Circuito digitale: differenze tra le versioni

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In [[elettronica]] unUn '''circuito digitale''', nell'[[elettronica digitale]], è un [[circuito elettronico]] il cui funzionamento è basato su un numero finito di livelli di [[tensione elettrica]].
 
Questa tipologia di circuiti si contrappone a quella del [[Circuito_analogico|analogicacircuito analogico]] la quale, per definizione, è basata su un numero infinito di livelli di tensione.
 
== Storia ==
Nella maggior parte dei casi sono presenti solamente due livelli di tensioni identificati con l'uno o con lo zero della logica binaria (o [[Algebra di Boole|booleana]]).
Nel 1985 il costruttore [[Philips]] introdusse due nuove famiglie logiche in tecnologia CMOS, la prima, denominata HC, aveva caratteristiche nuove, la soglia del livello di commutazione era posta a metà tensione di alimentazione, la quale poteva spaziare in un range relativamente ampio ( 2-6 volt ). La seconda famiglia denominata HCT, si proponeva come sostitutiva diretta della TTL, avendo a suo vantaggio un consumo di corrente estremamente minore, mantenendo la soglia di commutazione e la tensione di alimentazione (VCC), identici alla TTL.
 
Questa tecnologia è stata fortemente incentivata dalla produzione di [[Circuiti_integrati|componenti integrati]] in grado di svolgere le più disparate funzioni, vasebbene osservato che èsia possibile realizzare lo stesso circuito anche impiegando componenti discreti (come ad esempio i [[transistor]]), soluzione obsoleta da tempo e attuata solo a livello didattico o sperimentale.
 
== Livelli logici ==
Nella maggior parte dei casi sono presenti solamente due livelli di tensioni identificati con l'uno o con lo zero della logica binaria (o [[Algebra di Boole|booleana]]). I due livelli di tensione usati nei circuiti digitali rappresentano i [[Sistema numerico binario|numeri binari]] 0 e 1, detti ''livelli logici''.
 
Generalmente si associa il livello basso (rappresentato solitamente con la lettera L, da low) allo 0 e il livello alto (rappresentato solitamente con la lettera H, da high) all'1, anche se è possibile utilizzare la rappresentazione opposta.
 
È usuale permettere una certa tolleranza nella tensione utilizzata; per esempio una tensione tra 0 e 2 volt può rappresentare lo 0 logico, mentre una tensione trafra 3 e 5 volt può rappresentare l'1 logico. Una tensione tra 2 e 3 volt sarebbe quindi non valida e potrebbe esistere soltanto in condizioni di errore oppure durante una transizione di livello logico che non avviene mai in modo istantaneo.
 
Esempi di tensioni relative ai livelli logici, nelle due più comuni famiglie logiche di circuiti integrati:
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|-----
| [[CMOS]] || 0V - VCC/2 || VCC/2 - VCC
| VccVCC compresa tra 3V e 18V
|-----
| [[Transistor-transistor logic|TTL]] || 0V - 0.8V || 2V - VCC || VCC compresa tra 4.7575V e 5.25 V
|}
 
Nota: VCC = tensione di alimentazione.
 
Confrontando le tensioni di alimentazione di queste due famiglie di circuiti integrati logici, è evidente il maggiore range di tensione in cui può lavoratelavorare la famiglia CMOS rispetto alla TTL,. questaQuest'ultima ha un range molto ristretto di alimentazione, per controtuttavia permette velocità operative maggiori, anche se a scapito di un maggior consumo di corrente,; velocità ancora maggiori si possono ottenere con la tecnologia ECL ([[emitter-coupled logic]]), la quale con tempi di commutazione prossimi ad 1 nS richiede correnti ancora maggiori. Le varie famiglie CMOS succedutesi nel tempo presentate dai vari costruttori, hanno comunque avuto significativi miglioramenti in velocità: dagli 80 nS della prima, la 4000B in tecnologia metal gate, ai 3 nS lelladella ACL (Advance CMOS Logic), sempre con circa 2 nanowatt di dissipazione per porta.
 
