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{{Bio
|Nome = Filippo
|Cognome = Cavazza
|Sesso = M
|LuogoNascita = Bologna
|GiornoMeseNascita = 21 marzo
|AnnoNascita = 1886
|LuogoMorte = Firenze
|GiornoMeseMorte = 9 gennaio
|AnnoMorte = 1953
|Epoca = 1900
|Attività = biologo
|Attività2 = zoologo
|Nazionalità = italiano
}}
== Biografia ==
Filippo Cavazza nacque a [[Bologna]] e crebbe in un ambiente di alto livello culturale e sociale nel quale conobbe rinomate personalità. Nel 1907 divenne direttore di alcune aziende agricole nelle zone di bonifica del bolognese e nello stesso anno partecipò al sesto convegno internazionale di zoologia a Boston. Nel 1913 divenne membro della Commissione Governativa per lo Studio Agrologico della Tripolitania nel settore tecnico-biologico e quattro anni dopo fu eletto presidente dell’Associazione agraria bolognese, carica da cui si destituì nel 1917. Divenne libero docente di [[Zoologia]] nel 1915. Nel 1921 e fino al 1926 divenne direttore nell’Ufficio per la colonizzazione del medesimo paese, per cui iniziò ad occuparsi anche di problematiche non solo tecniche ma anche politiche e sociali del paese. Una volta rientrato in Italia, a causa dei suoi ideali antifascisti, fu costretto a rinunciare all’insegnamento nel 1935 e negli anni successivi fu attivamente coinvolto nella resistenza.
Filippo Cavazza fu consigliere provinciale di [[Bologna]], sindaco di [[Minerbio]] e, tra il 1913 e il 1919, deputato del III° collegio di Bologna. Fu anche rappresentante italiano durante la conferenza di Parigi per l’agricoltura tropicale e subtropicale, vicepresidente del [[Consorzio della bonifica renana]], presidente dell'[[Accademia Clementina]], fondatore dell'Istituto dei ciechi, promotore del Comitato per Bologna Storica. Cavazza fece parte anche del Consiglio dell’Ente per la colonizzazione della Libia e della commissione per lo studio agrologico della Cirenaica.
Morì a Firenze nel 1953.
== Attività scientifica ==
Filippo Cavazza si occupò dei problemi legati all’ibridismo in ecologia e dei problemi di variabilità dei caratteri della specie legati a fattori geografici e ambientali. Le sue indagini lo portarono a raccogliere numerosi esemplari di [[Crocidura]] in tutta Italia tra cui la pianura emiliana, gli Appennini, le Alpi centrali, molte isole e quelli conservati nel [[Museo di storia naturale di Firenze]]. Le ricerche condotte sul sottogenere ''Arctogale'' contribuirono notevolmente alla conoscenza etologica delle abitudini e dell’aspetto sistematico della specie. In occasione dei viaggi nella Tripolitania settentrionale, Cavazza pubblicò uno studio sugli uccelli presenti nel Gebel e nella fascia costiera.
== Fondo personale==
Presso la [[Biblioteca di Scienze, Università degli Studi di Firenze|sede del Polo Scientifico dell'Università di Firenze]] a [[Sesto Fiorentino]] si conserva una miscellanea comprendente 26 cartelle numerate progressivamente e 4 volumi rilegati e numerati da 27 a 30, contenenti oltre 1.000 opuscoli ed estratti del sec. XX di argomento prevalentemente zoologico, dono degli eredi di Filippo Cavazza nel 1953.
== Opere ==
Elenco di opere selezionate:
;Monografie
*''Ricerche sui Putorius nivalis e sui Putorius ermineus d'Italia'', Bologna 1908
*''La Libia italiana e il campo che offre alle ricerche scientifiche'', Bologna 1911
;Articoli
*''Nota sulle donnole e sull'ermellino in Italia'' in Boll. della Soc. zool. it., s. 2, X (1909), 7, 8, pp. 256–264
*''Nota intorno ad una incursione e nidificazione della Loxia curvirostra Lin. nell'Emilia ibid.'' 11, 12 pp. 462–470
*''Contributo alla conoscenza della vita e delle abitudini della donnola (Putorius nivalis Lin.)ibid.'', s. 2, XI (1910), 3, 4, 5, 6, pp. 65–82
*''Ancora sulle forme della Loxia curvirostra Lin. Risposta al dott. Hartert ibid.'', 7, 8, 9,10, pp. 209–224
*''Ricerche intorno al Chirottero descritto da Minà-Palumbo come Vesperugo noctula var. sicula, ibid.'', XII(1911), 9, 10, 11, 12, pp. 251–260
*''Studio di sistematica sperimentale sulle variazioni della Coturnix coturnix'', in Arch. zool. ital., V(1912), pp. 29–39
*''Ricerche intorno alle specie italiane del genere Crocidura'', in Boll. d. Musei di zool. e anat. comp. d. R. Univ. di Torino, XXVII (1912), 653, pp. 1–16;
*''Ancora delle specie italiane del genere Crocidura, ibid.'', XXVII(1912), 659, pp. 1–10
*''Influenza di alcuni agenti chimici sulla fecondità del Bombyx mori'', in Redia, IX (1913), pp. 139–149
*''Seconda serie di esperienze intorno all'influenza di alcuni agenti chimici sul Bombyx mori, ibid.'', XII (1916), pp. 69–108
*''Studi e ricerche sull'ibridismo di specie. Sulla fecondità delle mule e sui caratteri dei discendenti'', in Arch. zool. ital., XV(1931), pp. 499–547
*''Studi e ricerche sull'ibridismo di specie. Alcuni casi di fecondità accidentale, ibid.'', pp. 1–27
*''Inizi e sviluppo della colonizzazione agraria in Tripolitania'', in Ann. d. Soc. agr. della prov. di Bologna, LX(1932), pp. 35–101.
*
== Bibliografia ==
*Mascerini B., ''Le miscellanee della biblioteca di biologia animale dell’Università degli Studi di Firenze'', in Att. Soc. Tosc. Sci. Nat., Mem., Serie B, 98 (1991), pp. 135–152
▲* Cavazza F., Osservazioni sugli uccelli della Tripolitania, <<Rivista di ornitologia>>, 1932, pp. 155-209.
*{{cita web|url=https://www.storiaememoriadibologna.it/cavazza-filippo-496908-persona|titolo=Cavazza Filippo (1886-1953)|accesso=07 giugno 2023}}
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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*{{Cita web|url=https://www.sba.unifi.it/p487.html|titolo=Catalogo delle Miscellanee della Biblioteca di Scienze|accesso=07 giugno 2023}}
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{{Portale|biografie|biologia|Zoologia}}
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