Nicolas Trigault: differenze tra le versioni

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|Sesso = M
|LuogoNascita = Douai
|GiornoMeseNascita = 3 marzo
|AnnoNascita = 1577
|LuogoMorte = HantcheuHangzhou
|GiornoMeseMorte = 14 novembre
|AnnoMorte = 1628
|Epoca = 1500
|Attività = gesuita
|Attività2 = missionario
|Attività3 = letterato
|Nazionalità = francesebelga
|Epoca = 1500
|Immagine = NicolasTrigaultInChineseCostume.jpg
|Nazionalità = francese
|Didascalia = Nicolas Trigault in costume cinese, disegno di [[Peter Paul Rubens]].
|PostNazionalità =
}}
 
La sua attività si è sviluppata sulla scia dell'apostolato di [[Matteo Ricci]]. Grazie al Trigault, i diari di viaggio di [[Matteo Ricci]] furono tradotti in [[lingua latina]] e restarono, per tre secoli, il maggiore veicolo per la conoscenza della [[Cina]] dei [[Ming]] in [[Occidente]].
 
== Biografia ==
La sua attività si è sviluppata sulla scia dell'apostolato di [[Matteo Ricci]]. Grazie al Trigault, i diari di viaggio di [[Matteo Ricci]] furono tradotti in [[lingua latina]] e restarono, per tre secoli, il maggiore veicolo per la conoscenza della [[Cina]] dei [[Ming]] in [[Occidente]].
Nacque il 3 marzo [[1577]] a [[Douai]], centro delle [[Fiandre]] ora in [[Francia]] ma all'epoca appartenente ai [[Paesi Bassi]]. Entrato nella [[Compagnia di Gesù]] a [[Tournai]] e perfezionatosi negli studi – per cui era molto portato – a [[LilleLilla (Francia)|Lilla]] e [[Gand]], nel febbraio del [[1607]] da [[Lisbona]] si imbarcò, nonostante la salute cagionevole, per l’l'[[India]]. Dopo un lungo soggiorno a [[Goa]], nel dicembre [[1610]] riuscì ad entrare, al seguito di mercanti portoghesi, a [[Canton]]. Da qui ebbe inizio una febbrile attività missionaria in [[Cina]], di cui si può ricordare la fondazione di una nuova residenza ad [[HangchowHangzhou]], e, a [[Nanchino]], un intenso lavoro di traduzione in [[linguaLingua mandarinacinese standard|cinese]] di opere scientifiche e religiose provenienti dall’dall'[[Europa]].
 
== '''Vita''' ==
 
 
 
Nacque il 3 marzo [[1577]] a [[Douai]], centro delle [[Fiandre]] ora in [[Francia]] ma all'epoca appartenente ai [[Paesi Bassi]]. Entrato nella [[Compagnia di Gesù]] a [[Tournai]] e perfezionatosi negli studi – per cui era molto portato – a [[Lille]] e [[Gand]], nel febbraio del [[1607]] da [[Lisbona]] si imbarcò, nonostante la salute cagionevole, per l’[[India]]. Dopo un lungo soggiorno a [[Goa]], nel dicembre [[1610]] riuscì ad entrare, al seguito di mercanti portoghesi, a [[Canton]]. Da qui ebbe inizio una febbrile attività missionaria in [[Cina]], di cui si può ricordare la fondazione di una nuova residenza ad [[Hangchow]], e, a [[Nanchino]], un intenso lavoro di traduzione in [[lingua mandarina]] di opere scientifiche e religiose provenienti dall’[[Europa]].
 
Nell’agosto del [[1612]] ricevette ordine da [[Niccolò Longobardi]], diretto successore del Ricci, di recarsi, come primo procuratore della missione , a [[Roma]], per risolvere importanti questioni legate alla liturgia, ottenere uno status autonomo rispetto all’appena costituita provincia del [[Giappone]], sollecitare nuovi invii di religiosi e garantirsi appoggi finanziari. Trigault raggiunse [[Macao]] all’inizio del [[1613]], da dove partì per [[Goa]]. Durante la navigazione diede inizio alla traduzione in latino dei Commentarii di Ricci; nell’autunno del [[1614]] giunse infine a [[Roma]]. Nel 1615 il [[Santo Uffizio]] – in due congregazioni generali presiedute dal [[Papa]] [[Paolo V]], concesse ai missionari attivi in Cina di celebrare la messa a capo coperto, di tradurre in lingua mandarina le Sacre Scritture e di usare la stessa negli uffici divini.
 
