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{{Bio
{{Biografia|Nome=Michelangelo Lanci|Sesso=M|Attività=orientalista|Nazionalità=italiano|LuogoNascita=Fano|GiornoMeseNascita=22 ottobre|AnnoNascita=1779|LuogoMorte=Palestrina|GiornoMeseMorte=30 settembre|AnnoMorte=1867|NoteMorte=}}Fu anche fondatore della letteratura orientale a Roma e in Italia.
|Nome = Michelangelo
|Cognome = Lanci
|Sesso = M
|LuogoNascita = Fano
|GiornoMeseNascita = 22 ottobre
|AnnoNascita = 1779
|LuogoMorte = Palestrina
|GiornoMeseMorte = 30 settembre
|AnnoMorte = 1867
|Epoca = 1800
|Attività = orientalista
|Nazionalità = italiano
|Immagine = 1851. BrullovPort Lanchi.jpg
|Didascalia = Michelangelo Lanci, ritratto del 1851. Olio su tela di Karl Brulloff, Galleria di Tretyakov, Mosca
}}
 
Fu anche fondatore della letteratura orientale a Roma e in Italia<ref name=":0" />.
 
== Biografia ==
{{Citazione|Per nascimento fanese, per fama cosmopolita|Stefano Tomani Amiani}}
Michelangelo Lanci nacque a [[Fano]], cittadina nello [[Stato Pontificio|stato pontificio]] (oggi in provincia di [[Provincia di Pesaro e Urbino|Pesaro Urbino]], nelle [[Marche]]) il 22 ottobre [[1779]] da una famiglia di antica e nobile casata. Nel [[1791]] venne iscritto al seminario di San Carlo in Fano dove si dedicò agli studi della lingua italiana, latina e francese. Entrò nell'ordine sacro nel [[1800]] e divenne in seguito diacono e prete. Nel novembre 1804, dopo aver conseguito le lauree in filosofia, teologia e diritto civile e canonico, si recò a Roma dove studiò il greco, l'ebraico, l'siro-caldaico e l'arabo. Fu poi eletto professore di lingua araba nell'università [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|la Sapienza]] di Roma. Nel [[1821]] intaprese numerosi viaggi per l'Europa su richiesta dell'ambasciata russa, visitando la Svizzera, la Germania, la Russia e la Polonia, luoghi in cui gli fu offerta una cattedra di lingue orientali. In Francia conobbe e fu ammirato dai più eminenti studiosi dell'epoca. Nel [[1845]] furono pubblicati i "paralipomeni alla illustrazione della S.scrittura per monumenti fenicio-assiri ed egizi", ma il Santo Officio e l'Indice condannarono l'opera. In conseguenza gli furono tolti tutti i mezzi di sussinstenza, ma l'opera fu comunque diffusa negli Stati Uniti da Gliddon, un allievo di Lanci. Trovò aiuto e ospitalità anche in Francia, dove pubblicò altre sue opere. Fu nuovamente accusato dal santo Uffizio per aver sostenuto che la figura di Criso fosse androgina. Quando il pontefice [[Papa Gregorio XVI|Gregorio XVI]] e salì al trono al trono [[Papa Pio IX|Pio IX]] fu perdonato e riaccettato a Roma. Morì a Palestrina il 30 settembre [[1867]] all'età di 87 anni per improvvisa soffocazione bronchiale.
Michelangelo Lanci nacque a [[Fano]], cittadina nello [[Stato Pontificio|stato pontificio]] (oggi in provincia di [[Provincia di Pesaro e Urbino|Pesaro Urbino]], nelle [[Marche]]) il 22 ottobre [[1779]] da una famiglia di antica e nobile casata.
 
