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|GiornoMeseMorte = 25 agosto
|AnnoMorte = 1803
|Epoca = 1700
|Epoca2 = 1800
|Attività = incisore
|Attività2 = ceramista
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|Didascalia = Giovanni Volpato ([[Angelica Kauffmann]], 1794/5)
}}
[[File:(Venice) Funeral stele of Giovanni Volpato by Antonio Canova - Gallerie Accademia.jpg|thumb|Stele funeraria di Giovanni Volpato - [[Antonio Canova]]]]
È stato tra i più importanti collezionisti
== Biografia ==
Giovanni Trevisan nasce ad Angarano ([[Bassano del Grappa]]) il 20 maggio 1735. <ref>Per un'aggiornata analisi delle vicende biografiche dell'artista, a partire dalla sua data di nascita di recente rintracciata nei documenti d'archivio, si veda: F.Piscopo, ''[[Echi canoviani]]'', pagg.63-72.</ref> Nel 1762 si trasferisce a [[Venezia]] nello studio dell'incisore [[Francesco Bartolozzi]], dove perfeziona l'arte dell'incisione ed entra in contatto con i principali artefici bassanesi, i Remondini, e con il celebre [[Bodoni]], con cui lavora nel 1769 al volume celebrativo per le nozze del duca [[Ferdinando di Parma]]. Ormai consolidata la sua fama, nel 1771 Giovanni Volpato prende il cognome della nonna e decide di trasferirsi a [[Roma]] dove, nei trent'anni successivi, unirà all'attività di incisore (sue sono le riproduzioni delle ''Logge Vaticane'' del 1772-1776), quella di antiquario e mediatore di antichità, finanziando personalmente tutta una serie di scavi, dalle [[Terme di Caracalla]] del 1779, alle [[Terme di Tito]], in collaborazione con [[Gavin Hamilton]], fino a piazza San Marco e piazza Venezia, solo per citarne alcuni.
Giovanni Volpato stringe rapporti con i più influenti salotti della città: i nomi sono quelli di [[Angelica Kauffmann]], del marito [[Antonio Zucchi]], di [[Thomas Jenkins (antiquario)|Thomas Jenkins]] e dell'ambasciatore veneziano a Roma [[Girolamo Zulian]], grande collezionista e conoscitore d'arte. Fu quest'ultimo a commissionare ad [[Antonio Canova]] il ''Teseo e il Minotauro'' nel 1781, l'unico marmo canoviano di cui si conosce una versione in ''[[porcellana Biscuit|biscuit]]'' di Volpato.
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* G. Santuccio, ''Una terracotta nelle collezioni della fondazione Primoli. Si torna a parlare di Giovanni Volpato,'' in “Ceramicantica”, n. 2, 2005, pp. 50–55;
* ''Pinacoteca Capitolina. Porcellane europee e orientali'', a cura di A. D'Agliano, S.Guarino, Milano 2007;
* ''Ricordi dall'antico, ''catalogo della
* ''Classici e d'invenzione'', catalogo della mostra a cura di G. Lukacs, Roma 2009;
* F.Piscopo, ''Echi canoviani'', capitolo "Giovanni Volpato", pagg.63-72, Crespano del Grappa 2016;
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==Collegamenti esterni==
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