Giuseppe Spagnulo: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 15 giugno
|AnnoMorte = 2016
|NoteMorte = <ref>[http://www.corriere.it/cultura/16_giugno_16/giuseppe-spagnulo-addio-scultore-ad9882f6-3398-11e6-b8e9-6b78a4af30ec.shtml Esplora il significato del termine: Addio a Giuseppe Spagnulo virtuoso della terra e del ferro]</ref>
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
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}}
 
== VitaBiografia ed opere ==
Nato a Grottaglie, uno dei centri storici della ceramica, si forma tra il 1952 ed il 1958 presso l'"Istituto d'arte per la ceramica" di [[Faenza]]. Nel 1959 è assistente nel laboratorio di scultura di [[Lucio Fontana]] ed [[Arnaldo Pomodoro]] e conosce [[Piero Manzoni]]. Nel 1968 prende parte alle proteste universitarie e lavora alla prima opera plastica in ferro. Su invito del [[Newport Harbor Art Museum]], nel 1977 viaggia in [[California]].
 
La sua prima formazione avviene nel laboratorio ceramico del padre, dove s'impadronisce della tecnica del [[tornio da vasaio|tornio]]. Dopo aver compiuto i primi studi presso la Scuola d'Arte della sua città, si trasferisce all'Istituto della Ceramica di Faenza che frequenta dal 1952 al 1958, allievo di [[Angelo Biancini]].
 
Gli anni faentini sono importanti per la formazione dell'artista. Nel [[Museo delle Ceramiche (Faenza)|Museo delle Ceramiche]] può studiare e interpretare le opere donate da [[Picasso]] all'inizio degli [[Anni 1950|anni Cinquantacinquanta]] e realizzare i primi esperimenti con il [[grès]]. A scuola, crogiolo di incontri internazionali, ha l'occasione di conoscere il ceramista francese [[Albert Diato]] che gli trasmette l'interesse per i materiali ad “alta temperatura”. Diventa amico di [[Carlo Zauli]] e di [[Nanni Valentini]], con lui condivide l'interesse materico per la terra e una certa affinità poetica. {{citazione|È stato Valentini a farmi capire che l'arte è un'avventura stupenda che va vissuta sino in fondo, a darmi il senso profondo dell'uso delle terre|Giuseppe Spagnulo<ref>{{cita web|url=https://www.duemilanovecento.it/giuseppe-spagnulo-artista|titolo=Giuseppe Spagnulo|sito=www.duemilanovecento.it|data=ottobre 2010|accesso=22 luglio 2020}}</ref>}}
 
Nel 1959 si trasferisce a [[Milano]] per frequentare l'[[Accademia di Brera]]. Il viaggio verso nord acquista per il giovane pugliese un carattere quasi iniziatico; costituisce l'avvio del percorso “di andata” verso la ricerca della propria identità artistica, politica, umana. I primi anni lombardi li dedica alla ricognizione artistica del territorio al fine di verificare la resistenza della scia lasciata dallo [[Spazialismo]], dai [[Arte nucleare|Nucleari]], dal cosiddetto “informale caldo”. Diventa assistente negli studi di [[Lucio Fontana]] e [[Arnaldo Pomodoro]] e entra in contatto anche con [[Tancredi Parmeggiani|Tancredi]] e con [[Piero Manzoni]]. Attraverso Fontana e Manzoni, il giovane scultore entra in contatto con le esperienze della ceramica [[informale]] svolte ad [[Albisola]], all'epoca propaggine culturale della capitale del nord. Agli esordi milanesi risalgono le piccole sculture in grès esposte nella prima mostra personale nel 1965.
Spagnulo aderisce alla [[Sessantotto|protesta del 1968]] simboleggiata nei primi lavori in metallo, destinati agli spazi urbani. Questi “grandi ferri” recuperano la [[geometria]] e la [[logica costruttiva]] del materiale con cui sono forgiati, e richiamano la fisicità e la materialità del lavoro dello scultore. Spagnulo lavora infatti nelle [[acciaierie]], negli [[altiforni]] e nelle officine, forgiando le proprie sculture insieme agli operai.
 
