I'm Waiting for the Man: differenze tra le versioni
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{{Brano musicale
|titolo= I'm Waiting for the Man
|autore= [[Lou Reed]]
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|anno= 1967
|genere= rock and roll
|genere2 = Proto-punk
|genere3 = Garage rock
|editore= [[Verve Records]]
|stile=
|incisione= [[The Velvet Underground & Nico]]
|durata= 4'39"
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|note=
|tipo= rock
}}
"'''I'm Waiting for the Man'''" è una canzone del gruppo rock statunitense [[The Velvet Underground]], scritta da [[Lou Reed]]. Fu originariamente pubblicata nel 1967 sul primo album della band, ''[[The Velvet Underground & Nico]]''.▼
La canzone fu una delle prime ad essere registrata per l'inclusione in ''The Velvet Underground & Nico''. I primi provini del brano rivelano che l'arrangiamento era molto differente in origine e che variò molto con il passare delle sedute di registrazione. All'inizio era un motivo quasi country rock con accenni blues e considerevolmente più lento, poi ci fu una versione che comprendeva anche la stridente viola di Cale e, dopo altri tentativi, si giunse infine alla versione che può essere ascoltata sul disco. La canzone racconta la storia di uno tudente in cerca di droga a Harlem. Già nella prima strofa, Reed delinea il protagonista: è un bianco, in crisi d'astinenza, che arriva a [[Harlem]] (''"Up to Lexington 125"''<ref>il riferimento è all'incrocio tra [[Lexington Avenue]] e la 125esima strada a New York City</ref>) con in mano 26 dollari cercando il suo spacciatore di fiducia. Mentre aspetta gli si avvicina un gruppo di neri che in tono minaccioso gli chiedono cosa ci faccia lì e lo accusano di essere venuto a rubar le loro donne. Il giovane, nervoso e in evidente stato di difficoltà, balbetta una scusa dicendo di stare aspettando un "carissimo" amico. A salvarlo da una situazione pericolosa, ecco arrivare lo spacciatore, l'uomo del titolo del brano, descritto come un angelo della morte:▼
▲
{{quote|''Eccolo che arriva, tutto vestito di nero''<br>▼
''Scarpe da portoricano, e un grosso cappello di paglia''<br>▼
''Non è mai in anticipo, è sempre in ritardo''<br>▼
''La prima cosa che impari è che devi sempre aspettare''|''[[I'm Waiting for the Man]]'', [[Lou Reed]]|''Here he comes, he's all dressed in black''<br>▼
''PR shoes and a big straw hat''<br>▼
''He's never early, he's always late''<br>▼
''First thing you learn is that you always gotta wait''|lingua=en}}▼
==Il brano==
Quello che Reed descrive nella canzone, non è solo uno spaccio di droga, ma il confronto/scontro tra due mondi estranei che però vivono a pochi chilometri di distanza l'uno dall'altro, nella stessa città.<br>▼
La canzone fu una delle prime ad essere registrata per l'inclusione in ''The Velvet Underground & Nico''. I primi provini del brano, registrati nel loft di Ludlow Street nel [[1965]], rivelano che l'arrangiamento era molto differente in origine e che variò molto con il passare delle sedute di registrazione. All'inizio era un motivo quasi country rock con accenni folk e considerevolmente più lento, poi ci fu una versione che comprendeva anche la stridente viola di [[John Cale]] e, dopo altri tentativi, si giunse infine alla versione che può essere ascoltata sul disco.
L'andamento "saltellante" della canzone, con il martellante riff di pianoforte e chitarre in evidenza, riflette la tensione della scena e l'impellente desiderio di "farsi" del protagonista, che una volta in possesso della dose se ne torna a casa sano e salvo dalla propria ragazza, soddisfatto e appagato. Almeno fino a domani.▼
Prima della versione definitiva, un'altra differente take del brano venne registrata agli Scepter Studios di New York City nell'aprile [[1966]]. Questa versione è un po' più breve, il pianoforte è meno in evidenza e al posto della batteria è presente un tamburello.
===Soggetto===
[[Image:New york lexington ave 50 street.jpg|thumb|Veduta di Lexington Avenue verso sud dalla 50ª strada]]
▲La canzone
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▲Quello che Reed descrive nella canzone, non è solo uno spaccio di droga, ma il confronto/scontro tra due mondi estranei che però vivono a pochi chilometri di distanza l'uno dall'altro, nella stessa città.<br />
▲L'andamento "saltellante" della canzone, con il martellante riff di pianoforte e chitarre in evidenza, riflette la tensione della scena e l'impellente desiderio di "farsi" del protagonista, che una volta in possesso della dose se ne torna a casa sano e salvo dalla propria ragazza, soddisfatto e appagato. Almeno fino
==Formazione==
* [[Lou Reed]] - [[Canto
* [[John Cale]] - [[pianoforte]], [[basso elettrico|basso]]
* [[Sterling Morrison]] - chitarra
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==Cover==
[[Lou Reed]], [[John Cale]], [[Nico (cantante)|Nico]], e [[Maureen Tucker]] hanno tutti registrato una propria versione della canzone durante le loro carriere soliste. Altri artisti che hanno
Nel [[1997]], la canzone è stata inclusa nel disco di David Bowie ''Live: Santa Monica '72'' con [[Mick Ronson]] alla chitarra. Questa esecuzione è poi stata usata nel film ''[[Almost Famous]]'' del 2000. Altra versione live appare nell'album
Spesso [[Debbie Harry]] terminava i suoi concerti con questo brano nel periodo tra il 1989 e il 1991. Anche gli [[Zwan]] e in precedenza gli [[Smashing Pumpkins]] eseguivano cover del brano durante i concerti.
==Curiosità==
* A dispetto del titolo del brano, Lou Reed sul disco canta «I'm Waiting for ''My'' Man» e anche
* Nel 2004, ''[[Rolling Stone]]'' ha classificato il brano alla posizione numero 159 nella sua lista delle 500 migliori canzoni rock di tutti i tempi.<ref>[
* La canzone è stata inoltre citata nel fumetto ''[[V for Vendetta]]''.
==Note==
<references />
== Collegamenti esterni ==
{{Template:Velvet Underground|Velvet Underground}}▼
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|Rock}}
[[Categoria:Canzoni sulla droga]]
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