Gjergj Fishta: differenze tra le versioni

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[[File:Gjergj Fishta (nënshkrim).svg|thumb|Firma di Gjerg Fishta]]
 
Fu il presidente della commissione del [[Congresso di Manastir|Congresso di Monastir]], che sancì l'alfabeto albanese. Fece parte della delegazione albanese alla [[Conferenza di pace di Parigi (1919)|Conferenza di Parigi]] del 1919.
 
Nel 1921 divenne membro e vicepresidente del parlamento albanese, successivamente negli anni '20 e '30 fu tra le figure culturali e letterarie più influenti in Albania.<ref name=":AP">{{Cita libro|titolo=Fishta: Estetikë dhe Kritikë|cognome=Plasari|nome=Aurel|editore=Hylli i Dritës & Shtëpia e Librit|anno=1999|isbn=99927-646-0-0|città=Tiranë|p=11|capitolo=Fishta meditans|wkautore=Aurel Plasari}}</ref> Con l'instaurazione del [[regime comunista]], le sue opere letterarie furono censurate e tolte dalla circolazione, fino alla caduta stessa del comunismo.
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Lesse i vari [[Andrija Kačić Miošić|Miošić]], [[Grgo Martić|Martić]], [[Petar II Petrović-Njegoš|Njegoš]] e [[Ivan Mažuranić|Mažuranić]], ma il più affine a lui fu Njegoš e la sua opera ''[[Serto della montagna|Il Serto della montagna]]''.
 
Tornò nella sua patria nel 1894 e diventò sacerdote a Troshan, dove insegnò nel collegio dei francescani. Dopo alcuni anni gli venne assegnata la parrocchia di Gomsiqe, nella Abbazia di Mirdizia, dove iniziò a scrivere la sua opera più famosa:, ovvero ''[[Il liuto della montagna]]'' (''Lahuta e Malcís'').
 
Nel 1899 divenne membro della Società Letteraria "Bashkimi" (l'Unità) fondata dall’abate Prengë Doçi. Nel 1908 prese parte al [[congresso di Manastir]] nell'odierna [[Bitola]] per convenire all'unificazione degli alfabeti usati per scrivere l'[[Lingua albanese|albanese]]. Nel 1909 venne nominato segretario generale della missione Francescana in Albania e preside della scuola francescana a Scutari (primo preside albanese). Riuscì ad elevare la sua scuola al rango di scuola nazionale, dove la lingua d'insegnamento fu l'albanese, mentre [[Lingua italiana|italiano]], [[Lingua latina ecclesiastica|latino]], [[Lingua greca|greco]], [[Lingua turca|turco]] e altre, furono insegnate come lingue straniere.
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== Opere ==
* ''[[Il liuto della montagna]]'' (''Lahuta e Malcís''): poema eroico in 30 canti e 15.613 versi, celebra le guerre combattute dagli albanesi contro gli slavi e i turchi, dal [[congresso di Berlino]] sino alla fine della [[Prima guerra balcanica|guerra turco-balcanica]], per l'indipendenza e l'integrità della loro patria. Scopo del poema è di creare l'unione degli albanesi e la coscienza nazionale del popolo. Pubblicata nel 1937
* ''Il meriggio della [[Muse (divinità)|Muse]]'': è una raccolta di odi e carmi patriottici e di vario soggetto. In appendice il frammento di un canto eroico isolato
*''Il Coro dei Cieli'': racconta di odi e canti di soggetto sacro. In appendice, la leggenda sulla vita di [[Antonio di Padova|san Antonio di Padova]]