== ElaborazioneL'elaborazione di segnali digitali ==
Nel 1985 il costruttore [[Philips]] introdusse due nuove famiglie logiche in tecnologia CMOS, la prima, denominata HC, aveva caratteristiche nuove, la soglia del livello di commutazione era posta a metà tensione di alimentazione, la quale poteva spaziare in un range relativamente ampio ( 2-6 volt ). La seconda famiglia denominata HCT, si proponeva come sostitutiva diretta della TTL, avendo a suo vantaggio un consumo di corrente estremamente minore, mantenendo la soglia di commutazione e la tensione di alimentazione (VCC), identici alla TTL.
 
== Elaborazione di segnali digitali ==
L'elaborazione dei segnali viene realizzata seguendo le regole dell'[[algebra di Boole]].
I blocchi elementari di elaborazione sono le [[porta logica|porte logiche]] o ''gates''. Esse permettono di effettuare le operazioni base quali [[Algebra di Boole#AND|AND]], [[Algebra di Boole#OR|OR]], [[Algebra di Boole#NOT|NOT]] e combinazioni di queste come [[Algebra di Boole#NOR|NOR]], [[Algebra di Boole#XOR|XOR]] e [[Algebra di Boole#XNOR|XNOR]]. Combinando tra loro più porte logiche si realizzano circuiti logici più complessi, quali per esempio i [[flip-flop]], circuiti in grado di memorizzare informazioni elementari, e in generale [[rete logica|reti logiche]] variamente complesse.
 
==Logica combinatoria e sequenziale==
In generale i circuiti digitali possono implementare sia una [[circuito combinatorio|logica combinatoria]] sia una [[circuito sequenziale|logica sequenziale]].
 
== Tecnologie differenziate ==
Facendo riferimento al [[Circuito integrato|chip]] singolo, ricavato dal [[wafer (elettronica)|wafer]] di silicio, precise leggi fisiche impediscono di ottenere il dispositivo ideale, avente massima velocità di commutazione e minimo consumo, caratteristiche opposte tra loro. Pertanto la ricerca prosegue in due direzioni: in una si cerca di ottenere la massima velocità accettandone il maggior consumo di corrente, nell'altra si dà la priorità all'ottenimento del minor consumo possibile pur a scapito della velocità. La ragione di queste opposte direzioni di ricerca sta nella richiesta del mercato. Esempi d'impiego estremo delle due tipologie sono i sistemi d'arma, dove prioritario è la velocità, e apparecchiature satellitari e dispositivi portatili, dove prioritario invece è ottenere il minor consumo possibile.
 
Sempre prioritaria è anche la corsa alla riduzione dell'area di silicio occupata dal dispositivo, attraverso l'aumento della cosiddetta [[scala di integrazione]], in quanto impatta proporzionalmente sul costo di produzione del circuito integrato. Per questo motivo i produttori di chip investono grandi somme di denaro per lo sviluppo di submicrometriche che permettono di integrare su un singolo dispositivo interi sistemi digitali (cellulari, computer, sistemi di guida etc).
 
Le differenti e numerose tecnologie susseguitesi nel tempo, sono state denominate "famiglie", la prima è stata la RTL ([[Resistor-transistor logic]]), seguita dalla DTL ([[Diode-transistor logic]]), andata in obsolelescenzaobsolescenza anch'essa con l'avvento della TTL ([[Transistor-transistor logic]]). Facevano parte di questa famiglia i chip impiegati nelle [[CPU]] dei computer prima dell'avvento del [[microprocessore]]. Attualmente è presente sul mercato nella versione veloce e in quella a basso consumo. La famiglia CMOS è quella che permette di ottenere la più alta densità di transistor per millimetro quadrato in quanto ha componenti di dimensione di 65 [[nanometro|nanometri]].
 
Sui chip più complessi si riescono a integrare diversi milioni di ''gates'' equivalenti dove un ''gate'' è la cella digitale elementare NAND2.
 
== Voci correlate ==
{{Portale|elettrotecnica}}
* [[pt:Circuito digitalanalogico]]
* [[Circuito elettronico]]
* [[Componente elettronico]]
* [[Circuito integrato]]
* [[Elettronica digitale]]
* [[Parametron]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Elettronica digitale]]
[[Categoria:Circuiti elettronici]]
 
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[[pt:Circuito digital]]
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