Prima di intraprendere un viaggio presso le corti europee, pubblicò il ''De Christiana Expeditione apud Sinas suscepta ab Societate Iesu'', ovvero la traduzione latina dell’opera manoscritta di [[Matteo Ricci]] ''Della entrata della Compagnia di Giesù e Christianità nella Cina'', ovvero il resoconto, sotto forma di narrazione in terza persona, dell’attività missionaria svolta dal missionario italiano l’arrivo a [[Macao]], nel [[1582]], al [[1609]], anno che ne precedette la morte a [[Pechino]]. Il successo del ''De Christiana Expeditione'', edito ad [[Augusta]] nell’autunno del [[1615]] a nome del traduttore, fu immediato: si contano edizioni in latino, in francese, in tedesco, in spagnolo, in italiano. L’originale venne adattato in alcuni punti, per sottolineare ulteriormente la moralità e la bontà dei governanti e dei [[mandarini]] cinesi: esso restò per tre secoli, sino alla scoperta dell'originale ricciano da parte di Padre [[Tacchi Venturi]] ([[1909]]), la maggiore testimonianza dell'opera di [[Matteo Ricci]].
 
Nel 1618 il Trigault si imbarcò nuovamente da [[Lisbona]] per la [[Cina]], dove proseguì l'opera di catechizzazione e di divulgazione della religione cristiana e della cultura europea sino al 14 novembre 1628, giorno della sua morte ad [[Hantcheu]].
 
 
== '''Opere''' ==
 
 
 
- ''Vita Gasparis Barzaei'', Antuerpiae 1610
 
- ''De Christiana Expeditione apud Sinas suscepta ab Societate Iesu'', Augusta 1615
 
== '''Bibliografia''' ==
 
 
 
Nell’agostoNell'agosto del [[1612]] ricevette ordine da [[Niccolò Longobardi]], diretto successore del Ricci, di recarsi, come primo procuratore della missione , a [[Roma]], per risolvere importanti questioni legate alla [[liturgia]], ottenere uno status autonomo rispetto all’appenaall'appena costituita provinciaProvincia del [[Giappone]], sollecitare nuovi invii di religiosi e garantirsi appoggi finanziari. Trigault raggiunse [[Macao]] all’inizioall'inizio del [[1613]], da dove partì per [[Goa]]. Durante la navigazione diede inizio alla traduzione in latino dei ''Commentarii'' di Ricci; nell’autunnonell'autunno del [[1614]] giunse infine a [[Roma]]. Nel 1615 il [[Santo Sant'Uffizio]] – in due congregazioni generali presiedute dalda [[Papa]] [[Paolo V]], concesse ai missionari attivi in Cina di celebrare la messaMessa a capo coperto, di tradurre in lingua mandarina le Sacre Scritture e di usare la stessa negli [[ufficio divino|uffici divini]].
- C. Dehaisnes, ''Vie du Père Nicolas Trigault'', Tournai 1861
 
Prima di intraprendere un viaggio presso le corti europee, Trigault pubblicò il ''De Christiana Expeditione apud Sinas suscepta ab Societate Iesu'', ovvero la traduzione latina dell’operadell'opera manoscritta di [[Matteo Ricci]] ''Della entrata della Compagnia di Giesù e Christianità nella Cina'', ovvero il resoconto, sotto forma di narrazione in terza persona, dell’attivitàdell'attività missionaria svolta dal missionarioRicci italianodal suo l’arrivoarrivo a [[Macao]], nel [[1582]], al [[1609]], anno che ne precedette la morte a [[Pechino]]. Il successo del ''De Christiana Expeditione'', edito ad [[Augusta (Germania)|Augusta]] nell’autunnonell'autunno del [[1615]] a nome del traduttore, fu immediato: si contanocontarono edizioni in latino, in francesetedesco, in tedescoitaliano, in spagnolo,francese e in italianospagnolo. L’originaleL'originale venne adattato in alcuni punti, per sottolineare ulteriormente la moralità e la bontà dei governanti e dei [[mandarino (funzionario)|mandarini]] cinesi: esso restò per tre secoli, sino alla scoperta dell'originale ricciano da parte di Padrepadre [[Pietro Tacchi Venturi]] ([[1909]]), la maggiore testimonianza dell'opera di [[Matteo Ricci]].
- P.M. D’Elia, ''Daniele Bartoli e Nicola Trigault'', «Rivista Storica Italiana», s. V, III, 1938, 77-92
 
