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|Attività = scrittore
|Attività2 = critico letterario
|Attività3 = insegnante
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Filippo Addis.jpg
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==Biografia==
Filippo Addis nacque a [[Luras]], ove poté frequentare solo la terza elementare;. perPer ultimare gli studi di primo grado fu costretto a recarsi quotidianamente a piedi a [[Calangianus]], e poi a [[Tempio Pausania]] per frequentare il ginnasio. Successivamente si trasferì a [[Torino]] perdove portare aportò termine gli studi liceali al Liceo Gioberti. Negli anni torinesi iniziò a collaborare con la “Gazzetta di Torino” e “Il Paese”, pubblicando le sue prime [[Novella|novelle]].
 
Addis si iscrisse poi alla facoltà di lettere dell'[[Università di Firenze]] ma finì per laurearsi alla Sapienza di [[Roma]] il 15 novembre [[1909]]. Rientrò in [[Sardegna]] l'anno successivo, per dedicarsi all'insegnamento nelle scuole medie di [[Sassari]], e all'Istituto Tecnico; pur conducendo una vita modesta e appartata, proseguì negli studi linguistici, e nella critica letteraria, partecipando al progetto della rivista “Il Nuraghe” di [[Raimondo Carta Raspi]]. Sposò Maria Nali, di [[Sorso]], dalla quale non ebbe figli.
 
Nel 1920, raccolse in volume le sue prime novelle, con il titolo: "Il Divorzio", dimostrando subito il suo distacco dai moduli narrativi propri della sua conterranea [[Grazia Deledda]]. Scrisse poi, "Giagu Iscriccia" (1924), di ambientazione tipicamente lurese<ref>Filippo Addis, ''Come nacque "Giagu Iscriccia"'', in: L. Falchi, ''Confidenze di scrittori sardi'', L.I.S., Sassari, 1925</ref>, cui seguirono le raccolte: "Il fior del Melograno" (1929), "I Bipedi" (1932), "I Quadrupedi" (1934), "Il Moro" (1936), e "Vecchia Sardegna" (1939). Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale pubblicò solo brevi racconti e alcune recensioni letterarie su giornali locali. Nel 1950 scrisse "La Sughera di Campanadolzu". A partire dagli anni Cinquanta si dedicò maggiormente all'attività di critico e polemista e, solo successivamente, alla redazione dei suoi ultimi romanzi: "Renata" (1962) e "Santina Liori" (1967). Il 17 ottobre [[1954]], il [[Presidente della repubblica]] [[Luigi Einaudi]] gli ha conferito la medaglia d'oro per i benemeriti della scuola e della cultura, come riconoscimento dell'attività di insegnante. È scomparso a [[Sassari]] nel 1974.
 
== Opere ==
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* ''Santina Liori'', Tipografia Editrice Moderna, Sassari, 1967.
* ''Novelle di Sardegna, antologia per le scuole secondarie'', Editrice Fossataro, Cagliari, 1974.
 
==Onorificenze==
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== Note ==
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* Luigi Falchi, ''Il bestiarium di Filippo Addis'', Ed. Giovanni Ledda, Cagliari, 1935.
* Carlino Sole, ''Filippo Addis e la critica: Contributo bibliografico'', S.E.I., Torino, 1935.
 
==Onorificenze==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|letteratura}}
 
[[Categoria:Italianisti|Addis]]