Cadurci: differenze tra le versioni
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[[File:Gallia tribù 59 aC.PNG|thumb|Mappa della [[Gallia]] nel [[59 a.C.]], prima della [[Conquista della Gallia|conquista di Cesare]] con l'indicazione della posizione dei Cadurci e di ''Uxellodunum''.]]
I '''Cadurci''' erano un [[Lista delle tribù galliche|popolo gallico]], che ha dato il suo nome alla regione del [[Quercy]] e alla città di [[Cahors]] (''Divona
== Origine ==
I Cadurci provenivano dalla [[Germania]] a seguito di migrazioni risalenti al [[VII secolo a.C.|VII]] e [[VI secolo a.C.]], imponendosi con le armi ai popoli preesistenti.
L'origine del nome potrebbe venire da ''cad-or-ci'', "quelli che vivono sui bordi di un bel fiume", sicuramente il [[Lot (fiume)|Lot]].
== L'epoca dell'indipendenza
I Cadurci sembrano aver abolito la monarchia, in un sistema politico in cui il potere era detenuto dall'aristocrazia fondiaria.
Alla fine del [[II secolo a.C.|II]] e nel corso del [[I secolo a.C.]], gli [[Oppidum|''oppida'']] assumono un posto rilevante. In effetti dalla fine del II secolo a.C., iniziano a manifestarsi degli attriti alle frontiere. Alcuni conflitti, che oppongono i Romani agli [[Arverni]], porteranno alla conquista che sarà detta la [[Gallia Narbonensis]] (sconfitta di [[Bitultus|Bituitos]] nel [[121 a.C.]]). Nel [[118 a.C.]], Roma sottomette i [[Volci (popolo)|Volci]]. Nel [[109 a.C.]], i [[Cimbri]] dilagano dal [[
Risale al [[58 a.C.]] l'inizio dell'intervento di [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]] in [[Gallia]].
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Nella stessa epoca, i Cadurci batterono moneta in argento che, in alcuni esemplari, si sarebbe diffusa in tutto il sud ovest della Gallia.
== La conquista romana ==
{{vedi anche|Conquista della Gallia}}
Nel suo ''[[De bello Gallico]]'', [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] (e lo storiografo [[Aulo Irzio]]) raccontano l'assedio dell'[[oppidum]] di Uxellodunum, piazzaforte dei Cadurci, la cui presa segnò la fine della [[conquista della Gallia]] nel [[52 a.C.]], ma sulla cui esatta posizione non vi è accordo. (Le ultime ricerche la collocherebbero al [[Puy d'Issolud]], nel [[Lot (dipartimento)|dipartimento del Lot]]. Altri luoghi del Lot sono stati considerati: [[Luzech]], Murcens, [[Capdenac]]...)
La tribù dei Cadurci era molto vicina agli [[Arverni]]; il loro capo era [[Lucterio]] (Lucterius) che si rivelerà un fedele alleato di [[Vercingetorige]] nella sua lotta contro Cesare. Un anno dopo la resa di Vercingetroige nell'[[Battaglia di Alesia|assedio di Alesia]], Lucterio e [[Drappete]] il [[Senoni|senone]] (di [[Sens (Yonne)|Sens]]) si rifugiarono invano nell'[[oppidum]] di [[Uxellodunum]] per proseguirvi la lotta. Sconfitto, Lucterius cerca rifugio presso il capo degli Arverni [[Epasnacto]], ma questi, favorevole ai Romani, lo consegnò a Cesare.
La sua figura di capo ostinato - l'ultimo ad opporre resistenza all'invasore romano - ispirerà nel [[XX secolo]], l'epopea di [[Asterix (personaggio)|Asterix]] e [[Abraracourcix]], celebri personaggi dell'opera di [[René Goscinny|Goscinny]] e [[Albert Uderzo|Uderzo]].
== Fonti storiche ==
*[[De bello Gallico]],
*{{collegamento interrotto|1=[http://www.instantdurable.com/Paleo_Livres/Descriptifs_H2_Rome/César1.htm César] |
*[https://web.archive.org/web/20071023005228/http://bataillesdefrance.free.fr/periode_1/uxellodunum.html Uxellodunum]{{fr}}
== Fonti ==
Lartigaut (Jean) dir., ''Histoire du Quercy'', Ed. Privat, Toulouse, 1993.
Kruta (Venceslas), ''Les celtes:Histoire et dictionnaire. Des origines à la romanisation et au christianisme'', Robert Lafont, Paris, 2000.
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