Nel 1969 ha il suo primo figlio, Federico, padre poi dei suoi nipoti: Leonardo e Angelica Spagnulo.
Agli [[anni Settanta]] risalgono i cicli ''Archeologia'' e ''Paesaggi'', realizzati per la mostra del 1977 al ''Newport Harbor Art Museum''. L'artista si interessa al tema della scultura orizzontale, il cui sviluppo pavimentale ricorda per certi versi le esperienze del [[minimalismo]] americano. Nel 1982, dopo un viaggio attraverso il [[Mediterraneo]], riattiva il suo interesse per i materiali e le tecniche ceramiche, costruendo il gigantesco tornio nel quale foggerà l'imponente ''Turris''<ref>{{cita web|url=https://patrimonioculturale.unibo.it/opereoutdoor/gallery-turris/|titolo=Turris|data=1982|accesso=23 luglio 2020|dataarchivio=23 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200723004505/https://patrimonioculturale.unibo.it/opereoutdoor/gallery-turris/|urlmorto=sì}}</ref>, opera più tardi forgiata in ferro. Alla fine degli [[anni Ottanta]] ritorna al tema dei ''Ferri spezzati'' e negli [[anni Novanta]] cerca di conferire un senso inedito alla scultura, sfidando la [[gravità]] della materia mediante la sospensione di enormi blocchi di ferro: l'esempio più significativo è ''Campo sospeso'', opera installata a [[Castello di Burio|Castel Burio]] in [[Piemonte]]. All'inizio degli anni Novanta gli viene affidata la cattedra di [[scultura]] presso l'[[Accademia di Belle Arti di Stoccarda]], in seguito al successo ottenuto presso gallerie e musei tedeschi.
 
Spagnulo agli inizi del 2000 riceve il ''Premio Faenza'' alla carriera e il Premio al ''Concorso Internazionale d'arredo urbano di Milano''; una grande scultura, ''Scogliere''<ref>{{cita web|url=https://www.alamy.it/l-italia-milano-quartiere-bicocca-scultura-scogliere-di-giuseppe-spagnulo-datata-2002-davanti-al-teatro-teatro-degli-arcimboldi-image269294605.html|titolo=L'Italia, Milano, quartiere Bicocca, scultura Scogliere di Giuseppe Spagnulo datata 2002 davanti al teatro Teatro degli Arcimboldi|accesso=23 luglio 2020}}</ref>, formata da cinque enormi blocchi di acciaio, viene collocata, all'inizio del 2002, davanti al [[Teatro degli Arcimboldi]], in concomitanza con l'apertura di questo importante spazio che ha ospitato fino al 2004 l'attività del [[Teatro alla Scala]]. Nel 2005 espone alla [[Peggy Guggenheim Collection di Venezia]] con la mostra “E se venisse un colpo di vento?” L'anno successivo la XXIV Biennale di [[Gubbio]] gli dedica "Omaggio a Giuseppe Spagnulo”. Nel 2007 vince il concorso per il “Monumento ai Caduti di Nassiriya” con una grande scultura chiamata “La Foresta d'Acciaio”, dacollocata collocare ina Roma nel Parco [[Alfredo Ildefonso Schuster|Schuster]]<ref>{{cita web|url=http://www.sovraintendenzaroma.it/content/la-foresta-dacciaio|titolo=La foresta d'acciaio|accesso=23 luglio 2020}}</ref>.
 