Nel [[1791]] fu iscritto al collegio Nolfi dove si dedicò agli studi della [[lingua italiana]], [[lingua latina|latina]] e [[lingua francese|francese]]. Entrò nell'ordine sacro nel [[1800]] e divenne in seguito diacono e prete. Nel novembre [[1804]], dopo aver conseguito le lauree in [[filosofia]], [[teologia]] e [[diritto civile]] e [[Diritto canonico|canonico]], si recò a [[Roma]] dove studiò il [[greco antico|greco]], l'[[lingua ebraica|ebraico]], il siro-caldaico e l'[[lingua araba|arabo]]. Fu poi eletto professore di lingua araba nell'università [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|La Sapienza]] di [[Roma]]<ref>{{Cita libro|autore=Alessandro Mancini|titolo=Cenni biografici di Michelangelo Lanci}}</ref>.
== Interpretazione dei geroglifici ==
L'opera di Lanci si concentra principalmente sull'interpretazione delle sacre scritture. All'epoca si riteneva che l'antica religione egiziana contenesse rimandi a quella cristiana. Per questo molti studiosi delle sacre scritture si dedicarono all'egittologia. La Roma papale, dove non erano ancora giunti i moderni studi orientalistici condotti in modo scientifico, influenzò il suo stile, che mischia riferimenti dotti a fantasia, tutto espresso in un linguaggio involuto e arcaicizzante. Nonostante questo i contributi di Lanci alle teorie di [[Jean-François Champollion|Champollion]] furono importanti. All'epoca circolavano numerose teorie sulle interpretazioni dei simboli, e gli studiosi cambiavano spesso opinione. Lanci si scgliò contro i suoi colleghi anche con violente affermazioni come "io su di loro ci sputo sopra", pur facendo affermazioni azzardate e non scientifiche come i suoi colleghi. Nelle sue opere cercò di interpretare gli scritti "fenicio-assirj ed egiziani", anche ricorrendo allo studio etimologico. Infatti nella sua opera "La Sacra Scrittura illustrata con monumenti fenicio-assirj ed egiziani", dice:"Consisteva appunto nello scegliere tra le più belle scoperte egiziane la parte vantaggiosa allo intendimento dei passi oscurissimi della Bibbia, ed applicando quella a questa, trovar ragione dell'una con l'altra, e far conoscere quant di bene deriva dal progredimento delle nuove investigazione sù le antichità degli egizi, ove il senno sia guida, e il buon volere lo sproni." Con quest'opera fu menzionato dal premio della Crusca del [[1830]] assieme allle [[operette morali]] di [[Giacomo Leopardi|Leopardi]].
 
Nel [[1821]] intraprese numerosi viaggi per l'Europa su richiesta dell'ambasciata russa visitando la [[Svizzera]], la [[Germania]], la [[Russia]] e la [[Polonia]], luoghi in cui gli fu offerta una cattedra di lingue orientali. In [[Francia]] conobbe e fu ammirato dai più eminenti studiosi dell'epoca<ref>{{Cita libro|autore=Gaetano De Minicis|titolo=Biografia del cavaliere d. Michelangelo Lanci}}</ref>.
== Capitolo 3 ==
 
Nel [[1845]] furono pubblicati i ''Paralipomeni alla illustrazione della S.Scrittura per monumenti fenico-assiri ed egizi'', ma il [[Congregazione per la dottrina della fede|Santo Uffizio]] e l'Indice condannarono l'opera. In conseguenza gli furono tolti tutti i mezzi di sussistenza, ma l'opera fu comunque diffusa negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] da Gliddon, un allievo di Lanci. Trovò quindi aiuto e ospitalità anche in [[Francia]], dove pubblicò altre sue opere. Fu nuovamente accusato dal [[Congregazione per la dottrina della fede|Santo Uffizio]] per aver sostenuto che la figura di [[Cristo]] fosse [[Androgino|androgina]]. Quando morì il pontefice [[Papa Gregorio XVI|Gregorio XVI]] e salì al trono al trono [[Papa Pio IX|Pio IX]] fu perdonato e riaccettato a [[Roma]]<ref name=":0" />.
== Capitolo 4 ==
 
Morì a [[Palestrina]] il 30 settembre [[1867]] all'età di 87 anni per improvvisa soffocazione bronchiale.
 
