Connection Machine: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Thinking_machines_cm2.jpg|thumb|upright=1.4|Thinking Machines CM-2 esposto al Computing Museum in San Jose. Un pannello è stato parzialmente rimosso per mostrare l'elettronica interna]]
'''Connection Machine''' è il nome di una serie di [[supercomputer]] sviluppata da [[Danny Hillis]] all'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]] al [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] in contrapposizione alla tradizionale [[
== Architettura ed evoluzione ==
Hillis e [[Sheryl Handler]] fondarono nel 1983 la [[Thinking Machines]] a [[Waltham (Massachusetts)|Waltham]], nel [[Massachusetts]] (in seguito si spostarono a [[Cambridge (Massachusetts)|Cambridge]] nello stesso stato), e insieme al loro team svilupparono il CM-1 e il CM-2 che, in alcune configurazioni, poteva arrivare ad avere fino a 65.536 processori. I singoli processori erano molto semplici, elaboravano un bit alla volta. Il CM-2 presentato nel 1987 aggiunse 3132 [[Floating Point Unit|coprocessori]] in [[virgola mobile]] [[Weitek]], ciascuno dei quali condiviso da 32 processori. Furono prodotte due varianti del CM-2, il piccolo CM-2a con 4096 o 8192 processori e il veloce CM-200.
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Data la loro origine nel campo del calcolo simbolico e all'intelligenza artificiale, i processori a singolo bit del CM-1 e il CM-2 sono stati influenzati da linguaggio di programmazione [[lisp]] e in particolare da una variante del [[Common Lisp]], lo *Lisp (pronunciato ''Star-Lisp''), il primo linguaggio di programmazione implementato nel CM-1. Molti programmi per CM-1/2 sono scritti in *Lisp.
Con l'arrivo, nel 1991, del CM-5 la Thinking Machines
L'elenco completo delle macchine Connection Machine in ordine cronologico è: CM-1, CM-2, CM-200, CM-5 e CM-5E.
== Design ==▼
Le macchine Connection Machines sono famose per il loro design ''coreografico''. Il CM-2 era un Cubo grigio con diversi [[LED]] rossi sulla superficie. Il CM-5 è una torre con un ampio pannello pieno di diodi LED. Durante il funzionamento, i LED continuano a lampeggiare per indicare il funzionamento dei nodi. Per questa sua estetica appariscente, la macchina è stata utilizzata nel film ''[[Jurassic Park (film)|Jurassic Park]]'', dove era installata sala di controllo dell'isola. La versione CM-2 comparve sul grande schermo per la prima volta come "protagonista" del film ''[[Wargames - Giochi di guerra|War Games]]'' del 1984, in questo caso impiegato presso il [[NORAD]] per la simulazione di [[Conflitto nucleare|conflitti nucleari]].▼
La tesi originale di [[Danny Hillis]] da cui sono nate le macchine Connection Machine si intitolava:
''The Connection Machine (MIT Press Series in Artificial Intelligence)'' (ISBN 0262081571). Il libro è in stampa dal 2005 e descrive in modo accurato la filosofia della macchina, il software e la sua architettura inclusi i collegamenti tra le CPU, le memorie e la loro programmazione in lisp.
▲== Design ==
▲Le macchine Connection Machines sono famose per il loro design ''coreografico''. Il CM-2 era un Cubo grigio con diversi [[LED]] rossi sulla superficie. Il CM-5 è una torre con un ampio pannello pieno di diodi LED. Durante il funzionamento, i LED continuano a lampeggiare per indicare il funzionamento dei nodi. Per questa sua estetica appariscente, la macchina è stata utilizzata nel film ''[[Jurassic Park (film)|Jurassic Park]]'', dove era installata nella sala di controllo dell'isola. La versione CM-2 comparve sul grande schermo per la prima volta come "protagonista" del film ''[[Wargames - Giochi di guerra|War Games]]'' del 1984, in questo caso impiegato presso il [[NORAD]] per la simulazione di [[Conflitto nucleare|conflitti nucleari]].
== Bibliografia ==
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==Collegamenti esterni==
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* {{cita web|1=http://bradley.csail.mit.edu/~bradley/cm5/|2=Gallery of CM-5 images|lingua=en|=|urlmorto=sì|accesso=21 gennaio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051127090340/http://bradley.csail.mit.edu/~bradley/cm5/|dataarchivio=27 novembre 2005}}
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