Azovstal': differenze tra le versioni

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{{Azienda
|nome = Metalurhijnyj Kombinat Azovstal'
|immaginelogo = Azovstal iron and steel factory, Mariupol, Ukraine 1logo.jpgsvg
|logo dimensione = 85px
|immagine = Azovstal gate Mariupol.JPG
|didascalia = Le porte d'accesso dell'acciaieria
|forma societaria = Società per azioni
|data fondazione = 1933
|nazione = UKR
|sede = [[Mariupol']]
|persone chiave = * Enver Tskitishvili <small>([[direttore generale]])</small>
* [[Rinat Achmetov]] <small>([[proprietario]])</small><ref>{{CiteCita web |datedata=5 febbraio 2023-02-05 |titletitolo=Структура власності компанії ПРАТ «МК „АЗОВСТАЛЬ“» |url=https://opendatabot.ua/c/00191158 |access-dateaccesso=5 febbraio 2023-02-05 |website=opendatabot.ua |languagelingua=uk}}</ref>
|settore = [[Industria metallurgica|Metallurgico]]
}}
 
'''[[Società per azioni|PrAT]] Metalurhijnyj Kombinat Azovstal'''' ({{Ucraino|ПрАТ Металургійний Комбінат Азовсталь}}), internazionalmente"[[Kombinat]] nota comemetallurgico dell'''Azovstalacciaieria Iron &di Steel Works'''Azov", è un'[[azienda privata]] [[ucraina]], controllata dal conglomerato [[Metinvest]], che gestisce l'omonimoun grande stabilimento metallurgico dia [[Mariupol']], la cui costruzione e attivazione risale al primo piano quinquennale promosso dall'[[Unione Sovietica]] per potenziare in tempi accelerati l'industria pesante del paese. La fabbrica entrò in attività nel 1933 e, dopo la parziale distruzione nella [[seconda guerra mondiale]], potenziò nel dopoguerra la sua attività, divenendo uno dei centri per la produzione dell'acciaio più importanti dell'Unione Sovietica e il terzo per produzione della [[Repubblica Socialista Sovietica Ucraina]] e poi dell'[[Ucraina]] indipendente.
 
Il grande impianto metallurgico, parzialmente in rovina a causa dei gravissimi danni subiti nei combattimenti della primavera 2022 nel corso della [[battaglia di Mariupol' (2022)|battaglia di Mariupol']], è stato occupato dalle [[Forze terrestri russe|truppe russe]] e [[Forze separatiste del Donbass|filo-russe]] e, dopo la resa delle ultime forze ucraine del 16-20 maggio 2022, è in possesso delle autorità della [[Repubblica Popolare di Doneck]].
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La realizzazione dello stabilimento metallurgico di [[Mariupol']] fu disposta il 2 febbraio 1930 dal [[Consiglio superiore dell'economia nazionale]] dell'[[Unione Sovietica]] e i lavori di costruzione iniziarono nel novembre dello stesso anno; nel 1931 iniziarono i lavori per il porto dello stabilimento sul [[mar d'Azov]] e del relativo canale di collegamento. Nel 1933 lo stabilimento iniziò la sua attività e l'azienda fu quindi inclusa nella lista delle imprese attive nel paese.
 
Con l'[[Operazione Barbarossa|invasione tedesca dell'Unione Sovietica]], a partire dal 22 giugno 1941, la dirigenza sovietica dovette programmare e attivare con la massima urgenza l'evacuazione delle fabbriche principali situate nelle città che erano minacciate dall'avanzata delle truppe nemiche. Le forze della [[Wehrmacht]] invasero l'Ucraina e, dopo la schiacciante [[battaglia della sacca di Kiev|vittoria nella sacca di Kiev]], si aprirono la strada verso est avvicinandosi pericolosamente anche a Mariupol'. A partire da settembre 1941 quindi iniziò lo smontaggio degli impianti di Azovstal per l'evacuazione verso gli [[Urali]] ed entro la prima settimana di ottobre vennero trasportati a est per mezzo di 650 vagoni ferroviari, l'altoforno 3, alcune attrezzature pesanti e l'officina per la fabbricazione di piastre corazzate. La situazione strategica stava però rapidamente peggiorando per i sovietici, i tedeschi erano molto vicini e non fu più possibile continuare l'evacuazione dei restanti impianti; il 7 ottobre fu necessario spegnere gli altri altoforni e i forni Martin-Siemens; l'8 ottobre 1941 partirono gli ultimi due vagono ferroviari con i lavoratori dell'Azovstal e nel pomeriggio stesso i tedeschi entrarono nella città di Mariupol'.
Le operazioni furono interrotte durante l'[[Operazione Barbarossa|invasione nazista dell'Unione Sovietica]] nel 1941 e ripresero solo dopo la riconquista sovietica di Mariupol' nel 1943.
 