Nel [[1618]] il Trigault si imbarcò nuovamente da [[Lisbona]] per la [[Cina]], dove proseguì l'opera di catechizzazioneevangelizzazione e di divulgazione della religione cristiana e della cultura europea sino al 14 novembre [[1628]], giorno della sua morte ad [[HantcheuHangzhou]].
- G.H. Dunne, ''Generation of Giants'', Notre Dame (Indiana), 1962, 162-182
 
== '''Opere''' ==
- L. Fezzi, ''Osservazioni sul De Christiana Expeditione apud Sinas Suscepta ab Societate Iesu di Nicolas Trigault'', «Rivista di Storia e Letteratura Religiosa» 1999, 541-566
-* ''Vita Gasparis Barzaei'', Antuerpiae 1610
-* ''[[De Christiana expeditione apud Sinas|De Christiana Expeditione apud Sinas suscepta ab Societate Iesu]]'', Augusta 1615
 
== '''Bibliografia''' ==
- T.N. Foss, ''Nicholas Trigault, S.J. – Amanuensis or Propagandist? The Rôle of the Editor of Della entrata della Compagnia di Giesù e Christianità nella Cina'', in Lo Kuang(a cura di), ''International Symposium on Chinese-Western Cultural Interchange in Commemoration of the 400th Anniversary of the Arrival of Matteo Ricci, S.J. in China. Taipei, Taiwan, Republic of China. September 11-16, 1983'', II, Taipei, 1983, 1-94
-* C. Dehaisnes, ''Vie du Père Nicolas Trigault'', Tournai 1861
-* P.M. D’EliaD'Elia, ''Daniele Bartoli e Nicola Trigault'', «Rivista Storica Italiana», s. V, III, 1938, 77-92
-* G.H. Dunne, ''Generation of Giants'', Notre Dame (Indiana), 1962, 162-182
-* L. Fezzi, ''Osservazioni sul De Christiana Expeditione apud Sinas Suscepta ab Societate Iesu di Nicolas Trigault'', «Rivista di Storia e Letteratura Religiosa» 1999, 541-566
-* T.N. Foss, ''Nicholas Trigault, S.J. – Amanuensis or Propagandist? The Rôle of the Editor of Della entrata della Compagnia di Giesù e Christianità nella Cina'', in Lo Kuang(a cura di), ''International Symposium on Chinese-Western Cultural Interchange in Commemoration of the 400th Anniversary of the Arrival of Matteo Ricci, S.J. in China. Taipei, Taiwan, Republic of China. September 11-16, 1983'', II, Taipei, 1983, 1-94
-* J. Gernet, Della Entrata della Compagnia di Giesù e Cristianità nella Cina de Matteo Ricci ''(1609) et les remaniements de sa traduction latine (1615)'', «Académie des Inscriptions & Belles Lettres. Comptes Rendus» 2003, 61-84
-* E. Lamalle, ''La propagande du P. Nicolas Trigault en faveur des missions de Chine (1616)'', «Archivum Historicum Societatis Iesu», IX, 1940, 49-120
 
== Altri progetti ==
- J. Gernet, Della Entrata della Compagnia di Giesù e Cristianità nella Cina de Matteo Ricci ''(1609) et les remaniements de sa traduction latine (1615)'', «Académie des Inscriptions & Belles Lettres. Comptes Rendus» 2003, 61-84
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== Collegamenti esterni ==
- E. Lamalle, ''La propagande du P. Nicolas Trigault en faveur des missions de Chine (1616)'', «Archivum Historicum Societatis Iesu», IX, 1940, 49-120
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