Luigi Bolis (tenore): differenze tra le versioni
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|AnnoNascita = 1839
|LuogoMorte = Gorlago
|GiornoMeseMorte = 1º settembre
|AnnoMorte = 1905
|Attività = tenore▼
|Epoca = 1800
▲|Attività = tenore
|Nazionalità = italiano
}}
== Biografia ==
Dopo il trionfale debutto
Fu il primo a coprire il ruolo di Sveno
▲Dopo il debutto a [[Ferrara]] nel [[1864]], fu acclamato come grande protagonista di importanti [[opera lirica|opere liriche]] nei principali teatri sia in Italia che in [[Europa]]. Il suo nome è impresso fra i benemeriti dell'Ospedale Italiano di [[Buenos Aires]].
Sempre nel 1873 è Arnoldo in [[Guglielmo Tell (opera)]] con Aldighieri e Gennaro in [[Lucrezia Borgia (opera)]] a Bologna.
▲Fu il primo a coprire il ruolo di Sveno ne ''[[I Goti]]'' di [[Stefano Gobatti]] ([[1873]]) e di Corrado di Wallenrod ne ''[[I Lituani]]'' di [[Amilcare Ponchielli]] ([[1874]]), così come ne ''[[Il mercante di Venezia (opera)|Il mercante di Venezia]]'' di [[Ciro Pinsuti]] ([[1873]]), nel ''[[Gustavo Wasa]]'' di [[Filippo Marchetti]] ([[1875)]] e ancora in ''Luce'' di Gobatti ([[1875]]). Fu il primo interprete dell<nowiki>'</nowiki>''[[Aida (opera)|Aida]]'' di [[Giuseppe Verdi]] alla [[Scala di Milano]] (1873-74).
Luigi Bolis iniziò come [[baritono]] ma divenne presto tenore. Il suo vasto repertorio comprendeva, oltre al resto, anche molte opere di [[Giuseppe Verdi]].
Sapeva adattarsi con estrema facilità ai ruoli più disparati, ma il suo terreno ideale erano le parti drammatiche.
Ebbe in moglie [[Maria Zappettini]], buon [[soprano]], dalla quale ebbe il figlio Dante, a sua volta baritono. [[Dante Bolis]] sposò il soprano [[Delfina Battaglia]] di [[Concordia sulla Secchia]], sorella di Linda Battaglia, madre del noto [[storico dell'arte]] [[Roberto Longhi (storico dell'arte)|Roberto Longhi]].
Nel 1879 fu Eleazaro ne ''[[L'ebrea]]'' al [[Teatro La Fenice]] di Venezia.
La carriera del Bolis fu breve e intensa, si ritirò a soli 39 anni ([[1879]]) nel pieno del successo, sulle rive del fiume [[Cherio]] nella sua splendida villa di [[Gorlago]]. Non volle più saperne di tornare a calcare le scene, preferì seguire il lavoro dei contadini nei campi piuttosto che cedere alle pressanti e sempre più remunerative richieste da parte di [[James Henry Mapleson]], famoso impresario del teatro del [[Covent Garden]] di [[Londra]].
Per alcuni anni fu sindaco del paese. Morì
Un secondo Luigi Bolis, anch'egli tenore, all'incirca una trentina di anni più tardi interpretò più o meno le stesse opere nei medesimi ruoli; di lui si sa solo che morì nel [[1948]].
Questo [[omonimia|omonimo]] del Bolis, che fu probabilmente allievo del figlio Dante, nell'arte si espresse come a voler ripercorrere la carriera del suo illustre predecessore.
Vi sarebbero dunque motivi fondati per ritenere che Luigi Bolis fosse per lui
== Bibliografia ==▼
* Mario Fierli, ''Storie e glorie d'altri tempi'', [[Bergamo]], 1927.▼
* Mario Corsi, ''Tamagno'', [[Milano]], editrice Ceschina 1936/1937.▼
* Tommaso Zaghini - Corrado Ferri - Luigi Verdi, ''Stefano Gobatti'', Pàtron Editore.▼
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
▲==Bibliografia==
▲*Mario Fierli, ''Storie e glorie d'altri tempi'', [[Bergamo]], 1927.
▲*Mario Corsi, ''Tamagno'', [[Milano]], editrice Ceschina 1936/1937.
▲*Tommaso Zaghini - Corrado Ferri - Luigi Verdi, ''Stefano Gobatti'', Pàtron Editore.
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