== Mostre personali ==
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* 1971 ''XXX Festival Internazionale del Teatro di Prosa'', Venezia
* 1971 ''Salone Annunciata'', Milano; ''Studio Marconi'', Milano
* 1972 ''[[XXXVI Esposizione internazionale d'arte]]'', Venezia<ref>{{cita web|url=https://www.artribune.com/tribnews/2016/06/morto-giuseppe-spagnulo-scultore/|autore=Massimo Mattioli|titolo=È morto a 80 anni Giuseppe Spagnulo. Addio allo scultore poeta di terra e ferro|data=17 giugno 2016|accesso=23 luglio 2020}}</ref>; ''Salone Annunciata'', Milano
* 1972 ''XXXVI Biennale Esposizione Internazionale d'Arte Visiva'', Venezia; ''Salone Annunciata'', Milano
* 1973 ''Nova Arte Moderna'', Prato
* 1974 ''Galleria di Porta Ticinese'', Milano; ''Galerie Huber'', Zürich; ''Galerie M'', Bochum
* 1975 ''Salone Annunciata'', Milano; ''Galleria Schwarz'', Milano
* 1976 ''Galerie M'', Bochum; ''Galleria 72'', Bergamo; ''Salone Annunciata'', Milano (con Marco Gastini); ''Galerie M'', [[Den HaagL'Aia]]
* 1977 ''[[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea]]'', Torino; ''Newport Arbor Art Museum'', Newport Beach, California; ''Salone Annunciata'', Milano; ''Galerie Walter Storms'', MünchenMonaco di Baviera
* 1978 ''Kunsthalle'', Bielefeld; ''Galerie Mueller-Roth'', StuttgardStoccarda; ''Studio Carlo Grossetti'', Milano; ''Galerie Walter Storms'', MünchenMonaco di Baviera
* 1979 ''Galleria E Tre'', Roma; ''Galerie Appel und Fertsch'', Karmeliterkloster, FrankfurtFrancoforte A.sul M.Meno
* 1980 ''Galerie Vera Munro'', HamburgAmburgo; ''Studio Carlo Grossetti'', Milano; ''Galerie Walter Storms'', Vilingen
* 1981 ''Neue Nationalgalerie'', Staatliche Museum, BerlinBerlino; ''Preußischer Kulturbesitz'', BerlinBerlino; ''Kunstverein'', Braunschweig; ''Studio G 7'', Bologna; ''Galleria Il Centro'', Napoli
* 1982 ''Städtische Galerie'', Lenbachhaus, MünchenMonaco di Baviera; ''Galleria Pero'', Milano
* 1983 ''Studio Carlo Grossetti'', Milano; ''Galerie Susanna Kulli'', St.San GallenGallo; ''Salone [[Villa Romana]]'', Firenze
* 1984 ''Galleria Civica'', Modena
* 1985 ''Wilhelm Lehmbruck Museum'', Duisburg; ''Kunstverein'', HamburgAmburgo; ''Lunds Konsthall'', Lund; ''Galleria Martano'', Torino; ''Piero Cavallini'', Milano
* 1986 ''[[XLII Biennale Esposizione Internazionaleinternazionale d'Arte Visivaarte]]'', Venezia<ref>{{cita pubblicazione|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=gklOAAAAYAAJ&dq=XLII+Esposizione+internazionale+d%27arte+spagnulo&focus=searchwithinvolume&q=perseus|titolo=XLII Esposizione Internazionale D'Arte La Biennale Di Venezia: Catalogo Generale 1986|p=382|accesso=23 luglio 2020}}</ref>; ''Galerie Susanna Kulli'', St.San GallenGallo; ''Galerie Walter Storms'', MünchenMonaco di Baviera
* 1987 ''Galerie Hans Barlach'', HamburgAmburgo; ''Galerie Nordenhake'', StockholmStoccolma; ''Studio Carlo Grossetti'', Milano
* 1988 ''Galerie Hans Barlach'', KölnColonia; ''Studio G 7'', Bologna; ''Galleria Oddi Baglioni'', Roma
* 1989 ''Galleria Martano'', Torino; ''Forum Kunst'', Rottweil; ''Galleria Oddi Baglioni'', Roma
* 1990 ''Galerie Daniel Templon'', ParisParigi; ''Sangmoondang Gallery'', SeoulSeul; ''Galleria Gentili'', Firenze