== Opere ==
L'opera di Lanci si concentra principalmente sull'interpretazione delle sacre[[Testi scritturesacri|Sacre Scritture]]. All'epoca si riteneva che l'antica religione egiziana contenesse rimandi a quella cristiana., Pere per questo molti studiosi delle sacre[[Testi scritturesacri|Sacre Scritture]] si dedicarono all'[[egittologia]]<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Alberto Mei del Testa|titolo=Michelangelo Lanci e l'interpretazione dei geroglifici|anno=2002|editore=|città=Fano|p=|pp=|ISBN=}}</ref>. La Roma papale, dove non erano ancora giunti i moderni [[Orientalistica|studi orientalistici]] condotti in modo scientifico, influenzò il suo stile, cheun mischiainsieme di riferimenti dotti ae fantasia, tutto espressoespressi in un linguaggio involuto e arcaicizzantearcaizzante. Nonostante questo, i contributi di Lanci alle teorie di [[Jean-François Champollion|Champollion]] furono importanti. All'epoca circolavano numerose teorie sulle interpretazioni dei simboli, e gli studiosi cambiavano spesso opinione. Lanci si scgliòscagliò contro i suoi colleghi anche con violente affermazioni come "io su di loro ci sputo sopra", pur facendo affermazioniipotesi azzardate e non scientifiche come i suoi colleghiloro. NelleEgli sueafferma opereche cercòil disuo interpretare gli scritti "fenicio-assirj ed egiziani", anche ricorrendo allo studio etimologico. Infatti nella sua opera "La Sacra Scrittura illustrata con monumenti fenicio-assirj ed egiziani", dicescopo:"Consisteva appunto nello scegliere tra le più belle scoperte egiziane la parte vantaggiosa allo intendimento dei passi oscurissimi della Bibbia, ed applicando quella a questa, trovar ragione dell'una con l'altra, e far conoscere quant di bene deriva dal progredimento delle nuove investigazione sù le antichità degli egizi, ove il senno sia guida, e il buon volere lo sproni." Con quest'opera fu menzionato dal premio della Crusca del [[1830]] assieme allle [[operette morali]] di [[Giacomo Leopardi|Leopardi]].
 
{{Citazione|Consisteva appunto nello scegliere tra le più belle scoperte egiziane la parte vantaggiosa allo intendimento dei passi oscurissimi della Bibbia, ed applicando quella a questa, trovar ragione dell'una con l'altra, e far conoscere quanto di bene deriva dal progredimento delle nuove investigazione sù le antichità degli egizi, ove il senno sia guida, e il buon volere lo sproni|Michelangelo Lanci, La Sacra Scrittura illustrata con monumenti fenico-assirj ed egiziani}}
 
