {{cita web | 1 = http://www.khanqah.co.uk/ | 2 = Khanqah dell'Imam Muhammad Zakariyya | accesso = 8 marzo 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110713061554/http://www.khanqah.co.uk/ | dataarchivio = 13 luglio 2011 | urlmorto = sì }}
{{Architettura iraniana}}
{{Sufismo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|architettura|Islam}}
 
[[Categoria:SufismoKhanqah| ]]
[[Categoria:Architettura islamica]]
[[Categoria:Architettura in Iran]]