* 1991 ''Württembergischer Kunstverein'', StuttgartStoccarda; ''Museum am Ostwall'', Dortmund; ''Galerie Müller-Roth'', StuttgartStoccarda
* 1992 ''Museum am Ostwall'', Dortmund; ''Galerie Walter Storms'', MünchenMonaco di Baviera; ''Galerie Hans Barlach'', KölnColonia; ''Galerie Brandstetter & Wyss'', ZürichZurigo
* 1993 ''Galleria Fioretto'', Padova; ''Galleria Erha'', Milano; ''Galerie Hans Barlach'', HamburgAmburgo
* 1994 ''Kunsthaus'', ZürichZurigo
* 1996 ''Galerie Walter Storms'', MünchenMonaco di Baviera
* 1997 ''[[Palazzo Reale (Milano)|Palazzo Reale]]'', Milano
* 1998 ''Galerie Walter Storms'', MünchenMonaco di Baviera
* 1999 ''Galerie Walter Storms'', MünchenMonaco di Baviera
* 2001 ''[[Museo Internazionale delle Ceramiche]]'', Borgo medievale di [[Brisighella – Faenza]]; ''Circolo degli Artisti'', Faenza;
* 2002 ''Galerie Hoss Wollmann'', StuttgartStoccarda; ''Borgo medievale [[Castelbasso]]'', Teramo
* 2003 ''Civica Galleria d'Arte Moderna'', Gallarate; ''Galerie Walter Storms'', MünchenMonaco di Baviera; ''Galleria Barbara Behan'', LondonLondra; ''Galleria Anna D'Ascanio'', Roma
* 2004 ''Galerie Hoss Wollmann'', StuttgartStoccarda
* 2005 E se venisse un colpo di vento?, ''Peggy Guggenheim Collection'', Venezia; ''Galerie “m”'', Bochum; Gastini, Spagnulo, Zorio, ''Galleria W. Storms'', MünchenMonaco di Baviera
* 2006 Image, Spagnulo e Manfredini, ''Arezzo'', Giuseppe Spagnulo; Carte e Sculture, ''Galleria Extra''; ''Todi'', Giuseppe Spagnulo, La Poiesis del frammento; Giuseppe Spagnulo, Cantico, ''Galleria il Ponte'', Firenze; ''XXIV Biennale di Gubbio'', Museo della scultura contemporanea, Omaggio a Giuseppe Spagnulo, Gubbio
* 2007 Giuseppe Spagnulo, ''Galleria Brera Uno'', [[Corbetta (Mi)]]
* 2008 - Giuseppe Spagnulo, ''Galleria Antonella Cattani'', BZ; Inaugurazione dell'opera "La foresta d'acciaio", monumento ai caduti di Nassiriya, ''Parco [[Alfredo Ildefonso Schuster|Schuster]]'', Roma; Giuseppe Spagnulo, ''Galleria Progettoarte-elm'', Milano "Carte e sculture", a cura di Silvia Pegoraro
* 2009 - Collocazione della "Porta della luce", monumento sepolcrale dei Vescovi di Prato, nel ''[[Duomo di Prato'']]
* 2010 - ''Galerie Carzaniga'', Basilea; Giuseppe Spagnulo, ''Castello Episcopio'', Giardino "Giacomo d'Atri", Grottaglie (TA)
*2014-2015 [https://galleriadelloscudo.com/artista/giuseppe-spagnulo-biografia-opere-esposizioni/ Giuseppe Spagnulo, terra cotta], ''[https://galleriadelloscudo.com/pubblicazione/giuseppe-spagnulo-terra-cotta/ Galleria dello Scudo]'', Verona
 
== Opere in luoghi pubblici ==
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== Bibliografia ==
#* Spagnulo e la pratica sociale della scultura. Catalogo della mostra, Salone Annunciata, Milano, 1975.
#* Giuseppe Spagnulo, in Tommaso Trini, "Nel corso del vulcano". Catalogo mostra a Palazzo Reale, Editori Mazzotta, Mudima, MIlano, 1997.
#* La scultura italiana del XX secolo, a cura di Marco Meneguzzo. Catalogo della mostra presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro, Skira, Milano, 2005. ISBN 88-7624-371-2
#* Giuseppe Spagnulo. Canzone di fuoco, a cura di [[Bruno Corà]], Perugia: Fondazione [[CAMUSAC]], 2014, ISBN 978-88-98756-13-1
 
==Voci correlate==