[[File:Кадры сдачи последних боевиков Азова с Азовстали 007.png|thumb|left|upright=1.2|Una fase della resa delle truppe ucraine perlopiù appartenenti al [[Battaglione Azov|Reggimento Azov]] asserragliate nell'acciaieria al termine della battaglia di Mariupol]]
 
I tedeschi quindi occuparono la città e cercarono di riattivare l'acciaieria che divenne nota come "Stabilimento Azov N° 1" e venne assegnata alla direzione del grande gruppo siderurgico tedesco [[Krupp]]. Le autorità tedesche occupanti riuscirono a riattivare la centrale elettrica annessa allo stabilimento e alcune officine meccaniche di assemblaggio e riparazione, mentre furono fatti grandi sforzi per rimettere in funzione anche i forni Martin-Siemens spenti. Durante il periodo dell'occupazione tedesca, nello stabilimento furono attivi due gruppi di resistenza sovietica clandestina che cercarono di opporsi alle autorità tedesche ed impedire il ripristino dell'impianto; in particolare i partigiani riuscirono a disattivare l'altoforno 1, facendo esplodere parte della struttura e mettendo fuori uso il sistema idraulico di raffreddamento.
 
Nel settembre 1943, dopo quasi due anni di occupazione, l'[[Armata Rossa]] riuscì a [[offensiva del Donbass|liberare il Donbass]] e raggiunse anche Mariupol'; le truppe tedesche prima di ripiegare abbandonando la città il 7 settembre, riuscirono tuttavia a distruggere quasi completamente l'Azovstal. In particolare furono fatti esplodere gli altoforni, i forni Martin-Siemens, l'impianto a vapore e la cokeria. Vennero distrutte anche le reti elettriche e le vie di trasporto; i danni materiali furono ingentissimi.
 
Tra il 2010 e il 2016 è stata quotata presso PFTS Ukraine Stock Exchange.<ref>{{Cita web|url=https://pfts.ua/tabdata/bs/en-moreinformation.html?ticker=AZST/|titolo=Azovstal Iron and Steel Works|lingua=en|accesso=19 aprile 2022}}</ref>
 
In seguito all'[[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|invasione russa dell'Ucraina]] iniziata il 24 febbraio 2022, l'acciaieria è diventata un punto cruciale per l'estrema difesa di [[Mariupol']]. L'esercito russo e le milizie filo-russe della repubblica di Doneck, dopo quasi due mesi di sanguinosi combattimenti urbani, durante i quali gran parte degli edifici e delle fabbriche cittadine sono stati distrutti, sono riuscite ad occupare tutta la città, mentre le residue forze ucraine hanno ripiegato dentro l'area industriale dell'acciaieria. I russi, su decisione diretta del presidente [[Vladimir Putin]] del 21 aprile 2022, hanno accerchiato lo stabilimento anziché attaccarlo direttamente, praticando una strategia di assedio.<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/esteri/22_aprile_21/acciaieria-azovstal-perche-putin-ha-annullato-l-assalto-7182a18e-c14f-11ec-b24b-141a4aa112a9.shtml|titolo=Perché il Cremlino ha annullato l’assalto all’acciaieria di Mariupol: i 5 rischi|autore=Andrea Marinelli e Guido Olimpio|sito=Corriere della Sera|data=2022-04-21 aprile 2022|lingua=it-IT|accesso=2022-04-21 aprile 2022}}</ref>. Per un altro mese i russi hanno colpito lo stabilimento con pesanti attacchi aerei e di artiglieria.
 
Infine, il 16 maggio 2022 è iniziata la resa delle truppe ucraine accerchiate; secondo le fonti russe, tutti i comandanti e i soldati ucraini, tra cui gli appartenenti al [[Battaglione Azov|reggimento Azov]], si sono arresi entro il 20 maggio 2022 e i russi e i filo-russi hanno assunto il totale controllo della città e dell'acciaieria. Gli oltre 2.400 superstiti ucraini, tra cui alcune centinaia di feriti, sono stati trattenuti come prigionieri di guerra nel territorio dell'autoproclamata [[Repubblica Popolare di Doneck]].
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== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
 
* [[Kombinat metallurgico di Mariupol' "Illič"]]
* [[Azovmaš]]
* [[Economia dell'Unione Sovietica]]
* [[Battaglia di Mariupol' (2022)]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|aziende}}
 
[[Categoria:Aziende ucraine]]