Giovanni Volpato: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
fix vari e link, messo avviso 'W' alla bibliografia |
immagino che "mediatori di antichità" stia per "mercanti"; utilizzare termini modernissimi per rimpiazzarne del '700 mi pare una cosa da evitare |
||
(20 versioni intermedie di 18 utenti non mostrate) | |||
Riga 2:
|Nome = Giovanni
|Cognome = Trevisan
|
|Sesso = M
|LuogoNascita = Angarano
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1735
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 25 agosto
|AnnoMorte = 1803
|Epoca = 1700
|Epoca2 = 1800
|Attività = incisore
|Attività2 = ceramista
Riga 16 ⟶ 18:
|Didascalia = Giovanni Volpato ([[Angelica Kauffmann]], 1794/5)
}}
[[File:(Venice) Funeral stele of Giovanni Volpato by Antonio Canova - Gallerie Accademia.jpg|thumb|Stele funeraria di Giovanni Volpato - [[Antonio Canova]]]]
È stato tra i più importanti collezionisti
== Biografia ==
Giovanni Trevisan nasce ad Angarano ([[Bassano del Grappa]])
Giovanni Volpato stringe rapporti con i più influenti salotti della città: i nomi sono quelli di [[Angelica Kauffmann]], del marito [[Antonio Zucchi]], di [[Thomas Jenkins (antiquario)|Thomas Jenkins]] e dell'ambasciatore veneziano a Roma [[Girolamo Zulian]], grande collezionista e conoscitore d'arte. Fu quest'ultimo a commissionare ad [[Antonio Canova]] il ''Teseo e il Minotauro'' nel 1781, l'unico marmo canoviano di cui si conosce una versione in ''[[porcellana Biscuit|biscuit]]'' di Volpato.
Abile uomo d'affari, Giovanni Volpato, oltre a sviluppare il commercio di antichità, il restauro e la produzione di copie e di incisioni, legato ai collezionisti e ai visitatori stranieri, si dedica anche alla realizzazione di riproduzioni dei capolavori dell'antichità classica, modellati in piccole dimensioni, nell'elegante e candido biscuit (porcellana non invetriata).
== La manifattura di ''biscuit'' ==
Giovanni Volpato fonda la sua manifattura in un vasto stabile nelle vicinanze della [[Basilica di Santa Pudenziana|chiesa di Santa Pudenziana]] (oggi via Urbana, angolo via della Caprereccia) nel 1785 e già l'anno successivo ottiene la privativa da
Nella lista dei pezzi, Volpato non tralascia di specificare che si potevano realizzare gruppi e figure singole a richiesta del committente, come nel caso di quella che sembra essere stata la prima commissione importante, il centrotavola ordinato da [[Ennio Quirino Visconti]], per conto di [[Sigismondo Chigi (principe)|Sigismondo Chigi]], che richiese dei sostegni appositamente realizzati. I dessert, i grandi insiemi che decoravano la tavola al termine dei pranzi formali nel XVIII secolo, punto di forza della produzione della manifattura, potevano essere composti secondo il desiderio e il gusto degli acquirenti. Sono giunti sino a noi il centrotavola Pallavicini, ancora di proprietà della famiglia romana, e quello detto di Bassano, conservato nel [[Museo Civico (Bassano del Grappa)]] con il gruppo del ''Trionfo di Bacco e Arianna'', ispirato al soffitto di [[Newby Hall]], dipinto nel 1770 da [[Antonio Zucchi]].
Riga 32 ⟶ 36:
== La manifattura di terraglie e di maioliche ==
Giovanni Volpato fin dai primi anni di attività affianca alla produzione di biscuit, quella di terraglie e maioliche che già alla fine del secolo sembra essere particolarmente articolata, comprendendo vasellame e figure. Questi materiali, probabilmente, costituivano un importante polmone finanziario per l'impresa della famiglia, ma purtroppo di tutta questa produzione che, stando ai cataloghi di fabbrica comprendeva oggetti d'uso quotidiano, vasellame per l'uso della tavola
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
{{W|arte|gennaio 2018}}
* V. Montefusco, ''Giovanni Volpato '' in A. Gonzales Palacios, “Le ceramiche in Europa dal Medioevo al 1925”, Milano 1982, pp. 78–79;
* G. Santuccio, ''Menandro e Posidippo. Due greci illustri tra i biscuit del Volpato'', in “Ceramicantica”, n. 7, 1999, pp. 6–15;
* ''I Trionfi di Volpato. Il centrotavola del Museo di Bassano del Grappa e il biscuit neoclassico'', catalogo della mostra a cura di H. Honour, Cinisello Balsamo (MI) 2003;
* G. Santuccio, ''Una terracotta nelle collezioni della fondazione Primoli. Si torna a parlare di Giovanni Volpato,'' in “Ceramicantica”, n. 2, 2005, pp. 50–55;
* ''Pinacoteca Capitolina. Porcellane europee e orientali'', a cura di A. D'Agliano, S.Guarino, Milano 2007;
* ''Ricordi dall'antico, ''catalogo della
* ''Classici e d'invenzione'', catalogo della mostra a cura di G. Lukacs, Roma 2009;
* F.Piscopo, ''Echi canoviani'', capitolo "Giovanni Volpato", pagg.63-72, Crespano del Grappa 2016;
* B. Gallizia di Vergano, L. Melegati, A. Zunini, ''Giovanni Volpato ceramista. Fonti e repertori'', in via di pubblicazione
* {{cita web|url=http://www.silvanaeditoriale.it/catalogo/prodotto.asp?id=1579|titolo=Silvanaeditoriale.it}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|arte|biografie}}
[[Categoria:Porcellana
|