Nell'opera ''La Sacra Scrittura illustrata con monumenti fenico-assirj ed egiziani'' Lanci esamina [[Altare|are]] egiziane per metterle a confronto con [[Candelabro|candelabri]] ebraici, studia la forma dell'[[Arca dell'Alleanza|Arca dell'alleanza]], delle vesti del [[Sommo sacerdote|Sommo Sacerdote]], e si cimenta nell'interpretazione di nomi misteriosi quali Azalele ed [[Elohim|Eloim]]<ref name=":0" />. Con quest'opera fu menzionato dal premio della [[Accademia della Crusca|Crusca]] del [[1830]] assieme alle ''[[Operette morali]]'' di [[Giacomo Leopardi|Leopardi]]<ref>{{Cita libro|autore=Alberto Mei del Testa|titolo=Michelangelo Lanci e il premio della Crusca nell'anno 1830}}</ref>. Nell'opera ''Dissertazione sui versi di Nembrotte e Pluto nella Divina Commedia di Dante'' tentò di fornire una spiegazione partendo dall'arabo e dall'ebraico di due versi che non erano mai stati intesi (papè Satan, papè Satan, aleppe<ref>{{Cita libro|autore=Dante Alighieri|titolo=Divina Commedia|anno=1817|url=https://archive.org/details/divinacommedia00goog|editore=|città=|p=|pp=|capitolo=canto VII, v.1|ISBN=|versi=|canto=}}</ref>). Fornì anche spiegazioni di [[Epigrafe|epigrafi]], come quelle dei [[musei capitolini]] o quella fenico-egizia di Carpentrasso<ref>{{Cita libro|autore=Michelangelo Lanci|titolo=Osservazioni sul bassorilievo egizio di Carpentrasso}}</ref>. Esamina e interpreta la funzione simbolica degli [[Scarabeo (amuleto)|scarabei]] e delle mummie, e sostiene che i geroglifici possano essere letti sia "ideologicamente" che "foneticamente". Il secondo modo sarebbe sopraggiunto con l'influenza dei fenici, ma non sarebbe mai stato applicato ad uso religioso<ref>{{Cita libro|autore=Michelangelo Lanci|titolo=Lettera di Michelangelo Lanci interprete delle lingue orientali nella Biblioteca Vaticana sopra uno scarabeo fenico-egizio e più monumenti egiziani}}</ref>. Si occupò anche di iscrizioni arabiche, in particolare di quelle [[Cufico|cufiche]], soprattutto nell'opera ''Antiche scritture arabiche in papiri, pergamene e cartacei volumi,'' ma anche in ''Simboliche arabiche scritture''<ref name=":0" />. La lista dei suoi scritti è dunque molto ampia, e racchiude anche opere come ''Trattato sul giuoco di Dama'', gioco a cui fu appassionato fin dalla giovinezza.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Alberto MalMei del Testa|titolo=Michelangelo Lanci e l'interpretazione dei geroglifici|anno=2002|editore=Biblioteca Federiciana|città=Fano|p=|pp=|ISBN=|url=https://archive.org/details/quaderni-nuovi-studi-fanesi-07}}
* {{Cita libro|autore=Alberto Mei del Testa|titolo=Michelangelo Lanci e il premio della Crusca nell'anno 1830|url=http://www.sistemabibliotecariofano.it/fileadmin/grpmnt/5596/7_Not__5_1972_Mei_Del_Testa.pdf|anno=1972|editore=Biblioteca Federiciana|città=Fano|p=|pp=|ISBN=}}
* {{Cita libro|autore=Michelangelo Lanci|titolo=La Sacra Scrittura illustrata con monumenti fenico-assij ed egiziani|anno=1827|editore=Società Tipografica <Roma>|città=Roma|p=|pp=|ISBN=}}
* {{Cita libro|autore=Michelangelo Lanci|titolo=Lettera di Michelangelo Lanci interprete delle lingue orientali nella Biblioteca Vaticana sopra uno scarabeo fenico-egizio e più monumenti egiziani|anno=1826|editore=Stamperia di Francesco Fernandes|città=Napoli|p=|pp=|ISBN=}}
 
== Voci correlate ==
* [[Jean-François Champollion]]
[[Fano]]
* [[Orientalistica]]
* [[Testi sacri]]
* [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]]
* [[Egittologia]]
* [[Geroglifici egizi]]
 
==Altri progetti==
{{Calciatori delle Nazionali|nome=Mauro Icardi|ruolo=attacante|squadra=Inter|nazionalità=argentino}}{{Museo
{{interprogetto}}
| Nome = Museo civico
 
| Immagine = Giambono_-_Polittico_con_Madonna,_Bambino_e_Santi_-_Museo_Civico_-_Fano.jpg
== Collegamenti esterni ==
| Stato = Italia
* {{Collegamenti esterni}}
| Località = Fano
 
| Indirizzo = Piazza XX Settembre, 4
{{Controllo di autorità}}
| Tipologia = museo archeologico e pinacoteca
{{Portale|biografie|letteratura}}
}}